Jack Palance
Jack Palance, nato Volodymyr Palahniuk (Hazle Township, 18 febbraio 1919 – Montecito, 10 novembre 2006), è stato un attore e pittore statunitense.


Ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione ed è stato premiato nel 1992 con l'Oscar al miglior attore non protagonista per la sua interpretazione dell'anziano cow-boy Curly Washburn nel film Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche.
Ebbe altre due nomination all'Academy: nel 1952 per il film So che mi ucciderai e nel 1953 per il ruolo del pistolero nel western classico Il cavaliere della valle solitaria al fianco di Alan Ladd, Van Heflin e Jean Arthur.
È ricordato per le sue numerose interpretazioni in ruoli di duro in film di genere western o gangsteristico.
Biografia
Nato da una famiglia di origine ucraina con il nome di Volodymyr Palahniuk (in lingua ucraina: Володимир Палагнюк), crebbe nel quartiere minerario di Lattimer Mines ad Hazle Township, Pennsylvania. Era figlio di un minatore di una cava di antracite e, in gioventù, egli stesso esercitò questo mestiere. Prima di avvicinarsi al mondo del cinema fece anche il pugile.
Si disse per anni che, durante la seconda guerra mondiale, il bombardiere su cui si trovava precipitò e che il suo volto rimase sfigurato. Le successive operazioni di chirurgia plastica gli avrebbero quindi dato quei lineamenti duri ed irregolari e quell'espressione grintosa che lo resero perfetto per i ruoli del cattivo. Fu egli stesso a rivelare, poco prima della morte, che l'intera storia fu solo una trovata pubblicitaria dei suoi agenti. Noto non soltanto per il volto solcato da profonde rughe, ma anche per la sua voce stentorea, ha avuto una lunga carriera artistica, articolata su quasi centotrenta titoli per il cinema e la televisione.
Palance è stato sposato due volte. Con Virginia Baker dal 1949 al 1966, dalla quale ebbe tre figli: Holly (nata nel 1950), anch'essa attrice, Brooke (nata nel 1952), Cody (nato nel 1955 e scomparso prematuramente nel 1998, all'età di quarantadue anni, a causa di un melanoma). Cody, che fu anch'egli attore, recitò accanto al padre nel film Young Guns - Giovani pistole. In sua memoria, Palance istituì il The Cody Palance Memorial Golf Classic, allo scopo di raccogliere fondi destinati all'apertura di un centro anticancro nella città di Los Angeles.
Dopo il divorzio nel 1968 da Virginia Baker, Palance si risposò nel 1987 con Elaine Rogers.
L'attore statunitense è stato anche un discreto pittore e scrittore. Ha infatti dipinto e venduto numerosi paesaggi, sul retro dei quali usava scrivere propri versi. È stato anche autore di The Forest of Love, un libro di poesie pubblicato nel 1996 da Summerhouse Press.
Nel suo luogo natale, in Pennsylvania, poco prima di morire fondò - a Butler Township, Luzerne County - la Holly-Brooke Farm (dal nome delle figlie) per la vendita all'asta a fini di beneficenza di memorabilia riguardanti la sua persona e la sua lunga carriera[1].
Palance morì per cause naturali nella sua casa di Montecito, in California, all'età di 87 anni.
Il suo nome è iscritto nella Hollywood Walk of Fame al 6608 di Hollywood Boulevard e, dal 1992, nella Western Performers Hall of Fame al National Cowboy & Western Heritage Museum di Oklahoma City, Oklahoma.
Carriera
Al pari di Marlon Brando - con cui si alternò per quella pièce sulle tavole del palcoscenico - Palance fu un memorabile Stanley Kowalski nel classico della drammaturgia statunitense Un tram che si chiama Desiderio (A Streetcar Named Desire), scritto nel 1947 da Tennessee Williams.
Palance iniziò la carriera teatrale nel 1947, quando, ventottenne, debuttò a Broadway; gli bastò una breve gavetta per approdare tre anni dopo al grande schermo con il film drammatico Bandiera gialla (1950).
Guadagnatosi rapidamente la fama di valido caratterista, ebbe una prima nomination al Premio Oscar per la parte di Lester Blaine in So che mi ucciderai (1952). Una seconda candidatura gli giunse l'anno successivo per il ruolo del pistolero Jack Wilson nel film Il cavaliere della valle solitaria (1953).
Durante la sua carriera, Palance ha interpretò numerose altre volte il ruolo di cow-boy in film western, anche se questa caratterizzazione alla lunga non gli consentì di sfruttare completamente - a detta dei critici - il suo naturale talento; egli stesso ammise più volte che gli sarebbe piaciuto interpretare ruoli differenti rispetto a quelli per cui era prevalentemente conosciuto. Non gli mancarono tuttavia occasioni di variare il proprio registro interpretativo, se si considera la sua partecipazione a film fantastici e storici come Dr. Jekyll and Mr. Hyde, Dracula e Attila the Hun.
Palance lavorò molto anche per la televisione, aggiudicandosi nel 1957 un Emmy Award per la miglior interpretazione nel ruolo di Mountain McClintock nella serie Playhouse 90, nell'episodio Requiem for a Heavyweight, scritto da Rod Serling.
Fra le esperienze di Palance al di fuori del mercato cinematografico statunitense, va segnalata quella con il regista Jean-Luc Godard che nel 1963 lo volle con sé per il ruolo del produttore hollywoodiano Jeremy Prokosch nel film Il disprezzo (in francese Le Mépris) - fra i capostipiti della nouvelle vague cinematografica - al fianco di Brigitte Bardot e Michel Piccoli. In un film con dialoghi in francese, Palance fu l'unico che recitò nella sua lingua di origine, cioè la lingua inglese.
Negli anni ottanta, il finale di carriera lo vide impegnato, assieme alla figlia Holly, nella serie televisiva Ripley's Believe It or Not, e nella partecipazione ai film Young Guns - Giovani pistole (1988) e Batman (1989) di Tim Burton.
Nel 1994 partecipò come protagonista all'episodio "L'isola dei morti" del Ai confini della realtà - I tesori perduti, un film per la TV basato su due episodi nati per la serie di Ai confini della realtà.
A coronamento della lunga carriera, conquistò l'Oscar quale migliore attore non protagonista nel film Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche.
Filmografia parziale
Cinema
- Bandiera gialla (Panic in the Streets), regia di Elia Kazan (1950)
- Okinawa (Halls of Montezuma), regia di Lewis Milestone (1950)
- So che mi ucciderai (Sudden Fear), regia di David Miller (1952)
- Il cavaliere della Valle Solitaria (Shane), regia di George Stevens (1953)
- Duello sulla Sierra Madre (Second Chance), regia di Rudolph Maté (1953)
- La freccia insanguinata (Arrowhead), regia di Charles Marquis Warren (1953)
- Contrabbando a Tangeri (Flight to Tangier), regia di Charles Marquis Warren (1953)
- Una mano nell'ombra (Man in the Attic), regia di Hugo Fregonese (1953)
- Il calice d'argento (The Silver Chalice), regia di Victor Saville (1954)
- Il re dei barbari (Sign of the Pagan), regia di Douglas Sirk (1954)
- Il grande coltello (The Big Knife), regia di Robert Aldrich (1955)
- Bacio di fuoco (Kiss of Fire), regia di Joseph M. Newman (1955)
- Prima linea (Attack!), regia di Robert Aldrich (1956)
- Tutto finì alle sei (I Died a Thousand Times), regia di Stuart Heisler (1956)
- L'uomo solitario (The Lonely Man), regia di Henry Levin (1957)
- L'evaso di San Quintino (House of Numbers), regia di Russell Rouse (1957)
- Oltre il confine (The Man Inside), regia di John Gilling (1958)
- Oltre ogni limite (Flor de mayo), regia di Roberto Gavaldon (1959)
- Dieci secondi col diavolo (Ten Seconds to Hell), regia di Robert Aldrich (1959)
- Napoleone ad Austerlitz (Austerlitz), regia di Abel Gance (1960)
- Revak, lo schiavo di Cartagine (The Barbarians), regia di Rudolph Maté (1960)
- Il giudizio universale, regia di Vittorio De Sica (1961)
- Rosmunda e Alboino, regia di Carlo Campogalliani (1961)
- I mongoli, regia di André De Toth e Leopoldo Savona (1961)
- Barabba, regia di Richard Fleischer (1961)
- La guerra continua, regia di Leopoldo Savona (1962)
- Il disprezzo (Le Mépris), regia di Jean-Luc Godard (1963)
- L'ultimo omicidio (Once a Thief), regia di Ralph Nelson (1965)
- I professionisti (The Professionals), regia di Richard Brooks (1966)
- Il giardino delle torture (Torture Garden), regia di Freddie Francis (1967)
- I mercenari di Macao (Kill a Dragon), regia di Michael D. Moore (1967)
- Dr. Jekyll and Mr. Hyde, regia di Charles Jarrott - film TV (1968)
- Il mercenario, regia di Sergio Corbucci (1968)
- Radiografia di un colpo d'oro (Las Vegas, 500 millones), regia di Antonio Isasi-Isasmendi (1968)
- L'urlo dei giganti (Hora cero: Operación Rommel), regia di León Klimovsky (1969)
- Che!, regia di Richard Fleischer (1969)
- Non uccidevano mai la domenica (The Desperados), regia di Henry Levin (1969)
- Justine, ovvero le disavventure della virtù (Marqus De Sade: Justine), regia di Jesus Franco (1969)
- La legione dei dannati, regia di Umberto Lenzi (1969)
- L'ultimo tramonto sulla terra dei McMasters (The McMasters), regia di Alf Kjellin (1970)
- Monty Walsh, un uomo duro a morire (Monte Walsh), regia di William A. Fraker (1970)
- Vamos a matar, compañeros, regia di Sergio Corbucci (1970)
- Cavalieri selvaggi (The Horsemen), regia di John Frankenheimer (1971)
- Si può fare... amigo, regia di Maurizio Lucidi (1972)
- Tedeum, regia di Enzo G. Castellari (1972)
- Chato, regia di Michael Winner (1972)
- Blu Gang e vissero per sempre felici e ammazzati, regia di Luigi Bazzoni (1973)
- I duri di Oklahoma (Oklahoma Crude), regia di Stanley Kramer (1973)
- Il demone nero (Dracula), regia di Dan Curtis (1974) - film tv
- Il buio macchiato di rosso (Craze), regia di Freddie Francis (1974)
- The Godchild, regia di John Badham (1974) - film tv
- La lunga faida (The Hatfields and the McCoys), regia di Clyde Ware (1975)
- Chicago anni '30 via col piombo (The Four Deuces), regia di William H. Bushnell (1975)
- Il richiamo del lupo, regia di Gianfranco Baldanello (1975)
- L'infermiera, regia di Nello Rossati (1975)
- Diamante Lobo, regia di Gianfranco Parolini (1976)
- Africa Express, regia di Michele Lupo regista) (1976)
- I padroni della città, regia di Fernando Di Leo (1976)
- Safari Express, regia di Duccio Tessari (1976)
- Squadra antiscippo, regia di Bruno Corbucci (1976)
- Eva Nera, regia di Joe D'Amato (1976)
- Sangue di sbirro, regia di Alfonso Brescia (1976)
- Welcome to Blood City, regia di Peter Sasdy (1977)
- The One Man Jury, regia di Charles Martin (1978)
- Bushido - La spada del sole (Angels' Brigade), regia di Greydon Clark (1979)
- Ritratto di un killer (Portrait of a Hitman), regia di Allan A. Buckantz (1979)
- La spada di Hok (Hawk the Slayer), regia di Terry Marcel (1980)
- Nel buio da soli (Alone in the Dark), regia di Jack Sholder (1982)
- Bagdad Café (Out of Rosenheim), regia di Percy Adlon (1987)
- Gor, regia di Fritz Kiersch (1987)
- Young Guns - Giovani pistole (Young Guns), regia di Christopher Cain (1988)
- Ritorno a Gor (Outlaw of Gor), regia di John 'Bud' Cardos (1988)
- Batman, regia di Tim Burton (1989)
- Tango & Cash, regia di Andrey Konchalovskiy (1989)
- Solar Crisis, regia di Richard C. Sarafian (1990)
- Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche, regia di Ron Underwood (1991)
- Cyborg 2, regia di Michael Schroeder (1993)
- Scappo dalla città 2 (City Slickers II: The Legend of Curly's Gold), regia di Paul Weiland (1994)
- L'incantesimo del lago (The Swan Princess), regia di Richard Rich (1994) - voce
- Poliziotti a domicilio (Cops and Robbersons), regia di Michael Ritchie (1994)
- Ebenezer, regia di Ken Jubenville - film TV (1998)
- L'isola del tesoro (Treasure Island), regia di Peter Rowe (1999)
Doppiatori italiani
- Emilio Cigoli in So che mi ucciderai; Prima linea; Napoleone ad Austerlitz; Il disprezzo; Il grande coltello; Tutto finì alle 6; Bacio di fuoco; Duello sulla Sierra Madre; Dieci secondi con il diavolo, Non uccidevano mai la domenica; I mongoli, Revak, lo schiavo di Cartagine; Rosmunda e Alboino
- Pino Locchi in La legione dei dannati; Tedeum; I padroni della città; Tango & Cash; Scappo dalla città 2
- Stefano Sibaldi in Il cavaliere della valle solitaria; Contrabbando a Tangeri; La freccia insanguinata; Il re dei barbari
- Renato Turi in Il mercenario; Justine, ovvero le disavventure della virtù; Si può fare... amigo; L'ultimo tramonto sulla terra dei McMasters
- Lauro Gazzolo in L'uomo solitario; Okinawa
- Gianni Musy in Young Guns - Giovani pistole; Batman
- Giorgio Capecchi in Bandiera gialla
- Mario Pisu in Il calice d'argento
- Giuseppe Rinaldi in L'urlo dei giganti
- Glauco Onorato in Africa Express
- Arnoldo Foà in L'evaso di san Quintino
- Aldo Giuffré in Il giudizio universale
- Bruno Persa in Barabba
- Massimo Foschi in I professionisti
- Sergio Tedesco in Vamos a matar, compañeros
- Sergio Rossi in Chato
- Antonio Guidi in Safari Express
- Renato Mori in Squadra antiscippo
- Michele Kalamera in Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche
- Dario Penne in Poliziotti a domicilio
- Leonardo Severini in Eva nera
In L'incantesimo del lago è sostituito, in italiano, da Francesco Pannofino.
Note
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Jack Palance
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jack Palance
Collegamenti esterni
- (EN) - BBC News sulla morte di Palance
- (EN) - CNN News sulla morte di Palance
- (EN) Jack Palance, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 117455211 · ISNI (EN) 0000 0001 0938 9284 · SBN SBLV081327 · LCCN (EN) n85067145 · GND (DE) 130482366 · BNE (ES) XX1126702 (data) · BNF (FR) cb13898196w (data) · J9U (EN, HE) 987007313910405171 |
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