Gian Alberto Bossi
Gian Alberto Bossi, indicato anche come Bosso o Bossius, (Busto Arsizio, 1450-1460 – Busto Arsizio, 1512 circa), è stato un poeta, letterato e umanista italiano.
Gian Alberto Bossi visse alla corte degli Sforza fino alla caduta del ducato di Milano sotto la dominazione francese avvenuta nel 1499. Inizialmente confidò nella protezione del signore milanese, Gian Galeazzo Sforza ma la prepotenza di Ludovico il Moro, che usurpò il trono del ducato nel 1494, lo costrinse a tornare nel borgo di Busto Arsizio nel quale aprì una scuola per l'insegnamento del latino ai giovani di buona famiglia. In seguito aprì una scuola anche a Legnano.
Il letterato bustocco scrisse in diverse edizioni una grammatica latina (Institutiones grammaticae) per i suoi allievi. Tale grammatica ebbe larga diffusione al suo tempo.
Come umanista, fu uno dei protagonisti della vivace seppur breve stagione culturale che Pio Bondioli ha definito "Rinascimento bustese",[1] del quale il santuario bramantesco di Santa Maria di Piazza è la massima espressione.[2]
Morì a Busto Arsizio nel secondo decennio del Cinquecento.
Note
- ^ Lombardia Beni Culturali - Parrocchia di San Giovanni Battista in Busto Arsizio. Biblioteca capitolare e archivio storico, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 12 novembre 2015.
- ^ Chiesa di Santa Maria di Piazza, su chiesasmariabusto.it. URL consultato il 29 agosto 2011.
Bibliografia
- Gianni Ballistreri, «BOSSI (Bosso, Bossius), Gian Alberto (Alberto)», in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 13, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1971.