Scandali al mare

film del 1961 diretto da Marino Girolami

Scandali al mare è un film del 1961 diretto da Marino Girolami con lo pseudonimo di Bastide Jean.

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Paese di produzioneItalia
Durata100 min
Generecommedia
RegiaMarino Girolami
SoggettoTito Carpi, Fabio Dipas, Carlo Moscovini
SceneggiaturaTito Carpi, Fabio Dipas, Carlo Moscovini
ProduttoreMarino Girolami
FotografiaMario Fioretti
MontaggioAntonietta Zita
MusicheCarlo Savina
ScenografiaSaverio D'Eugenio
CostumiAdele Tosi, Giulietta Deriu
TruccoNadia Benni
Interpreti e personaggi

Trama

La vicenda ruota intorno a Riccardo, ricezionista dell'albergo Miramare, alle prese coi clienti dell'albergo, che vedono lo stagionato viveur che cerca e vanta improbabili avventure galanti con tutte le clienti; i due giovani che si amano ma vengono contrastati dalla madre di lei; nobile e filomonarchica, che finirà però per essere attratta dal rozzo ma ricco salumiere, padre della fidanzata del figlio; il marito geloso in stile siciliano che alla fine si accontenta di una somma per ripagare il suo presunto onore violato; l'affarista che, convinto di aver perso tutto, vuole suicidarsi senza riuscirci, ma poi recupera la sua fortuna ed abbandona la fidanzata che nel frattempo l'aveva tradito; una banda di gangster goffi e pasticcioni che nonostante i loro sforzi non riescono a combinare nulla di illegale ed alla fine diventano ricchi facendo i baby sitter, e infine la moglie che arriva a sorpresa in albergo.

Critica

«[...] Il filmetto sciorina con candore la sua mercanzia rivistaiola, e affidandosi al brillio della cornice e al numero e alla popolarità degli interpreti, strappa di tanto un'occasionale risata.»

Curiosità

Il film è uscito nelle sale nel mese di dicembre del 1961. Per questo e per la sua natura di intrattenimento leggero che non disdegna la messa in mostra di procaci bellezze femminili potrebbe essere considerato un cinepanettone di quel tempo.

C'è un riferimento alla canzone 24.000 baci di Adriano Celentano, che era stata presentata al Festival di Sanremo proprio nel 1961. Un altro riferimento è al corridore ciclista Gino Bartali, nonostante il campione toscano avesse cessato l'attività agonistica già nel 1954. Infine, tra i mezzi di locomozione usati dai protagonisti compare una Lambretta.

Note

Collegamenti esterni

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