Re Peste - Un racconto contenente un'allegoria
Re Peste - Un racconto contenente un'allegoria è un racconto breve scritto da Edgar Allan Poe, pubblicato per la prima volta nella raccolta Racconti del grottesco e dell'arabesco nel 1840. Si tratta di uno dei racconti più macabri, ma allo stesso tempo con un pizzico di umorismo, scritti dall'inglese.
Re Peste - Un racconto contenente un'allegoria | |
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Titolo originale | King Pest |
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Autore | Edgar Allan Poe |
1ª ed. originale | 1840 |
Genere | racconto |
Sottogenere | horror |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | Londra |
Protagonisti | Due marinai: Legs e Tarpaulin |
Coprotagonisti | Re Peste I, Regina Peste, Arciduca Pest-Ifero, Duca Pest-Ilenziale, Duca Tem-Peste, Arciduchessa Ana-Peste |
Trama
Il racconto è ambientato nell'Inghilterra del 1300 durante la reggenza del re Edoardo III, anno della grande e terribile Peste nera. I protagonisti sono una coppia di marinai ubriaconi di nome Legs, uomo molto magro e ossuto ma astuto, e Hugh Tarpaulin, il più grasso e sciocco. Entrambi sbarcano una notte a Londra e si dirigono alla taverna dell'Allegro Marinaio per bere. Infatti i due alzano troppo il tiro e ben presto si ritrovano ubriachi e non pagano nemmeno il conto della birra. Subito se la danno a gambe, inseguiti dalla padrona, e senza accorgersene si ritrovano nel mezzo di un quartiere appestato.
Qui vi è un'attenta e orrenda descrizione dell'autore del risultato del morbo che affligge il cantone: sudari contenenti cadaveri (in alcuni dei quali si intravvede anche qualche arto marcio), mura, porte e case imputridite dal fetore e la puzza di gangrena che rende l'aria irrespirabile. Ma Legs e Hugh non ci fanno molto caso, sebbene sappiano del luogo in cui si trovano. Dopo aver attraversato alcune abitazioni, di cui molte hanno strisce bianche dipinte sui portoni, raggiungono una magione dove entrano.
Visto il posto in rovina e le pareti di legno decadenti e la puzza sempre più insopportabile, i due credono di essere capitati nel loculo di un'impresa di pompe funebri diretta da un loro caro amico. Così entrano in una grande stanza dove vi seggono sei loschi figuri. Si tratta di una famiglia in riunione. Tuttavia questi rispecchiano i tratti della morte, infatti sembrano orrendi cadaveri resuscitati che si muovono e che parlano. Il capo, Re Peste, prende la parola presentando se e gli altri e spiega che sono i padroni del quartiere e di tutto ciò che entri a contatto con la morte. Dopodiché invita Legs e Hugh a conversare amichevolmente. Ma i due marinai sempre ubriachi cominciano a insospettirsi credendo che tutti siano degli intrusi e che stiano approfittando dell'assenza di Mastro Will (l'impresario) per bere il buon vino della cantina. Allora dopo varie interruzione Re Peste si stufa e propone di punire Hugh, il più sgarbato, facendogli bere un barile di gin. Hugh però non tiene a freno la lingua e scambia Re Peste addirittura per un suo compagno di burle, trattandolo come tale e allora la moglie del sovrano infuriata lo afferra e lo immerge, piccolo com'è, nel barile tentando di affogarlo. Solo la velocità e l'agilità di Legs riesce a salvarlo e i due si danno alla fuga più sfrenata dal quartiere appestato.