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Un gruppo di turiste con asta per selfie a Praga

L'asta per selfie è un accessorio fotografico costituito da un monopiede e da un supporto per una fotocamera o smartphone per ottenere un selfie. Induce a stare indietro e quindi fornisce un angolo di ripresa diversa per queste fotografie.

Storia

La sua creazione sembra datata 2005 con il deposito di un brevetto da parte di un canadese[1] che, secondo alcune fonti, sarebbe originario del Giappone negli anni 1980[2] . Ha poi conosciuto il successo in Asia, in particolare nella Corea del Sud,regolando la sua commercializzazione come dispositivo di telecomunicazione.

Interdizione

Le aste per selfie sono vietate in alcuni istituzioni per vari motivi, come la possibilità di utilizzare il palo come arma contundente, col rischio di incidenti che potrebbero danneggiare un'opera o di disturbo visivo che potrebbero causare ad altri spettatori.

É stata per esempio vietata in Francia presso il Museo d'Orsay e alla Reggia di Versailles[3]; negli Stati Uniti, al MOMA, alla National Gallery of Art, al Guggenheim, al Getty Center] e allo Smithsonian. Altri musei non hanno finora preso detti provvedimenti, soprattutto perché i selfies trasmessi sulle reti sociali sono diventati un importante veicolo pubblicitario per queste istituzioni.

Note


Voci correlate