George H. W. Bush
George Herbert Walker Bush (Milton, 12 giugno 1924) è un politico statunitense.
George Herbert Walker Bush | |
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41º Presidente degli Stati Uniti d'America | |
Durata mandato | 20 gennaio 1989 - 20 gennaio 1993 |
Predecessore | Ronald Reagan |
Successore | Bill Clinton |
43º vicepresidente degli Stati Uniti | |
Durata mandato | 20 gennaio 1981 - 20 gennaio 1989 |
Predecessore | Walter Mondale |
Successore | Dan Quayle |
11º direttore della CIA | |
Durata mandato | 30 gennaio 1976 - 20 gennaio 1977 |
Predecessore | William Colby |
Successore | Stansfield Turner |
Presidente del Comitato Nazionale del Partito Repubblicano | |
Durata mandato | 1973 – 1974 |
Predecessore | Robert Dole |
Successore | Mary Louise Smith |
Dati generali | |
Partito politico | Repubblicano |
Professione | Imprenditore petrolifero |
Firma | ![]() |
Comunemente chiamato George H. W. Bush, George Bush o George Bush senior per distinguerlo dal figlio George W. Bush, è stato il 41º Presidente degli Stati Uniti (1989-1993). Prima di candidarsi alla presidenza, ricoprì una moltitudine di altre importanti posizioni politiche, fra le quali anche la carica di Vicepresidente degli Stati Uniti sotto il presidente Reagan. George H. W. Bush è inoltre il più anziano ex-presidente vivente.
Bush nacque nel Massachusetts dal senatore Prescott Bush e da Dorothy Walker Bush. Dopo l'attacco di Pearl Harbor nel 1941, il diciottenne Bush rimandò gli studi universitari e divenne il più giovane aviatore nella storia della United States Navy. Rimase arruolato fino alla fine della seconda guerra mondiale, poi si iscrisse all'Università Yale. Si laureò nel 1948 e si trasferì con la famiglia nel Texas occidentale per entrare nel business del petrolio. Divenne milionario all'età di quarant'anni.
Nel 1988 ingaggiò una forte campagna per la successione di Reagan, sconfiggendo l'avversario, il democratico Michael Dukakis. Bush condusse il suo mandato presidenziale soprattutto sulla politica estera: nel 1989 cadde il Muro di Berlino e due anni dopo l'Unione Sovietica si sciolse definitivamente. Attivò operazioni a Panama e nel Golfo Persico. In politica interna, non mantenne la promessa della famosa dichiarazione «read my lips: no new taxes» (leggete le mie labbra: nessuna nuova tassa) e per questo perse le elezioni presidenziali del novembre 1992, vinte dal democratico Bill Clinton.
Bush ha un altro figlio attivo in politica, Jeb, che è stato governatore della Florida.
Biografia
Figlio di Prescott Bush, che fu senatore dal 1952 al 1963, proveniente da una delle più influenti famiglie dell'aristocrazia finanziaria dell'Est, studiò alla Phillips Academy di Andover, nel Massachusetts, e partecipò alla seconda guerra mondiale come ufficiale pilota della U.S. Navy, ottenendo una decorazione. Nel 1945 sposò Barbara Pierce e alla fine del 1948 si laureò in economia all'Università Yale, dove fu iniziato nella Skull and Bones Society.
Si trasferì a Houston, nel Texas, dove entrò nell'industria del petrolio grazie alle conoscenze del padre come consigliere di amministrazione della Brown Brothers Harriman. Dopo alcuni anni di esperienza, fondò varie società petrolifere, la Bush-Overby Oil Development Co. (1951), la Zapata Petroleum Corp. (1953) e la Zapata Offshore Co. (1954), con le quali divenne milionario a metà degli anni sessanta.
Carriera politica
Cominciò la carriera politica e, dopo una prima sconfitta contro il senatore democratico Ralph Yarborough nel 1964, fu eletto alla Camera dei Rappresentanti nel 1966, primo repubblicano mai eletto a Houston, e rieletto nel 1968, anno della vittoria di Richard Nixon alle elezioni presidenziali. Nel 1970 Nixon lo convinse a ritentare la sfida al Senato contro Ralph Yarborough, ma alle primarie democratiche quest'ultimo fu battuto da Lloyd Bentsen, che poi sconfisse Bush.
Nixon apprezzò il sacrificio e le qualità di Bush e lo nominò, con l'unanime approvazione del Senato, ambasciatore alle Nazioni Unite, dove lavorò dal 1971 al 1973, quando, nel pieno dello scandalo Watergate, Nixon lo richiamò a Washington come presidente del Partito Repubblicano. Bush difese Nixon e soprattutto il partito: fu egli a chiedere, per il bene del paese e del partito repubblicano, le dimissioni del presidente, rassegnate il 9 agosto 1974.
Il successore di Nixon, il vicepresidente Gerald Ford nominò Bush a capo dell'ufficio diplomatico nella Repubblica Popolare Cinese. Allora Washington riconosceva Taiwan e a Pechino non c'era un'ambasciata statunitense: i quattordici mesi della missione in Cina furono molto positivi per le relazioni sino-americane. All'inizio del 1976 Ford richiamò Bush a Washington lo nominò direttore della C.I.A., colpita da un'indagine del Senato sulle sue attività illegali. Tenne la carica dal 30 gennaio 1976 al 20 gennaio 1977, giorno dell'insediamento del nuovo presidente, il democratico Jimmy Carter. Bush tornò a Houston.
Vicepresidenza degli Stati Uniti (1981 - 1989)
Bush partecipò alle primarie repubblicane del 1980, come rappresentante dell'ala centrista del partito ma, nonostante avesse iniziato la campagna già nel 1979 fu sconfitto da Ronald Reagan, rappresentante dell'ala destra[1], che lo scelse come candidato vicepresidente e poi sconfisse Jimmy Carter alle elezioni. Reagan, secondo molti commentatori, scelse Bush come vicepresidente in qualità di esperto di politica estera. Come vicepresidente Bush, riconoscendo i limiti costituzionali della carica, tenne un basso profilo: fu comunque sempre leale a Reagan, e gli fu utile come Presidente del Senato e come capo della task force sulla deregulation.
Presidenza degli Stati Uniti (1989 - 1993)
Dopo essere stato vicepresidente di Reagan per due mandati, fu eletto presidente nel 1988. Vinte facilmente le primarie repubblicane[2], scelse come vicepresidente il senatore dell'Indiana Dan Quayle, poco noto ma gradito ai conservatori, e condusse una delle più dure campagne presidenziali contro Michael Dukakis, governatore del Massachusetts, che aveva scelto come suo vice il texano Lloyd Bentsen, vincendo in quasi tutti gli Stati. Bush fu il primo vicepresidente uscente a divenire presidente dal 1836, dopo Martin Van Buren.
Bush mostrò una particolare predilezione verso la politica estera: si mosse cautamente di fronte allo sgretolarsi dell'URSS e fu un forte sostenitore dell'intervento in Iraq dopo l'invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein. La Guerra del Golfo, fortemente voluta dall'amministrazione Bush, iniziò il 16 gennaio 1991, dopo l'approvazione da parte del Consiglio di sicurezza dell'ONU e la creazione di una forza multinazionale di una vastità senza precedenti, comprendendo, oltre ai Paesi NATO, alcuni Stati arabi e l'URSS. A differenza di quanto avvenne durante la Guerra di Corea, la forza multinazionale si attenne strettamente al mandato dell'ONU e liberò il Kuwait, lasciando comunque al potere il dittatore iracheno Saddam Hussein. La scelta di Bush gli attirò critiche dei neoconservatori.
Durante il suo mandato Bush ebbe l'opportunità di nominare a vita due giudici della Corte Suprema: David Souter (1990) e Clarence Thomas (1991).
A partire dalla primavera del 1991 Bush vide precipitare la sua popolarità a causa della crisi economica iniziata nel 1990, che non fu capace di fronteggiare: aumentò le tasse, rompendo la sua celebre e solenne promessa elettorale e gli fu rinfacciato di occuparsi troppo di politica estera a discapito di quella interna. Milton Friedman sostenne che Bush aveva tradito la Reaganomics; Bill Clinton, allora governatore dell'Arkansas, dichiarò: «Bush ha impiegato appena 5 giorni per creare un piano di salvataggio internazionale dell'URSS. Per creare un piano nazionale per salvare l'economia americana dalla recessione, invece, noi americani abbiamo dovuto aspettare ben 5 lunghissimi mesi».
Alle elezioni del 1992 fu sconfitto da Bill Clinton, sia a causa della crisi economica, sia a causa della candidatura dell'indipendente miliardario Ross Perot che, raggiungendo il 19% dei voti, tolse consensi al partito repubblicano.
Dopo la presidenza
Durante una sua visita in Kuwait, dal 14 al 16 aprile 1993, fu sventato un attentato, orchestrato dal regime di Saddam Hussein per ucciderlo.[3]
Ama il paracadutismo e ha fatto scalpore il suo lancio dell'11 novembre 2007, all'età di ottantatré anni. Il 12 giugno 2014, in occasione del suo novantesimo compleanno, ha compiuto un nuovo lancio assistito dalla moglie e dal figlio George W. Bush Junior.
Da diversi anni soffre del morbo di Parkinson, che lo costringe su una sedia a rotelle. Il 24 dicembre 2014 è stato ricoverato d'urgenza presso il Methodist Hospital di Houston (Texas), a causa di una grave crisi respiratoria.
Onorificenze
Onorificenze statunitensi
Onorificenze straniere
Note
- ^ Bush coniò la celebre definizione voodoo economics (economia vudù) per la teoria economica dell'offerta (supply-side) appoggiata da Reagan.
- ^ Alla convenzione nazionale repubblicana Bush fece la famosa promessa: Read my lips: no new taxes (leggete il labiale: nessuna nuova tassa).
- ^ frontline: the long road to war: assassination | PBS
- ^ The Monarchy Today > Queen and public > Honours > Order of the Bath
Altri progetti
- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a George H. W. Bush
- Wikiquote contiene citazioni di o su George H. W. Bush
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su George H. W. Bush
Galleria fotografica
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George Bush e Ronald Reagan nel 1981.
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George Bush (a destra, con gli occhiali) e Ronald Reagan nel 1984
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Margaret Thatcher e George H.W. Bush il 17 giugno 1987
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Incontro con Papa Giovanni Paolo II da Presidente
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Il Presidente George W. Bush con la moglie, George H.W. Bush, Bill Clinton e Condoleezza Rice inginocchiati davanti al corpo di Papa Giovanni Paolo II
Collegamenti esterni
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