Ritratto di Maria Antonietta e i suoi figli

dipinto di Louise Élisabeth Vigée Le Brun

Maria Antonietta e i suoi figli è un dipinto della pittrice francese Élisabeth Vigée-Le Brun del 1787, eseguito con la tecnica dell'olio su tela, e conservato presso la Reggia di Versailles.

Maria Antonietta e i suoi figli
AutoreÉlisabeth Vigée-Le Brun
Data1787
Tecnicaolio su tela
Dimensioni275×210 cm
UbicazioneMusée National du Château, Versailles

Storia

Nel 1785, lo scandalo della collana aveva completamente distrutto la reputazione, già molto precaria, della regina di Francia Maria Antonietta, vista dal suo popolo con disgusto, come la straniera che svuotava le casse dello Stato per capricci inimmaginabili. Per questo motivo, la regina commissionò alla sua pittrice ufficiale, Élisabeth Vigée-Le Brun, un ritratto di Stato che la rappresentasse per quello che era realmente: la devota madre dei suoi figli. Il dipinto fu ordinato nel 1785 dal conte d'Angiviller, sovrintendente alle arti,[1] e l'esecuzione iniziò nel luglio del 1786, a pochi giorni dalla nascita della quarta ed ultima figlia della regina, Sofia. Madame Vigée-Le Brun ritirò gli accessori e i vestiti dal guardaroba regale a luglio, e li riconsegnò un anno dopo a ritratto terminato.

Elisabeth si ispirò a Raffaello, inoltre chiese consiglio al collega David, che le disse di rifarsi alle Sacre Famiglie del tardo Rinascimento.[1] Particolarmente studiato fu l'abbigliamento della regina: Maria Antonietta indossa un tipo di abito sobrio, che aveva iniziato ad adottare dopo lo scandalo della collana in sostituzione ai graziosi abiti di mussolina e ai cappelli di paglia, che le erano valsi feroci critiche. Il regale abito in velluto rosso è contornato da un bordo di pelliccia nera, mentre il seno matronale è messo in risalto da un pizzo bianco. Gli stessi colori, simboli tradizionali della regalità, sono ripresi anche nel copricapo. Intenzionalmente, la regina non indossa una collana,[2] mentre porta un paio di orecchini a goccia che preligeva particolarmente, perché mettevano in risalto il collo greco.
Pur volendo mettere in evidenza la figura materna di Maria Antonietta, il ritratto non poteva esimersi dal mostrare anche la sua augusta posizione sociale: sul mobile in alto a destra si può intravedere la sua corona, mentre sul lato sinistro della composizione spicca la Galleria degli Specchi, cuore della monarchia francese.

 
Dipinto di Franz von Matsch (1908).

La figlia primogenita, Maria Teresa Carlotta, si protende affettuosamente verso la madre, che tra le braccia tiene il paffuto Luigi Carlo. Il delfino di Francia, Luigi Giuseppe, indica la culla della sorellina. Quest'ultima, Sofia Elena Beatrice, era inizialmente presente nella composizione, ma morì durante la realizzazione del dipinto, il 19 giugno 1787, a nemmeno un anno di vita. Madame Vigée-Le Brun, già in ritardo con la consegna, dovette posticipare la presentazione del dipinto, per togliere la bambina.

Il ritratto fu molto lodato per l'ottima somiglianza, ma non ebbe il successo sperato. Avrebbe dovuto essere ufficialmente presentato all'Académie Royale ad agosto, ma si evitò di farlo perché l'impopolarità della regina era molto aumentata, e c'era il rischio di dimostrazioni. Al salone rimase la cornice vuota, sulla quale qualcuno attaccò un bigliettino con la scritta Guardate il Deficit!, in riferimento al nuovo soprannome dato alla regina, Madame Deficit.[3] In seguito, il ritratto fu esposto nel Salon de Mars, a Versailles, dove rimase sino al 4 giugno 1789, data della morte del delfino. Maria Antonietta, che già aveva perduto la figlia due anni prima, non riusciva a trattenere le lacrime di fronte alla visione del primogenito morto, che ne indicava la culla vuota.[4]

Il 7 maggio del 1908, l'imperatore di Germania Guglielmo II e i principi della Confederazione Tedesca fecero i loro migliori auguri a Francesco Giuseppe I, ormai anziano e provato da molti lutti familiari, per i sessant'anni del suo regno come imperatore d'Austria e re d'Ungheria. La visita avvenne nel castello di Schönbrunn, a Vienna. Francesco Giuseppe ricevette Guglielmo nel salotto della grande Maria Teresa. Questa sala era chiamata Sala di Maria Antonietta, per il grande arazzo che una volta la decorava. L'arazzo era un regalo dell'imperatore Napoleone III e mostrava la regina di Francia e i suoi tre figli come erano stati ritratti da Élisabeth Vigée-Le Brun nel 1788. Il dipinto di Franz von Matsch si trova ora al Kunst Historisches Museum di Vienna.

Altri dipinti di Madame Vigée-Le Brun che raffigurano la regina

Note

  1. ^ a b Viaggio in Italia di una donna artista, p. 16.
  2. ^ Antonia Fraser, Maria Antonietta - La solitudine di una regina, p. 282.
  3. ^ Ivi, p. 284.
  4. ^ Ivi, p. 305.

Bibliografia

  • Antonia Fraser, Maria Antonietta - La solitudine di una regina, Milano, Mondadori, 2002, ISBN 88-04-50677-6.
  • Elisabeth Vigée-Le Brun, Viaggio in Italia di una donna artista. I «Souvenirs» di Elisabeth Vigeé Le Brun 1789-1792, Milano, Mondadori Electa, 2004, ISBN 88-370-3107-6.

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