Thuwayni bin Sa'id

sultano di Mascate e Oman

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Thuwayni bin Saʿīd
Sultano dell'Oman
In carica4 giugno 1856 – 11 febbraio 1866
PredecessoreSa'id bin Sultan
SuccessoreSalim bin Thuwaini
Nome completoSayyid Thuwayni bin Saʿīd Āl Saʿīd
NascitaMascate, Oman, 1821
MorteSohar, Oman, 11 febbraio 1866
Luogo di sepolturaSohar Fort
DinastiaAl Bu Sa'idi
PadreSa'id bin Sultan
MadreKhurshid
ReligioneIslam sunnita

Thuwaini bin Said (in arabo سيّد ثويني بن سعيد السعيد?; Mascate, ... – Sohar, 11 febbraio 1866) fu sultano di Muscat e Oman dal 4 giugno 1856 all'11 febbraio 1866.

Biografia

Thuwaini bin Said era il figlio terzogenito del sultano Sa'id bin Sultan.[1] I suoi primi anni di vita furono caratterizzati dalla continua assenza del padre che doveva recarsi di continuo a Zanzibar per sovrintendere al governo dell'area che al tempo si trovava ancora sottoposta all'autorità dell'Oman. Thuwaini, perciò, fu in patria il rappresentante al governo del padre prendendo familiarità con gli affari di governo.

Ancora giovane Thuwaini venne sposato a sua cugina Ralie (Ghalia), figlia del fratello maggiore di suo padre, Salim Ibn Sultan.

Dopo la morte di Said bin Sultan a Zanzibar nel 1856, Thuwaini divenne sultano di Muscat e Oman, mentre suo fratello minore Majid prese il potere a Zanzibar come sultano. Lo stato di Zanzibar, dunque, venne riconosciuto ufficialmente anche se restava ad ogni modo vassallo dell'Oman e come stabilito da una mediazione che aveva come protagonista anche il governo coloniale inglese, il sultanato di Zanzibar avrebbe dovuto pagare una somma anna a quello dell'Oman. Majid, ad ogni modo, pagò questo tributo solamente per alcuni anni e quando smise di pagare, Thuwaini non era in condizioni politiche da poterlo forzare nei pagamenti. Da quel momento, dunque, si aprì una crisi economica nell'Oman accentuando un crescente malcontento pubblico già aciuto dall'indipendenza di Zanzibar.

Thuwaini bin Said morì l'11 febbraio 1866, ucciso con un colpo di pistola nel suo letto, delitto di cui fu incolpato in un primo momento suo figlio ed erede Salim.

Bibliografia

Note

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