Utente:Ego/Sandbox
giovedì 8 maggio 07:17 |
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Sinfili | |
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Classificazione scientifica | |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Myriapoda |
Classe | Symphyla |
Famiglie | |
I sinfili, anche conosciuti come "centopiedi da giardino" o "sinfili di serra", sono piccoli e criptici artropodi della classe Symphyla del subphylum Myriapoda.
Anatomia
I sinfili assomigliano anatomicamente agli evolutivamente vicini centopiedi, ma sono più piccoli di essi e particolarmente traslucidi a causa dell'assoluta mancanza di pigmentazione; i sessi sono due e separati. Il loro corpo, che può avere una lunghezza media compresa tra i 2 e i 10 millimetri, è piuttosto morbido e divisibile, come spesso succede per gli artropodi ed in particolari per i miriapodi, in tronco, arti e testa.
Il tronco è diviso in 15-20 segmenti protetti da robuste placche dorsali biancastre, dei quali 12 o 10 portatori di zampe. Il primo segmento è un po' più largo degli altri e presenta di solito un paio di zampe anteriori, mentre l'ultimo è sottile, sprovvisto di arti e dotato invece di un paio di cerci e di alcune strutture sensoriali (trichobothria) poste lateralmente.
I sinfili adulti posseggono solitamente 12 paia di zampe, ma quelli di più giovane età non ne hanno che 6 paia; a un certo punto, anche piuttosto avanzato, della loro vita questi invertebrati, infatti, aggiungono un paio di zampe ad ognuno di quelli già esistenti. La particolare conformazione delle zampe dei sifili li ricollega ad alcune specie di insetti sotterranei.
Il capo degli individui della classe Symphyla, sebbene non evidentemente separato dalla struttura del tronco come accade negli artropodi superiori (si pensi agli insetti, la cui testa è palesemente collegata al torace tramite un collo), possiede funzionalità e caratteristiche completamente diverse da quest'ultimo: esso non è infatti sede del solo cervello, ma anche della maggior parte degli organi di senso di questi animali. Poichè essi sono privi di occhi (una caratteristica cui si giunge abbastanza facilmente nel caso di animali abituati a vivere nel sottosuolo, si pensi al proteo a titolo d'esempio), i sinfili sono forniti di lunghe antenne mobili segmentate dotate di percettori olfattivi e tattili, alla base delle quali si trova un organo post-antennale adibito a funzioni simili. Anche l'apparato boccale dei sinfili è abbastanza complesso: simile a quello posseduto dalle specie più primitive di insetti, esso è composto da una mandibola, una prima grande mascella ed un ulteriore paio di mascelle fuse assieme a formare il labium, ovvero il "labbro inferiore".
I sinfili hanno numerose caratteristiche che li collegano alle prime specie di insetti, come un labium, un numero identico di segmenti capitali e certe particolarità delle zampe. bocca divisa in tre paia di parti: mandibole, la prima lunga mascella, ed il secondo paio di mascelle che sono fuse per formare il labbro inferiore della bocca, anche detto labium. I sessi sono separati.
Alimentazione ed abitudini
in grado di rimescolare il terreno. Possono muoversi rapidamente attraverso gli spazi tra le particelle del suolo. Si nutrono di vegetali in decomposizione, ma possono creare considerevoli danni in un ambiente agricolo mangiando semi, radici ed i peli di queste in un suolo coltivato. I sinfili corrono molto velocemente. Essi sono principalmente erbivori e detritivori, in quanto vivono in profondità nel suolo, sotto le pietre, nel legno in decomposizione e in altri posti umidi dove mangiano peli radicali e possono talvolta causare il fallimento del raccolto.
Diffusione e specie
Si trovano tipicamente dalla superficie fino alla profondità di circa 50 cm. In tutto il mondo sono conosciute circa 160 specie di sinfili. Il centopiede da giardino, la Scutigerella immaculata, può essere un serio problema per i raccolti vegetali e le semine arboree e si trova nelle serre così come nell'agricoltura. Alcune specie di Hanseniella sono state registrate come l'insetto nocivo della canna da zucchero e degli ananas a Queensland (Boyle 1981; Murray & Smith 1983). Alcune specie sono state trovate sugli alberi (Adis & Scheller 1984; Clark & Greenslade 1996) e nelle miniere (Eberhard & Spate 1995; Eberhard et al. 1991). E' stato dimostrato come una specie di Symphylellahas sia soprattutto predatrice (Walter et al. 1989), mentre alcune specie sono saprofaghe. In tutto il mondo ci sono circa 200 specie descritte. Sette generi e sottogeneri e 27 specie sono recentemente nominate nella fauna australiana assieme a due specie, Symphylella A, e Symphylella B, che sono state distinte ma non nominate (Scheller 1961). Tillyard (1930) illustrò una specie come una Scolopendrella mai descritta proveniente dall'Australia che Tiegs (1939) ritiene sia probabilmente riferibile alla "comune" specie Hanseniella agilis. Solo una specie, la Scutigerella immaculata Newport, è introdotta. Oltre a questa, tutte le specie ed un sottogenere, Millotellina (Diplomillotellina), sono endemiche dell'australia. Tutta la fauna australiana comprende probabilmente almeno 150 specie.
Raccolta dei Sinfili
Referenze
- Adis, J. & Scheller, U. (1984). On the natural history and ecology of Hanseniella arborea (Myriapoda, Symphyla, Scutigerellidae), a migrating symphylan from an Amazonian black-water inundation forest. Pedobiologia 27: 35-41
- Boyle, H. (1981). Symphyla control in young plant cane. Cane Growers' Quart. Bull. 44: 115-116
- Clark, S. & Greenslade, P. (1996). Review of Tasmanian Hanseniella Bagnall (Symphyla: Scutigerellidae). Invertebr. Taxon. 10: 189-212
- Eberhard, S.M. & Spate, A (1995). Cave Invertebrate Survey; toward an atlas of NSW Cave Fauna. A report prepared under NSW Heritage Assistance Program NEP 94 765.
- Eberhard, S.M., Richardson, A.M.M. & Swain, R. (1991). The invertebrate cave fauna of Tasmania. Unpublished Report. Zoology Department, University of Tasmnania.
- Edwards, C.A. (1990). Symphyla. pp. 891-910 in Dindal, D. (ed.) Soil Biology Guide. New York : Wiley
- Murray, D.A.H. &Smith, D. (1983). Effect of Symphyla, Hanseniella sp., on establishment of pineappes in south-east Queensland. Qld. J. Agric. Sci. 40: 121-123
- Scheller, U. (1961). A review of the Australian Symphyla (Myriapoda). Aust. J. Zool. 9: 140-171
- Scheller, U. (1982). Symphyla. pp. 688-689 in Parker, S.P. (ed.) Synopsis and Classification of Living Organisms. New York : McGraw-Hill Book Co. Vol. 2
- Tillyard, R.J. (1930). The evolution of the class Insecta. Pap. R. Soc. Tas. 1930: 1-89
- Walter, D.E., Moore, J.C. & Loring, S. (1989). Symphylella sp. (Symphyla: Scolopendrellidae predators of arthropods and nematodes in grassland soils. Pedobiologia 33: 113-116