Vivalto

Carrozza passeggeri
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Vivalto è il nome attribuito a un tipo di carrozza passeggeri e a un tipo di carrozza semipilota prodotte per Trenitalia e costruite a partire dai primi anni 2000.

Carrozze FS "Vivalto"
Carrozza
Dicembre 2005: il treno Vivalto n.4 in uscita dalla stazione di Santhià, diretto a Roma per l'entrata in servizio. Il treno è composto da una E.464, da 5 carrozze di cui una semipilota
Anni di progettazione 2004-2005
Anni di costruzione 2005-oggi
Anni di esercizio 2005-oggi
Quantità prodotta 1ª serie: 90 semipilota + 90 carrozze 1ª classe + 270 carrozze 2ª classe.
2ª serie: 50 semipilota + 300 2ª classe
Costruttore 1ª serie: Corifer
2ª serie: AnsaldoBreda
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Larghezza 2 725 mm
Altezza 4 300 mm
Capacità 2ª classe: 126 posti a sedere
1ª classe: 90
semipilota: 88 + 2 spazi disabile
Quota del piano di calpestio piano inferiore: 380 mm;
piano superiore: 2 325 mm;
estremità: 1 250 mm
vestiboli: 650 mm
Interperno 20 000 mm
Passo dei carrelli 2 500 mm
Massa vuoto 50
Velocità massima omologata 160

La prima serie di 450 carrozze (sigla NCDP-Nuova Carrozza Doppio Piano) è entrata in servizio nel 2005 per rilevare le obsolete Piano Ribassato e le carrozze Due Piani, ormai insufficienti alle richieste del traffico pendolare.

Una seconda serie (sigla CDPTR-Carrozza Doppio Piano Trasporto Regionale[1]) di 350 carrozze è entrata in servizio a partire dall'aprile 2012.[2]

I treni in composizione Vivalto sono generalmente composti da una locomotiva E.464, 4 carrozze Vivalto e una carrozza Vivalto semipilota. Per estensione viene chiamato Vivalto l'intero convoglio (locomotiva+carrozze+carrozza semipilota).

Genesi del nome

Il nome Vivalto è stato scelto tramite un concorso e nasce dall'unione di Vivaldi e alto: riprende la tendenza, cominciata con il Minuetto, di attribuire ai treni di nuova generazione nomi relativi al mondo della musica.

Costruzione

 
Carrozza Vivalto in costruzione a Santhià (VC)

La prima serie stata costruita dal Consorzio Corifer, un raggruppamento di quattro produttori italiani.

La seconda serie è stata costruita dalla AnsaldoBreda in raggruppamento con le Officine Ferroviarie Veronesi (OFV) e Magliola Antonio & Figli SpA.

Le carrozze rimorchiate della seconda serie CDPTR sono costruite presso gli stabilimenti AnsaldoBreda di Pistoia e Reggio Calabria, oltre che negli stabilimenti di Officine Ferroviarie Veronesi e Magliola. Le carrozze semipilota sono invece costruite solo negli stabilimenti di queste ultime.

Nel 2015 Trenitalia ha ordinato altre 70 carrozze Vivalto di seconda serie.[3]

Sempre nel 2015 un ulteriore contratto da 190 milioni di euro è stato assegnato a Hitachi Rail Italy, ex AnsaldoBreda, per la fornitura di 112 carrozze 24 semipilota per Trenitalia[4].

Caratteristiche

Pur costruito in diverse composizioni, non si tratta propriamente di un convoglio a composizione bloccata. Ogni treno è dotato di carrozza semipilota attrezzata per la fruizione da parte di disabili anche senza l'assistenza di mezzi in stazione: sulla semipilota sono presenti anche un ampio vano bagagli, portascì e porta biciclette.

Il Vivalto appartiene alla nuova generazione di veicoli creati già alla nascita con la livrea XMPR unificata; è destinato all'utilizzo con motrici E.464 in livrea bianca e verde, ripellicolate per la nuova costruzione del mezzo, di cui riprende la forma del musetto. Le prime motrici prodotte per l'utilizzo sui treni Vivalto sono state pellicolate con uno schema specifico, in stile con il resto del convoglio. La pellicolatura speciale bianca è stata in seguito abbandonata per ridurre i costi.

Servizi a bordo

 
Treno Vivalto in arrivo a Marotta-Mondolfo. Notare la carrozza semipilota

Il Vivalto è un veicolo ad alta tecnologia, fornito di dotazioni utilizzate per la prima volta sui treni italiani: l'informazione ai passeggeri è realizzata tramite audiodiffusione e monitor LCD visibili da ogni punto del treno, in grado di ricevere e riprodurre anche programmi televisivi per l'On-Board Entertainment e protetti da vandalismi tramite un capillare sistema di videosorveglianza. Tutte le postazioni passeggeri sono dotate di presa elettrica, per la prima volta su un treno a medio-corto raggio.

La prima serie NCDP prevede sia carrozze di prima che di seconda classe, differenziate per l'ampiezza degli spazi e per la colorazione originaria dei sedili in tessuto. La seconda serie CDPTR prevede invece solo carrozze di seconda classe, equipaggiate con sedili rivestiti in ecopelle. Trenord ha però mantenuto la prima classe anche sulle vetture di seconda serie (posta nel pianale ribassato) modificando i sedili ricoprendoli di ecopelle di colore rosso, com'era in origine per i tessuti. Il Vivalto rappresenta un notevole passo in avanti in quanto a comfort per gli utenti, essendo dotato di pavimenti montati su strutture antivibranti di nuova concezione, carrelli con ammortizzatori ad aria compressa molto efficienti e porte d'accesso di notevoli dimensioni poste in posizione ribassata a filo banchina. La seconda serie CDPTR è inoltre equipaggiata con impianto di illuminazione realizzato utilizzando la tecnologia LED.[senza fonte]

Galleria fotografica

Bibliografia

  • Le carrozze Vivalto, in I Treni, n. 378, febbraio 2015, pp. 15-23.

Note

  1. ^ (EN) Klimat-Fer – HVAC Air-Conditioning Systems for the Railway Industry, su railway-technology.com.
  2. ^ Al via altri 1 250 milioni di investimenti per i pendolari: alle Regioni i primi nuovi treni, su fsnews.it, FSNews.
  3. ^ Nuovo ordine Trenitalia per 70 carrozze Vivalto, su iltirreno.gelocal.it, 2 aprile 2015. URL consultato l'11 ottobre 2015.
  4. ^ Ferrovie.it - Hitachi Rail Italy: nuove carrozze per Trenitalia, su Ferrovie.it. URL consultato il 9 dicembre 2015.

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