Governo Prodi I
Il Governo Prodi I fu il cinquantatreesimo governo della Repubblica Italiana, il primo della XIII legislatura. Rimase in carica dal 17 maggio 1996 al 21 ottobre 1998 per un totale di 887 giorni, ovvero 2 anni, 5 mesi e 4 giorni. Ebbe la fiducia del Parlamento dal 31 maggio 1996 al 9 ottobre 1998 (per 861 giorni). È stato il quarto governo più longevo della storia della Repubblica Italiana.
Governo Prodi I | |
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Stato | ![]() |
Presidente del Consiglio | Romano Prodi (indipendente) |
Coalizione | PDS, PPI, UD, FdV, RI, SI con l'appoggio esterno di AD, MCU, PRI, PS, SR, PRC, SVP, La Rete, UV |
Legislatura | XIII Legislatura |
Giuramento | 17 maggio 1996 |
Dimissioni | 9 ottobre 1998 |
Governo successivo | D'Alema I 21 ottobre 1998 |
Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 24 maggio 1996 con 173 voti favorevoli, 139 contrari e 1 astenuto[1].
Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 31 maggio 1996 con 322 voti favorevoli e 299 contrari[2].
Fu sfiduciato alla Camera dei Deputati il 9 ottobre 1998 con 312 voti favorevoli e 313 contrari[3]: l'ingresso di Rifondazione Comunista tra i banchi dell'opposizione causò la prima crisi parlamentare della storia dell'Italia repubblicana.
Composizione
Camera dei deputati[4] | Seggi | |
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Partito Democratico della Sinistra Popolari per Prodi Rifondazione Comunista Rinnovamento Italiano Federazione dei Verdi Minoranze linguistiche La Rete Altri[5] Totale Maggioranza |
172 67 26 35 14 5 3 5 327 | |
Forza Italia Alleanza Nazionale Lega Nord CCD-CDU Totale Opposizione |
122 92 59 30 303 | |
Totale | 630[6] |
Senato della Repubblica[7] | Seggi | |
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Partito Democratico della Sinistra Partito Popolare Italiano Federazione dei Verdi Rinnovamento Italiano Rifondazione Comunista Minoranze linguistiche La Rete Partito Sardo d'Azione Lega delle Regioni Altri[8] Totale Maggioranza |
100 31 14 11 11 3 1 1 1 8 181 | |
Forza Italia Alleanza Nazionale Lega Nord Centro Cristiano Democratico Cristiani Democratici Uniti Fiamma Tricolore Totale Opposizione |
48 43 27 15 10 1 144 | |
Totale | 325 |
Composizione del governo:
- L'Ulivo, Presidente del Consiglio, 18 ministri e 37 sottosegretari
- Partito Democratico della Sinistra (PDS), 10 ministri e 16 sottosegretari
- Partito Popolare Italiano (PPI), 3 ministri e 10 sottosegretari
- Rinnovamento Italiano (RI), 3 ministri e 2 sottosegretari
- Federazione dei Verdi (FdV), 1 ministro e 3 sottosegretari
- Unione Democratica[9] (UD), 1 ministro e 1 sottosegretario
- Indipendenti dell'Ulivo, Presidente del Consiglio e 3 sottosegretari
- Indipendenti, 3 ministri e 6 sottosegretari.
Partecipazione all'esecutivo senza rappresentanza in Consiglio dei ministri:
- Socialisti Italiani[10] (SI), 2 sottosegretari
- Alleanza Democratica[9][11] (AD), 1 sottosegretario
- Movimento dei Comunisti Unitari[12] (MCU), 1 sottosegretario
- Partito Repubblicano Italiano[10] (PRI), 1 sottosegretario
- Patto Segni[10] (Patto), 1 sottosegretario
- Sinistra Repubblicana[12] (SR), 1 sottosegretario.
Il Governo ha goduto inoltre dell'appoggio esterno di:
Nome | Inizio mandato | Fine mandato | Partito | ||
Romano Prodi | 1996 | 1998 | L'Ulivo—Indipendente |
Nome | Inizio mandato | Fine mandato | Partito | ||
Walter Veltroni | 1996 | 1998 | Partito Democratico della Sinistra |
Nome | Inizio mandato | Fine mandato | Partito | ||
Enrico Micheli | 1996 | 1998 | Partito Popolare Italiano | ||
Arturo Parisi | 1996 | 1998 | L'Ulivo | ||
Sergio Zoppi | 1996 | 1998 | Partito Popolare Italiano | ||
Ernesto Bettinelli | 1996 | 1998 | Indipendente | ||
Giorgio Bogi | 1996 | 1998 | Sinistra Repubblicana | ||
Elena Montecchi | 1996 | 1998 | Partito Democratico della Sinistra |
Ministri senza portafoglio
Nome | Inizio mandato | Fine mandato | Partito | ||
Pari Opportunità | Anna Finocchiaro | 1996 | 1998 | Partito Democratico della Sinistra | |
Solidarietà Sociale | Livia Turco | 1996 | 1998 | Partito Democratico della Sinistra | |
Funzione Pubblica e Affari regionali | Franco Bassanini | 1996 | 1998 | Partito Democratico della Sinistra | |
Rapporti con il Parlamento | Giorgio Bogi | 1997 | 1998 | Sinistra Repubblicana |
Ministeri
Ministro | Lamberto Dini (RI) |
Sottosegretari | Piero Fassino (PDS) - (con delega alle politiche comunitarie) Rino Serri (MCU) Patrizia Toia (PPI) |
Ministro | Giorgio Napolitano (PDS) |
Sottosegretari | Franco Barberi (Indipendente, Protezione civile) Fabrizio Abbate (PPI) Angelo Giorgianni (RI), fino al 13/03/98) Giannicola Sinisi (PPI) Adriana Vigneri (PDS) Testa (Indipendente. L'Ulivo dal 20/03/98) |
Ministro | Giovanni Maria Flick (Indipendente) |
Sottosegretari | Giuseppe Ayala (PDS) Franco Corleone (FdV) Antonino Mirone (L'Ulivo) |
Ministro | Beniamino Andreatta (PPI) |
Sottosegretari | Massimo Brutti (PDS) Gianni Rivera (Patto) |
Ministro | Carlo Azeglio Ciampi (Indipendente) |
Sottosegretari | Laura Pennacchi (PDS) Giorgio Macciotta (PDS) Isaia Sales (PDS) |
Ministro | Carlo Azeglio Ciampi (Indipendente) |
Sottosegretari | Roberto Pinza (PPI) Filippo Cavazzuti (PDS) Piero Dino Giarda (Indipendente) Laura Pennacchi (PDS) Giorgio Macciotta (PDS) Isaia Sales (PDS) |
Ministro | Vincenzo Visco (PDS) |
Sottosegretari | Giovanni Marongiu (PRI) Fausto Vigevani (PDS) Pierluigi Castellani (PPI, dal 21/11/96) |
Ministro | Pier Luigi Bersani (PDS) |
Sottosegretari | Umberto Carpi (PDS) Salvatore Ladu (PPI) |
Ministro | Antonio Maccanico (UD) |
Sottosegretari | Vincenzo Maria Vita (PDS) Michele Lauria (PPI) |
Ministro | Augusto Fantozzi (RI) |
Sottosegretari | Antonello Cabras (UD) |
Ministro | Claudio Burlando (PDS) |
Sottosegretari | Giuseppe Albertini (PDS) Giuseppe Soriero (PDS) |
Lavori pubblici con delega alle Aree Urbane
Ministro | Antonio Di Pietro (Indipendente) - fino al 20/11/96 Paolo Costa (Indipendente) - dal 20/11/96 |
Sottosegretari | Antonio Bargone (PDS) Gianni Francesco Mattioli (FdV) |
Ministro | Michele Pinto (PPI) |
Sottosegretari | Roberto Borroni (PDS) |
Ministro | Edoardo Ronchi (FdV) |
Sottosegretari | Valerio Calzolaio (PDS) |
Ministro | Tiziano Treu (RI) |
Sottosegretari | Antonello Cabras (PDS) Federica Gasparrini (RI) Elena Montecchi (PDS) Elena Montecchi (PDS) - fino al 23/02/98 Alessandro Garilli (Indipendente) - dal 20/03/98 |
Ministro | Luigi Berlinguer (PDS) |
Sottosegretari | Nadia Masini (PDS) Carla Rocchi (FdV) Albertina Soliani (PPI) |
Ministro | Luigi Berlinguer (PDS) |
Sottosegretari | Luciano Guerzoni (PDS) Giuseppe Tognon (PDS) |
Ministro | Walter Veltroni (PDS) |
Sottosegretari | Willer Bordon (AD) Alberto La Volpe (SI) |
Ministro | Rosy Bindi (PPI) |
Sottosegretari | Bruno Viserta Costantini (PDS) Monica Bettoni Brandani (PDS) |
Trasformazioni politiche
Nel corso della legislatura sono sorte nuove formazioni politiche nell'area di maggioranza. In particolare,
- Il 13 febbraio 1998 sono sorti i Democratici di Sinistra, dall'unione tra Partito Democratico della Sinistra, Sinistra Repubblicana, Movimento dei Comunisti Unitari ed altre formazioni politiche;
- Il 10 maggio 1998 sono sorti i Socialisti Democratici Italiani, dall'unione tra Socialisti Italiani ed altre formazioni politiche.
Cronologia
1996
Maggio
- 16 maggio 1996 - Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferisce l'incarico di formare il nuovo Governo a Romano Prodi. Lo stesso giorno presenta la lista dei ministri.
- 17 maggio 1996 - Giuramento del Governo Prodi I.
- 24 maggio 1996 - Il Governo ottiene la fiducia al Senato con 173 sì, 139 no e 1 astenuto.
- 31 maggio 1996 - Il Governo ottiene la fiducia alla Camera dei deputati con 322 sì e 299 no.
Giugno
- 19 giugno 1996 - Il Consiglio dei Ministri vara un decreto-legge contenente manovra correttiva dei conti pubblici per 16 000 miliardi di lire.
Luglio
- 11 luglio 1996 - Il Senato approva il decreto contenente la manovra correttiva del governo.
- 23 luglio 1996 - La Camera approva (con 263 sì e 225 no) il Rendiconto Generale del Bilancio dello Stato. Viene inoltre approvata (con 260 sì e 191 no) la Legge di assestamento del Bilancio.
- 31 luglio 1996 -La Camera accorda al governo (con 319 sì e 284 no) la fiducia sulla manovra correttiva.
Agosto
- 1º agosto 1996 - La Camera approva in via definitiva (con 305 sì e 268 no) il decreto contenete la manovra correttiva.
- 2 agosto 1996 - Il Senato approva in via definitiva (con 128 sì e 33 no) il Rendiconto Generale del Bilancio dello Stato. Viene inoltre approvata in via definitiva (con 122 sì, 30 no e 1 astenuto) la Legge di assestamento di Bilancio.
- 7 agosto 1996 - Il Consiglio dei Ministri vara un decreto-legge contenente misure di riforma del sistema tributario.
Ottobre
- 16 ottobre 1996 - La Camera approva (con 262 sì e 215 no) il decreto sul sistema tributario.
- 22 ottobre 1996 - Il Consiglio dei Ministri vara un decreto-legge che proroga le concessioni televisive e radiofoniche private fino all'approvazione della nuova legge del sistema radiotelevisivo e delle telecomunicazioni.
- 24 ottobre 1996 - Il Senato approva in via definitiva (con 150 sì, 43 no e 6 astenuti) il decreto sul sistema tributario.
- 27 ottobre 1996 - Il Consiglio dei Ministri vara la Legge Finanziaria 1997, del valore di 62 500 miliardi di lire.
Novembre
- 14 novembre 1996 - Il Senato approva (con 161 sì e 0 no) la Legge Bassanini. Le opposizioni non partecipano al voto
- 16 novembre 1996 - La Camera approva (con 319 sì e 1 no) la Legge Finanziaria 1997. Viene inoltre approvata (con 314 sì e 0 no) la Legge di Bilancio. Le opposizioni non partecipano al voto.
- 20 novembre 1996 - Il Ministro dei Lavori Pubblici Antonio di Pietro (Indipendente) rassegna le dimissioni dal governo. Al suo posto è nominato Paolo Costa (Indipendente)
Dicembre
- 18 dicembre 1996 - Il Senato approva (con 160 sì e 0 no) la Legge Finanziaria 1997. Subito dopo è approvata (con 164 sì e 0 no) la Legge di Bilancio. Le opposizioni non partecipano al voto.
- 22 dicembre 1996 - La Camera approva in via definitiva (con 316 sì, 2 no e 2 astenuti) la Legge Finanziaria 1997. Subito dopo è approvata in via definitiva (con 320 sì, 2 no e 1 astenuto) la Legge di Bilancio.
- 30 dicembre 1996 - Il Consiglio dei Ministri vara un decreto-legge con misure fiscali per oltre 4 300 miliardi di lire (fra cui l'eurotassa).
1997
Gennaio
- 30 gennaio 1997 - La Camera approva (con 268 sì e 113 no) la Legge Bassanini.
Febbraio
- 4 febbraio 1997 - La Camera respinge (con 250 sì e 311 no) una mozione di sfiducia di Lega Nord e Alleanza Nazionale nei confronti del Ministro delle risorse agricole e forestali Michele Pinto (PPI).
- 6 febbraio 1997 - Il Senato approva il decreto contenente la manovra fiscale di fine anno.
- 24 febbraio 1997 - Il governo pone alla Camera la questione di fiducia sul decreto contenente la manovra fiscale di fine anno.
- 25 febbraio 1997 - La Camera accorda al governo (con 308 sì, 257 no e 1 astenuto) la fiducia sull'approvazione del decreto contenente la manovra fiscale di fine anno.
- 26 febbraio 1997 - La Camera approva in via definitiva (con 207 sì, 167 no e 1 astenuto) il decreto contenente la manovra fiscale di fine anno.
Marzo
- 11 marzo 1997 - Il Senato approva in via definitiva (con 126 sì e 17 no) la legge Bassanini.
- 21 marzo 1997 - Il Consiglio dei Ministri vara il «pacchetto Treu» sull'occupazione.
- 27 marzo 1997 - Il Consiglio dei Ministri vara un decreto-legge contenente una manovra correttiva di 15 500 miliardi di lire.
Aprile
- 9 aprile 1997 - Prima crisi di governo. Rifondazione Comunista vota contro la «Missione Alba» in Albania, che è approvata con i voti del Polo per le Libertà. Nei giorni successivi Rifondazione torna a votare la fiducia al governo.
Maggio
- 5 maggio 1997 - Il governo pone alla Camera la questione di fiducia sull'approvazione del decreto contenente la manovra correttiva di fine marzo.
- 6 maggio 1997 - La Camera accorda al governo (con 318 sì e 260 no) la fiducia sull'approvazione del decreto contenente la manovra correttiva di fine marzo. Subito dopo il decreto è approvato con 287 sì e 214 no.
- 28 maggio 1997 - Il Senato approva in via definitiva il decreto contenente la manovra correttiva di fine marzo.
Ottobre
- 9 ottobre 1997 - Seconda crisi: Rifondazione annuncia voto contrario alla Legge Finanziaria 1998. Prodi sale al Quirinale e rassegna le dimissioni.
- 10 ottobre 1997 - Il segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti si dice pronto a un nuovo accordo.
- 14 ottobre 1997 - Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro respinge le dimissioni di Prodi e rinvia il governo alle Camere.
- 16 ottobre 1997 - Il governo ottiene la fiducia alla Camera con 319 sì, 285 no e 2 astenuti. In serata l'esecutivo ottiene la fiducia anche in Senato con 168 sì e 64 no, chiudendo quindi la crisi di governo.
1998
Aprile
- 17 aprile 1998 - Il Governo presenta il Documento di programmazione economica e finanziaria.
- 29 aprile 1998 - Le Commissioni finanze di Camera e Senato approvano il Dpef. Oltre all'Ulivo e al PRC hanno votato a favore anche i parlamentari dell'Unione Democratica per la Repubblica.
Maggio
Ottobre
- 4 ottobre 1998 - Rifondazione Comunista annuncia il suo passaggio all'opposizione. Il governo perde quindi la maggioranza alla Camera
- 5 ottobre 1998 - Armando Cossutta, in dissenso con Bertinotti per la decisione di passare all'opposizione, si dimette dalla carica di Presidente di Rifondazione Comunista.
- 6 ottobre 1998 - L'Assemblea dei Deputati di Rifondazione Comunista respinge a larga maggioranza la linea di rottura con le altre forze di centro-sinistra. I parlamentari affermano però che si adegueranno alle decisioni del partito.
- 7 ottobre 1998 - Alcune centinaia di militanti e dirigenti locali di Rifondazione Comunista vicini a Cossutta, non riconoscendosi nella decisione di Bertinotti, si autoconvocano presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma con l'intento di non arrivare alla rottura con Prodi per impedire il ritorno delle destre al potere. L'assemblea è guidata da Iacopo Venier, segretario della federazione diTrieste e, in tale occasione, è firmato un appello intitolato: Non c'è salvezza per il partito se rompe con il popolo, con i lavoratori, con il Paese
- 8 ottobre 1998 - Prodi rende comunicazioni alla Camera e chiede la fiducia.
- 9 ottobre 1998 - Durante il dibattito sulla fiducia al governo, il capogruppo di Rifondazione Comunista alla Camera, Oliviero Diliberto, annuncia che la maggioranza del gruppo parlamentare voterà a favore del Governo Prodi. Bertinotti dichiara invece la sfiducia. Pochi minuti dopo la Camera nega (con 312 sì e 313 no) la fiducia al governo. Prodi sale al Quirinale e rassegna le dimissioni; Scalfaro accetta le dimissioni e invita il governo a restare in carica per il disbrigo degli affari correnti.
- 11 ottobre 1998 - 21 deputati e 6 senatori di Rifondazione Comunista abbandonano il partito e costituiscono il Partito dei Comunisti Italiani. Il partito entra nella maggioranza e garantisece appoggio ad un governo di centrosinistra
- 14 ottobre 1998 - L'Unione Democratica per la Repubblica si dichiara disponibile ad appoggiare un governo di centrosinistra a patto che non sia guidato da Prodi.
- 21 ottobre 1998 - Massimo d'Alema è nominato Presidente del Consiglio e giura nelle mani del Presidente della Repubblica. Subito dopo, con il tradizionale passaggio di consegne termina il Governo Prodi I.
Note
- ^ Senato della Repubblica - XIII Legislatura - Seduta n. 6
- ^ Camera dei Deputati - XIII Legislatura - Seduta n. 6
- ^ Camera dei Deputati - XIII Legislatura - Seduta n. 422
- ^ Composizione al maggio 1996
- ^ Non iscritti ad alcuna componente del Gruppo Misto
- ^ Il plenum di 630 deputati fu raggiunto in seguito all'opzione di Vittorio Sgarbi, eletto in più circoscrizioni.
- ^ Composizione al maggio 1996
- ^ Non iscritti ad alcuna componente del Gruppo Misto
- ^ a b Aderente al Gruppo parlamentare "Popolari e Democratici - L'Ulivo"
- ^ a b c Aderente al Gruppo parlamentare "Rinnovamento Italiano - L'Ulivo"
- ^ Confluita in Unione Democratica il 1º marzo 1997
- ^ a b Aderente al Gruppo parlamentare "Sinistra Democratica - L'Ulivo"
- ^ Tolse la fiducia al Governo il 9 ottobre 1998 determinandone la caduta