Chiesa di Saint-Eustache
La chiesa di Sant'Eustachio (in francese église Saint-Eustache) è un luogo di culto cattolica situata nel I arrondissement di Parigi, una delle chiese più famose della città.
Chiesa di Saint-Eustache | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Località | ![]() |
Indirizzo | 2 Impasse Saint-Eustache |
Coordinate | 48°51′48″N 2°20′42″E |
Religione | Cristiana cattolica di rito romano |
Titolare | Eustachio |
Diocesi | Arcidiocesi di Parigi |
Stile architettonico | Tardo gotico, rinascimentale, neoclassico |
Inizio costruzione | 1532 |
Completamento | 1637 |
Sito web | www.saint-eustache.org |
«Ben si nota in tutto l'interno un'ostentazione teatrale, il desiderio evidente di sorprendere e se questa navata fosse stata completamente coperta di pitture e se le finestre fossero state ornate da vetrate leggermente colorate, l'interno della chiesa di Sant'Eustachio avrebbe tutta l'apparenza di un palazzo fatato, e non di una chiesa cattolica.»
Storia: una costruzione difficile
La prima chiesa
Le origini della chiesa di Sant'Eustachio risale agli inizi del XIII secolo. Una cappella consacrata a Sant'Agnese fu il primo edificio costruito. Una cripta con questo nome confina ancora la chiesa. Questa cappella era il dono di un borghese di Parigi, Jean Alais, che l'avrebbe fatta costruire in onore del re Filippo Augusto che gli aveva concesso di riscuotere un centesimo su ogni cesto di pesce che arrivava alle Halles.
Dal 1223, Sant'Agnese divenne una parrocchia e prese il nome di Sant'Eustachio. La ragione più probabile del cambiamento fu il trasferimento di una reliquia del martire Sant'Eustachio nella nuova chiesa, reliquia tutt'oggi conservata nell'abbazia di Saint-Denis. La chiesa fu molte volte ristrutturata e ingrandita contemporaneamente all'aumento della popolazione del quartiere.
Nel XIV secolo, il re Filippo VI conservò la sua protezione reale, soprattutto per le confraternite della Madallena che celebravano in quel luogo la messa. Appena prima la sua morte, nell'agosto del 1483, Luigi XI conferma la protezione reale attraverso delle lettere patenti.[1]
La chiesa nel 1532
Nel 1532, fu deciso di costruire una chiesa degna del cuore di Parigi. La prima pietra dell'edificio attuale fu posata il 19 agosto da Jean de la Barre, capo dei commercianti. Il lavori furono successivamente affidati a Boccador, Nicolas Le Mercier e Charles David genero di quest'ultimo.
Costruita in uno stile gotico in pieno Rinascimento, la chiesa mescola un carattere architettonico armonico dove l'antico delle colonne greche e romane si sposa con delle linee ancora presenti nel Medioevo. L'obiettivo era di fare una chiesa gotica semicircolare. Così, la chiesa ha l'evoluzione dello stile gotico, gli archi tipici dei romani e gli ornamenti del Rinascimento : tutti questi caratteri riuniti danno alla chiesa un carattere unico.
La sua costruzione fu rallentata a causa di frequenti difficoltà di finanziamento. René Benoist, curato della chiesa di Sant'Eustachio nel 1569, acquisì una grande influenza sui parrocchiani che fu soprannominato il « Papa delle Halles ». Nel 1578, fece stampare una richiesta al fine di ottenere dei soccorsi per il completamento della sua chiesa. Iniziata nel 1532, non fu terminata, e Benoist non aveva ancora intrapreso dei lavori, malgrado la « grande affluenza del popolo che non aveva ancora una chiesa parrocchiale in Francia ». La lettera ottenne senz'altro qualche somma di denaro, perché furono eretti molti pilastri della navata e molte altre finestre.
Dopo molte interruzioni, la chiesa fu terminata nel 1633 e consacrata il 26 aprile 1637 Monseigneur de Gondi, arcivescovo di Parigi.
Evoluzione della facciata occidentale tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVIII secolo.
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Antica facciata del XVII secolo.
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La chiesa prima del 1739.
La chiesa nel 1754
L'antica facciata occidentale di Sant'Eustachio, le cui torri erano rimaste incomplete, furono abbattute per costruire due cappelle su richiesta nel 1665 da Colbert. Oltre a ciò, un nuovo progetto fu disegnato da Louis Le Vau di cui Colbert doveva assicurare il finanziamento.
Quest'opera fu compiuta soltanto il 22 maggio dal duca di Chartres, il quale pose la prima pietra. Jean Hardouin-Mansart de Jouy ne divenne l'architetto. La sua costruzione durò molto tempo per mancanza di fondi, e il progetto iniziate, che comprendeva due torri a due piani ai lati di una galleria, fu sotituito da un frontone pesante che schiaccia la facciata.
L'architetto Moreau completò l'opera. La torre sud resta ancora incompleta ai giorni nostri.
La chiesa, già grande, avrebbe probabilmente raggiunto una dimensione e un'altezza impressionanti se le difficoltà riscontrare nella sua costruzione fossero state meno numerose.
Bozzetti ed evoluzioni della facciata occidentale di Sant'Eustachio.
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Progetto della facciata disegnato da Jaques Androuet du Cerceau.
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Progetto della facciata disegnato da Louis Le Vau nel XVII secolo
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ìPianificazione della piazza Sant'Eustachio Jean Hardouin-Mansart de Jouy (1754).
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Facciata attuale con la torre sud incompleta.
Personalità legate e avvenimenti
La chiesa di Sant'Eustachio è stata luogo di numerosi battesimi, matrimoni e sepolture di grandi personalità.
Richelieu (1585), Molière (1622)[2], Jean-François Regnard (1655) et Madame de Pompadour (1721) vi furono battezzati.
Luigi XIV fece lì la sua prima comunione verso il 1649.
Lì si sposaro Sully (1583) con Anne de Courtenay, Pomponne (1660) con Catherine Ladvocat[3] et Lully (1662) con Madeleine Lambertet.
Il corpo di Mirabeau fu deposto nella chiesa giorno seguente la sua morte, il 3 agosto 1791, dove Joseph Antoine Cerutti pronunciò la sua orazione funebre, prima di essere trasferito al Panthéon.
Sono sepolti lì anche Vincent Voiture (1648), Claude Favre de Vaugelas (1650), Colbert (1683), Scaramouche (1694), l'ammiraglio di Tourville (1701), Madame de Tencin (1749), Marivaux (1763), Rameau (1764); i funerali di La Fontaine (1685), Anna Maria Pertl madre di Mozart (1778) e di Mirabeau (1791), furono celebrati in questa chiesa.
L'orazione funebre di Turenne fu pronunciata nel 1676 da Fléchier[4]. Fu inoltre a Sant'Eustachio che Jean Baptiste Massimon pronunciò il suo sermone nel 1704. Più tardi, Berlioz dirigerà lì la prima esecuzione del suo Te Deum il 30 aprile 1855 e Liszt, quella della sua Messa solenne, il 15 marzo 1896[5]. Il 18 dicembre 2012, il cantante Laurent Voulzy fa un concerto unico nel suo genere in questa chiesa che è una delle date della sua tournée Lys & Love Tour.
Architettura
Un'architettura Gotico-Rinascimentale
L'architettura eterogea della chiesa di Sant'Eustachio fu molto spesso criticata
, « L'architecte y a fait paraître une horrible confusion du Gothique et de l'Antique et a tellement corrompu et massacré l'un et l'autre, pour ainsi dire, que l'on n'y peut rien distinguer de régulier et de supportable ; ce qui fait que l'on doit plaindre avec raison la grande dépense que l'on a faite dans cette Fabrique, sous la conduite du misérable maçon qui en a donnné les dessins. »
— G.Brice, Description nouvelle de la vile de Paris, 5e édition, 1706
L'architteto ci ha presentato un'orribile insieme di Gotico e di Antico e ha totalmente rovinato e massacrato l'uno e l'altro, per così dire, che non si può trovare niente di regolare e di sopportabile alla vista; ciò che ci fa lamentare è la grande spesa che hanno usato per costruire questa "Fabbrica", sotto la conduzione di un miserabile muratore che ha fatto i disegni.
G. Brice, Nuova descrizione della città di Parigi, 5 edizione, 1706
« On voulait appliquer les formes de l’architecture romaine antique, que l’on connaissait mal, au système de construction des églises ogivales, que l’on méprisait sans les comprendre. C’est sous cette inspiration indécise que fut commencée et achevée la grande église de Saint-Eustache de Paris, monument mal conçu, mal construit, amas confus de débris empruntés de tous côtés, sans liaison et sans harmonie ; sorte de squelette gothique revêtu de haillons romains cousus ensemble comme les pièces d’un habit d’arlequin. »
— Viollet le Duc, Dictionnaire raisonné de l’architecture française du XIe au XVIe siècle, 1854-1868
Hanno voluto applicare lo stile dell'architettura antico romana, che si conosceva male, al sistema di costruzione delle chiese gotiche, che disprezzarono senza comprendere. Fu sotto questa insipirazione indecisa che fu cominciata e completata la grande chiesa di Sant'Eustachio di Parigi, munumento mal progettato, mal costruito, una massa confusa di detriti presi in prestitoda tutte le parti, senza connessione e senza armonia; una sorta di scheletro gotico rivestito di stracci romani cuciti insieme come le stoffe dell'abito di arlecchino.
Viollet le Duc, Dizionario motivato dell'architettura francese dal XI al XVI secolo, 1854-1868
Edificio all'esterno
L'edificio fu per molto tempo considerato come una chiesa reale grazie alla sua vicinanza con il più alto luogo della monarchia, il Louvre.
I simboli di Sant'Eustachio, santo che prima della sua conversione aveva molto amato la caccia[6], sono richiamati nei decori ; sono per esempio in cima alle transenne (nord e sud) o sui piedistalli all'interno della chiesa.
SIMBOLI DI SANT'EUSTACHIO
- : 105 metri.
- Larghezza esterna (al livello della transenna) : 43,5 metri
- : 33,46 metri.
VISTA DALL'ESTERNO
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Facciata ovest.
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Vista da sud-ovest
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Vista da sud, giardino delle Halles
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Vista da sud-est
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Angolo sud-est
DETTAGLI DELL'ESTERNO
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Vista sul cuore della chiesa
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Dettagli dell'architettura
Entrata nord della chiesa
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Entrata nord della chiesa
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Statua di Genoveffa di Parigi
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Statua di San Dionigi di Parigi
Transenna sud e la sua meridiana
Edificio all'interno
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Altare
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Navata e transenna
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Transenna sud, resa HDR dagli archi e dalle vetrate
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Transenna nord
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Cappella della vergine
La cappella della Vergine fu costruita nel 1640 e poi restaurata dal 1801 al 1804 ; fu inauguruta da Pio VII il 22 dicembre di quell'anno affinchè lui venisse a Parigi per l'incoronazione di Napoleone[7]
Questa cappella con una volta a vela, possiede una scultura della Madonna di Jean Baptiste Pigalle che il pittore Thomas Couture ha abbellito con tre grandi affreschi sul tema della Vergina.
- Chapelles du collatéral gauche
- Chapelle de la Rédemption
- Chapelle des Fonts baptismaux
- Chapelle Notre-Dame-des-Sept-Douleurs
- Chapelle Saint-Joseph
- Chapelle Saint-Eustache
- Chapelles du déambulatoire (côté gauche)
- Chapelle des Ménardeau
- Chapelle Saint-Louis
- Chapelle Sainte-Geneviève
- Chapelle Saint-Vincent-de-Paul
- Chapelle Sainte-Madeleine
- Chapelle Saint-Pierre l'exorciste.
- Chapelle Saint-Louis-de-Gonzague
- Chapelle axiale
- Chapelle de la Vierge
- Chapelles du déambulatoire (côté droit)
- Chapelle des Catéchismes
- Chapelle de ma Miséricorde
- Chapelle Saint-André
- Chapelle des Saints-Anges
- Chapelle Sainte-Anne
- Chapelle Sainte-Agnès
- Chapelle du Sacré-Cœur
- Chapelles du collatéral droit
- Chapelle des Âmes du Purgatoire
- Chapelle Saints-Innocents
- Chapelle Sainte-Cécile
- Chapelle du Calvaire
- Chapelle de la Ville de Paris
Decori interni
Decori del XVII secolo e del XVIII secolo
Il Martirio di Sant'Eustachio di Vouet
Dalla sua costruzione nel 1630, il cuore della chiesa di Sant'Eustachio è stato adornato da un altare principale[8], conferito dal gusto dell'epoca. Finanziato, da Claude de Buillon, sovrintendente delle Finanze, questo altare principale è uno dei più grandi di Parigi. Per decorare la parte centrale, due dipinti sono stati ordinati a Simon Vouet : uno rappresenta Il Martirio di Sant'Eustachio[9] e l'altro L'apoteosi di Sant'Eustachio.[9] (il secondo era posizionato al di sotto del primo). Vouet, ritornato da Roma nel 1627, è quindi la figura dominante della pittura parigina. È anche l'autore dei quadri che ornano gli altari delle chiese Saint Nicola des Champs (1689), Saint Paul-Saint Louis (1639-1642) et Saint Merri (verso il 1645).
Vittima del cambiamento di gusto, l'altare architetturale della chiesa è distrutto nel XVIII secolo. I quadri di Vouet sono tuttavia riutilizzati nel nuovo altare (è probabilmente in questa occasione che il Martirio di Sant'Eustachio, originarialmente di forma rettangolare, divenne rotondo). Dopo le confische rivoluzionarie, il cammino dei due quadri si separa: L'apoteosi di Sant'Eustachio è inviato nel 1809 al museo di Nantes e il Martirio di Sant'Eustachio è venduto nel 1810 al Cardinale Fesch. Quest'ultimo quadrro è finalmente recuperato dalla prefettura della Senna nel 1855 per essere reso alla chiesa di Sant'Eustachio.
Il martirio di sant'Eustachio è attualmente posizionato alla fine della navata, al di sotto della porta nord. Eustachio, generale romano convertitosi al cristianesimo, ci è presentato che devia i suoi occhi dal dio pagano che l'imperatore Traiano gli domandava di adorare. L'imperatore lo condanna allora a essere bruciato vivo in una pentola di bronzo con sua moglie e i suoi due figli, visibili tra il fumo emanato dal braciere. Degli angioletti portano delle corone d'alloro manifestando la riconoscenza divina e anticipano l'ingresso di Eustachio e della sua famiglia da Dio. Questo quadro, intensamente drammatico, dai colori freddi e luminosi, testimonia il culmine dello stile lirico sviluppato da Vouet al suo ritorno da Roma.
Dipinti alle pareti
- Cappella San Giuseppe (4 travata, sinistra). Dipinti alle pareti del XVII secolo restaurati nel XIX secolo. [10]
- Cappella San Vincenzo di Paola (9 travata, sinistra). Dipinti alle pareti del XVII secolo.[11]
- Cappella Santa Maddalena (10 travata, sinistra). Dipinti alle pareti del XVII secolo.[11]
- Cappella dei Santi Angeli (9 travata, destra). Dipinti alle pareti del XVII secolo.[11]
Vetri colorati del cuore della chiesa
Quando la costruzione della chiesa stava per terminare, all'inizio del XVII secolo, l'arte del vetro colorato era largamente in declino in Francia. Le vetrate che guarniscono le alte finestre del cuore della chiesa sono tra i rari vetri colorati di quest'epoca.
Lista delle vetrate.# San Gregorio e Sant'Agostino
- San Bartolomeo e San Matteo
- San Giovanni e san Giacomo il Minore
- Sant'Andrea
- San Piero
- Sant'Eustachio, Sant'Agnese e il Cristo
- San Paolo
- San Giacomo il Maggiore
- San Tommaso e San Filippo
- San Simone e San Guido
- San Germano e San Matteo
La tomba di Colbert
Alla sua morte nel 1683, Colbert è inumato nella chiesa di Sant'Eustachio, di cui era parrocchiano. Due anni dopo, la sua vedova, Marie Charron, ordinò a due scultori Tuby e Coysevox la realizzazione di una tomba[12] il cui disegno è fornito da Charles Le Brun. Questa tomba prende luogo sotto un'arcata nella Cappella della vergine. Una statua di Colbert, in ginocchio, le mani unite, rivestito del mantello da cavaliere dell'ordine del Santo Spirito, è posata su un sarcofago di marmo nero. Un angelo mantiene un librio aperto davanti a lui. Il sarcofago è supportato da due alti consoli posati su una grande fondamento dove sono posizionati la Fedeltà (a sinistra) e la Fede o l'Abbondanza (a destra).
Durante la Rivoluzione, la tomba di Colbert fu smantellata e i suoi principali elementi furono confiscati, poi esposti al Museo dei monumenti francesi. La statua dell'angelo era scomparsa al momento dello smantellamento. Nel 1817, i principali elementi della tomba furono resi alla chiesa di Sant'Eustachio e installati in un nuovo luogo, la cappella di San Luigi da Gonzaga, dove sono attualmente.
Dipinti e sculture
La chiesa ospita inoltre due quadri di pittori italiani rari nelle collezioni francesi : Santi di Tito e Rutilio Manetti. Il dipinto di Santi di Tito, Tobia e l'angelo[13] [14], si trova nella terza cappella del deambulatorio. All'origine, questo quadro orniva la sacrestia della Basilica di San Marco a Firenze. Inviata a Vienna durante uno scambio tra l'Imperatore d'Austria e il Granduca di Toscana nel 1792-1793, fece parte delle opere d'arte sequestrate nel 1809 in Austria da Vivant Denon, direttore del Museo del Louvre, e fu finalmente collocato nella chiesa di Sant'Eustachio nel 1811. Il quadro di Mantetti, L'estasi della Maddalena[15][16], si trova nella quinta cappella del deambulatorio.
Note
- ^ https://books.google.fr/books?id=VORZAAAAYAAJ&pg=PA114&hl=it#v=onepage&q&f=false. Lettere patenti di Luigi XI, firmate dai suoi consiglieri in nome del re, Parigi, agosto 1483
- ^ Atto di battesimo di Molière (originale distrutto nel 1871, trascritto dal reverendo di Mesnil « Sabato 15 febbraio 1622, fu battezzato Jean, figlio di Jean Pouquelin, mercante tappezziere, e di Marie Cresé, sua moglie, residenti in rue Saict-Honoré. Il padrino Jean-Louis Pouquelin, transporto di cereali, la madrina Denis Lescacheux, vedova Sebastien Asselin, mastro tappezziere » (Jurgens 1963, p. 212)
- ^ https://books.google.fr/books?id=8tQhAQAAMAAJ&pg=PA506&lpg=PA506&dq=ann%C3%A9e+de+mariage+de+Simon+Arnauld+de+Pomponne&source=bl&ots=1MtQxVBQED&sig=S_MHZZ-252gutEnAb5dd5cK5Z8g&hl=fr&sa=X&ei=iqQiVZCoGMeqswHXl4TACg&ved=0CEEQ6AEwBg#v=onepage&q=ann%C3%A9e%20de%20mariage%20de%20Simon%20Arnauld%20de%20Pomponne&f=false Il grande dizionario storico o Le mêlange curieux de l'histoire, Volume 1, pagina 506. Louis Moréri, Pierre Bayle
- ^ Abbé Duplessy, Paris religuex, Guide artistique, historique et pratique, Parigi, A. Roger et F. Chernoviz Éditeurs, 1900, p. 22.
- ^ Jacques Hillairet - Dictionnaire historique des rues de Paris - T.1, p.686
- ^ Eustachio di Mâcon (III secolo), Placidus era il suo vero nome, nato a Mâcon, generale romano che amava la caccia, convertitosi al cristianesimo, preso il nome di Eustachio dopo aver visto apparire un crocifisso tra i boschi un cervo che lui inseguiva.
- ^ Jacques Hillairet - Dictionnaire historique des rues de Paris - T.2, .685
- ^ Les couleurs de Paris 2012, n. 39.
- ^ a b a e b Cat. 40 nei Les Couleurs du Ciel 2012
- ^ < Avviso n°PM75000029 > base Palissy, ministro francese della cultura.
- ^ a b c < Avviso n°PM75000028 >, base Palissy, ministro francese della Cultura.
- ^ Keller-Dorian 1920, n. 41.
- ^ http://www.purl.org/inha/agorha/003/12115 (SITO FRANCESE)
- ^ Dumas 12 (vedere nella bibliografia)
- ^ purl.org, http://www.purl.org/inha/agorha/003/25568 .
- ^ Dumas 2012 (vedere nella bibliografia)
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (FR) Il sito della parrocchia
- (FR, EN) L'organo
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