Abu Muhammad al-'Adnani

terrorista siriano (1977-2016)

Template:Avvisounicode Abū Muḥammad al-ʿAdnānī (in arabo أبو محمد العدناني?; Binnish, 1977 o 1978) è un terrorista siriano.

Ṭāhā Ṣubḥī Falāḥa (Arabo ﻃـﻪ ﺻﺒﺤﻲ فلاحة), il cui nome di battaglia è Abū Muḥammad al-ʿAdnānī, è un terrorista gihadista di Da'esh, stretto collaboratore di Abū Bakr al-Baghdādī.
È sospettato di essere stato uno degli organizzatori degli attentati che hanno provocato circa 130 morti a Parigi il 13 novembre del 2015.[1]

Nato a Binnish (Governatorato di Idlib, in Siria), al-ʿAdnānī è un gihadista catalogato come tale dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU e dal Dipartimento di Stato statunitense[2][3] e funge da portavoce ufficiale di Da'esh,[4][5] di cui è un militante veterano.[6]

Gioventù

Al-ʿAdnānī è nativo di Binnish, nella Siria occidentale[5][7] ma vive ormai a Haditha (Governatorato di al-Anbar, nell'Iraq occidentale).[8]

Attività terroristiche

File:Abu Mohammed al-Adnani.PNG
Foto segnaletica di al-ʿAdnānī quando era detenuto in Iraq (2005).

Si dice che al-ʿAdnānī sia stato uno dei primi "combattenti stranieri" (foreign fighters) a raggiungere l'insurrezione irachena (2003–2011), che contrasta in armi le forze della Coalizione multinazionale a guida statunitense.[3] Nel maggio del 2005 fu arrestato dalle forze della Coalizione nel Governatorato di al-Anbar in Iraq, sotto il falso nome di “Yāser Khalaf Ḥusayn Naẓal al-Rāwī”, prima di essere rimesso in libertà nel 2010.[7] Nel dicembre del 2012, un ufficiale dell'Intelligence irachena ha rivelato che altri suoi alias erano “Abū Muḥammad al-ʿAdnānī, Ṭāhā al-Banshī, Jāber Ṭāhā Falāḥ, Abū Bakr al-Khaṭṭāb e Abū Ṣādeq al-Rāwī.”[7]

Il 15 agosto 2014, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approvò il suo inserimento nella lista di individui ed enti stilato dal "Comitato per le sanzioni ad al-Qāʿida", assoggettati a sanzioni finanziarie e all'embargo di armamenti, in base al dettato del paragrafo 1 della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza n. 2161 del 2014, adottato in osservanza del Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite.[2]

Il 18 agosto 2014, il Dipartimento di Stato statunitense ha inserito al-ʿAdnānī nell'elenco dei "Specially Designated Global Terrorist".[3]

Il 22 settembre 2014, al-ʿAdnānī pronunciò un importante discorso, intitolato 'Invero, il tuo Signore è sempre attento', che rappresentava la prima istruzione ufficiale fornita da Da'esh ai suoi sostenitori di uccidere i miscredenti nei Paesi occidentali. Al-ʿAdnānī disse in tale occasione:

Se puoi uccidere un miscredente americano o europeo – specialmente un malvagio e lercio Francese – o un Australiano, o un Canadese, oppure ogni altro miscredente che fanno la guerra, inclusi i cittadini dei Paesi che sono entrati in una coalizione contro lo Stato Islamico, fai affidamento ad Allah e uccidilo in ogni modo o maniera possano esserci. Schiaccia la sua testa con una pietra, o sgozzalo con un coltello, o investilo con la tua vettura, o precipitalo da un luogo elevato, o soffocalo, o avvelenalo.[9][10][11]

Note

Collegamenti esterni