L'Explorer, o Explorer I, (modello 2900) era un sintetizzatore monofonico prodotto da ARP Instruments nel 1974. Era un'evoluzione dell'ARP Pro Soloist, strumento a preset, che includeva alcune caratteristiche sviluppate nell'ARP Odyssey per un maggiore controllo del suono prodotto.

Si tratta di uno strumento prodotto in pochissimi esemplari e pertanto è considerato molto raro dai collezionisti.

L'ARP Explorer utilizzava una tastiera a 3 ottave (Do-Do), un VCO (4027-1) identico a quelli impiegati sull'ARP 2600, un VCF 4034, un LFO, un generatore di inviluppo ADSR e alcuni effetti per il controllo e la modulazione.

Nella sezione di generazione del suono, è interessante la presenza di un circuito modellatore della forma d'onda che, mediante una elementare sintesi additiva, era in grado di generare un segnale a dente di sega di un'ottava inferiore rispetto al segnale generato dal VCO. La sezione preset dello strumento permetteva di scegliere fra le seguenti forme d'onda, sommabili con interruttori on/off:

  • dente di sega (BRASS)
  • onda quadra (HOLLOW)
  • impulso (REED)
  • PWM (FUZZ)
  • rumore bianco

La forma d'onda FUZZ era composta da un'onda rettangolare, il cui duty cycle veniva modulato dall'inviluppo ADSR ad ogni pressione di un tasto, ottenendo quindi un effetto diinamico della composizione delle armoniche durante il decadimento della nota.

Erano inoltre disponibili quattro piedature: 16' (BASS), 8' (TENOR), 4' (ALTO) e 2' (SOPRANO), sommabili con interruttori on/off.

Il filtro era un low-pass da 24dB/oct e si trattava del noto circuito detto "transistor ladder" originario della Moog Music, dalla quale era stato pressoché copiato.

I controlli relativi al filtro comprendevano;

  • intensità ADSR
  • intensità LFO su VCF
  • frequenza di cutoff
  • livello di risonanza (Q), fino all'autooscillazione

Gli effetti, riuniti nel pannellino a sinistra della tastiera, includevano:

  • slider del volume
  • commutatore trigger ADSR (LFO con o senza trigger di tastiera, e manuale)
  • velocità LFO
  • intensità LFO su VCO (vibrato)
  • interuttore VIBRATO DELAY, per introdurre automaticamente il vibrato in modo crescente dopo 600ms dalla pressione di un tasto
  • interuttore BENDER, che inseriva un piccolo glitch all'altezza del suono, all'attacco della nota
  • slider Portamento
  • interruttore Portamento
  • manopola Pitch Bend, con escursione di un'ottava in più o in meno e dotata di una zona neutra al centro, per facilitare l'intonazione durante le esibizioni live

Ultimo controllo, la manopola di intonazione che si trovava in alto a destra sul pannello frontale.

L'ARP Explorer, pur venendo dal Pro Soloist e quindi orientato ai timbri preselezionati, permetteva di avvicinare il musicista tradizionale alla creazione di suoni originali; il ricco manuale dell'utente esplorava in modo didattico la modalità di creazione dei suoni in natura e ne presentava le possibili analogie con lo strumento, fornendo una quantità di esempi pratici. La dotazione di elementi per la generazione del suono era comunque di tutto rispetto, permettendo quindi l'impiego come synth per la creazione di nuove interessanti timbriche ben oltre lo scopo puramente didattico.

Esisteva anche una versione priva di tastiera, denominata ARP Little Brother: questo era in tutto e per tutto un Explorer sprovvisto della tastiera, ma predisposto per essere impiegato insieme con i modelli dotati di connettori per la tensione di controllo (CV) ed i segnali Gate e Trigger, come appunto l'ARP Odyssey e l'ARP Axxe. Curiosamente, l'ARP Explorer non disponeva di alcuna interfaccia e le uniche connessioni erano le prese di uscita audio RCA (alto livello) e jack 6.3mm (basso livello).