Con Jet blast in aeronautica si definisce la turbolenza dell'aria prodotta dai motori di aeromobili a reazione, in particolare durante il decollo.

Segnale di avviso riguardo il rischio di jet blast ai margini dell'Aeroporto Internazionale Principessa Giuliana, a Sint Maarten.

Un grande aereo con motore a reazione è in grado di produrre uno spostamento d'aria che può raggiungere la velocità di 100 nodi (190 km), turbolenza questa che può costituire pericolo per le persone veicoli o altri oggetti non schermati che si vengano a trovare dietro l'aereo.

Nonostante la forza e la natura potenzialmente distruttiva del getto dei reattori, le statistiche riportano pochi incidenti ad opera del jet blast, anche se il fenomeno può risultare particolarmente pericoloso per gli aeromobili più leggeri che si muovono sull'area di manovra degli aeroporti, sia causa della difficoltà da parte dei piloti di individuare visivamente lo spostamento d'aria sia a causa delle caratteristiche aerodinamiche di questi velivoli. Per minimizzare tali rischi i piloti di velivoli leggeri spesso si mantengono più vicino al bordo della pista di decollo piuttosto che posizionarsi sull'asse pista.

Anche gli aeromobili a elica sono in grado di generare una turbolenza significativa, in questo caso nota come rop wash.

Alcuni aeroporti hanno installato deflettori per diminuire i rischi di jet blast nelle zone o sulle strade dove veicoli o persone possono essere sulla traiettoria del flusso d'aria di aeromobili in decollo.

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