Quinta Communications
Quinta Communications è una società francese fondata nel 1990 dal produttore cinematografico franco-tunisino Tarak Ben Ammar, in partnership con la Fininvest di Silvio Berlusconi tra i soci fondatori,[2], con capitale di 35 miliardi di lire,[3] che ha prodotto fra l'altro la serie de Le storie della Bibbia, prevista in ventuno episodi complessivi. Uno dei consiglieri del pacchetto finanziario fu il libico Abdullah Saudi (Abdallah el-Saoudi),[4] fra gli uomini d'affari arabi più importanti[2], ex consigliere di amministrazione della Fiat, manager dell'Arab Banking Corporation (ABC).
Quinta Communications SA | |
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Stato | ![]() |
Altri stati | Italia, Germania, Libia |
Fondazione | |
Fondata da | Tarak Ben Ammar, Silvio Berlusconi |
Sede principale | 32-34, rue Poussin 75016, Parigi, Francia |
Prodotti | reti di telecomunicazioni, produzione e distribuzione di film |
Fatturato | 9.209.895 euro (2006)[1] |
Sito web | www.quintagammarth.tn |
Dal punto di vista finanziario, fino al 2009, gli azionisti di Quinta sono stati lo stesso Ben Ammar e la Fininvest della famiglia Berlusconi, attraverso la holding lussemburghese Trefinance.[5] Dal giugno dello stesso anno è avvenuto l'aumento di capitale: il fondo sovrano libico LIA (Lybian Investment Authority) entra nell’azionariato con il 10%, Ben Ammar possiede il 68%, Fininvest/Trefinance il 22%.[6]
Storia produttiva
Nel 1991 ne entra a far parte anche il gruppo di Leo Kirch,[3] il magnate tedesco con cui Ben Ammar era in rapporti d'amicizia, fin dai tempi della produzione de La Traviata.
Nel 1996 progetta una produzione grandiosa su Leone l'Africano.[2]
Nel 1999, attraverso la Quinta Communications, Ben Ammar diversifica le sue attività creando un portafoglio di investimenti strategici nell’industria dei servizi media,[3] divenuto un gruppo di grande dimensioni, quotato in borsa, con centri di post-produzione (Quinta Communications possiede i Gammarth Studios, a breve distanza dall'aeroporto di Tunisi), sviluppo e stampa, laboratorio di digitalizzazione cinematografica, sonorizzazione, mixaggio, effetti speciali e sistemi di trasmissione dati cinematografici via satellite. Acquista il 25% della Lux Vide di Ettore Bernabei,[3] la società italiana che produce fiction televisiva di alta qualità (compresa la serie Le storie della Bibbia).
Ad Hammamet, in Tunisia, Quinta assieme alla Lux Vide progetta e realizza gli Empire Studios pronti nel 2002, set cinematografico concepito su 10 ettari di terreno che ricrea l'edilizia dell'antica Roma antica. Nello stesso anno acquista la "Ex Machina", laboratorio di fotochimica che si occupa della stampa e dello sviluppo delle copie dei film.
Nel 2003 si associa con TF1 che acquisisce il 49% di Prima TV, e si accorda ad acquisire fino al 49% di Europa TV attraverso Eurosport, società controllata interamente da TF1. Prima TV diffonderà programmi in tecnica digitale terrestre; Europa TV lancerà Sportitalia, una rete sportiva nazionale in chiaro.
Nel 2004 Tarak Ben Ammar crea una divisione della Quinta per la distribuzione in Francia delle proprie produzioni, oltre che per alcuni film acquisiti per le loro particolari caratteristiche. Il primo tra questi è La Passione di Cristo di Mel Gibson.[3] Quinta Communications si è occupata della distribuzione del film in Francia e ha anche negoziato le offerte di vendita con più distributori europei, tra cui la Eagle Pictures in Italia (di cui Ben Ammar ne ha acquisito il controllo[7]). Sempre nel 2004, preleva la francese "Duran Duboi", gruppo specializzato nel digitale: post-produzione, effetti speciali, immagini 3D, suono e mixage di suono.[8]
Nel 2007 viene costruito il Ben Arous Studios (oggi Carthago Films Studios), originariamente progettato per ricreare un intero villaggio siciliano, sia con interni che esterni dettagliati, per la produzione del film Baaria di Giuseppe Tornatore: set cinematografico di sei ettari, tre volte più grande di quello di Cinecittà allestito per il film Gangs of New York diretto da Martin Scorsese.
Cinema
L'aquilone' diretto da Randa Chahal Sabag, pellicola su una ragazza di 15 anni che vive a sud del confine libanese, vince il Premio Speciale della Giuria al Festival di Venezia 2003.
Girato da Julian Schnabel, il film Miral (2010) è tratto dal racconto biografico di Rula Jebreal sulla fondazione dell'orfanotrofio Dar Al-Tifel nel 1948 voluto da una donna palestinese, Hind Hussein, durante la separazione della Palestina dallo Stato di Israele.
Nel 2011 la regista libanese Nadine Labaki del film E ora dove andiamo? vince il Premio del Pubblico al Toronto International Film Festival. Rachid Bouchareb, regista del film Uomini senza legge sulla guerra d'indipendenza algerina contro il dominio coloniale francese, è stato candidato all'Oscar per il miglior film straniero. Alla fine dello stesso anno è uscito in sala il Principe del deserto, un film epico di Jean Jacques Annaud, sulla scoperta del petrolio nella penisola araba nel XX secolo, interpretato da Tahar Rahim, Antonio Banderas, Mark Strong e Freida Pinto, costato 55 milioni di dollari, co-prodotto da Quinta assieme alla Doha Film Institute della principessa Sheikha Al-Mayassa, sorella dell'emiro Tamim bin Hamad al-Thani, e distribuito a livello internazionale da Warner Bros. e Universal Pictures International.
Televisione
Le risorse multimediali della Quinta Communications includono le attività di Prima TV, la holding di tutte le attività di Quinta in Italia. Prima TV ha gestito dal 2003 al 2013 tre canali in chiaro denominati Sportitalia (un solo canale è riparso dall'agosto 2015)[9]. Opera anche in un bouquet digitale a pagamento di dieci canali, concorrente della pay tv di Rupert Murdoch in Italia. Il bouquet ha offerte esclusive con Warner Bros. e Universal, e le offerte semi-esclusive con la Disney e Mediaset.
Cura inoltre gli interessi di Quinta per Nessma, in alleanza con Mediaset e la K&K, il primo canale satellitare indipendente privato dedicato al pubblico del Nord Africa, puntando specialmente sulla Tunisia e l'Algeria, ma anche paesi come Marocco (dove il gruppo ha raggiunto una quota di ascolti pari al 12%)[10] e la Libia.
Note
- ^ (FR) En redressement, Duran Duboi est repris par le groupe Quinta Communications, su afjv.com, Agence Française pour le Jeu Vidéo, 26 dicembre 2006.
- ^ a b c (FR) Nicolas BEAU, L'emir de Disney passse a la television, su lexpansion.lexpress.fr, L'Express, 11 gennaio 1996. URL consultato il 27/10/2015.
- ^ a b c d e Tarak Ben Ammar, su mediobanca.it, 26 marzo 2015 (Ultima revisione). URL consultato il 27/10/2015.
- ^ Secondo il Corriere Economia, nel 1999, il triangolo Eni - Banca di Roma - Libia si rafforzò proprio all'interno dell'istituzione finanziaria che venne fondata da Mario Barone con la benedizione di Giulio Andreotti e presieduta da Abdullah Saudi, personaggio chiave nell'amicizia tra i due Paesi. Finanziere libico tra i pochi ad avere accesso diretto a Gheddafi, ex consigliere di amministrazione della Fiat, Abdullah Saudi ha una propria finanziaria nel Bahrein. È stato uno degli advisor di Mediobanca nella collocazione sul mercato delle azioni Banca di Roma e resta un ottimo amico della Ubae (Unione delle Banche Arabe ed Europee, ndr), che visita regolarmente. [...] Oltre a rafforzare la propria posizione nella Banca di Roma, la Libia voleva crescere anche in Telecom: non per nulla il gruppo guidato da Franco Bernabè è anch'esso azionista della Ubae (con il 2 % del capitale). Lo stesso Bernabè, ex amministratore delegato dell'Eni, è visto con grande favore a Tripoli ed è il perfetto uomo di collegamento fra due realtà, quella petrolifera e quella delle telecomunicazioni, che Tripoli considera strategiche per il proprio portafoglio di investimenti esteri. cfr. Riccardo Orizio, Banca di Roma, una poltrona al colonnello. Barone: "Gheddafi investe per restare". Folloni: "ora deve seguire la politica", su archiviostorico.corriere.it, Corriere Economia, 1º febbraio 1999. URL consultato il 27/10/2015.
- ^ Mauro Meggiolaro, ilfattoquotidiano.it, Il Fatto quotidiano, 4 aprile 2011, http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/04/quinta-communication-gli-affari-di-berlusconi-gheddafi-e-ben-ammar/102078/ . URL consultato il 27/10/2015.
- ^ Agli inizi del marzo 2011 è stato lo stesso Ben Ammar a dichiararlo in una nota inviata alla stampa. Tuttavia con la precisazione, riportata dal Sole 24 Ore, che non esiste nessun coinvolgimento economico libico in Italia nelle televisioni. Cfr. Ben Ammar: il fondo sovrano libico è in affari con Fininvest, ma non in Italia. La mappa delle partecipazioni, su ilsole24ore.com, Sole 24 ore, 6 marzo 2011. URL consultato il 27/10/2015.
- ^ Simone Filippetti, Mediaset studia l'anti-Al Jazeera, su ilsole24ore.com, Sole 24 ore, 14 maggio 2008.
- ^ (FR) Quinta takes control of French SFX house, su screendaily.com, 3 febbraio 2004.
- ^ Sportitalia torna a casa sul canale 60 dtt!, Sportitalia.com, 5 agosto 2015.
- ^ Wall Street chiude positiva. Sprint di Pirelli a Milano, Sole 24 Ore, 20 luglio 2009.
Voci correlate
- Nerone (miniserie televisiva) (2003)
- Augusto (miniserie televisiva) (2004)
Collegamenti esterni
- (EN) Tarak Ben Ammar, elenco attività produttive cinematografiche dal 1973 a oggi nel database di Imdb.com.
- (EN) Quinta Communications, su IMDb, IMDb.com.