Val Masino (valle)
La Val Màsino è una valle della Lombardia, in provincia di Sondrio, afferente alla Valtellina (Lombardia).
Val Masino | |
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Località principali | Val Masino |
Comunità montana | Comunità Montana della Valtellina di Morbegno |
Fiume | Torrente Masino |
Superficie | 115,5 km² |
Sito web | |
È stata scavata dal torrente Masino, che scende dal pizzo Badile (Alpi Retiche occidentali) verso sud, confluendo nell'Adda nel territorio del comune di Ardenno, all'altezza della frazione di Masino.
Presenta valli affluenti come, a destra, la Val di Spluga e la val dei Bagni, conosciuta per le sue calde acque termali, e dalla quale si può raggiungere il versante meridionale del pizzo Badile; a sinistra la valle di Sasso Bisolo e la val di Mello, famosa per chi pratica il bouldering.
Alla valle dei Bagni afferiscono la Valle dell'Oro e la val Porcellizzo; alla val di Mello la Val del Ferro, la val Qualido, la val di Zocca, la val Torrone, la Valle Pioda, la Val Romilla; alla val di Sasso Bisolo afferiscono la val di Preda Rossa e la Valle Scermendone.
È per la gran parte amministrata dall'omonimo comune di Val Masino, i cui paesi principali sono Cataeggio, Filorera e San Martino.
Storia
Fino al XIX secolo vi si poteva accedere solo lungo la strada che da Morbegno porta a Civo e di qui, passando da Cevo, arriva al ponte dei Baff sul Masino. Nel secolo scorso è stata costruita una strada più diretta da Ardenno, comune adiacente, attraversando l'omonima frazione ardennate di Masino. Le frazioni ardennate di Piazzalunga, Scheneno, Biolo, Lotto e Pioda, accessibili attraverso mulattiere da Ardenno, sono ora servite da una carreggiabile a partenza della provinciale 404 della Val Masino.
La Val Masino è sempre stata trascurata dalla Storia, nemmeno i Dominio Grigionese e il Sacro Macello hanno mai intaccato la solitudine di questa valle. Qualche personalità è stata legata ai Bagni di Masino come, parrebbe, Francesco I d'Austria. Si conosce ben prima dell'anno Mille la realtà di una colonia di pastori amministrata dal monastero di Sant'Abbondio a Como (ancora oggi a Piazzalunga c'è una chiesa dedicata al santo). Fino al Settecento non vi fu né una parrocchia né un'unità amministrativa: i pascoli appartenevano ai comuni di Mello o di Civo, che vi compivano la transumanza stagionale. Cataeggio divenne comune nel 1812.
Economia
Industrie
Oltre alla pastorizia, un'altra industria della Val di Masino è sempre stata argine allo spopolamento della valle: l'attività estrattiva del granito. Otto sono le cave attualmente aperte. Il plutone Masino-Bregaglia è formato da una granodiorite detta ghiandone (per edilizia) e da una diorite detta serizzo (per monumenti). A Milano si trova nell'anfiteatro romano, in qualche palazzo medievale e dell'inizio del Novecento.
Negli settanta del secolo scorso la valle ha incominciato a giocare tutto su di un turismo del tutto particolare: alcuni giovani milanesi e valtellinesi, alpinisti contestatori (loro[senza fonte] sono riusciti a salvare nel 2004 la val di Mello dall'incombente pericolo di una centrale idroelettrica) l'hanno colonizzata, sfruttando un mondo di roccia e massi erratici fino ad allora considerati "inutili". Alpinisti di ogni generazione e montanari oggi costituiscono una comunità attiva, che ogni due anni organizza la Festa della Minoranza Arrampicatrice e ogni anno un raduno internazionale di bouldering, il Melloblocco.
Artigianato
L'artigianato locale è incentrato sulla lavorazione della pietra ollare, finalizzata anticamente per utensili domestici ed attualmente per usi decorativi.[1]
Monti
I monti principali che contornano la valle sono:
- Monte Disgrazia - 3.678 m
- Pizzo Cengalo - 3.367 m
- Pizzo Badile - 3.308 m
- Pizzi del Ferro - 3.290 m
- Pizzo Ligoncio - 3.033 m
Note
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 12.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Val Masino
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Val Masino
Collegamenti esterni
- Melloblocco, su melloblocco.it.
- Comune di Valmasino, su comune.valmasino.so.it.