Ignazio Marino
Template:Membro delle istituzioni italiane Ignazio Roberto Maria[1] Marino (Genova, 10 marzo 1955) è un chirurgo e politico italiano, sindaco di Roma dal 12 giugno 2013 al 31 ottobre 2015.
Ignazio Marino | |
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Sindaco di Roma | |
Durata mandato | 12 giugno 2013 – 31 ottobre 2015 |
Predecessore | Gianni Alemanno |
Successore | Francesco Paolo Tronca (commissario prefettizio) |
Sindaco metropolitano di Roma | |
Durata mandato | 1º gennaio 2015 – 31 ottobre 2015 |
Predecessore | Carica istituita |
Successore | Francesco Paolo Tronca (commissario prefettizio) |
Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale | |
Durata mandato | 8 ottobre 2008 – 14 marzo 2013 |
Presidente | Gianfranco Fini Renato Schifani |
Predecessore | Antonio Tomassini |
Presidente della 12ª Commissione (Igiene e Sanità) del Senato della Repubblica | |
Durata mandato | 6 giugno 2006 – 28 aprile 2008 |
Presidente | Franco Marini |
Predecessore | Antonio Tomassini |
Successore | Antonio Tomassini |
Dati generali | |
Partito politico | Democratici di Sinistra (2006-2007) Partito Democratico (dal 2007) |
Eletto senatore nel 2006 e confermato nel 2008 e 2013, è stato presidente della commissione sanità nella XV legislatura e presidente della commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del servizio sanitario nazionale nella XVI.
Biografia
Studi e vita familiare
Nato a Genova da madre svizzera[2] e padre siciliano di Acireale, dall'età di 14 anni vive a Roma[3].
Formatosi culturalmente negli ambienti cattolici della capitale (fu giovane boy scout e si diplomò al collegio San Giuseppe de Merode dei Fratelli delle scuole cristiane[4]), si laureò in medicina presso l'università Cattolica[3] di Roma, si specializzò in chirurgia generale e vascolare, ed esercitò presso il Policlinico Gemelli[3] di Roma, sede della facoltà di Medicina e Chirurgia del medesimo ateneo.
Carriera medica
Ha lavorato nei centri trapianti di Cambridge (il Transplant Center dell'Università di Cambridge) nel Regno Unito, di Pittsburgh (il Pittsburgh Transplantation Institute dell'Università di Pittsburgh) negli Stati Uniti, e di Filadelfia come direttore della Transplantation Division presso la Thomas Jefferson University[5], sempre negli USA.
Nel 1992 è stato nominato direttore associato del National Liver Transplant Center del Veterans Affairs Medical Center di Pittsburgh, l'unico dipartimento per trapianti d'organo appartenente al governo degli Stati Uniti.
Nel 1999 ha fondato l'ISMETT a Palermo, il primo centro trapianti di fegato in Sicilia — grazie a un rapporto di collaborazione fra lo University of Pittsburgh Medical Center e la Regione Siciliana — di cui è stato direttore e amministratore delegato. Il 31 luglio 1999 ha eseguito il primo trapianto ortotopico di fegato della storia della sanità siciliana.
Il 17 luglio 2001 ha eseguito il primo trapianto italiano su un soggetto sieropositivo in terapia HAART[6]. Nel 2002 si è dimesso dallo University of Pittsburgh Medical Center e dalla direzione dell'Istituto mediterraneo per i trapianti.
Successivamente è diventato professore di chirurgia presso il Jefferson Medical College[7] di Filadelfia[8].
Ha una casistica di oltre 650 trapianti, è autore di 213 pubblicazioni indicizzate su MEDLINE e di 3 libri scientifici.
Carriera editoriale
Nel 2005 ha pubblicato Credere e curare, un saggio che tratta della professione di medico e dell'influsso che su questo mestiere ha la fede, intesa anche come credo religioso e come passione, solidarietà ed empatia verso gli altri. Nel 2007 presso la fondazione Italianieuropei ha pubblicato il saggio Sistema salute. Analisi e prospettive per il futuro della sanità italiana. Nel 2008 ha pubblicato Idee per diventare chirurgo dei trapianti. Una corsa fra la vita e la morte. Al 2009 risale Nelle tue mani. Medicina, fede, etica e diritti, racconto in prima persona di un medico che affronta le questioni ultime: le decisioni sui trapianti, il testamento biologico, i progressi tecnologici e la durata della vita.
Nel 2005 ha fondato "Imagine Onlus", un'organizzazione non-profit che opera nel campo della solidarietà internazionale su tematiche di salute. È membro delle direzioni editoriali di Transplantation, Liver Transplantation, Clinical Transplantation e di altre riviste scientifiche internazionali.
Carriera politica
Nel marzo 2006 si è candidato come indipendente nelle liste dei Democratici di Sinistra per il Senato nel collegio Lazio; eletto senatore della Repubblica Italiana nell'aprile 2006, il 6 giugno successivo è stato eletto presidente della XII Commissione Igiene e Sanità.
Rieletto a Palazzo Madama alle elezioni politiche del 2008 con il Partito Democratico, è stato presidente della commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale e membro della Commissione Igiene e sanità del Senato. Marino, che si è dichiarato di fede cattolica, ha affermato di avere, come medico e come politico, una visione laica della politica e di mantenere sui temi etici una linea indipendente[9].
Il 16 gennaio 2009 ha aderito all'appello[10] lanciato dal Partito Radicale Transnazionale che, sull'esempio di quanto fatto negli USA dal comitato inaugurale di Barack Obama, invitava i cittadini italiani a dedicare un giorno di servizio alla propria comunità[11].
Alle elezioni politiche di febbraio 2013 è stato rieletto senatore tra le file del PD nella regione Piemonte. Il 18 marzo successivo ha depositato le firme per la candidatura alle primarie del centrosinistra, indette per eleggere il candidato sindaco di Roma alle elezioni amministrative del maggio successivo, e pochi giorni dopo si dimetteva da senatore.[12] Il Senato ne accolse le dimissioni il 22 maggio con 179 voti favorevoli, 67 contrari e 10 astenuti.
La candidatura alla segreteria del Partito Democratico
Il 23 luglio 2009 Marino annunciò la propria candidatura alla segreteria del PD in vista delle elezioni primarie dell'ottobre successivo, con un programma incentrato sul rilancio del merito e dei diritti civili, sulla salute, la laicità e l'ambiente.[13] Lo slogan scelto per la campagna elettorale fu "Vivi il PD, cambia l'Italia". Con il 12,5% delle preferenze, Marino giunse terzo, dietro Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini.
Nel 2010 un'inchiesta della Procura di Bologna[14][15] mise in luce, grazie ad intercettazioni telefoniche, che la candidature alle primarie del PD fu all'origine della mancata collaborazione di Marino con il Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna: l'amministrazione del Policlinico avrebbe "boicottato" Marino "per ragioni esclusivamente politiche", in quanto "la collaborazione di Marino con il Sant'Orsola avrebbe potuto nuocere a Bersani"[16]. Nonostante le smentite dei medici intercettati e del Sant'Orsola, il magistrato inquirente ritenne che non ci fossero dubbi, descrivendo "un desolante quadro di sudditanza politica delle scelte anche imprenditoriali di un'azienda ospedaliera di primaria importanza". Tuttavia, concluse che l'inchiesta andava archiviata in quanto non si potevano registrare condotte penalmente rilevanti. Marino prese spunto da queste dichiarazioni per "riaffermare con vigore la necessità che la politica si tenga fuori dalla gestione della sanità pubblica"[17].
Sindaco di Roma
Nel marzo 2013 ufficializza la sua partecipazione alle primarie del centrosinistra per l'individuazione del candidato sindaco di Roma Capitale. Sostenuto da una parte minoritaria del Partito Democratico, da Sinistra Ecologia Libertà[18][19] e da Rivoluzione Civile,[20] il 7 aprile ottiene il 55% delle preferenze imponendosi sul capodelegazione del PD all'Europarlamento David Sassoli (27%) l'ex Ministro delle Comunicazioni del Governo Prodi II, il renziano Paolo Gentiloni (15%), la capogruppo di SEL in Campidoglio, Gemma Azuni (5%), l'assessore provinciale PD Patrizia Prestipino (3%) e l'avvocato appoggiato dal PSI Mattia di Tommaso (1%).
Al primo turno delle elezioni ottiene il 42,6% dei voti contro il 30,3% del sindaco uscente di centrodestra, Gianni Alemanno[21]. Al ballottaggio del 9 e 10 giugno si impone con il 63,9% dei voti. Viene proclamato sindaco di Roma il 12 giugno 2013[22] e il 26 giugno presenta la giunta composta per metà da tecnici e nel rispetto della parità di genere.[23]
I matrimoni gay
Nel 2013 si dichiara favorevole all'introduzione, a livello nazionale, del matrimonio e dell'adozione gay e proponendo per il comune di Roma il registro delle unioni civili.[24]
Il 18 ottobre 2014, nella sua qualità di ufficiale di stato civile, in una cerimonia pubblica in Campidoglio,[25] trascrive nel registro anagrafico comunale gli atti di matrimonio esteri di sedici coppie formate da persone dello stesso sesso[26], permettendo loro di beneficiare dell'effetto certificativo ed esercitare, in Italia e all'estero, i diritti loro spettanti in base alle leggi dell'Unione europea ed i diritti e doveri del matrimonio nei Paesi in cui è riconosciuta pienamente l’efficacia del matrimonio omosessuale.[27]
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha sostenuto che la trascrizione sarebbe illegittima e preannunciato l'intenzione di annullare il provvedimento per il tramite del prefetto. Il consigliere comunale di Forza Italia Marco Pomarici ha depositato un esposto sull'accaduto presso la Procura della Repubblica[28].
Il "Pandagate"
Nel novembre 2014 il sindaco Marino finisce al centro di un'interrogazione parlamentare per aver effettuato con la sua automobile otto ingressi senza permesso nella zona a traffico limitato del centro di Roma, senza poi pagare le relative multe.[29] Il caso fu giornalisticamente intitolato "Pandagate" dal modello di auto di proprietà di Marino (una Fiat Panda)[30].
Nel merito, la Procura della Repubblica di Roma, nel febbraio 2015, accertò che vi fu una violazione del sistema informatico da parte di ignoti per sabotare il permesso Ztl del sindaco.[31]
Il caso degli scontrini
Nel settembre 2015 viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma a seguito di un'inchiesta portata avanti nei suoi confronti per presunte irregolarità in alcuni pagamenti a suoi collaboratori effettuati da Imagine, una onlus da lui fondata nel 2005. L'iscrizione è stata definita un atto dovuto per consentire una rapida conclusione degli accertamenti a favore del sindaco[32]. Poco dopo, con un esposto di Fratelli d'Italia e M5S viene contestata la legittimità delle spese di rappresentanza che il sindaco avrebbe effettuato con la carta di credito del Comune, e la Procura di Roma apre un fascicolo[33].
L'accusa, sfumatamente gravitante intorno all'ipotesi di reato di peculato, ha suscitato polemiche alimentate anche dalla entrata in scena di ristoratori, ambasciatori, esponenti della Comunità di Sant'Egidio, tutti tirati in ballo dal sindaco, come presunti suoi commensali, e tutti trovatisi a smentirlo con una certa decisione[34][35].
Al crescere della tensione sul caso, Marino ha dichiarato che avrebbe "donato" alla città, di tasca propria, i circa 20.000 euro che sarebbero stati spesi con la carta del comune[36].
Le dimissioni
L'8 ottobre 2015 annuncia le dimissioni dalla carica di sindaco di Roma[37], formalizzandole poi il 12 ottobre successivo. Il 29 ottobre, anche a seguito di un sit-in dei suoi sostenitori in Piazza del Campidoglio, ritira le dimissioni da sindaco.[38][39]
Il 30 ottobre 2015, a seguito delle dimissioni di 26 consiglieri comunali (del proprio e di altri partiti), insieme alla propria giunta e all'assemblea stessa decade da sindaco, restando però ancora un giorno in carica per l'ordinaria amministrazione.[40]
Il 1º novembre ha assunto le funzioni di commissario prefettizio di Roma, Francesco Paolo Tronca, già prefetto di Milano.
Attività medica
Il primo trapianto di fegato da babbuino della storia
Ignazio Marino è stato uno dei componenti del team che, negli anni novanta, negli Stati Uniti, ha studiato la possibilità di xenotrapianti[41].
Il 28 giugno 1992 ed il 10 gennaio 1993 furono eseguiti i primi due xenotrapianti di fegato da babbuino a uomo della storia. Il trial clinico fu coordinato dal Professor Thomas Starzl, il pioniere che nel 1963 aveva realizzato il primo trapianto di fegato nell'uomo, con il quale Ignazio Marino ha lavorato per oltre quindici anni e dal quale ha appreso la tecnica del trapianto di fegato.
Il trapianto con fegato di babbuino, in quegli anni, era stato previsto per la cura della cirrosi in fase terminale causata dal virus dell'epatite B cronica. I babbuini furono scelti come donatori perché, nonostante le differenti dimensioni, condividono molte caratteristiche fisiologiche e genetiche con gli esseri umani, ma sono resistenti allo sviluppo dell'epatite cronica da virus B. Il primo ricevente fu un uomo di 35 anni, il secondo un uomo di 62 anni[42] . Entrambi avevano un'insufficienza epatica terminale conseguenza dell'epatite B. Il primo paziente sopravvisse 70 giorni dopo il trapianto. Trascorse la maggior parte del tempo in una regolare corsia di ospedale con una funzionalità epatica quasi normale[42]. Il secondo paziente, molto più anziano, non riprese mai conoscenza, rimase itterico, e sopravvisse per 26 giorni.
Vent'anni dopo Marino affermò che si trattasse di una strada sbagliata: il sistema immunitario degli uomini e quello dei babbuini non sono compatibili, nemmeno utilizzando i farmaci antirigetto più potenti […] sottolineando tuttavia come quegli esperimenti sono serviti per perfezionare una terapia che oggi permette di salvare centinaia di migliaia di malati terminali[41].
Il primo trapianto di organo su un sieropositivo in Italia
Nel 2001 Marino, che nel decennio precedente aveva già realizzato negli Stati Uniti alcuni dei primi trapianti al mondo su pazienti sieropositivi (si trattava di trapianti di fegato), ricevette una richiesta da parte di un paziente italiano sieropositivo per un trapianto di rene[43]. Si trattava di un ragazzo che aveva girato quasi tutti i centri di trapianto italiani richiedendo di poter essere operato e ottenendo solo rifiuti. Marino accettò di visitarlo, fece tutti gli accertamenti e gli esami del caso valutandolo poi idoneo al trapianto di rene che gli sarebbe stato donato dal padre. Il trapianto venne eseguito da Ignazio Marino il 17 luglio 2001.
La notizia del trapianto ricevette le critiche dell'allora Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, il quale dichiarò che questo tipo di intervento avrebbe portato a "risultati catastrofici"[43]. Si espressero a favore invece i chirurghi e gli esperti di Aids[44]. In seguito a quel primo trapianto su sieropositivo venne istituita una Commissione apposita, presso il CNT, per stabilire se questo tipo di intervento poteva essere effettuato o meno e, dopo quasi tre anni, venne data l'approvazione definitiva. Oggi i trapianti su pazienti sieropositivi vengono eseguiti regolarmente e con successo anche in Italia.
Posizioni politiche
Da sempre sostenitore dell'esigenza di una legge italiana in materia di testamento biologico, nel gennaio 2009 lancia un appello online[45] proprio su questo tema.
Si professa cattolico, pur prendendo le distanze dalla dottrina cattolica sulla fine della vita e promuovendo una legge che consentirebbe di rifiutare nelle disposizioni di fine vita l'idratazione e la nutrizione artificiali, e che introdurrebbe dunque anche in Italia quella che la Chiesa cattolica nel Catechismo definisce «eutanasia per omissione»[46].
Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive sull'argomento, tra cui Porta a Porta, in cui ha citato a supporto delle sue convinzioni un passo del Catechismo e una lettera che l'allora cardinale segretario di stato Jean-Marie Villot, a nome di papa Paolo VI, ha inviato il 3 ottobre 1970 al segretario generale della FIAMC[47]. La lettera che, secondo Marino, consentirebbe di sospendere l'idratazione e la nutrizione artificiale nei pazienti in stato vegetativo recita:
Secondo alcuni l'interpretazione delle parole del Pontefice data da Marino contrapporrebbe Paolo VI ai papi successivi, che hanno condannato la sospensione dell'idratazione e della nutrizione artificiale in quanto grave violazione della Legge di Dio[48].
Il 7 marzo 2009 Gian Luigi Gigli (un medico che in quelle settimane si era candidato alle elezioni europee del 2009 sotto le insegne dell'Unione di Centro, come capolista nel Nord-Est) è intervenuto su Avvenire — il quotidiano della Cei — per spiegare il senso dei termini tecnici usati dal cardinal Villot — autore dell'intervento tramite il quale Paolo VI inviava i saluti alla FIAMC — e che, secondo Gian Luigi Gigli (presidente emerito della FIAMC), Marino avrebbe distorto finendo per far passare lo stesso Paolo VI come fautore dell'eutanasia per omissione, anziché contrario all'ostinazione terapeutica nei confronti dei malati terminali. In particolare, secondo Gigli, il Sen. Marino avrebbe omesso di spiegare che la "rianimazione vegetativa" è la rianimazione delle funzioni vegetative cardiaca e respiratoria, e quindi non si riferisce ai pazienti in stato vegetativo, che non ne hanno alcun bisogno non necessitando di ventilatori o di supporti cardiocircolatori per vivere[49].
Marino sostiene[50] inoltre che il prolungamento delle funzioni vitali dei 1 500 pazienti attualmente in stato vegetativo — che sono nutriti e idratati — si chiami "accanimento terapeutico" e che sia lecito interromperlo in quanto a suo giudizio, salvo particolari eccezioni, rientrerebbe tra quelle procedure mediche straordinarie e sproporzionate che anche il Catechismo consente di sospendere.[51][52].
Il 29 maggio 2009, Federico Orlando, su Europa[53], ha ripreso le argomentazioni di Marino, supportate a suo giudizio dall'osservazione che in Svizzera il testamento biologico è diventato legge senza opposizione della Chiesa e dalla sua interpretazione delle "Disposizioni sanitarie del paziente cristiano" emanate dalla Chiesa cattolica in Germania.
Il 7 giugno 2014 Marino ha presenziato al Roma Pride al fianco di altri politici (Nichi Vendola) e attivisti del movimento italiano LGBT, sostenendo la necessità da parte del parlamento, di legiferare nel senso di garantire uguali opportunità familiari e di accesso ai servizi sociali per qualsiasi cittadino senza alcuna discriminazione[54]; si trattava della prima volta, dopo l'edizione inaugurale del 1994, che un primo cittadino di Roma partecipava a tale manifestazione (all'epoca fu Francesco Rutelli[54]). Contestualmente ha ribadito l'impegno a riconoscere anche nella Capitale i matrimoni omosessuali celebrati fuori dall'Italia[54].
Opere
- Credere e curare, Torino, Einaudi, 2005. ISBN 88-06-17980-2.
- Idee per diventare chirurgo dei trapianti. Una corsa tra la vita e la morte, Bologna, Zanichelli, 2007. ISBN 978-88-08-16698-2.
- Sistema Salute. Analisi e prospettive per il futuro della sanità italiana, a cura di, Roma, Ie Italianieuropei, 2007.
- Nelle tue mani. Medicina, fede, etica e diritti, Torino, Einaudi, 2009. ISBN 978-88-06-19812-1.
- Il corpo, la malattia, la cura, Bentivoglio, ASMEPA, 2012. ISBN 978-88-97620-54-9.
- Credere e conoscere, con Carlo Maria Martini, Torino, Einaudi, 2012. ISBN 978-88-06-21284-1.
- Passaggi. Storia ed evoluzione del concetto di morte cerebrale, a cura di e con Howard R. Doyle e Giovanni Boniolo, con la collaborazione di Claudia Cirillo, Roma, Il pensiero scientifico, 2012. ISBN 978-88-490-0395-6.
Note
- ^ Elenco alfabetico degli eletti nella XVII legislatura (PDF), su senato.it, Senato della Repubblica.
- ^ Roma ha un nuovo sindaco: è Ignazio Marino, padre siciliano e madre svizzera, in Corriere del Ticino, 10 giugno 2013. URL consultato il 16 giugno 2014.
- ^ a b c Ignazio Marino - Un medico genovese alla conquista di Roma, in Roma Oggi, 8 aprile 2013. URL consultato il 16 giugno 2014.
- ^ Marino, l'americano a Roma che fa l'indiano sui rimborsi, in il Giornale, 13 maggio 2013. URL consultato il 16 giugno 2014.
- ^ (EN) Thomas Jefferson University, su jefferson.edu.
- ^ Acronimo per Highly Active AntiRetroviral Therapy
- ^ (EN) jeffersonhospital.org.
- ^ (EN) Pagina personale di Ignazio Marino sul sito del Jefferson Medical College, su jeffersonhospital.org.
- ^ Eluana, Parlamento contro la Corte. Il senatore all'aula: "Le mie volontà", su Repubblica.it.
- ^ Appello per l'Obama Day del Partito Radicale Transnazionale, su RadicalParty.org.
- ^ Adesione d'Ignazio Marino all'Obama Day indetto dal Partito Radicale Transnazionale, su ignaziomarino.it.
- ^ Roma: Marino, mi dimetto da Senato, su ANSA.it.
- ^ Pd, il programma di Ignazio Marino, su ignaziomarino.it.
- ^ Sant'Orsola, inchiesta sul 'veto' a Marino. La Procura ascolterà altre persone, in Corriere di Bologna, 20 gennaio 2010. URL consultato il 30 dicembre 2010.
- ^ Marino, indagine sulla nomina saltata, in Corriere della Sera, 21 gennaio 2010. URL consultato il 30 dicembre 2010.
- ^ Repubblica.it-Bologna, Il Sant'Orsola respinse Marino - per i pm fu una censura politica
- ^ Il Sant'Orsola rifiutò Marino. Il pm: motivi politici, in Corriere di Bologna, 27 dicembre 2010. URL consultato il 30 dicembre 2010.
- ^ ilfattoquotidiano.it, Elezioni Roma, primarie centrosinistra: in sei per la corsa a candidato sindaco
- ^ Corriere.it, Primarie, Marino vince sfiorando 50% dei voti - Il senatore:«A Roma cambieremo tutto»
- ^ Perché ho accettato la proposta del Governatore Crocetta, su rivoluzionecivile.it.
- ^ Comunali Roma, corsa al ballottaggio Marino-Alemanno. Grillo flop, su romaitalialab.it.
- ^ Marino proclamato sindaco, si insedia, su ANSA.it.
- ^ Roma Capitale – Sito Istituzionale, su comune.roma.it.
- ^ Il sindaco Marino favorevole a matrimoni e adozioni gay, su Rainews24.it, Roma, 14 novembre 2013.
- ^ Simone Canettieri, Nozze gay, Marino registra 16 coppie in Campidoglio. Renzi: legge sul modello tedesco, in Il Messaggero.it, 19 ottobre 2014.
- ^ Matteo Winkler, Matrimoni gay: Ignazio Marino, presunzione o rivoluzione?, in Il Fatto Quotidiano.it, 19 ottobre 2014.
- ^ Matteo Winkler, Matrimoni gay: perché la trascrizione è legittima, in Il Fatto Quotidiano.it, 7 ottobre 2014.
- ^ Roma, trascritte sul registro 16 nozze gay. Campidoglio blindato, su liberoquotidiano.it.
- ^ Roma, il sindaco Marino e quelle otto multe non pagate, su roma.corriere.it.
- ^ leggo.it, Pandagate, chiesta l'archiviazione per Marino: "il sistema fu violato, impossibile sapere da chi"
- ^ Multe Marino, pm chiede archiviazione: “Ma qualcuno violò sistema informatico”, su ilfattoquotidiano.it.
- ^ Altra tegola su Marino indagato per truffa. Scontro con Alfano, su repubblica.it. URL consultato il 7 settembre 2015.
- ^ ilfattoquotidiano.it, Spese Ignazio Marino, procura apre fascicolo dopo esposto Fdi e M5S
- ^ huffingtonpost.it, Le cene contestate a Ignazio Marino: gli scontrini e le smentite dei ristoratori al sindaco di Roma
- ^ lastampa.it, Ecco gli scontrini delle cene contestate a Marino
- ^ L'Unità, Il giallo delle cene. Marino: pago di tasca mia
- ^ Roma, Marino pensa alle dimissioni. Esposito: "Fine inevitabile per l'amministrazione", su Repubblica.it, https://plus.google.com/+repubblica/. URL consultato l'8 ottobre 2015.
- ^ http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/10/25/news/roma_nove_cittadini_in_sciopero_della_fame_per_marino_ritiri_le_dimissioni_-125847697/
- ^ http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/10/29/news/roma_marino_non_ho_niente_da_chiedere_non_devo_negoziare_-126138740/?ref=HREA-1
- ^ corriere.it, Roma, si dimettono 26 consiglieri - Finisce consiliatura, Marino decade
- ^ a b Noi, i babbuini e l'Aids, su espresso.repubblica.it.
- ^ a b Xenotrapianto made in Italy, su malatidireni.it.
- ^ a b Primo trapianto in Italia a un sieropositivo, su repubblica.it.
- ^ Trapianto (PDF), su dronet.org.
- ^ L'appello d'Ignazio Marino per il testamento biologico, su appellotestamentobiologico.it.
- ^ Discorso di Giovanni Paolo II ai partecipanti al congresso internazionale su "I TRATTAMENTI DI SOSTEGNO VITALE E LO STATO VEGETATIVO", su vatican.va, 20 marzo 2004.
- ^ FIAMC: Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici
- ^ Giovanni Paolo II, Lettera enciclica "Evangelium vitæ", su vatican.va.
- ^ Gian Luigi Gigli, "Villot d'accordo con Ratzinger. Il giallo di una frase distorta., in Avvenire, 7 marzo 2009.
- ^ "Liberi fino alla fine" di Ignazio Marino, in L'Espresso, 5 ottobre 2006.
- ^ A tal proposito cita il seguente passo:
«L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'«accanimento terapeutico». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.»
- ^ Giovanni Paolo II, su vatican.va, 20 marzo 2004.
- ^ Europa, su europaquotidiano.it, 29 maggio 2009.
- ^ a b c Roma festeggia 20 anni del Gay Pride Marino apre corteo, appello a Renzi, in Corriere della Sera, 7 giugno 2014. URL consultato il 16 giugno 2014.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Sito web ufficiale di Ignazio Marino, su ignaziomarino.it.
- La scheda biografica di Ignazio Marino sul sito del Senato della Repubblica – XVI Legislatura, su senato.it.
- La scheda di Ignazio Marino, su openpolis.it.
- Incontro Uomini e Religioni, su santegidio.org, Comunità di Sant'Egidio.
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