Sojuz 11
Sojuz 11 è la denominazione di una missione della navicella spaziale Sojuz verso la stazione spaziale sovietica Saljut 1. Si trattò del decimo volo equipaggiato di questa capsula, del diciannovesimo volo nell'ambito del programma Sojuz sovietico nonché del secondo volo verso una stazione spaziale sovietica. Fu la prima missione in grado di eseguire con successo la manovra di aggancio permanente alla stazione con conseguente passaggio dei cosmonauti verso la stessa. I cosmonauti morirono nel rientro. I cosmonauti della Syouz 11 sono gli unici esseri umani a essere morti nello spazio e non nell'alta atmosfera terrestre[1].
Sojuz 11 | |||||
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Emblema missione | |||||
File:Soyuz 11 mission patch.gif | |||||
Dati della missione | |||||
Operatore | Programma spaziale sovietico | ||||
NSSDC ID | 1971-053A | ||||
SCN | 05283 | ||||
Nome veicolo | Sojuz 7K-T 11F615A8 (numero di serie 32) | ||||
Vettore | Lanciatore Sojuz 11A511 | ||||
Codice chiamata | Янтарь (Jantar' - "Ambra") | ||||
Lancio | 6 giugno, 1971 07:55:09 UTC | ||||
Luogo lancio | Baikonur rampa di lancio n.1 | ||||
Atterraggio | 30 giugno, 1971 02:16:52 UTC 47° 20' N, 70° 24' E | ||||
Sito atterraggio | regione di Karaganda (45°55′00.12″N 63°19′59.88″E ) | ||||
Durata | 23 giorni 18 h 21 m | ||||
Proprietà del veicolo spaziale | |||||
Costruttore | RKK Ėnergija | ||||
Parametri orbitali | |||||
Orbita | orbita terrestre bassa | ||||
Numero orbite | non conosciuto | ||||
Apoapside | 237 km | ||||
Periapside | 163 km | ||||
Apogeo | 237 km | ||||
Perigeo | 163 km | ||||
Periodo | 88,4 min | ||||
Inclinazione | 51,5° | ||||
Equipaggio | |||||
Numero | |||||
Membri | Georgij Timofeevič Dobrovol'skij Vladislav Nikolaevič Volkov Viktor Ivanovič Pacaev | ||||
Programma Sojuz | |||||
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Equipaggio
- Georgij Timofeevič Dobrovol'skij (primo volo), comandante
- Viktor Ivanovič Pacaev (primo volo), ingegnere di bordo
- Vladislav Nikolaevič Volkov (secondo volo), ingegnere collaudatore
Originariamente questo equipaggio era previsto quale equipaggio di riserva. L'equipaggio originale appositamente addestrato per questa missione di lunga durata era composto da Aleksej Leonov, Pëtr Kolodin e Valerij Kubasov. Tre giorni prima del lancio si sospettò che Kubasov fosse affetto da tubercolosi e pertanto l'equipaggio originario completo venne sostituito dall'equipaggio di riserva. Il sospetto che Kubasov fosse effettivamente affetto da tubercolosi si rivelò errato.
Missione
Il lancio della missione avvenne il 6 giugno 1971 dal cosmodromo di Baikonur. Il giorno successivo i tre cosmonauti avevano raggiunto la meta della loro missione: la Saljut 1. Fu la prima stazione spaziale della storia dell'esplorazione umana dello spazio ad essere equipaggiata da cosmonauti.
L'equipaggio rimase a bordo della stazione spaziale per tre settimane con l'incarico di collaudare tutti i sistemi della Saljut 1 nonché di eseguire alcuni esperimenti di carattere scientifico. Incontrarono diverse difficoltà durante questa missione, in particolare si sviluppò un incendio che danneggiò un telescopio - uno degli strumenti più importanti per l'esecuzione dei citati esperimenti scientifici - in una maniera tale da renderlo inutilizzabile. Per questo motivo venne deciso di anticipare il rientro dell'equipaggio di una settimana intera.
Durante il rientro a terra, il 29 giugno 1971 avvenne un incidente che causò la morte dell'equipaggio. Una valvola d'aria difettosa, che si sarebbe dovuta aprire poco prima dell'atterraggio per consentire un adeguamento della pressione d'aria della capsula con la pressione esterna, si aprì invece immediatamente dopo lo stacco dalla stazione spaziale. Pertanto l'aria presente all'interno dell'abitacolo della capsula iniziò a fuoriuscire nello spazio. La causa di questo problema fu un difetto nel sistema di sgancio della capsula stessa. Infatti la capsula Sojuz era agganciata alla Saljut mediante componenti metalliche articolate, le quali venivano staccate singolarmente mediante piccole cariche esplosive. Tutte queste cariche esplosero erroneamente nello stesso istante e pertanto la capsula spaziale fu sottoposta ad una spinta talmente forte da causare un guasto alla valvola di scarico. Uno dei cosmonauti (Pacaev) tentò di chiudere questa valvola manualmente mediante una manovra di emergenza, ma perse i sensi prima di riuscirvi. Dopo l'atterraggio automatico furono vani i tentativi di rianimazione delle squadre di soccorso. I tre cosmonauti erano stati soffocati dall'esposizione al vuoto creatosi a causa della depressurizzazione[2].
Dopo l’incidente la capsula Soyuz fu ri-progettata per evitare che si potesse ripetere un simile malfunzionamento. La navicella divenne più spaziosa, consentendo agli equipaggi di indossare le tute spaziali anche al suo interno, cosa che ha reso più sicuri i viaggi, riducendo il pericolo di asfissia[1].
In onore dei cosmonauti venne svolto un funerale di Stato. L'astronauta statunitense Tom Stafford vi partecipò in rappresentanza degli Stati Uniti aiutando a portare una delle salme.
In seguito a tale tragedia la navicella spaziale Sojuz venne completamente ristudiata ed intensivamente riprogettata. Il risultato di questo lavoro fu che la nuova capsula era dotata di un maggior spazio abitabile, pertanto i due cosmonauti potevano indossare le apposite tute spaziali durante le fasi di lancio e atterraggio, fatto che contribuiva notevolmente all'aumento della sicurezza per la vita dei singoli equipaggi.
Ulteriori dati di volo
I dati sopra elencati si basano su quelli pubblicati immediatamente dopo il termine della fase di lancio. Le continue variazioni ed i cambi di traiettoria nell'orbita dovute alle manovre di aggancio rendono quindi probabili ed attendibili eventuali altre indicazioni risultanti da fonti diverse.
Note
- ^ a b Il disastro della Soyuz 11, su Il Post. URL consultato il 20 dicembre 2015.
- ^ Analisi dell'incidente
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sojuz 11
Collegamenti esterni
- http://space.kursknet.ru/cosmos/english/machines/s11.sht
- http://www.spacefacts.de/mission/german/soyuz-11.htm
- Funerali dei cosmonauti della Soyuz 11: https://www.youtube.com/watch?v=gTRRb-SCfJw