Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi

attuale re dei Paesi Bassi

Guglielmo Alessandro Nicola Giorgio Ferdinando di Orange-Nassau, in olandese Willem-Alexander Claus George Ferdinand van Oranje-Nassau (Utrecht, 27 aprile 1967), è re dei Paesi Bassi.

Guglielmo Alessandro
Re Guglielmo Alessandro
Re dei Paesi Bassi
Stemma
Stemma
In caricadal 30 aprile 2013 (12 anni)
Investitura30 aprile 2013
PredecessoreBeatrice
EredeCaterina Amalia di Orange-Nassau
Nome completoWillem-Alexander Claus George Ferdinand van Oranje-Nassau
TrattamentoMaestà, Vostra maestà, Sire
NascitaUtrecht, Paesi Bassi, 27 aprile 1967 (58 anni)
Casa realeCasa d'Orange-Nassau
DinastiaOrange-Nassau, Amsberg
PadreClaus von Amsberg
MadreBeatrice dei Paesi Bassi
ConsorteMáxima Zorreguieta
FigliCaterina Amalia, Alexia, Ariane
ReligioneProtestantesimo riformato dei Paesi Bassi
Firma

Il 30 aprile 2013 è salito al trono olandese succedendo alla madre, la regina Beatrice che aveva annunciato la propria abdicazione in diretta televisiva il 28 gennaio precedente[1]. È il primo sovrano maschio dei Paesi Bassi dal 1890.

Biografia

 
Il principe Guglielmo Alessandro (a sinistra), all'età di 14 anni con il fratello Costantino nel 1982.

Figlio di Beatrice dei Paesi Bassi e di Claus von Amsberg, Guglielmo Alessandro è nato ad Utrecht nel 1967. I suoi padrini sono stati il principe principe Bernardo dei Paesi Bassi, il principe Ferdinand von Bismarck, il professor Jelle Zijlstra, Gosta van Amsberg, la regina Margherita II di Danimarca e Renee Smith. Ha due fratelli minori: il principe Friso (1968-2013[2]) ed il principe Costantino (nato nel 1969). I suoi nonni materni erano la regina Giuliana dei Paesi Bassi e il principe Bernardo van Lippe-Biesterfeld; quelli paterni Klaus Felix von Amsberg e Gösta von dem Bussche-Haddenhausen.

È stato educato in una scuola primaria cristiana a L'Aia, insieme a bambini di tutti gli strati sociali. Ha inoltre frequentato lo United World College dell'Atlantico in Galles ed è stato istruito negli affari di stato per salire un giorno al trono olandese. Ha inoltre conseguito una laurea in storia all'Università di Leida ed è interessato ai problemi internazionali dell'amministrazione dell'acqua.

Re dei Paesi Bassi

Il 30 aprile 2013 è salito al trono olandese succedendo alla madre, la regina Beatrice, che aveva annunciato la propria abdicazione in diretta televisiva il 28 gennaio precedente[1].

Lavoro

È membro onorario della Commissione mondiale dell'acqua per il XXI secolo e patrocinatore dell'Associazione mondiale dell'acqua, un ente introdotto dalla Banca Mondiale, l'ONU ed il ministero dello sviluppo svedese.

In qualità di regnante presiede il consiglio di stato olandese (Raad van State). Tra i suoi doveri reali presiede commissioni nell'esercito, marina ed aeronautica ed è stato patrocinatore del Comitato olimpico olandese fino al 1998, quando è stato nominato membro del Comitato Olimpico Internazionale (IOC).

Per conto della corona, in qualità di principe ha espletato altri diversi compiti di rappresentanza.

Hobby

 
Re Guglielmo Alessandro il 30 aprile 2013, con la moglie Máxima e le figlie, le principesse Catharina-Amalia, Alexia e Ariane.
 
Guglielmo Alessandro nel 2010.

È un appassionato sportivo e pilota d'aereo. Nel 1989 ha volato come volontario per la "African Medical Research and Education Foundation" (AMREF) in Kenya, e nel 1991 ha passato un mese volando per il Kenya Wildlife Service.

Utilizzando il cognome "van Buren", uno dei cognomi meno conosciuti della casa d'Orange-Nassau, ha partecipato alla maratona di New York, dove vivono sua zia, la principessa Christina dei Paesi Bassi, e molti cugini.

Nei Paesi Bassi ha partecipato alla maratona di pattinaggio sul ghiaccio delle undici città della Frisia.

Matrimonio

Il 2 febbraio 2002 ha sposato Máxima Zorreguieta (nata nel 1971), una donna cattolica, argentina di origini francesi, spagnole, e italiane che, prima del matrimonio, lavorava in una banca di New York.

Come tutti i membri della famiglia reale olandese, appartiene alla Chiesa protestante riformata d'Olanda, ma, a differenza del molto discusso matrimonio, nel 1964, di sua zia Irene con un cattolico, la religione non è stata un problema nel matrimonio del re.

Secondo l'Act of Settlement inglese, sposando una cattolica re Guglielmo Alessandro ha perso i suoi (seppur molto remoti) diritti di successione al trono britannico.

Il problema del padre di Máxima, Jorge Horacio Zorreguieta Stefanini, è stato più complesso: fu un membro civile del regime di Jorge Rafael Videla, la dittatura militare che resse l'Argentina dal 1976 al 1983. Per risolvere la controversia, Zorreguieta ha scelto di non presenziare al matrimonio reale.

Figli

Guglielmo Alessandro e Máxima hanno tre figlie:

  • Catharina-Amalia, nata il 7 dicembre 2003 a L'Aia, è prima nella linea di successione al trono olandese;
  • Alexia, nata il 26 giugno 2005 a L'Aia, seconda in linea di successione al trono;
  • Ariane, nata il 10 aprile 2007 a L'Aia, terza in linea di successione.

Fino alla sua ascesa al trono viveva con la famiglia nella residenza "De Horsten" a Wassenaar.

Ascendenza

Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi Padre:
Jonkheer Claus dei Paesi Bassi
Nonno paterno:
Jonkheer Claus Felix von Amsberg
Bisnonno paterno:
Jonkheer Wilhelm von Amsberg
Trisnonno paterno:
Jonkheer Gabriel von Amsberg
Trisnonna paterna:
Marie von Passow
Bisnonna paterna:
Elise von Vieregge
Trisnonno paterno:
Leopold von Vieregge
Trisnonna paterna:
Agnes von Gutschmid
Nonna paterna:
Baronessa Gösta von dem Bussche-Haddenhausen
Bisnonno paterno:
Barone George von dem Bussche-Haddenhausen
Trisnonno paterno:
Barone Julius von dem Bussche-Haddenhausen
Trisnonna paterna:
Juliana Augusta Henriette Mathilde von Salviati
Bisnonna paterna:
Baronessa Gabriele von dem Bussche-Ippenburg
Trisnonno paterno:
Barone Friedrich von dem Bussche-Ippenburg
Trisnonna paterna:
Barbara Warinka von Chelius
Madre:
Beatrice dei Paesi Bassi
Nonno materno:
Bernardo di Lippe-Biesterfeld
Bisnonno materno:
Bernardo di Lippe-Biesterfeld
Trisnonno materno:
Ernesto di Lippe-Biesterfeld
Trisnonna materna:
Carolina di Wartensleben
Bisnonna materna:
Armgard di Sierstorpff-Cramm
Trisnonno materno:
Aschwin di Sierstorpff-Cramm
Trisnonna materna:
Edvige di Sierstorpff-Driburg
Nonna materna:
Giuliana dei Paesi Bassi
Bisnonno materno:
Enrico di Meclemburgo-Schwerin
Trisnonno materno:
Federico Francesco II di Meclemburgo-Schwerin
Trisnonna materna:
Maria di Schwarzburg-Rudolstadt
Bisnonna materna:
Guglielmina dei Paesi Bassi
Trisnonno materno:
Guglielmo III dei Paesi Bassi
Trisnonna materna:
Emma di Waldeck e Pyrmont

In qualità di discendente di Giorgio I di Gran Bretagna, in accordo con l'Act of Settlement (Atto di disposizione) del 1701, legge del parlamento inglese che regola la successione al trono della Corona inglese, Guglielmo Alessandro è anche il 1161° in linea di successione al trono britannico.[3][4][5] Ciò non ha nulla a che fare con la sua discendenza da un re d'Inghilterra, l'unico Orange-Nassau a potersi fregiare di quel titolo, Guglielmo III d'Inghilterra.

Onorificenze

Onorificenze olandesi

— 26 febbraio 1986

Onorificenze straniere

Note

  1. ^ a b dailytelegraph.co.uk
  2. ^ Olanda, morto il principe Johan Friso A febbraio 2012 fu travolto da una valanga
  3. ^ Il dato è riferito al 2011, ultimo calcolo completo della linea di successione.
  4. ^ (EN) 5 curious things about the line of succession to the British throne, su royalcentral.co.uk, Royal Central. URL consultato il 29 marzo 2014.
  5. ^ (EN) Persons eligible to succeed to the British Throne as of 1 Jan 2011, su wargs.com. URL consultato il 29 marzo 2014.
  6. ^ Belga Pictures, group photo
  7. ^ King Baudouin's funerals (08/1993), Willem-Alexander on third row
  8. ^ Noblesse et Royautés (French), State visit of Netherlands in Brunei, Photo
  9. ^ The Washington Post
  10. ^ H.H Sheikh Khalifa welcomes HM Queen Beatrix of Netherlands - website of the UAE Ministry of Foreign Affairs
  11. ^ Koning krijgt grootkruis van Legioen van Eer - website De Telegraaf
  12. ^ Daily Mail
  13. ^ Official decree
  14. ^ His Majesty receives Queen Beatrix - website of the Oman Observer
  15. ^ Bollettino Ufficiale di Stato

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni


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