Sofia di Württemberg
Sofia Federica Matilde di Württember, principessa d'Orange e poi regina consorte dei Paesi Bassi nacque a Stuttgart il 17 giugno 1818 e morì a Huis ten Bosch (L'Aia) il 3 giugno 1877.
Sofia di Württemberg | |
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Regina consorte dei Paesi Bassi Granduchessa consorte di Lussemburgo Duchessa consorte di Limburg | |
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In carica | 7 marzo 1849 – 3 giugno 1877 |
Predecessore | Anna Pavlovna Romanova |
Successore | Emma di Waldeck e Pyrmont |
Nome completo | Sophia Frederika Mathilde Prinzessin von Württemberg |
Nascita | Stoccarda, 17 giugno 1818 |
Morte | L'Aia, 3 giugno 1877 |
Padre | Guglielmo I di Württemberg |
Madre | Granduchessa Ekaterina Pavlovna di Russia |
Consorte di | Guglielmo III dei Paesi Bassi |
Famiglia
Figlia di Guglielmo I di Württember e di Caterina Pavlovna di Russia.
Il 18 giugno 1839 Sofia di Württember sposò a Stuttgart suo cugino il principe d'Orange, futuro Guglielmo III dei Paesi Bassi, (1817-1890), (figlio di Guglielmo II dei Paesi Bassi e di Anna Pavlovna di Russia).
Da questa unione nacquero :
- Guglielmo dei Paesi Bassi (1840-1879)
- Maurizio di Orange-Nassau (1843-1850)
- Alessandro di Orange-Nassau (1851-1884)
Biografia
Una principessa orfana ma ricercata
Sua madre morì poco dopo la sua nascita, nel 1819, e Sofia venne affidata a sua zia, la principessa Caterina di Württemberg, moglie di Girolamo Bonaparte.
Sofia era piena di pretendenti, tra cui Ottone I di Grecia e il duca Guglielmo VIII di Brunswick, prima della sua unione con il principe Guglielmo d'Orange.
Il re Guglielmo I di Württemberg rifiutò la mano di sua figlia ad Ottone I di Grecia, non accordava la sua confidenza ad una monarchia da poco creata. Quanto a Guglielmo VIII di Brunswick, la domanda di matrimonio non avvenne, a causa di una voce circolata su gli impegni della principessa Sofia.
Un matrimonio disastroso
In effetti, Sofia aveva incontrato suo cugino, il principe Guglielmo di Orange-Nassau, nipote e secondo in linea di successione del re Guglielmo I dei Paesi Bassi.
I padri dei giovani ragazzi avevano considerato il matrimonio. Se il principe si sentì attirarato da sua cugina, non fu lo stesso per Sofia che disprezzava questo giovane arrogante e capriccioso. La regina Anna dei Paesi Bassi, madre del principe, si era ugualmente opposta al progetto di suo marito e di suo cognato. Figlia dello zar di Russia, era stata cresciuta nella religione ortodossa che condanna il matrimonio tra cugini di primo grado. Il matrimonio ebbe luogo l'anno seguente.
Il 18 settembre 1839, Sofia sposò suo cugino, Guglielmo, principe ereditario dei Paesi Bassi. Fu un unione sfortunata e la madre di Guglielmo III dei Paesi Bassi, Anna Pavlovna di Russia che aveva una grande influenza su suo figlio, trattò sua figlia e nipote con disprezzo.
L'anno seguente, il re Guglielmo I dei Paesi Bassi, nonno dello sposo, abdicò. Non ammetteva che il Trattato di Londra avesse ratificato l'indipedenza del Belgio; vedovo da due anni, desiderava anche sposare una dama....Belga ! Suo figlio salì al trono sotto il nome di Guglielmo II dei Paesi Bassi e il marito di Sofia, divenuto erede del trono, portò il titolo di Principe d'Orange.
Intelligentemente, il re Guglielmo II prevedendo i movimenti rivoluzionari che agitavano l'Europa concesse ai suo sudditi una costituzione liberale. Morì nel 1849 e Guglielmo salì al trono con il nome di Guglielmo III dei Paesi Bassi.
Una donna disprezzata e maltrattata
Guglielmo era un giovane uomo collerico, ciclotimico e violento. Di una sensualità sfrenata, si abbandonava alla dissolutezza sfrenata come i suoi cugini Romanov. Militare e ultra-conservatore. proibì qualsiasi forma di vita culturale nei suoi palazzi, tentò di limitare l'applicazione della costituzione concessa da suo padre e sostenne i ministri che si opponevano alla camera bassa. In una lettera a Sofia, la regina Vittoria I del Regno Unito parla di Guglielmo come un "paesano senza educazione"
Poco sensuale, Sofia soffrì degli orribili trattamenti di suo marito che non esitava anche in luogo domestico a colpirla con la frusta.
Poco dopo l'incoronazione di Guglielmo, il loro secondo figlio, Maurizio di sette anni, si ammalò di meningite. La regina propose il rinforzo di altri medici di quelli della corte, ma il re rifiutò. Il piccolo principe morì e Sofia, lacerata ed indignata si rifugiò in Württember. La sua famiglia la convinse di rispettare i suoi doveri e di ritrovare suo marito. da questa riconciliazione temporanea nacque il principe Alessandro dei Paesi Bassi.
Un'intellettuale riconosciuta
Sofia era largamente superiore al suo sposo sul piano intellettuale.
La regina corrispondeva naturalmente con i membri della sua famiglia, del suo ambiante e i capi di Stato europei. Intratteneva soprattutto dei legami calorosi con l'imperatore dei Francesi Napoleone III e la regina Vittoria I del Regno Unito.
Ha avuto anche dei ricchi scambi epistolari con molti universitari tra cui il giurista Johan Rudolf Thorbecke, padre della costituzione olandese e molte volte primo ministro le cui idee liberali erano sgradite al re, lo storico Tedesco Leopold von Ranke, l'archeologo Heinrich Schliemann o anche il politico Francese Adolphe Thiers.
Protesse e stimolò le arti e protesse soprattutto i pittori Nicolas Pieneman e Johan Barthold Jongkind. Sostenne moltissime associazioni caritatevoli e comprese la protezione degli animali e la creazione di parchi al fine di favorire la salute pubblica.
La regina scrisse molti articoli che furono pubblicati nella prestigiosa "Revue des deux Mondes".
È vero che sposando secondo il suo rango e per senso di devore ma senza affetto ne stima per il suo futuro coniuge, Sofia pensava di poter dominare il suo sposo. Pubblicamente, gli fece conoscere le sue idee liberari e i suoi sentimenti riguardanti l'inattitudine di Guglielmo a regnare, dichiarando che lui sarebbe stato meglio come reggente e ciò causò un immenso scandalo.
Tentò anche di separarsi da suo marito, ma il governo oppose tale progetto. Così incominciò a passare molto tempo dalla sua famiglia a Stuttgart. A partire dal 1855, la coppia visse separatamente, il re al Palazzo Het Loo, la regina a Huis ten Bosch.
La regina visse con il suo figlio minore il principe Alessandro di quattro, che lei crebbe secondo i suoi propri principi e ne fece un uomo colto. Il maggiore, di 15 anni, rimase con suo padre.
Dei bambini difficili
I figli nati da questo matrimonio non potevano diventare degli uomini equilibrati.
Sofia e Guglielmo III tentarono di far sposare il loro figlio maggiore con Alice del Regno Unito poi con Maria Alexandrovna di Russia ma la cattiva reputazione del giovane principe fece fallire le negoziazioni.
Dall'altro, il re e la regina, per una volta d'accordo, si opposero al matrimonio del principe ereditario con una giovane ragazza di cui si era innamorato : Matilde di Limburg-Stirum. Anche se il parlamento aveva dato la propria approvazione, la coppia reale protestò e disse che la donzella non faceva parte di alcuna famiglia regnante per rifiutare l'autorizzazione al loro figlio.
Tuttavia, all'età di 34 anni, il principe era maggiorenne e forte dell'accordo del parlamento, volle oltrepassare l'opinione dei suoi genitori. Domandò la mano di Matilde ai suoi genitori. Loro ugualmente rifiutarono di dare la loro figlia al principe.
In effetti, il re era stato l'amante della contessa di Limburg-Stirum nel momento della nascita di Matilde, una voce corrente disse che Matilde era una figlia illeggittima del re e quindi la sorellastra del principe ereditario.
Indignato, il principe Guglielmo lasciò i Paesi Bassi per Parigi dove visse apertamente con una cantante di cabaret e rovinò la sua salute con una vita dissoluta. A Parigi, era conosciuto con il soprannome "Principe Limone" dalle prostitute - allusione al suo titolo di Principe d'Orange. Secondo le voci di quell'epoca, morì di una malattia venerea dato che non solo frequentava i bordelli, ma anche le "ragazze di strada"...Morì a 39 anni poco dopo sua madre.
Il secondo figlio morì all'età di 7 anni.
Il terzo, molto attaccato a sua madre, ma di costituzione malaticcia, si rifugiò nei suo libri, non rimettendosi mai dalla morte della regina, sostenne suo fratello nella sua agonia a Parigi e si chiuse nel suo palazzo; divenuto principe ereditario, il secondo matrimonio si suo padre l'offusca profondamente e ruppe ogni relazione con lui. Di salute fragile, si lasciò morire all'età di 33 anni nel 1884.
Nessuni dei tre si sposò.
Una morte liberatrice
Sofia di Württember morì il 3 giugno 1877 a Huis Ten Bosch presso L'Aia. Aveva solo 59 anni,
Secondo le sue ultime volontà, fu sepolta nel suo abito da sposa, dichiarando che lei aveva smesso di vivere dal giorno del suo matrimonio.
Risorse
- Jean-Charles Volkmann, Genealogia dei re e delle principesse, Éditions Jean-Paul Gisserot, Parigi, 1998.
Articoli Connessi
- Pietro III di Russia (bisnonno materno)
- Caterina II di Russia (bisnonna materna)
- Paolo I di Russia (nonno materno)
- Sofia Dorotea di Württemberg (nonna materna)
- Caterina Pavlovna di Russia (madre)
- Guglielmo I di Württemberg (padre)
- Federico I di Württemberg (nonno paterno)
- Federico Eugenio di Württemberg (bisnonno paterno)
Ascendenza
Titoli e trattamento
- 17 giugno 1818 - 18 giugno 1839 Sua Altezza Reale Principessa Sofia di Württemberg
- 18 giugno 1839 - 7 marzo 1849 Sua Altezza Reale La Principessa di Orange
- 7 marzo 1849 – 3 giugno 1877 Sua Maestà La Regina dei Paesi Bassi
Onorificenze
Collegamenti esterni
Altri progetti
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