Nottingham Forest Football Club
Il Nottingham Forest Football Club, meglio noto come Nottingham Forest, è una società calcistica inglese con sede a Nottingham, militante nel Championship (seconda divisione inglese).
Nottingham Forest F.C. Calcio ![]() | |
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Forest, The Reds, Garibaldi Reds, Tricky Trees | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Dati societari | |
Città | Nottingham |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Football League Championship |
Fondazione | 1865 |
Proprietario | ![]() |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | City Ground (30.576 posti) |
Sito web | www.nottinghamforest.co.uk |
Palmarès | |
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Titoli d'Inghilterra | 1 |
Coppe d'Inghilterra | 2 |
Coppe di Lega inglesi | 4 |
Charity/Community Shield | 1 |
Trofei internazionali | 2 Coppe dei Campioni/Champions League 1 Supercoppe UEFA |
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Dati aggiornati al 28 ottobre 2015 Si invita a seguire il modello di voce |
Il club ha un palmarès che comprende due Coppe dei Campioni, una Supercoppa Europea, una Premier League, due FA Cup e quattro League Cup. È una delle squadre più antiche di Inghilterra e del mondo, essendo stata fondata nel 1865.
La squadra prende il nome dal Forest Recreation Ground, il primo campo a nord di Nottingham, in cui il club giocò nei primi anni della sua fondazione e che ora è diventato sede di una prestigiosa fiera annuale, la Nottingham Goose Fair. La squadra è spesso conosciuta anche semplicemente come Forest (da non confondersi con la squadra amatoriale del Forest F.C.), nome che è ormai diventato il suo "biglietto da visita". L'abbreviazione corretta del nome del club è Nott'm Forest: infatti Notts è l'abbreviazione di Nottinghamshire (il nome della contea, da cui deriva Notts County), ma non è corretta se riferita alla città di Nottingham. Il City Ground, lo stadio del Forest, dedicato al grande allenatore Brian Clough, è situato su una riva del fiume Trent, a sud della città a ridosso del quartiere residenziale di West Bridgford. Appena dall'altro lato del Trent si scorge lo stadio dell'altra squadra di Nottingham, il Notts County, che disputa il campionato di Football League Two (quarta divisione inglese).
In seguito alla retrocessione in Football League One (terza divisione inglese) nel 2005, il Nottingham Forest è diventato il primo club nella storia del calcio ad aver vinto la Coppa dei Campioni e ad essere retrocesso fino alla terza divisione della propria federazione nazionale. È anche l'unica squadra europea ad aver vinto più Coppe dei Campioni che campionati nazionali. Insieme al Real Madrid e all'Inter, è l'unica squadra ad aver vinto la Coppa dei Campioni all'esordio nella competizione (1978-1979).
Storia
Primi anni (1865–1975)
Il Nottingham Forest Football Club venne fondato nel 1865 da un gruppo di giocatori di bandy e di shinty,[1] con il nome di Nottingham Forest Football and Bandy Club[2] poco tempo dopo la fondazione del Notts County, società che si pensa sia la più antica squadra professionistica ancora in attività, la quale venne fondata nel 1862. Il Nottingham Forest entrò a far parte della Football Alliance nel 1889 e riuscì a vincere la competizione nel 1892.[3] Sono poi entrati a far parte della Football League. Nel 1890, il Nottingham Forest si spostò al Town Ground, giocando così la prima partita in cui vennero usate le reti di porta.[4]
Il Forest vinse la sua prima competizione nel 1898, quando riuscì a battere il Derby County per 3–1 nella finale di FA Cup che si disputò a Crystal Palace.[5][6] La squadra passò molti anni della prima metà del ventesimo secolo nella Second Division. Nel 1949 il Forest retrocesse nella Third Division ma riuscì a vincere il campionato due anni dopo, tornando così in Second Division[7]
Il Nottingham Forest riuscì a tornare in First Division nel 1957, vincendo anche due anni dopo la sua seconda FA Cup, battendo il Luton Town a Wembley.[5][8]
Nonostante sia stato in corsa fino all'ultimo per la vittoria del campionato ed essere arrivati in semifinale di FA Cup nel 1967, il Forest retrocedette dalla First Division nel 1972, dopo ben 15 anni consecutivi nella massima serie inglese.[9]
Brian Clough (1975–1993)
Nonostante due FA Cup vinte ed essere arrivata ad un passo dalla vittoria del campionato del 1967, il Nottingham Forest veniva generalmente considerato come un club al di sotto degli standard del campionato inglese fino alla metà degli anni '70, quando Brian Clough e il suo assistente Peter Taylor presero la guida del club. Il tutto successe pochi giorni dopo l'esonero dalla panchina del Leeds United, panchina sulla quale Clough rimase solo 44 giorni. Clough divenne il primo manager di successo nella storia del Nottingham Forest, portando il club a livelli mai toccati prima. Il 6 gennaio 1975, dopo la sconfitta casalinga per 0-2 contro i rivali del Notts County, Clough convinse la direzione (a quel tempo il Forest non aveva un consiglio di amministrazione) a licenziare il manager Allan Brown ed assumerlo. Il primo match per Clough fu il replay del terzo turno di FA Cup contro il Tottenham Hotspur, partita che venne vinta per 1–0 grazia ad un gol dell'attaccante scozzese Neil Martin.
Il Nottingham Forest si guadagnò la promozione in First Division, classificandosi terzo alla fine della stagione 1976-77 di Second Division, ma nessuno avrebbe potuto prevedere quanto successo la squadra di Clough avrebbe avuto nelle successive tre stagioni. Il Nottingham Forest divenne una delle poche squadre (e l'ultima a riuscirci) a vincere la First Division un anno dopo essere stata promossa dalla Second Division.[10]
Monaco, Olympiastadion, 30 maggio 1979
Nottingham Forest - Malmö FF 1-0
Marcatori: 45' Francis
NOTTINGHAM FOREST: Shilton, Anderson, Clark, McGovern, Lloyd, Burns, Francis, Bowyer, Birtles, Woodcock, Robertson. Allenatore: Brian Clough
MALMÖ: Möller, R. Andersson, Erlandsson, Jönsson, M. Andersson, Staffan Tapper (Malmberg), Ljungberg, Prytz, Tommy Hansson (T. Andersson), Cervin, Kinnvall. Allenatore: Bob Houghton
Nella stagione 1978-79, il Forest riuscì a vincere la Coppa dei Campioni, vincendo nella finale giocata all'Olympiastadion di Monaco di Baviera il Malmö per 1-0, bissando il successo nella stagione successiva, vincendo ancora una volta per 1-0 contro l'Amburgo nella finale giocata al Santiago Bernabéu, grazie ad un'ottima prestazione del portiere inglese Peter Shilton, arrivato dallo Stoke City nella stagione 1977–78. Il Nottingham Forest vinse inoltre una supercoppa europea e due League Cup. Oltre a Shilton, i giocatori chiave della squadra di Clough erano il terzino destro Viv Anderson (il primo giocatore di colore ad indossare la maglia della nazionale inglese), il centrocampista Martin O'Neill, l'attaccante Trevor Francis (il primo giocatore il cui cartellino fu comprato per un milione di sterline nel Febbraio del 1979) e il trio scozzese composto dall'ala John Robertson, dal centrocampista Archie Gemmill e dal difensore Kenny Burns. Il club riuscì ad arrivare fino alla semifinale di Coppa UEFA del 1983-84, dove venne però eliminato dall'Anderlecht, grazie ad una partita di ritorno segnata da molteplici irregolarità. Dopo più di dieci anni, emerse che la regolarità della partita di ritorno fu falsata perché il club belga pagò 27.000 sterline all'arbitro, arbitro che non venne sentito come testimone perché morto anni prima in un incidente stradale.[11]
Madrid, Stadio Santiago Bernabéu, 28 maggio 1980
Nottingham Forest - Amburgo 1-0
NOTTINGHAM FOREST: Shilton, Anderson, Gray (Gunn), Lloyd, Burns, O'Neill, McGovern, Bowyer, Mills (O'Hare), Robertson, Birtles. Allenatore: Brian Clough
HAMBURGER SV: Kargus, Kaltz, Nogly, Buljan, Jakobs, Hieronymus (Hrubesch), Magath, Memering, Keegan, Reimann, Milewski. Allenatore: Branko Zebec
Nel 1989 il Nottingham Forest tornò a vincere la Football League Cup, vinse inoltre la Full Members Cup sempre nella stessa stagione. Per gran parte della stagione, il Forest riuscì a restare in gara per la vittoria di tutte e tre le competizioni inglesi, puntando al treble, ma le speranze si spensero dopo la sconfitta con il Liverpool nel replay della semifinale della FA Cup, la quale si era tenuta originariamente all'Hillsborough Stadium, partita dove persero tragicamente la vita 96 tifosi del Liverpool a causa degli incidenti che scoppiarono dopo soli sei minuti di gioco. Nella stessa stagione il Forest finì terzo in campionato, stessa posizione che occupò la stagione successiva, non riuscendo mai ad impensierire le prime due classificate. Alla fine degli anni '80, tutte le stelle della squadra erano ormai in declino, così come le nuove promesse quali il centrocampista Neil Webb (venduto al Manchester United per più di un milione del Luglio del 1989), il terzino sinistro Stuart Pearce, il centrale Des Walker e l'attaccante Nigel Clough (figlio di Brian Clough).
Clough riuscì a vincere ancora la League Cup nel 1990, battendo l'Oldham Athletic per 1-0 grazie al gol partita di Nigel Jemson. Nella stagione successiva il Forest riuscì a raggiungere la finale di FA Cup, l'unica con Clough sulla panchina, ma nonostante il gol in apertura, la partita giocata a Wembley, si concluse 2-1 per il Tottenham Hotspur a causa di un autogol nei minuti di recupero di Des Walker. Nell'undici titolare di quel giorno, era presente anche un giovane Roy Keane, il quale era arrivato a Nottingham l'estate precendente.
Nell'estate del 1991, Brian Clough comprò l'attaccante Teddy Sheringham, top scorer della stagione precedente con la maglia del Millwall, pagandolo 2.1 milioni di sterline, battendo così il record per l'acquisto più caro fatto fin'ora dal Forest.
Nel 1992 il Forest vinse la sua seconda Full Members Cup, battendo in finale il Southampton per 3-2; nella stessa stagione il Forest giocò la finale di League Cup, ma venne sconfitta dal Manchester United. In entrambe le finali, il Nottingham Forest giocò con delle formazioni abbondantemente rimaneggiate a causa di infortuni. Con questa stagione, il Forest giocò la sua sesta finale di coppa in quattro stagione, vincendone quattro. Nonostante l'ottavo nell'ultima stagione come First League, la prima stagione di FA Premier League del Forest non iniziò come previsto, anche a causa delle partenze di alcuni giocatori importanti già nel precampionato come Des Walker e Darren Wassall, cessioni a cui fece seguito quella di Teddy Sheringham dopo poche giornate dall'inizio del campionato.
I 18 anni di Brian Clough sulla panchina del Forest finirono nel Maggio del 1993, quando il Nottingham Forest retrocedette dalla nuova Premier League, dopo ben 16 stagioni nella massima serie che portarono alla vittoria di un titolo, due Coppe dei Campioni e quattro League Cup. La retrocessione portò anche alla vendita di Roy Keane al Manchester United per la cifra record di 3.75 milioni di sterline.
Frank Clark (1993–1996)
Frank Clark, che è stato il terzino sinistro della vittoriosa finale di Coppa dei Campioni del 1979, ritornò al Forest nel Maggio 1993 per succedere a Brian Clough. La sua carriera come allenatore aveva avuto il suo apice nel 1989, quando riuscì a far salire dalla Fourth Division il Leyton Orient. Grazie ad alcuni acquisti mirati, come quelli di Stan Collymore, Colin Cooper, Lars Bohinen e riuscendo a tenere Stuart Pearce a Nottingham, Clark riuscì a far tornare subito il Forest in Premier League grazie ad un secondo posto in classifica. Nella stagione 1994-95 il Forest si qualificò per la Coppa UEFA grazie al terzo posto in campionato, tornando così nelle competizioni europee dopo la tragedia dell'Heysel. Nonostante il passaggio di Stan Collymore al Liverpool per la cifra record di 8.5 milioni di sterline, il Forest riuscì ad arrivare fino ai quarti di finale della coppa UEFA, diventando così la miglior squadra inglese in Europa, nonostante il nono posto in campionato. La stagione 1996-97 divenne subito complicata per il Forest che entrò subito in lotta per non retrocedere, portando così Clark ad abbandonare il club nel Dicembre dello stesso anno.[12]
Stuart Pearce e Dave Bassett (1997–1999)
Dopo la partenza di Clark, il capitano Stuart Pearce venne scelto temporaneamente come allenatore-giocatore, ruolo che riuscì a portare buoni risultati per un breve periodo. Nel Marzo 1997 venne rimpiazzato da Dave Bassett e a fine stagione Pearce lasciò il forest dopo ben 12 anni.[13] Il Nottingham Forest non riuscì però ad evitare la retrocessione, finendo addirittura ultimo in quella stagione. Nella stagione successiva il Forest vinse il campionato e poté così tornare subito in Premier League. Bassett venne licenziato nel Gennaio 1999, il suo posto venne preso da Ron Atkinson.[14]
Nel 21° secolo (1999–2012)
Ron Atkinson lasciò il suo incarico il 24 aprile 1999, quando ormai la retrocessione del Nottingham Forest era sicura, tre settimane prima della fine del campionato.
L'ex capitano della nazionale inglese David Platt fu il successore di Atkinson. Subito Platt investì nel mercato, spendendo 12 milioni di sterline in due stagioni, comprando diversi giocatori tra cui gli italiani Moreno Mannini, Salvatore Matrecano e Gianluca Petrachi.[15] Nonostante la massiccia campagna acquisti, il Forest finì rispettivamente quattrodicesimo nella prima stagione e decimo nella seconda stagione. Platt lasciò il suo incarico al Forest nel Luglio 2001 per andare ad allenare la nazionale Under-21 inglese, il suo posto venne preso dall'allenatore delle giovanili Paul Hart.[16]
La difficile condizione economica del Forest, la società era gravata da molti debiti, diminuì sensibilmente la capacità di attrarre nuovi giocatori, portando i Reds al sedicesimo posto in stagione. Nel Dicembre 2001, il Nottigham Forest ammise di perdere 105.000 sterline ogni settimana[17], situazione che peggiorò notevolmente con il collasso di ITV Digital, che lasciò il Forest e molti altri club di Football League in gravi difficoltà finanziarie.[18] Nonostante i problemi fuori dal campo, il Forest riuscì a classificarsi al sesto posto nella stagione 2002-03, qualificandosi per i playoff, dove venne eliminato dallo Sheffield United in semifinale. La stagione successiva fu disastrosa, anche a causa della partenza di molti giocatori chiave, portando così la dirigenza a licenziare Hart nel Febbraio 2014, quando la squadra era a rischio retrocessione.[19] La decisione fu impopolare e i tifosi descrissero Hart come un capro espiatorio.[20]
Joe Kinnear venne scelto come nuovo allenatore, riuscendo a portare il Forest ad un sicuro quattrodicesimo posto in stagione. La stagione 2004-05 vide il Forest avvicinarsi ancora una volta alla zona retrocessione, portando così alle dimissioni dello stesso Kinnear nel Dicembre 2004.[21] Mick Harford venne scelto come traghettatore per il periodo natalizio, passato il quale venne scelto Gary Megson come nuovo allenatore. Megson era reduce da due promozioni in Premier League con il West Bromwich Albion, squadra che aveva allenato prima di approdare a Nottingham e che aveva preso in mano quando il club era a rischio retrocessione. L'impresa non riuscì e il Forest finì al ventitreesimo posto in stagione, diventando così il primo club vincitore della Coppa dei Campioni a retrocedere nella terza divisione nazionale.[22]
Nella prima stagione nella terza serie inglese dopo 54 anni, la sconfitta per 3-0 contro l'Oldham Athletic[23] a Febbraio 2006 portò alla rescissione contrattuale del contratto di Megson, lasciando il Forest a soli quattro punti sopra la zona retrocessione.[24] Frank Barlow e Ian McParland presero temporaneamente la guida del club fino al termine della stagione, riuscendo a vincere sei gare di fila e rimanendo imbattuti per dieci partite, tra cui spicca la vittoria per 7-1 contro lo Swindon Town.[25] Il Forest guadagnò 28 dei possibili 39 punti, finendo però il campionato al settimo posto, a soli due punti dalla zona playoff.[26]
Colin Calderwood venne scelto come nuovo allenatore nel Maggio 2006, dopo la sua precedente esperienza al Northampton Town. Calderwood è il dodicesimo allenatore dalla partenza di Brian Clough 13 anni prima, diventando successivamente il più longevo sulla panchina del Forest dall'era di Frank Clark. L'era Calderwood segnò la fine della ricostruzione della squadra, riuscendo inoltre a far risalire il Forest in Championship e conquistando la prima promozione degli ultimi dieci anni. Nella sua prima stagione, Calderwood portò la squadra ai playoff, nonostante il primo posto in classifica e i 7 punti di vantaggio sulle inseguitrici che la squadra aveva guadagnato già nel Novembre 2006. I playoff però non andarono per il meglio; la squadra vinse la partita di andata contro lo Yeovil Town per 0-2, partita giocata in trasferta al Huish Park, ma vennero sconfitti per 2-5 nella partita di ritorno giocata in casa, venendo così eliminati.[27] Calderwood riuscì nella promozione del Forest la stagione successiva vincendo il campionato, grazie anche alle sei vittorie nelle ultime sette partite, culminate in una sofferta vittoria per 3-2 contro lo Yeovil, partita giocata al City Ground. Il Nottingham Forest riuscì a mantenere la propria porta inviolata in ben 24 partite su 46, dimostrando così di essersi meritata la promozione ed avvicinandosi al ritorno in Premier League.
Però la squadra di Calderwood fece fatica a riadattarsi alla Championship e la stagione sembrava destinata ad un'altra retrocessione. Calderwood venne licenziato dopo la sconfitta per 4-2 contro il Doncaster Rovers, in quel momento fanalino di coda del campionato.[28]
Il ruolo di allenatore venne temporaneamente affidato a John Pemberton, periodo in cui i Reds riuscirono ad uscire dalla zona retrocessione. Billy Davies, il quale aveva portato i rivali del Derby County in Premier League due stagioni prima, venne scelto come nuovo allenatore il 1º gennaio 2009,[29] riuscendo così a vedere la vittoria per 0-3 della squadra ancora allenata da Pemberton contro il Manchester City nella partita valida per il terzo turno di FA Cup.[30] Sotto la guida di Davies, il Forest riuscì a restare imbattuto per sei partite, di cui cinque vittorie, riuscendo così a portare la squadra al diciannovesimo posto finale in campionato, salvandola da una retrocessione che sembrava certa solo qualche mese prima.
Nella stagione successiva, il Nottingham Forest rimase per una buona parte del campionato nelle prime tre posizioni, riuscendo a rimanere imbattuta per venti partite, vincendo dodici partite consecutive giocate tra le mura amiche (fissando così un nuovo record), oltre a non aver perso alcuna partita in trasferta dall'inizio del campionato al 30 gennaio 2010 (tredici partite di campionato), impreziosendo il tutto grazie alle vittorie contro i rivali del Derby County e del Leicester City. A fine stagione il Forest non riuscì a conquistare la promozione diretta, finendo terzo dietro a Newcastle e West Bromwich, dovendo così affrontare il Blackpool nei playoff. Il Forest venne però sconfitto in entrambe le gare, subendo così la prima sconfitta casalinga da Settembre 2009, proprio quando perse sempre con il Blackpool.
Nella stagione 2010-11 il Forest finì al sesto posto in classifica con 75 punti, qualificandosi ai playoff per la quarta volta in otto stagione. La promozione sfuggì ancora al Forest dopo che lo Swansea City, squadra che venne infine promossa in Premier League, riuscì a passare il turno. L'andata finì 0-0 al City Ground,[31] ma la sconfitta per 3-1 nel match di ritorno, condannò i Reds ad un'altra stagione di Championship.[32]
A Giugno 2011 il contratto di Davies venne sciolto,[33][34] il suo posto venne preso da Steve McClaren, il quale firmò un contratto triennale con il club.[35][36]
L'inizio della stagione 2011-12 fu molto complicato, a causa di una pesante sconfitta per 5-1 contro il Burnley, David Pleat e Bill Beswick a lasciare lo staff tecnico.[37] Dopo meno di una settimana, McClaren lasciò il suo incarico dopo la sconfitta casalinga contro il Birmingham City e allo stesso tempo il proprietario Nigel Doughty annunciò la sua voglia di lasciare la sua posizione al termine della stagione.[37] Ad Ottobre 2011 vennero fatti notevoli cambiamenti nella struttura del club, che portarono alla scelta di Frank Clark come nuovo presidente e a Steve Cotterill come nuovo allenatore.[38]
Nigel Doughty, proprietario ed ex-presidente, morì il 4 febbraio 2012, dopo esser stato parte integrante del club fin dalla fine degli anni '90 ed aver investito una cifra che si aggira attorno ai 100 milioni di sterline.[39]
La famiglia Al-Hasawi (2012–oggi)
La famiglia kuwaitiana degli Al-Hasawi acquistò il club l'11 luglio 2012 dagli eredi di Nigel Doughty.[40]
I nuovi proprietari dichiararono subito alla stampa che avevano in mente un piano di 3-5 anni per riportare la squadra in alto. Dopo aver intervistato diversi allenatore, la dirigenza scelse Sean O'Driscoll, ex-allenatore del Doncaster Rovers e del Crawley Town, il 19 luglio 2012, scelta che avvenne dopo un secondo colloquio.[41] O'Driscoll era famoso per la sua visione di gioco, fatta di una fitta serie di passaggi (strategia con cui riuscì a portare il Doncaster Rovers in seconda categoria, prima volta dagli anni '50), ben vista dai tifosi del Forest che pensavano fosse fatta apposta per la loro squadra.[42] Precedentemente O'Driscoll era già stato sulla panchina dei Reds per 5 mesi come assistente di Steve Cotterill nella stagione 2011-12, prima di accettare il ruolo di primo allenatore al Crawley.
Il 15 dicembre 2012, dopo un pareggio per 0-0 sul campo del Brighton, il Forest era nono in classifica con 33 punti, a soli 3 punti dalle posizioni valide per i playoff. Ma il piano pluriennale della famiglia Al-Hasawi cambiò subito, i nuovi proprietari volevano subito i playoff per la loro squadra. Nella stessa settimana Omar Al-Hasawi, attuale presidente, lascia il suo ruolo a causa di problemi personali.[43] Il suo ruolo venne preso dal cugino Fawaz Al-Hasawi, il quale detiene il 75% delle quote; la restante parte delle quote è tenuta al 20% dal fratello Abdulaziz Al-Hasawi mentre Omar Al-Hasawi tenne il restante 5%.
Sean O'Driscoll venne licenziato il Boxing Day del 2012, nonostrante la vittoria per 4-2 contro il Leeds United. La dirigenza comunicò che il licenziamento di O'Driscoll è stato voluto per sostituirlo con un allenatore con esperienza in Premiership, anche in vista del mercato invernale di Gennaio.[44] Come sostituto di O'Driscoll venne scelto Alex McLeish.[45] La scelta venne criticata da alcuni membri della tifoseria del Forest.[46] L'amministratore delegato Mark Arthur, lo scout Keith Burt e l'ambasciatore del club Frank Clark vennero licenziati a Gennaio 2013.[47] Il 5 Febbraio 2013 le strade del Nottingham Forest e di Alex McLeish si separarono di comune accordo, dopo soli 40 giorni dall'ingaggio dello stesso McLeish[48] Sia i sostenitori del Forest che gli esperti fecero presente la loro preoccupazione nei riguardi del club,[42] tanto che il giornalista Pat Murphy descrisse la situazione come un 'caos'.[49]
Due giorni dopo l'addio di McLeish, Billy Davies riprese il posto da allenatore lasciato venti mesi prima.[50] Il primo match di Davies finì con un pareggio contro il Bolton[51], partita a cui seguì una striscia di 10 partite senza sconfitte. Il contratto di Davies finì ancora una volta prematuramente nel Marzo 2014, a causa della pesante sconfitta per 5-0 contro i rivali del Derby County.[52] Neil Warnock rifiutò il posto di allenatore, il quale gli venne offerto il giorno dopo il licenziamento di Davies.[53] Nonostante un primo rifiuto nel Marzo 2014,[54] Stuart Pearce venne scelto come nuovo allenatore, prendendo in consegna il club dal traghettatore Gary Brazil. Pearce firmò un contratto per due anni a partire dal 1º luglio 2014. La stagione di Pearce iniziò nel migliore dei modi, ma la squadra non riuscì a mantenere questo stato di forma. Pearce venne così nuovamente licenziato a Febbraio 2015 e il suo posto venne dato ad un altro ex giocatore del Forest, Dougie Freedman. La stagione finì con un misero quattordicesimo posto, che obbligò così il Forest al diciassettesimo anno consecutivo lontano dalla Premier League.
Cronistoria
Cronistoria del Nottingham Forest Football Club | ||
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Colori e simboli
Colori
Il Nottingham Forest ha sempre vestito di rosso, fin dalla sua fondazione nel 1865. Alla riunione svoltasi al Clinton Arms, dove venne fondato il Nottingham Forest come club calcistico, il comitato approvò una risoluzione dove veniva scelto il Garibaldi red come colore ufficiale del club,[55] decisione presa per onorare Giuseppe Garibaldi, comandante delle camicie rosse. A quei tempo, le squadre venivano maggiormente identificate dal loro copricapo che dalle loro magliette, vennero quindi acquistati una dozzina di berretti rossi con nappe, facendo sì che il Forest divenne il primo club a vestire ufficialmente di rosso, colore che venne poi adottato da un numero significativo di altre squadre. Il Nottingham Forest è dietro la scelta del rosso da parte dell'Arsenal, infatti il Forest donò un intero set di divise rosse alla squadra londinese dopo la sua fondazione avvenuta nel 1886.[56][57] Il tour del Forest in Sud America del 1905, inspirò l'Independiente ad adottare il rosso come colore del club, dopo che il presidente del club argentino Arístides Langone descrisse i turisti come Diabolos rojos ("diavoli rossi"), che sarebbe poi diventato il soprannome dell'Independiente.[58]
Simboli ufficiali
Stemma
Il primo stemma usato dal Nottingham Forest è stato lo stemma della città di Nottingham, che venne usato per la prima volta sulle maglie nel 1947.[59] L'attuale stemma venne introdotto nel 1974.[59] Si dice che il logo venne creato dal futuro allenatore Brian Clough,[60] il quale arrivò sulla panchina del Forest solamente l'anno successivo. Nel logo ci sono anche due stelle, le quali commemorano le vittorie della Coppa dei Campioni del 1979 e 1980.[61]
Mascotte
La prima mascotte del Nottingham Forest fu Nutty the Squirrel (Nutty lo scoiattolo), il quale indossava il classico cappello di Robin Hood.[62], mascotte che poi venne rimpiazzata da Sherwood the Bear (Sherwood l'orso) fino ad inizio della stagione 2007-08[63], quando venne mandato in pensione a favore di Robin Hood.[64] Sherwood the Bear fece però il suo ritorno come mascotte ufficiale nella stagione 2015-16.[65]
Partecipazioni alle coppe europee
- Partecipazioni alla Coppa dei Campioni: 3
- Partecipazioni alla Coppa UEFA: 3
- Partecipazioni alla Coppa delle Fiere: 2
- Partecipazioni alla Supercoppa Europea: 2
- Partecipazioni alla Coppa Intercontinentale: 1
Palmarès
Trofei nazionali
- 1977-1978, 1978-1979, 1988-1989, 1989-1990
- 1907, 1922, 1998
- 1951
Trofei internazionali
Trofei minori
- 1892
- Full Members Cup: 2 (record condiviso con il Chelsea)
- 1988-1989, 1991-1992
- Coppa Anglo-Scozzese: 1
- 1977
- Bass Charity Vase: 3
- 1899, 2001, 2002
- Trofeo Brian Clough: 3
- 2009, 2010, 2011
- Dallas Cup: 1
- 2002
- Torneo di Norimberga: 1
- 1982
- Trofeo Colombino: 1
- 1982
Rosa attuale
Aggiornata al 28 ottobre 2015[66]
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Rivalità
Derby County
Totale di gare giocate | Vittorie Nottingham Forest | Pareggi | Vittorie Derby County |
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79 | 33 | 19 | 27 |
I tifosi del Forest vedono il Derby County come i loro peggiori nemici, oltre al Leicester City. L'odio dei tifosi del Forest è ricambiato da quelli del Derby, infatti l'East Midlands Derby era una delle partite più spettacolari e sentite del campionato, quando tutte e due le squadre militavano nella stessa serie. Dal 2007 i due club partecipano al Brian Clough Trophy, il quale serve per raccogliere fondi per il Brian Clough Statue Fund e altre organizzazione di benificenza scelte dai due club.
Questo infuocato derby è tornato ad essere disputato nella stagione calcistica 2008-09 in Football League Championship, grazie alla promozione del Forest e alla contemporanea immediata retrocessione del County dalla Premier League. La partita di andata di campionato al Pride Park Stadium si è conclusa con il punteggio di 1-1. I due club si sono incontrati anche in FA Cup, al quarto turno, pareggiando sempre per 1-1 a Derby. Nel replay disputato al City Ground, il Derby si è imposto con il risultato di 3-2. Poche settimane dopo, nella gara di ritorno di campionato, arriva di nuovo una vittoria esterna per il Derby, questa volta per 3-1.
Notts County
Totale di gare giocate | Vittorie Nottingham Forest | Pareggi | Vittorie Notts County |
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139 | 52 | 42 | 45 |
Nonostante la vicinanza geografica tra le due squadre, il Forest e il County hanno raramente giocato partite nella stessa divisione recentemente; l'ultimo scontro avvenne nel 1994 quando tutte e due le squadre erano nella Division One. Recentemente le due squadre si sono affrontate in un incontro amichevole pre-campionato, incontro però macchiato da scontri tra le tifoserie avversarie.
Leicester City
La rivalità nei confronti del Leicester City è sentita molto di più dai tifosi del Leicester stesso che da quelli del Forest.
Liverpool
Ai tempi d'oro del Nottingham Forest, sul finire degli anni settanta e all'inizio degli ottanta, un'accesa rivalità nacque nei confronti del Liverpool. Dalle sfide in Coppa Campioni con il Liverpool, nacque il canto dei tifosi del Forest Are You Watching, Are You Watching, Are You Watching Liverpool! Questo venne inizialmente cantato quando il Nottingham riuscì ad eliminare gli acerrimi rivali che ebbero per lo più la colpa di aver preso la maglietta (rossa) e il relativo soprannome The Reds dal Forest.
Fu proprio durante un match di FA Cup contro il Liverpool, a Sheffield il 15 aprile 1989, che si verificò la spaventosa strage di Hillsborough in cui persero la vita 96 tifosi della squadra della Merseyside.
Piazzamenti
- Finalista FA Cup: 1991.
- Finalista Football League Cup: 1980, 1992.
- Finalista Charity Shield: 1959.
- Finalista Supercoppa UEFA: 1980.
- Finalista Coppa Intercontinentale: 1980(*).
(*) La squadra partecipò una sola volta alla Coppa Intercontinentale perché declinò la partecipazione alla finale del 1979,la quale fu invece disputata dal Malmö,vice-campione europeo di quell'anno.
Record
- Harry Radford (1889-1897)
- Harry Haslam (1897-1909)
- Fred Earp (1909-1912)
- Bob Masters (1912-1925)
- John Baynes (1925-1929)
- Stan Hardy (1930-1931)
- Noel Watson (1931-1936)
- Harold Wightman (1936-1939)
- Billy Walker (1939-1960)
- Andy Beattie (1960-1963)
- Johnny Carey (1963-1968)
- Matt Gillies (1969-1972)
- Dave Mackay (1972-1973)
- Allan Brown (1973-1975)
- Brian Clough (1975-1993)
- Frank Clark (1993-1996)
- Stuart Pearce (1996-1997)
- Dave Bassett (1997-1999)
- Micky Adams (1999)
- Ron Atkinson (1999)
- David Platt (1999-2001)
- Paul Hart (2001-2004)
- Joe Kinnear (2004)
- Mick Harford (2004-2005)
- Gary Megson (2005-2006)
- Ian McParland / Frank Barlow (2006)
- Colin Calderwood (2006-2008)
- John Pemberton (2008-2009)[67]
- Billy Davies (2009-2011)
- Steve McClaren (2011)
- Rob Kelly (2011)
- Steve Cotterill (2011-2012)
- Sean O'Driscoll (2012)
- Alex McLeish (2012-2013)
- Billy Davies (2013-2014)
- Stuart Pearce (2014-2015)
- Dougie Freedman (2015)
Maggior numero di presenze (in tutte le competizioni):
- R. McKinlay: 692
- I. Bowyer: 564
- S. Chettle: 526
- S. Pearce: 522
Maggior numero di gol (in tutte le competizioni):
- A. G. Morris: 217
- N. Clough: 131
- W. Ardron: 124
- J. G. Dent: 122
- Record di affluenza:
- 49.946 spettatori nella partita contro il Manchester United di Division One, 28 ottobre 1967
- Affluenza minima:
- 2.013 spettatori nella partita contro il Brentford valida per il Johnstone's Paint Trophy, 31 ottobre 2006
- Record di incasso:
- 499.099 sterline nella partita contro il Bayern Monaco valida per i quarti di finale della Coppa UEFA, 19 marzo 1996
- Maggior striscia di vittorie consecutive:
- Maggior striscia di sconfitte consecutive:
- Maggior serie di partite senza sconfitte:
- Maggior serie di partite senza una vittoria:
- Gol più veloce:
- 23 secondi, Paul Smith nella partita contro il Leicester City valida per la Carling Cup, 18 settembre 2007.[68][69]
- Prima partita nella Football League:
- 3 settembre 1892, partita giocata contro l'Everton (fuori casa), finita in parità con il punteggio di 2-2
- La migliore vittoria (in tutte le competizioni):
- La peggior sconfitta (in tutte le competizioni):
- 1-9, contro il Blackburn Rovers, Division Two, 10 aprile 1937
- Maggior numero di punti conquistati in una stagione:
- Maggior numero di gol segnati in una stagione:
- Miglior realizzatore in una stagione:
- Wally Ardron con 36 reti segnate, stagione 1950-51 di Division Three
- Maggior numero di presenze per una nazionale:
- Peter Shilton, 125 presenze con la maglia dell'Inghilterra
- Giocatore convocato più volte in nazionale:
- Stuart Pearce, 78 convocazione per la nazionale inglese
- Più giovane esordiente:
- Craig Westcarr, 16 anni nella gara contro il Burnley, 13 ottobre 2001
- Maggior cifra pagata per un calciatore:
- 3.500.000 sterline per Pierre van Hooijdonk, acquistato dal Celtic nel marzo 1997.
- Maggior cifra ricevuta per un calciatore:
- 8.500.000 sterline per Stan Collymore, venduto al Liverpool nel giugno 1995
Note
- ^ (EN) Ian Herbert, Top football clubs played host to Scots sport of shinty, The Independent, 9 Settembre 2006. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Tony Collins, John Martin e Wray Vamplew, Encyclopedia of traditional British rural sports, 2005, p. 39, ISBN 978-0415647472. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) England – Football Alliance, su rsssf.com, 23 Luglio 2006. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Ian Herbert, Blue plaque for man who invented football goal net, The Independent, 7 Luglio 2000. URL consultato il 6 Ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 Settembre 2011 ).
- ^ a b (EN) FA Cup Finals, 1872-today, su thefa.com, Football Association. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) English FA Cup Finalists 1890 - 1899, su historicalkits.co.uk. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Third Division (South) Table 1950/1951, su Stats.Football.co.uk. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) 1959 FA Cup, su historicalkits.co.uk. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) First Division Table 1971/1972, su Stats.Football.co.uk. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ Le altre squadre che ci riuscirono sono il Liverpool nel 1906, l'Everton nel 1932, il Tottenham Hotspur nel 1951 e l'Ipswich Town nel 1962. Il Forest resta l'unico club ad aver compiuto questa impresa senza aver vinto il titolo la stagione precendente.
- ^ (EN) Forest sues Anderlecht over '84 bribery scandal, BBC News, 24 Dicembre 1997. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Winless Forest lose manager Clark, Nation Multimedia Group, 20 Dicembre 1996. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Bassett quits Palace and joins Forest, Nation Multimedia Group. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Alan Barnes, Forest hire Atkinson the troubleshooter, The Independent, 12 Gennaio 1999. URL consultato il 6 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Platt hires Italians as Goldbaek balks, The Independent, 3 Agosto 1999. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Hart named new Forest boss, BBC Sport, 12 Luglio 2001. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Dwight Perry, Sideline Chatter: Gesture gives soccer peace a chance, The Seattle Times, 5 Dicembre 2001. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (FR) Christopher Boltanski, Des clubs anglais privés de leur télé vache à lait, Libération, 29 Marzo 2002. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Forest finally lose patience with Hart, The Guardian, 7 Febbraio 2004. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) John Rawling, Hart a hapless scapegoat as Forest fire their fans' outrage, The Guardian, 9 Febbraio 2004. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Kinnear resigns as Forest manager, BBC Sport, 16 Dicembre 2004. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Ben Bailey e Patrick Whyte, Premier League casualties – clubs that have struggled since relegation, su standard.co.uk, 19 Marzo 2009. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Oldham 3–0 Nottm Forest, BBC Sport, 15 Febbraio 2006. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Manager Megson leaves Forest, The Daily Telegraph, 16 Febbraio 2006. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Nottingham Forest 7–1 Swindon, BBC Sport, 25 Febbraio 2006. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
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- ^ (EN) Calderwood sacked as Forest boss, BBC Sport, 26 Dicembre 2008. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
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- ^ (EN) Richard Rae, Ten-man Swansea have little trouble dousing Nottingham Forest's fire, The Guardian, 12 Maggio 2011. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Joe Lovejoy, Darren Pratley finishes off Nottingham Forest to take Swansea to final, The Guardian, 16 Maggio 2011. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Nottingham Forest talk to McClaren after sacking Davies, BBC Sport, 12 Giugno 2011. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Billy Davies Contract Terminated, Nottingham Forest F.C., 12 Giugno 2011. URL consultato il 7 Ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 13 Gennaio 2012 ).
- ^ (EN) Steve McClaren confirmed as Nottingham Forest boss, BBC Sport, 13 Giugno 2011. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) New Manager Confirmed, Nottingham Forest F.C., 13 Giugno 2011. URL consultato il 7 Ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 13 Gennaio 2012 ).
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- ^ (EN) Steve Cotterill takes over as Nottingham Forest manager, The Guardian, 14 Ottobre 2011. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) David Baker e Emily Allen, Collymore and Broad lead the tributes to dead Nottingham Forest owner Doughty, su dailymail.co.uk, Daily Mail, 4 Febbraio 2012. URL consultato il 7 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Nottingham Forest confirm Al-Hasawi family as club's new owners, Guardian.co.uk, 11 Luglio 2012. URL consultato l'11 Settembre 2015.
- ^ (EN) Delighted To Be Back, su nottinghamforest.co.uk, Nottingham Forest F.C., 19 Luglio 2012. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ a b (EN) Stuart James, Alex McLeish's sudden exit turns once-proud Forest into laughing stock, The Guardian, 5 Febbraio 2013. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Fawaz Al Hasawi Statement, Nottingham Forest F.C., 16 Dicembre 2012. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Nottingham Forest sack manager Sean O'Driscoll, BBC Sport, 26 Dicembre 2012. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Nottingham Forest name Alex McLeish as new manager, BBC Sport, 27 Dicembre 2012. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Graeme Yorke, Forest fans vent anger as McLeish lands manager's job ahead of Di Matteo just ONE day after O'Driscoll axing, Daily Mail. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Nottingham Forest: Mark Arthur, Keith Burt and Frank Clark leave, BBC Sport. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Nottingham Forest part company with manager Alex McLeish by mutual agreement, Sky Sports, 5 Febbraio 2013. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Owen Phillips e Matt Newsum, Nottingham Forest: Alex McLeish's exit leaves Reds in a mess, BBC Sport, 5 Febbraio 2013. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Billy Davies: Nottingham Forest re-appoint ex-manager, BBC Sport, 7 Febbraio 2013. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Nottm Forest 1–1 Bolton, BBC Sport, 16 Febbraio 2013. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Club Statement, Nottingham Forest F.C., 24 Marzo 2014. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Nottingham Forest: Neil Warnock rejects manager role, BBC Sport, 25 Marzo 2014. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) Stuart Pearce refuses Notts Forest job, Irish Independent, 27 Marzo 2014. URL consultato l'8 Ottobre 2015.
- ^ (EN) History of Nottingham Forest, su nottinghamforest.co.uk, Nottingham Forest F.C., 28 Aprile 2015. URL consultato il 2 Novembre 2015.
- ^ (EN) The Arsenal home kit, su arsenal.com, Arsenal F.C., 23 Ottobre 2009. URL consultato il 2 Novembre 2015.
- ^ (EN) ArseWEB: Frequently Asked Arsenal Questions, su arseweb.com. URL consultato il 2 Novembre 2015.
- ^ (ES) Década del '10, Club Atlético Independiente (archiviato dall'url originale il 6 Marzo 2008 ).
- ^ a b (EN) Nottingham Forest, su historicalkits.co.uk, Historical Football Kits. URL consultato il 2 Novembre 2015.
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- ^ (EN) Zola Doda, The star on Orlando Pirates badge explained, su kickoff.com, 23 Ottobre 2013. URL consultato il 2 Novembre 2015.
- ^ (EN) What is Nottingham forest mascot?, su answers.com. URL consultato il 2 Novembre 2015.
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- ^ (EN) Sherwood Signs Off, su nottinghamforest.premiumtv.co.uk, Nottingham Forest F.C., 30 Luglio 2007. URL consultato il 2 Novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 Maggio 2008 ).
- ^ (EN) Sherwood’s back!, su nottinghamforest.co.uk, Nottingham Forest F.C.. URL consultato il 2 Novembre 2015.
- ^ (EN) Meet the Forest Squad, Nottingham Forest F.C., 13 Agosto 2015. URL consultato il 28 Ottobre 2015.
- ^ traghettatore per un breve periodo fino all'arrivo di Billy Davies
- ^ Fair Play: il caso di Nottingham Forest - Leicester City, su calcioblog.it.
- ^ (EN) Nottingham Forest 2 v 3 Leicester City, su nottinghamforest.premiumtv.co.uk, Sito ufficiale del Nottingham Forest.
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