Camporosso (Tarvisio)
Camporosso (spesso accompagnato dall'appellativo in Valcanale, Cjamparòs in friulano[2], Žabnice in sloveno, Saifnitz in tedesco[3]) è una frazione del comune di Tarvisio (UD), è un paese della Val Canale. Si trova nell'esatto spartiacque alpino tra il Mar Adriatico con il fiume Fella e la val Canal del Ferro, e il Mar Nero con il fiume Slizza e la Val Canale.
Camporosso frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 46°30′00″N 13°34′00″E |
Altitudine | 820 m s.l.m. |
Abitanti | 780[1] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 33018 |
Prefisso | 0428 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | camporossiani |
Patrono | sant'Egidio |
Cartografia | |
Il nome italiano della località è dovuto a una singolare vicenda: nella lingua slovena, il toponimo Žabnice significa pressappoco "località delle rane". Il nome originale in italiano Camporane rifletteva questo significato, ma fu successivamente cambiato in Camporosso.
Storia
Le origini del paese risalgono all'epoca romana[4], poi nel VII secolo fu abitato da popolazioni di origine slava. Il territorio fu teatro di battaglie nel corso dei secoli, durante le invasioni turche e nel periodo delle guerre napoleoniche[5].
Nel 1360 fu edificato il Santuario Mariano di Lussari.
Monumenti e luoghi d'interesse
Camporosso è una località turistica estiva ed invernale, dotata di diversi impianti di risalita. Il più importante è la funivia che porta al Monte Santo di Lussari, utilizzata d'inverno in maggior parte da sciatori, e d'estate soprattutto da pellegrini ed escursionisti.
Notevole la chiesa parrocchiale risalente al 1444, ampliata in seguito con un'abside gotica sorretta da contrafforti e decorata, nel soffitto, da un affresco di scuola tedesca. L'organo distrutto con il terremoto del 1976, è stato restaurato. Una piccola chiesetta, risalente all'anno 1000, è dedicata a Santa Dorotea, di dimensioni molto ridotte si erge su uno sperone di roccia. All'interno della chiesa sono presenti diversi affreschi, di epoche diverse, di cui è in corso un iniziale restauro. La chiesa insieme al suo campanile ha subito diverse ristrutturazioni, la più recente è stata quella resasi necessaria in seguito al terremoto del 1976. Le campane della chiesa di Santa Dorotea e quelle di Sant'Egidio sono accomunate dalla stessa singolare storia: asportate dagli Austriaci il 31 luglio 1917, esse furono restituite come bottino di guerra, alla fine della Prima guerra mondiale, e rifuse dalla fonderia De Poli di Udine. Vennero definitivamente ricollocate nel campanile nel 1928, anno VI dell'Era Fascista, così come inciso sulle campane stesse.
Nel paese di Camporosso sono ancora molte le antiche tradizioni che vengono portate avanti dagli abitanti, dall'Unione Sportiva Camporosso, dalla Proloco "IL TIGLIO", dal Corpo Pompieri Volontari e dalla comunità parrocchiale:
- la fiaccolata del Monte Santo di Lussari;
- la Pechtra baba[6];
- le befane;
- il funerale del Carnevale;
- la Maja[7];
- la Sagra del paese;
- i Krampus[8];
- Babbo Natale;
- Schip Schap;
- la giornata delle Palme con i tradizionali "preitl" o "praitl"
L'appuntamento più importante è la sagra, che coincide con la festa per il Patrono del paese, Sant'Egidio.
Economia
Fino al 1918 il territorio faceva parte della Carinzia. Il paese giace sulle antiche vie di commercio. I romani avevano fondato la "Statio Bilachiniensis" lungo la strada che portava da Aquileia a Virunum. Oggi Camporosso vive principalmente di turismo. Le attività legate alla montagna e gli sprot invernali hanno acquistato sempre più importanza.
La nuova pista "Di Prampero" del Monte Santo di Lussari ha ospitato la Coppa del Mondo Femminile.
Galleria fotografica
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Camporosso in Valcanale
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La chiesa
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La Val Canale con Camporosso
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Esterno della chiesetta
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dalla strada con il Campanile
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Interno della Chiesa
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Particolare di una delle campane
Note
- ^ In assenza di dati ufficiali precisi, si è fatto riferimento alla popolazione della parrocchia, reperibile nel sito della CEI.
- ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2010, p. 148.
- ^ Turismo rurale nell'alto Friuli-Venezia Giulia
- ^ Città e paesi della Venezia Giulia
- ^ Tradizioni e feste popolari: Perchta, come la Befana
- ^ Tradizioni e feste popolari: Maja, un rito arboreo
- ^ Tradizioni e feste popolari: i Krampus, spiriti silvestri
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