Napoli violenta

film del 1976 diretto da Umberto Lenzi
Versione del 22 gen 2016 alle 16:09 di Domotico (discussione | contributi) (Aggiornato curiosità e ___location con due novità)

Napoli violenta è un film poliziottesco italiano del 1976, diretto da Umberto Lenzi. Dopo Roma violenta, il film vede il ritorno del commissario Betti, interpretato da Maurizio Merli, costituendo il secondo capitolo della trilogia del commissario.

{{{titolo}}}
Immagine dei titoli di testa
Paese di produzioneItalia
Durata95 min
Rapporto2,35:1
GenerePoliziottesco
RegiaUmberto Lenzi
SoggettoVincenzo Mannino
SceneggiaturaVincenzo Mannino
ProduttoreFabrizio De Angelis
FotografiaSebastiano Celeste, Fausto Zuccoli
MontaggioVincenzo Tomassi
MusicheFranco Micalizzi
ScenografiaSergio Borelli
CostumiSilvana Scandariato
TruccoDante Trani
Interpreti e personaggi
«Bentornato, signor commissario! Ma voi dovete essere prudente, vedete...Napoli è una città pericolosa, a non stare bene attenti!»

Trama

Il commissario Betti viene trasferito a Napoli. Appena sceso dal treno, viene subito accolto negativamente da 'O Generale, un potente boss della camorra. Questi lo mette in guardia, dicendogli che Napoli è una città pericolosa.

 
'O Generale (Barry Sullivan) nella sequenza iniziale

'O Generale si incontra con Francesco Capuano, un imprenditore la cui attività comprende anche finanziamenti di traffici illeciti. Il boss vuole spartire con lui una grossa fetta degli introiti. Capuano, invece, non vuole dividere nulla col Generale, nascondendogli le sue reali intenzioni e finanziando invece un suo concorrente. 'O Generale però si accorge della cosa e decide di punirlo dello sgarro.

Proseguono i crimini: un'intera via di Napoli, sottomessa al potere camorrista de 'O Generale, non paga la protezione e quindi riceve una serie di assalti vandalici da parte della banda del boss; in varie parti della città, inoltre, si verificano da tempo rapine con una certa costanza.

 
La tipica visuale in soggettiva durante gli inseguimenti

Betti sospetta che l'autore di queste rapine possa essere Franco Casagrande, uno specialista in questo campo nonché sua vecchia conoscenza, ma non può incolparlo: il delinquente infatti ogni giorno firma il registro dei sorvegliati speciali all'una in punto. Le rapine si verificano, invece, sempre verso l'una meno dieci in parti della città lontane. In realtà, il bandito riesce sempre ad arrivare puntualmente, dopo le sue rapine, con l'ausilio di un complice che lo porta da un capo all'altro della città in pochi minuti con una potente motocicletta.

Nonostante l'apparente alibi di ferro, Betti non si convince del tutto: il commissario viene avvisato di un nuovo colpo che sta per avvenire in una banca del Vomero: Betti predispone un appostamento con una squadra di uomini, ma i banditi compiono invece il colpo in un'altra filiale della stessa banca: inizia una corsa contro il tempo per le strade di Napoli per giungere alla centrale. Betti incastra il rapinatore sorprendendolo per strada con il suo complice a bordo di una moto. Casagrande fugge a piedi, ma viene raggiunto dal commissario che lo fredda.

File:Napoli violenta (funicolare).JPG
Casagrande (Elio Zamuto) uccide la ragazza
 
Silvestri, vice di Betti (Carlo Gaddi) in una scena

Una notte, i camorristi danno fuoco all'autorimessa di un uomo che si era rifiutato di pagare la protezione al clan: nell'incendio che ne scaturisce, il piccolo Gennarino riporta una frattura alla gamba, mentre il padre muore ustionato.

 
Francesco Capuano (John Saxon) nella sequenza in caserma

Betti fa rimettere a nuovo l'autorimessa incendiata dai criminali infiltrandovi un poliziotto che finge di essere il nuovo titolare, e fa installare anche delle telecamere a circuito chiuso per cogliere in flagrante gli uomini del Generale, subito intervenuti ad esigere i soldi per la protezione.

Intanto Capuano è fuggito a Genova. Betti lo raggiunge in un albergo della città e lo riporta a Napoli, dove questi dovrà sbrigare i suoi ultimi affari e regolare i conti con 'O Generale. Betti fa quindi in modo che Capuano e 'O Generale si incontrino al porto dove, in un conflitto a fuoco, il boss della camorra viene ucciso unitamente al suo guardaspalle; in realtà è lo stesso Betti, nascosto dietro un muretto, a ucciderlo facendo in modo che la responsabilità dell'accaduto ricada però unicamente su Capuano, che così viene a sua volta tolto di mezzo.

Commento

Se ormai i personaggi sono stereotipati,[1] a partire dal commissario tutto d'un pezzo che - pur di far rispettare la legge - giunge ad infrangerla sino ai delinquenti spietati, Lenzi riesce a rendere originale il film come fosse un documentario involontario (ad esempio, tutti gli autobus presenti sono arancioni o a livrea biverde, quelli cioè usati fino agli anni settanta)[2].[1] Molteplici sono le scene d'azione che lo rendono molto interessante, anche se spesso il regista è stato accusato di sensazionalizzare molte di queste includendo episodi di violenza e splatter inauditi e poco realistici.[1]

Colonna sonora

La colonna sonora è stata composta da Franco Micalizzi e include le seguenti tracce:

Edizione del 1976

  1. Folk and Violence
  2. Special Agents
  3. During the Story
  4. Folk Tarantella
  5. After a Robbery
  6. Tira a Rezza Oj Piscatore!
  7. Kidnapping
  8. Man Before Your Time (Bulldog)

Edizione rimasterizzata

  1. Folk and Violence
  2. Welcome to Napoli *
  3. Tira 'A Rezza Oj Piscatore
  4. Crime Outcome *
  5. The Violent Face
  6. A Man Before Your Time [Vocal] *
  7. Gennarino's Joke *
  8. I Won't Say It *
  9. Naples' Alley *
  10. The Garage of the Giant *
  11. Trap and Death *
  12. Fire in the Garage *
  13. The Giant is Dead *
  14. Bloody Robbery *
  15. Rush for a Sign *
  16. Betti's Investigation *
  17. The Chase Over the Roofs *
  18. Useless Waiting *
  19. Criminals at Work *
  20. Ten Minutes to One *
  21. Get Down the Train *
  22. Targeting a Killer *
  23. Bitter Success
  24. The Price for a Fight *
  25. Looking for Capuano *
  26. A Man Before Your Time [Instrumental] *
  27. Thus Ended the General *
  28. The Price is Too High *
  29. Get Back to Fight *
  30. A Man Before Your Time [Vocal] *

* : tracce inedite

Curiosità e Location

  • Il film, che ebbe un grande successo, è il seguito di Roma violenta ed a questo seguirà Italia a mano armata che vedrà ancora una volta protagonista il personaggio del commissario Betti interpretato da Maurizio Merli. Nella sola Napoli il film incassò 59 milioni di lire[senza fonte] ed è considerato uno dei maggiori successi di Umberto Lenzi.
  • Il regista Umberto Lenzi ha raccontato che la funicolare fu ottenuta per poche ore per poter girare; venne affisso un cartello con il quale ai viaggiatori veniva comunicata l'indisponibilità dell'impianto per motivi tecnici.
  • Il motociclista che porta il bandito Casagrande in pochi minuti dal luogo della rapina al commissariato per la firma era un ex campione italiano di motocross.
  • In Italia uscì il 7 agosto 1976;[3] una versione rimasterizzata è stata presentata in Finlandia, nel 2003, durante il Night Visions Film Festival.[3]
  • Nel 2014 Paolo Spagnuolo scrive un libro sul film dal titolo «Napoli violenta». Un classico del cinema poliziesco.
  • Nel 2015 il gruppo musicale "NO.TnX" scrive un brano dedicato oll'omonimo film.

Note

  1. ^ a b c Ipse Dixit - a cura di Franco Grattarola, su pollanetsquad.it. URL consultato il 30 dicembre 2007.
  2. ^ Mondo Tram: Napoli violenta, su mondotram.it. URL consultato il 30 dicembre 2007.
  3. ^ a b Date di uscita per Napoli violenta (1976), su imdb.it. URL consultato il 15 ottobre 2008.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema