Porto Viro
Porto Viro è un comune italiano di 14 762 abitanti[1] della provincia di Rovigo in Veneto, situato ad est del capoluogo.
| Porto Viro comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Provincia | |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Thomas Giacon (lista civica La tua Porto Viro) dal 26-5-2014 |
| Data di istituzione | 1º gennaio 1995 |
| Territorio | |
| Coordinate | 45°01′00″N 12°13′00″E |
| Altitudine | 2 m s.l.m. |
| Superficie | 133,77 km² |
| Abitanti | 14 762[1] (31-03-2012) |
| Densità | 110,35 ab./km² |
| Frazioni | Ca' Cappellino, Ca' Cappello, Porto Levante, Villaregia (vedi sezione) |
| Comuni confinanti | Loreo, Porto Tolle, Rosolina, Taglio di Po |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 45014 |
| Prefisso | 0426 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 029052 |
| Cod. catastale | G926 |
| Targa | RO |
| Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
| Nome abitanti | portoviresi |
| Patrono | santa Maria Madre della Chiesa |
| Giorno festivo | 11 ottobre |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
Il comune fu istituito per la prima volta durante il regime fascista nel 1928, con il nome di Taglio di Porto Viro, e sciolto nel 1937. Il 1º gennaio 1995 il comune è stato ricostituito, in seguito a referendum, accorpando i comuni di Donada e Contarina.
Geografia
Il comune di Porto Viro si trova nel delta del fiume Po e si trova racchiuso tra il ramo principale del Po di Venezia, il Po di Maistra, un ramo del Po di Levante ed il Mare Adriatico.
Il territorio del comune si trova in parte sotto il livello del mare e include diverse spiagge e molta campagna, fertile per la sua natura alluvionale, valli palustri, lagune e formazioni chiamate scanni (isolotti sabbiosi che si creano per deposito dei detriti del fiume).
Il comune fa parte della zona climatica E.
Storia
Il comune, nato ufficialmente solo nel 1995, prende il nome dal luogo in cui venne realizzato il taglio del Po, alla foce del Gaurus, uno dei numerosi canali che si sviluppavano nella zona.
I primi insediamenti dei Veneti viene fatto risalire al 1000 a.C. Sotto il controllo di Adria ne seguì tutte le vicissitudini, passando per il controllo degli etruschi, dei greci e dei romani che qui fecero passare la Via Popilia-Annia. Nel periodo romano divenne un insediamento sempre più importante infatti possedeva una piccola fortezza e un porto all'epoca prese il nome di Septem maria.[senza fonte]
Durante l'epoca medievale, sempre sotto il controllo del Vescovo di Adria, con il nome di Ostium Carbonaire, la zona subì uno sconvolgimento per la rottura degli argini del Po. In questo periodo la Repubblica di Venezia guadagnò il controllo della zona e la pose sotto il controllo del castello di Loreo. Qui i due nobili veneti Donà e Contarini costruirono le loro ville intorno alle quali si svilupparono i borghi di Contarina e Donada.
All'inizio del Seicento iniziarono i lavori che la Serenissima Repubblica realizzò per evitare l'interramento della laguna di Venezia; i due centri conobbero una notevole crescita che portò il Vescovo di Chioggia a renderli autonomi da Loreo: Contarina nel 1665, Donada nel 1680.
L'arrivo degli Asburgo portò anche la bonifica e la costruzione di quelle fornaci che ancora caratterizzano il territorio del basso polesine.
Nel 1928 le due cittadine vennero unificate per iniziativa dell'ammiraglio Luigi Arcangeli ed il loro sviluppo prese nuova energia tanto che nel 1937, probabilmente sotto la spinta di Adria, che ne cominciava a temere l'importanza, per Regio Decreto vennero nuovamente divise.
L'ultima tragedia che colpì il comune di Porto Viro fu la tremenda alluvione che nel 1951 sommerse il Polesine per la rottura degli argini del fiume Po. L'alluvione causò una massiccia emigrazione. In quegli stessi anni, inoltre, la campagna di estrazione del metano provocò un abbassamento del suolo tale da compromettere la sicurezza idraulica della zona, tanto che l'estrazione stessa venne fermata.
Con decreto del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, datato al 12 novembre 2001, Porto Viro si può fregiare del titolo di città[3] in virtù dell'importanza storica e civica.
Simboli
-
Lo stemma
-
Il gonfalone
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Ambiente
Con la legge regionale n.36 dell'8 settembre 1997, la Regione del Veneto ha istituito il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, un ambiente unico, dove la vita del fiume si presenta nel pieno del suo splendore: la flora e la fauna delle valli da pesca e delle rive rimangono intatte. Porto Viro ne rappresenta il maggiore centro abitato.
Particolarmente caratteristico lo Scanno Cavallari, isolotto alluvionale situato di fronte a Porto Levante, conserva un ambiente naturale e incontaminato (accesso in battello € 5), mentre un tempo ospitava poderi, abitazioni e fabbricati rurali, il tutto abbandonato sessant'anni fa a seguito dell'abbassamento del suolo e conseguente parziale sommersione[5].
Volta Grimana
In questa località del comune, è sita una conca di navigazione sul sistema di navigazione fluviale Fissero-Tartaro-Canalbianco, chiamato anche Collettore Padano, posta sul delta del fiume Po e quindi vicino al mare Adriatico. Il luogo è noto perché vi sorge l'oasi naturalistica di 10 km² denominata appunto "Oasi di Volta Grimana", inserita nell'ambito del parco naturalistico del delta del fiume Po[6].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Il territorio fa parte della diocesi di Chioggia, sede della Chiesa cattolica suffraganea del patriarcato di Venezia appartenente alla regione ecclesiastica Triveneto. I principali luoghi di culto sono:
- la chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa - loc. Scalon (patrono di Porto Viro);
- la chiesa di San Bartolomeo apostolo - loc. Contarina;
- la chiesa della Visitazione di Maria - loc. Donada;
- la chiesa di San Pio X - loc. Taglio di Donada.
Altro
- Sala Eracle, il teatro più importante della città, luogo di incontri, conferenze e rappresentazioni scolastiche;
- Villa Contarini-Carrer, il più antico palazzo di Porto Viro, costruito nel XVII secolo dalla nobile famiglia dei Contarini;
- Museo della Corte di Ca' Cappello;
- Museo delle api;
- Monumento ai caduti della seconda guerra mondiale realizzato con frammenti di bombe di quel periodo. Raffigura un soldato che protegge un bambino. Esiste inoltre un altro monumento per i caduti in mare.
Frazioni
Secondo lo statuto, il comune riconosce come tali cinque frazioni (capoluogo incluso), ma si precisa che alcune di esse comprendono più località distinte:
- Porto Viro: Contarina, Donada, Fornaci, Murazze, Portesin, Scalon, Taglio di Donada (quartieri); Ca' Giustinian, Ca' Pesara, Mea (località);
- Ca' Cappellino: Veniera;
- Villaregia: Ca' Cornera, Ca' Pisani, Scanarello;
- Porto Levante;
- Ca' Cappello.
Amministrazione
| Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1995 | 1999 | Giovanni Franchi | centrosinistra | Sindaco | |
| 1999 | 2004 | Doriano Mancin | centrodestra | Sindaco | |
| 2004 | 2009 | Doriano Mancin | centrodestra | Sindaco | |
| 2009 | 26 maggio 2014 | Geremia Giuseppe Gennari | centrodestra | Sindaco | |
| 26 maggio 2014 | in carica | Thomas Giacon | lista civica La tua Porto Viro | Sindaco | |
Gemellaggi
Porto Viro è gemellato con:
- Veranópolis, dal 2002
Note
- ^ a b Dati ISTAT - Popolazione residente al 31 marzo 2012
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Fonte dal sito Araldica Civica
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ www.provincia.rovigo.it/cultura
- ^ l'oasi è illustrata sul sito del comune di Porto Viro (RO) all'indirizzo www.comune.portoviro.ro.it/images/sito/turismo/oasi_grimana.pdf, consultato nel settembre 2013.
Bibliografia
- Gustavo Cristi. Storia del Comune di Ariano Polesine Padova, 1934, ristampa Ariano nel Polesine 2008; contiene riferimenti anche a Porto Viro;
- Aldo Tumiatti. Il Taglio di Porto Viro. Aspetti politico-diplomatici e territoriali di un intervento idraulico nel delta del Po (1598-1648) - Taglio di Po, 2005.
- Autori vari. Guida Turistico Stradale del Parco Regionale Veneto del Delta del Po - Lugo (RA), 2006.
- Autori vari. Enciclopedia del Polesine. Il Basso Polesine: Atlante polesano del Delta del Po - Rovigo, 2007.
Altri progetti
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