Il pianeta rosso

romanzo di Robert A. Heinlein

Il pianeta rosso (Red Planet) è un romanzo per ragazzi di fantascienza del 1949 dello scrittore statunitense Robert A. Heinlein.

Il pianeta rosso
Titolo originaleRed Planet
Altri titoliPianeta rosso
AutoreRobert A. Heinlein
1ª ed. originale1949
1ª ed. italiana1958
Genereromanzo
Sottogenerefantascienza per ragazzi
Lingua originaleinglese
ProtagonistiJim Marlowe
CoprotagonistiFrancis "Frank" Sutton
AntagonistiHowe, Beecher
Altri personaggiDonald "Doc" MacRae, Willis il bouncer

Nel 1996 gli è stato assegnato il Premio Prometheus Hall of Fame.

Storia editoriale

Scritto nel febbraio 1949 fu sottoposto ad una serie di modifiche imposte dall'editore Scribner che lo pubblicò quello stesso anno[1][2] nella serie di romanzi per ragazzi. La versione originale fu pubblicata solo dopo la morte dell'autore, nel 1990[3] dalla Del Rey Books.

La prima traduzione italiana di Hilia Brinis è stata pubblicata dalla Casa Editrice La Sorgente nel 1958 e poi di nuovo nel 1978; la traduzione di Claudia Scipioni, intitolata Pianeta rosso è stata pubblicata nel 1994 dalla Fanucci Editore[4].

Trama

Su Marte, Jim Marlowe e Frank Sutton sono in viaggio verso l'Accademia Lowell, il collegio scolastico dove inizieranno l'anno accademico. Jim porta con se' il suo animale domestico marziano, simile ad un pallone da pallavolo, Willis il bouncer, che è intelligente come un bambino umano e ha una memoria eidetica per i suoni che può anche riprodurre perfettamente. Durante una sosta, Willis si allontana e incontra uno dei senzienti marziani adulti, l'alieno a tre gambe fa partecipare i due ragazzi ad un rituale chiamato "crescere insieme" con un gruppo di suoi simili, essi condividono anche l'acqua, così Jim e Frank diventano "amici d'acqua" del marziano, che si chiama Gekko.

A scuola, Jim si mette nei guai con l'autoritario preside, il signor Howe, che confisca Willis sostenendo che è contro le nuove regole avere animali domestici. Allora Jim e Frank si intrufolano nell'ufficio di Howe e recuperano Willis, il bouncer ripete due conversazioni che ha udito mentre era imprigionato, fra il preside Howe e Beecher, l'amministratore coloniale senza scrupoli di Marte. Vengono così a conoscenza dei piani di Beecher per Willis e la colonia: quando Beecher ha appreso che Howe ha un bouncer, è rimasto estasiato, dal momento che lo Zoo di Londra è disposto a pagare una forte somma per un esemplare; peggio ancora, Beecher, al fine di ridurre i costi, sta segretamente progettando di impedire la migrazione annuale dei coloni, necessaria per evitare i dodici mesi di clima invernale pericoloso per la vita.

I ragazzi, per avvertire i genitori e la colonia, scappano da scuola e prendono uno scooter di linea per tornare a casa ma l'autista, quando viene a sapere di un mandato di cattura spiccato contro i due, li abbandona in una stazione a centinaia di miglia dalla loro meta, allora i ragazzi decidono di proseguire pattinando sui canali ghiacciati di Marte. Durante il viaggio Frank si ammala; la terza notte, non trovando altro rifugio, sono costretti a rifugiarsi all'interno di una gigantesca pianta di cavolo marziano rischiando di soffocare quando questa si chiude. Il giorno dopo incontrano alcuni indigeni marziani che li aiutano anche per via del legame tra Jim e Willis e perché sono "amici d'acqua" di Gekko, i marziani curano la malattia di Frank e portano i due ragazzi fino a casa per mezzo di una veloce metropolitana.

Come per Podkayne ragazza di Marte esistono due versioni del finale: in quella originale, pubblicata molto più tardi, si precisa che la trasformazione in adulto di Willis richiederà quaranta anni; questo è stato modificato dagli editori di Heinlein, come pure una discussione all'inizio del romanzo nella quale MacRae esprime forte sostegno alla libertà di portare armi da fuoco sia per gli adulti che per i bambini più grandi e opposizione a qualsiasi governo che limiti tale libertà. Questi elementi sono presenti nella traduzione italiana di Claudia Scipioni[5].

Collegamenti con altre opere dell'autore

Il ciclo di vita di marziani, come descritto da MacRae, è lo stesso nel successivo romanzo Straniero in terra straniera; in Red Planet si pone la questione se i "vecchi" marziani siano fantasmi o meno, un'idea che Heinlein amplia considerevolmente in Straniero[2].

Anche il tema degli "amici d'acqua" è ripreso in Straniero in terra straniera come "fratelli d'acqua" e la capacità dei marziani di far scomparire un oggetto o una persona, che è un elemento importante della trama di Straniero, è mostrata anche qui. Jack Williamson scrive che "I marziani in questa storia sono particolarmente interessanti, perché sono gli insegnanti di Valentine Michael Smith[6] [e] mostrano gli stessi terribili poteri che Smith porta indietro sulla Terra"[7].

Il marziano Gekko "irradia collera" quando comprende che cos'è lo "Zoo di Londra" e in seguito quando scopre che Howe intendeva vendere Willis a uno zoo, una reazione non dissimile da quella di Mike[6], che spesso sente un "erroneità" nelle gabbie e il cui primo impulso quando incontra degli animali in gabbia in uno zoo è quello di tentare di liberarli.

Critica

Passando in rassegna i romanzi per ragazzi di Heinlein, Jack Williamson ha definito Red Planet come primo vero successo della serie, affermando che "Heinlein [ha] trovato la sua vera direzione ...L'impostazione di Marte è logicamente costruita e ricca di dettagli convincenti [mentre] i personaggi sono coinvolgenti e l'azione si sviluppa con naturalezza"[7].

P. Schuyler Miller, recensendo l'edizione originale del romanzo, ha lodato la "verosimiglianza, l'attenzione al dettaglio che i lettori adulti di Heinlein conoscono bene.... Le spiegazioni non sono mai fini a se stesse e la trama si sviluppa naturalmente dalle premesse"[8].

Secondo Alexei Panshin il terzo romanzo per ragazzi di Henlein è superlativamente buono: la trama è più salda dei due precedenti e di gran lunga più originale, Il pianeta rosso non è né datato come Razzo G.2 né ovvio come Cadetti dello spazio[2].

Influenze

  Lo stesso argomento in dettaglio: Canali di Marte.

Marte è descritto nel romanzo come un pianeta deserto attraversato da giganteschi canali costruiti da un'antica civiltà per portare l'acqua dalle calotte polari, si tratta di uno scenario comune nei romanzi di fantascienza dell'inizio del XX secolo ed era in realtà proposto come una teoria plausibile da alcuni astronomi intorno al volgere del secolo, in particolare Percival Lowell, menzionato nel romanzo. Nasce dalla prime osservazioni telescopiche di Marte da parte di astronomi del XIX secolo che credevano di aver visto linee rette sul pianeta, a cominciare dall'italiano Giovanni Schiaparelli nel 1877, che le chiamò canali.

Adattamenti

Nel 1994, il romanzo è stato adattato, con molti cambiamenti, per una miniserie animata dallo stesso titolo, prodotta dalla dalla Gunther-Wahl Productions per la Fox Kids.

Note

  1. ^ [Gifford 2004 Gifford 2004].
  2. ^ a b c Panshin
  3. ^ Gifford 2000, p. 262
  4. ^ [Catalogo Vegetti Catalogo Vegetti].
  5. ^ Heinlein 1994
  6. ^ a b Il protagonista di Straniero in terra straniera.
  7. ^ a b (EN) Jack Williamson, Youth Against Space, in Algol, n. 17, 1977, p. 11.
  8. ^ (EN) P. Schuyler Miller, Book Reviews, in Astounding Science Fiction, agosto 1950, p. 147.

Voci correlate

Bibliografia

Edizioni

  • Robert A. Heinlein, Pianeta rosso, collana Economica Tascabile, traduzione di Claudia Scipioni, n. 19, Fanucci, 1994, ISBN 8834704215.

Fonti critiche

Collegamenti esterni

  • (EN) James Gifford, The Published RAH, su site: RAH, nitrosyncretic.com, 2004. URL consultato il 27 dicembre 2015.