Salerno
o dolcissimo inverno.
Salerno, rima d’eterno.»
Salerno è un comune di 146.324 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È la seconda città della Campania per popolazione.
E' conosciuta per la sua Scuola Medica Salernitana, che fu la prima e più importante istituzione medica d'Europa all'inizio del Medioevo (IX secolo) e come tale considerata da molti come la madre delle moderne università.
Geografia
Sorge in posizione pittoresca sull'omonimo golfo (mar Tirreno) tra la costiera Amalfitana (a ovest) e la piana di Paestum (a sud).
L'abitato si sviluppa lungo la costa e si estende verso l'interno fino a lambire le colline retrostanti. È attraversata dal fiume Irno, che fino alla metà del secolo scorso ne segnava il confine orientale, e da cui deriva il nome della città (dal latino, Supra - Irnum, costruita sull' Irno).[1]
Clima
Il clima è di tipo mediterraneo, con inverni miti ed estati quasi prive di pioggia. In inverno la temperatura media è di circa 8° Celsius (Gennaio) ed in estate di circa 23°C (Luglio). Le precipitazioni superano i 1000 mm annui di media, concentrate soprattutto nel periodo autunnale e nella prima parte di quello invernale.
La differenza barica tra le montagne alle spalle di Salerno ed il golfo di Salerno rende la città molto ventilata, specie d'inverno. Questo fatto (che tende a liberare la città dalla nuvolosità) rende Salerno la città più soleggiata d'Italia (su media annua nella decade 1995 - 2005).
Storia
Periodo pre-romano
Il territorio di Salerno è stato abitato senza dubbio sin dalla preistoria, ma è dal IX - VI secolo a.C. che abbiamo le prime testimonianze di un insediamento etrusco-sannitico, Irna, che sorgeva sul fiume Irno nei pressi dell'attuale quartiere di Fratte.
Questo primo nucleo rappresentava un importante avamposto strategico-commerciale per i traffici tra gli Etruschi e le vicine colonie Greche di Posidonia ed Elea.
Attualmente è possibile visitare i resti dell'antica necropoli.
Periodo Romano
Con l'avanzata dei Romani nell'Italia meridionale Irna perse importanza mentre nacque ai piedi della collina Bonadies la cittadina di Salernum, che si sviluppava intorno ad un castrum romano (una fortificazione).
Nel 197 a.C. l'insediamento si espanse quando venne dedotta una colonia su proposta del tribuno Caio Atinio. Ascritta alla tribù Menenia, essa era popolata da coloni Romani che avevano il ruolo primario di presidiare la regione e controllare le popolazioni che, al contrario di Salerno, erano state favorevoli ad Annibale. Con il tempo, la sua funzione militare cedette il passo a quella commerciale. La città era attraversata dalla via Popilia, che collegava Roma alla Lucania e a Reggio, e di conseguenza divenne un nodo cruciale per i traffici da e per l'Italia meridionale.
I ritrovamenti archeologici, benché frammentari, fanno pensare a una città florida e vivace. Durante l'impero di Diocleziano era il centro amministrativo (sede dei correctores), insieme a Reggio, della provincia della Lucania e del Bruzio. Il decumano maggiore era l'attuale via Tasso, mentre il foro era situato nell'odierna piazza Conforti; nella stessa piazza la chiesa dell'Addolorata è stata eretta sui resti del tempio capitolino. Non molto distante, il palazzo arcivescovile e' chiaramente ricavato su un preesistente tempio pagano (dedicato probabilmente a Pomona), data la presenza di colonne di spoglio sul perimetro esterno.
Con le invasioni barbariche e la guerra greco-gotica, Salerno seguì il destino delle altre città del meridione passando sotto il dominio bizantino. Durante la campagna contro gli Ostrogoti, intorno al 538 d.C., condotta dai bizantini Belisario e Narsete, il castrum romano presente sul monte Bonadies, primo nucleo del Castello di Arechi, venne restaurato ed ampliato assumendo una notevole importanza strategica.
Periodo Longobardo
Salerno restò bizantina fino al VI secolo. Dopo una lunga lotta tra Bizantini e Longobardi, nel 646 d.C. la città cadde in mano a questi ultimi come parte del Ducato di Benevento.
Con l'avvento dei Longobardi cominciò per la città il periodo più ricco della sua storia, un periodo che sarebbe durato più di cinque secoli, in un acme di splendore e fama mai più raggiunto in seguito.
Nel 774 il principe di Benevento Arechi II decise di trasferire la sua corte a Salerno. La città acquistò importanza e vennero fatte costruire numerose opere tra cui la sontuosa reggia della quale rimangono tracce sparse nel centro storico piu' l'intera Cappella Palatina (Chiesa di San Pietro a Corte).
Nel 839 il principato di Salerno divenne indipendente da Benevento, venendo così a comprendere i territori di Capua, la Calabria settentrionale e la Puglia fino a Taranto.
Il principe Guaimario IV, nella prima metà dell'anno 1000, annesse anche Amalfi, Sorrento, Gaeta ed il ducato di Puglia e Calabria, cominciando così ad accarezzare il sogno di riunire tutta l'Italia meridionale. Opulenta Salernum fu la dizione coniata sulle monete che erano battute dalla città per i suoi traffici nel X e XI secolo, a testimoniare il momento di particolare splendore.
Il principato tuttavia era scosso dalle continue incursioni dei Saraceni e dalle lotte interne per il potere. In uno di questi complotti, nel 1052, Guaimario venne assassinato. Gli successe il figlio, Gisulfo II, ma il dominio Longobardo sul meridione era ormai avviato al termine.
Periodo Normanno
Intorno al 1000 fecero la comparsa in Italia meridionale i Normanni, assoldati di volta in volta nelle contese locali dal potente di turno. In particolare si segnalò la famiglia degli Altavilla (Hauteville), tra cui spiccava Roberto il Guiscardo (l'astuto) che avrebbe poi sposato la principessa di Salerno Sichelgaita, figlia di Guaimario.
Nel 1076 il Guiscardo assediò Salerno, retta dal cognato, il principe Gisulfo II. La città venne espugnata per fame dopo otto mesi di assedio e il principato passò sotto il dominio normanno.
Salerno divenne così il centro più importante dei territori normanni che si estendevano sull'intera Italia meridionale, comprese la Sicilia e Malta, strappate agli Arabi.
La città acquistò nuova vitalità: venne costruita una nuova reggia, Castel Terracena, ed il duomo in stile arabo-normanno, a seguito del ritrovamento sotto la precedente cattedrale delle spoglie mortali di san Matteo apostolo ed evangelista. Quest'ultimo, fortemente voluto dal Guiscardo per celebrare la propria potenza, sarà consacrato dal papa Gregorio VII che risiedeva in esilio a Salerno sotto la protezione del duca normanno. Nel duomo si venerano tutt'ora le spoglie dell'Apostolo Matteo protettore della città.
Nel 1127 la capitale passò a Palermo, ma Salerno continuò a mantenere un ruolo di rilievo tra le città normanne.
La Scuola Medica Salernitana
In questo periodo (IX sec.) fu fondata la Scuola Medica Salernitana che rappresentava la prima istituzione medica dell'Europa cristiana.
A Salerno, porto di mare aperto agli influssi del mondo arabo e bizantino, la Scuola trovò terreno fertile per far rifiorire l'arte medica; qui si tornò a studiare Ippocrate e Galeno, ed era possibile seguire lezioni di docenti provenienti da tutto il Mediterraneo.
La leggenda infatti vuole che la Scuola sia nata dall'incontro fortuito, durante un temporale, di quattro medici: un arabo, Adela, un ebreo, Elino, un latino, Salerno, e un greco, Ponto.
La Scuola Medica Salernitana è considerata l' antenata delle Università europee; per tutto il Medioevo godette di grandissimo prestigio e Salerno fu il punto di riferimento per chiunque avesse bisogno di cure o volesse apprendere l'arte medica.
La Scuola fu la prima istituzione europea dove si ebbe la parità nelle professioni tra donne ed uomini. Infatti le Mulieres Salernitanae, la piu famosa delle quali fu la nobile salernitana Trotula de Ruggero, furono le prime dottoresse che esercitarono la professione medica e scrissero trattati in merito, aprendo la strada all'emancipazione femminile nella società occidentale.
Periodo Svevo
I Salernitani si dimostrarono immediatamente ostili agli Svevi: sequestrarono letteralmente l'erede normanna Costanza D'Altavilla per impedire che andasse in sposa al figlio del Barbarossa, Enrico VI. Questi, divenuto imperatore e sceso in Italia per rivendicare il trono della moglie, ricambiò l'affronto saccheggiando e distruggendo la città nel 1194.
Le cose non andarono meglio con il figlio, Federico II, che emanò diversi editti che relegarono Salerno a un ruolo di secondo piano. In particolare la Scuola Medica perse parte della sua importanza con la fondazione dell'Università a Napoli, anche se nelle Costituzioni Melfitane Federico riconobbe alla Scuola l'autorità esclusiva di rilasciare le lauree in medicina.
Durante il regno di Manfredi furono iniziati i lavori di ampliamento del porto, fortemente richiesti dai salernitani.
I Sanseverino
A partire dal XIV secolo la città di Salerno e gran parte dell'attuale sua provincia divennero dominio dei principi di Sanseverino, una potente famiglia feudale che ebbe molta influenza sulle le sorti del Regno di Napoli per gran parte del Rinascimento.
Nel XV secolo la città fu teatro di scontro tra le case reali degli Angioini e degli Aragonesi, con cui i signori locali si allearono alternativamente.
Il XVI secolo fu un secolo funesto per la città. Già durante la prima metà l'ultimo discendente dei Sanseverino (Ferrante Sanseverino, contrario all'Inquisizione) entrò in conflitto con i governanti spagnoli, portando alla rovina l'intera famiglia. La loro caduta si ripercosse anche sulle popolazioni, poiché i loro beni furono confiscati, suddivisi e quindi donati o venduti a numerosi signori, segnando l'inizio di un lungo periodo di decadenza per la città di Salerno.
Nel 1647, parallelamente alla rivolta napoletana capeggiata da Masaniello, scoppiò a Salerno un moto popolare capeggiato dal pescinvendolo Ippolito di Pastina. La rivolta nacque come reazione alla miseria dovuta alla frammentazione del potere locale seguito alla caduta dei Sanseverino e all'indiscriminato aumento delle tasse da parte degli spagnoli.
Come se non bastasse, nel 1656 la popolazione fu colpita da un'epidemia di peste che la decimò e quando la città stava ancora faticosamente riprendendosi subì un violentissimo terremoto il 5 giugno 1688.
Occorsero decenni a Salerno per risollevarsi da tutti questi funesti eventi. Ai primi del settecento Salerno si ridusse ad un piccolo abitato di poche migliaia di abitanti.
Solo nella seconda metà del settecento, dopo la fine dell'impero spagnolo, iniziò la lenta rinascita della città, che fu abbellita da alcuni palazzi e chiese.
Salerno durante il Risorgimento
La maggioranza della popolazione di Salerno abbracciò entusiasticamente le idee risorgimentali, secondo lo storico Seton-Watson (in "Italy from Liberalism to Fascism, 1870-1925") e nel 1861 molti salernitani parteciparono con Giuseppe Garibaldi all' Unità d'Italia.
Da allora la crescita della città è stata quasi vertiginosa: i ventimila abitanti che diedero il benvenuto a Garibaldi erano diventati ottantamila quando Salerno fu Capitale d'Italia nella prima metà del novecento.
L'industrializzazione nell' ottocento
Nell' ottocento nacquero a Salerno le prime industrie, per lo più a capitale straniero: nel 1830 sorse nella zona di Fratte una filanda ad opera della società svizzera Züblin Vonwiller, presto affiancata dagli stabilimenti di tessitura e tintura della società Schlaepfer-Wenner.
La famiglia Wenner, in particolare, avrà un ruolo determinante nella storia delle manifatture di Salerno e della valle dell'Irno. La seconda e terza generazione di questa famiglia, nata a Salerno nei luoghi dove sono sorti gli stabilimenti, contribuirà a far crescere ulteriormente l'industria fino ai primi decenni del 1900.
Nel 1877 risultavano sul territorio 21 fabbriche tessili con circa 10.000 operai: Salerno venne soprannominata "la Manchester delle Due Sicilie". Per dare un termine di paragone, si pensi che nello stesso periodo a Torino, città tra le più industrializzate d'Italia, lavoravano in questo settore solo 4.000 operai.
Lo sbarco Alleato
Dal giugno al settembre del 1943 la città fu tempestata dai bombardamenti anglo-americani. La notte successiva l'8 settembre, giorno dell'armistizio, gli Alleati diedero inizio all'Operazione Avalanche: centinaia di navi affollarono il golfo da Vietri sul Mare ad Agropoli, mentre dal cielo l'aviazione batteva a tappeto Salerno e la piana di Paestum. L'esercito tedesco cercò di contenere gli Alleati, ma i generali Clark ed Alexander riuscirono a raggiungere Salerno e furono accolti con entusiasmo dalla popolazione.
Le battaglie durarono per più di una settimana, con enormi perdite anche tra i civili. Furono completamente distrutti 15.000 vani e quasi un quarto dei fabbricati industriali di Salerno. Oltre l'ottanta per cento degli immobili di Salerno furono danneggiati dai combattimenti.[2]
Salerno Capitale d'Italia
Nei mesi successivi, dal 10 febbraio al 15 luglio 1944 Salerno fu Capitale d'Italia. All'inizio del 1944 l'Italia da Monte Cassino in su era ancora occupata dai tedeschi e in questo contesto la città di Salerno fu scelta per ospitare i primi governi del dopoguerra. Questi esecutivi di unità nazionale avvennero in seguito alla cosiddetta Svolta di Salerno con cui i comunisti, guidati da Togliatti, misero da parte le loro avversità nei confronti della monarchia per costituire - insieme alle altre forze politiche - un governo trasversale, che si concretizzò principalmente col Governo Bonomi II.
L'11 febbraio 1944 si trasferì a Salerno il governo di Pietro Badoglio (Governo Badoglio I), a cui parteciparono due ministri salernitani (Giovanni Cuomo all'educazione nazionale e Raffaele Guariglia agli esteri). Il 27 aprile 1944 si riunì il primo Consiglio dei Ministri del governo di unità nazionale dopo la caduta di Benito Mussolini e del Fascismo, primo passo verso la restaurazione della Democrazia in Italia.
Il ministro Cuomo, durante il Governo Badoglio II, ottenne la creazione del "Magistero" di Salerno con sede a Palazzo Pinto nell'antica "Via dei Mercanti". In questa forma si concretizzò la rinascita degli studi universitari a Salerno, dopo che - sciolta la Scuola Medica Salernitana nel periodo napoleonico - anche l'ultimo scampolo di università salernitana era stato abolito dal ministro Francesco De Sanctis subito dopo l'Unità d'Italia.
Ivanoe Bonomi (Governo Bonomi II), divenuto Presidente del consiglio il 18 giugno 1944, sostituì Pietro Badoglio e realizzò con Togliatti la Svolta di Salerno. Il 4 agosto 1944 Roma fu liberata dai Tedeschi ed il governo continuò a riunirsi a Salerno fino a metà agosto 1944, quando si trasferì a Roma. In questi cinque mesi di Salerno capitale, il Re Vittorio Emanuele III alloggiò in una villa fuori Vietri sul Mare e partecipò alla vita politica salernitana. Alfonso Menna, che fu sindaco di Salerno negli anni cinquanta, era solito dire che l'idea di costruire il lungomare di Salerno era venuta anche dal Re d'Italia.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[3]

Economia
L'economia della città si basa fondamentalmente su commercio e terziario. Gran parte delle attività manifatturiere, infatti, non è sopravvissuta alla crisi degli anni '70. Rimangono tuttavia molto attive le aziende legate alla tradizionale industria ceramica e alimentare-conserviera.
Turismo
Contribuisce in modo rilevante all'economia cittadina il turismo, favorito dal clima, mite per quasi tutto l'anno, e dalla felice posizione che rende Salerno una sorta di cerniera tra la costiera Amalfitana a ovest e Paestum e la costiera Cilentana a sud. Non lontani dalla città si trovano, inoltre, Padula e il Parco nazionale del Cilento. I turisti sono prevalentemente nord-europei e nord-americani. I luoghi di maggiore interesse della città sono il bel lungomare, che si estende per circa 5 chilometri ed è fiancheggiato di aiuole e palme; la villa comunale, che al suo interno racchiude un giardino botanico ricco di fiori provenienti da tutto il mondo; il Duomo Normanno; l'acquedotto romano; il centro storico e l'antica via Mercanti con i suoi negozi di artigianato tipico. La spiaggia di Salerno è lunga circa 7 chilometri, equamente divisi tra stabilimenti balneari attrezzati e spiagge libere.
Infrastrutture e trasporti
Strade e autostrade
Salerno è collegata all' autostrada A3 (facente parte della Strada Europea E45) ed è l' estremità settentrionale della sua tratta più lunga, la Salerno-Reggio Calabria; inoltre, tramite il raccordo autostradale RA02, si possono raggiungere anche le autostrade A30 e A16.
Linee ferroviarie
<lavori in corso>
Trasporti marittimi
Il porto
Il porto di Salerno è uno dei più attivi del Tirreno. Esso movimenta circa 7 milioni di tonnellate di merci all'anno, di cui il 60% costituito da container.
Il trasporto merci per via marittima è costituito fondamentalmente da navi portacontainer e "Ro-Ro". Le prime servono principalmente un traffico su lunghe tratte, in particolare da e per l’Australia, la Nuova Zelanda, l’Estremo Oriente, il Nord Europa, il Centro, Nord e Sud America e l'Africa Occidentale. I Ro-Ro (navi che trasportano TIR, camion, automobili, etc.) invece servono tratte brevi e si collocano nel circuito noto come "Autostrade del Mare": le principali tratte sono da e per Malta, Tunisi, Palermo, Messina e Olbia.
Il trasporto passeggeri è servito principalmente dalle stesse navi Ro-Ro che effettuano con frequenza quasi giornaliera le tratte da e per: Malta, Tunisi, Palermo, Messina e Olbia. Il settore della croceristica è in via di sviluppo. Attualmente è in costruzione una stazione marittima (progettata dall'architetto Zaha Hadid) adibita a questo scopo.
Trasporto aereo
<lavori in corso>
Trasporto urbano
Il trasporto pubblico urbano è costituito dalla rete di autobus CSTP (Consorzio Salernitano Trasporto Pubblico), che serve Salerno e gran parte dei paesi circostanti la sua area metropolitana. Oltre alla CSTP, vi sono gli autobus della SITA che svolgono regolare servizio di trasporto, locale e a lunga percorrenza, nella provincia di Salerno e in tutta la Campania. Sia SITA che CSTP fanno parte del consorzio Unicocampania, formato da 13 aziende di trasporto pubblico su strada e su ferro, che, tramite delle tariffe unificate, serve tutta la regione.
Inoltre, è in fase avanzata di costruzione una metropolitana leggera, di circa 8 km di lunghezza, che una volta ultimata collegherà il centro storico con lo stadio Arechi. Sono allo studio eventuali prolungamenti fino all' aeroporto di Pontecagnano. [4]
Urbanistica
Quando fu Capitale d'Italia nel 1944, Salerno aveva uno sviluppo urbanistico limitato ad 80.000 abitanti tra l'area del suo vecchio porto, le aree collinari di Fratte ed i dintorni meridionali del colle Bellara. Nei decenni successivi la città si estese principalmente verso Pontecagnano Faiano e la piana del Sele, con la creazione di nuovi quartieri residenziali come Pastena, Mercatello, Torrione e San Leonardo..
In poco piu di vent'anni, principalmente col sindaco Alfonso Menna, Salerno raddoppiò la sua popolazione avvicinandosi ai 160.000 abitanti all'inizio degli anni settanta. In quegli anni la città ebbe un forte sviluppo industriale (specie nell'area di San Leonardo), favorito dalla politica assistenziale della Cassa per il Mezzogiorno.
Allo scopo di realizzare la cosiddetta "Salerno 200.000" (in riferimento alla popolazione ottimale da raggiungere) negli anni sessanta vennero progettate una serie di infrastrutture che successivamente furono realizzate, come l' ospedale "S. Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona", l' università a Fisciano, lo stadio "Arechi", il nuovo porto di Salerno e la circonvallazione tra i quartieri Fratte e San Leonardo. Queste opere si andarono ad aggiungere a quelle che si stavano completando in quegli anni, come l' autostrada Salerno-Reggio Calabria, la galleria ferroviaria di S. Lucia (tra Salerno e Nocera Inferiore), una delle più lunghe d'Italia, e il porto turistico (intitolato a Masuccio Salernitano).
Grandi opere
Negli ultimi decenni del novecento l'urbanistica salernitana si è rivitalizzata con nuovi progetti ed idee, come quelle del famoso architetto catalano Oriol Bohigas che nel 2003 ha ideato il nuovo Piano Regolatore (PRG) di Salerno.
Attualmente il Comune di Salerno sta patrocinando i lavori per la "Nuova Salerno" e si stanno completando grandi opere come la "Cittadella Giudiziaria", la "Lungoirno"' e la Metropolitana di Salerno.[5] Per altre opere, come il Palasport (progettato da Tobia Scarpa) e la "Stazione Marittima" (progettata dall'architetto Zaha Hadid), i lavori sono stati iniziati recentemente.
Inoltre vi sono progetti di ampio respiro nazionale come la nuova stazione ferroviaria di Salerno-Fisciano della ferrovia ad alta velocità TAV Napoli - Reggio Calabria, l'ingrandimento ad aeroporto internazionale dell' aeroporto di Salerno-Pontecagnano e nuovi porti turistici e commerciali sulla litoranea tra l' Irno ed il Sele.
Urbanisticamente Salerno soffre la dicotomia di avere, oltre alla città storica vera e propria, anche una seconda città-dormitorio, cresciuta nel secondo dopoguerra a sud del Forte La Carnale e del colle Bellara e costituita dai nuovi quartieri orientali (principalmente Pastena, Mercatello, Torrione e San Leonardo). Allo scopo di eliminare questa dicotomia vi sono numerosi progetti e realizzazioni, come il parco del Mercatello, la costruenda metropolitana e l' allungamento del lungomare cittadino fino al quartiere Torrione.
Vi è anche allo studio il progetto di potenziare il porto di Salerno con un tunnel ferroviario di collegamento alla linea Salerno - Cava dei Tirreni, allo scopo di snellire il traffico nella zona porto e di eliminare i binari ferroviari sul Lungomare Trieste (causa di molti incidenti, anche mortali).
Attualmente viene studiato il progetto di annettere a Salerno i comuni limitrofi di Vietri sul Mare, Fisciano e Pontecagnano con la finalità di creare un'area metropolitana dalla piana del Sele alla Costiera amalfitana. Quest' area metropolitana avrebbe una popolazione di oltre duecentomila abitanti e sarebbe servita (e collegata) da un sistema integrato di strade ed autostrade, linee metropolitane e ferrovie (normali e di tipo TAV) a livello europeo.
Amministrazione
Luoghi d'interesse
Salerno si trova vicino geograficamente al centro del cosiddetto "Triangolo turistico delle tre P", cioè il triangolo con i vertici costituiti da tre centri turistici di fama internazionale: Pompei, Paestum e Positano. Questo fatto peculiare dà alla città caratteristiche turistiche che vengono aumentate dai molti luoghi d'interesse propri di Salerno, come - per esempio - il Lungomare Trieste, il Castello di Arechi, Il Duomo ed il Museo Didattico della Scuola Medica Salernitana.[6]
Paesaggistico
- Lungomare Trieste. Venne considerato, quando fu creato negli anni cinquanta, uno dei migliori lungomari d' Europa, al livello di quelli della "Costa azzurra" francese. Si estende per oltre cinque km e possiede un lussureggiante palmeto, gemellato a quello del lungomare di San Remo per la tutela botanico-scientifica.
- Castello di Arechi. Dai tempi di Arechi II il castello di Salerno sovrasta la città dai suoi 300 metri di altezza. Il castello è dotato di un museo medievale con salone per conferenze e congressi. Offre una vista panoramica della città e del golfo di Salerno.
- Centro storico di Salerno. Il Centro storico di Salerno viene considerato come uno dei meglio conservati e ristrutturati della penisola italiana. La sua "Via dei mercanti" ancora oggi è fulcro importante del commercio e shopping cittadino. Il Duomo ne rappresenta il centro religioso, sociale e turistico.
- Giardino della Minerva. Si trova sulle pendici cittadine del colle su cui sorge il Castello di Arechi. L'antico Hortus sanitatis della Scuola Medica Salernitana è il luogo di fondazione del piu antico "Orto Botanico" europeo.
Il lungomare Trieste - Parco del Mercatello. Il Parco del Mercatello si trova nei quartieri orientali di Salerno. Ha un'estensione di dieci ettari e viene considerato uno dei parchi urbani maggiori d' Italia. Il parco è di recente inaugurazione (1998) e dispone di serre attrezzate con lussureggiante vegetazione, assieme ad un laghetto artificiale con canale.
- Forte La Carnale. Sito medievale della difesa di Salerno dagli Arabi e dagli Spagnoli, attualmente è stato ristrutturato con saloni per esposizioni e mostre culturali. Fa parte di un complesso turistico-sportivo (assieme ai campi di tennis, di hockey ed alla piscina coperta comunale) sulla spiaggia al centro della Salerno contemporanea.
- Villa Comunale di Salerno. Lussureggiante area verde di fronte al Teatro Verdi, dotata di un orto botanico con piante rare dell'area mediterranea. La sua famosa fontana (detta di "Don Tullio") fu realizzata nel 1790.
- Colle Bellara. Domina la foce dell'Irno, il fiume di Salerno, e dal suo belvedere si può osservare interamente il golfo di Salerno, dalla Costiera Amalfitana al Cilento.
Palazzi
- Teatro Verdi. Il Teatro Municipale Giuseppe Verdi fu parzialmente distrutto nel terremoto dell'Irpinia del 1980 e reinaugurato nel 1994, in occasione del cinquantenario di Salerno Capitale d'Italia. Fu inaugurato nel 1872 con struttura lignea ed è decorato interiormente dal pittore Gaetano D'Agostino.
- Palazzo di Città. Il Palazzo del Municipio di Salerno fu inaugurato nel 1936 con architettura in tipico stile fascista. Nel suo miglior salone, il "Salone dei Marmi", si riunì il primo Consiglio dei Ministri ed il governo di unità nazionale del Regno d'Italia nel 1944.
- Palazzo Genovese. In stile barocco settecentesco, fu ristrutturato dal famoso architetto Ferdinando Sanfelice.
- Palazzo Pinto. Sorge in Via dei Mercanti ed ospita la Pinacoteca Provinciale.
- Palazzo De Ruggiero. Palazzo seicentesco davanti al Duomo.
- Palazzo Fruscione. Costruito nel duecento con mura della Reggia di Arechi II.
- Palazzo Copeta. Sorge in Via Trotula, nella parte longobarda del Centro storico.
- Palazzo d'Avossa. Ristrutturato nel settecento dall'architetto Ferdinando Sanfelice.
- Palazzo Ruggi d'Aragona. Palazzo cinquecentesco vicino via dei Mercanti.
- Palazzo Morese. Costruito nel quattrocento in via Duomo.
Chiese
- Cattedrale. Il Duomo di Salerno si innalza col suo caratteristico campanile nel cuore del centro storico. Nella sua cripta si trova seppellito uno dei dodici apostoli di Cristo, San Matteo apostolo ed evangelista.
- Chiesa della SS. Annunziata. Situata a fianco dell'entrata settentrionale dell'antica Salerno (Portacatena), è abbellita dal campanile opera dell'architetto Ferdinando Sanfelice.
- Chiesa di San Gregorio. Costruita originariamente intorno all'anno mille sulla Via dei Mercanti, alloggia il Museo didattico della Scuola Medica Salernitana.
- Chiesa di San Pietro in Vinculis. Si trova nella Piazza Portanova e vanta pregiati dipinti.
- Chiesa di San Giorgio. La più bella chiesa barocca della città, con dipinti del maestro rinascimentale Andrea Sabatini.
- Chiesa di San Benedetto Faceva parte dell'omonimo monastero medioevale.
- Chiesa di Sant'Agostino. Famosa per la sua Madonna di Costantinopoli.
- Chiesa di Sant'Apollonia. Luogo d'incontri culturali.
- Chiesa del Santissimo Crocifisso. Situata nella via dei mercanti, possiede una cripta sotterranea dell'anno mille.
- Chiesa di San Pietro a Corte. Chiesa longobarda del X secolo, annessa alla reggia di Arechi II come "Cappella Palatina".
- Chiesa dell'Annunziatella. Situata vicino all'antico Forum romano, ha una fontana seicentesca nella facciata.
Monumenti
- Faro della Giustizia. Monumento nella costruenda "Cittadella giudiziaria" di Salerno, vicino al Colle Bellara (Masso della Signora).
- Monumento al Marinaio. Monumento in piazza della Concordia, davanti al porto turistico "Masuccio Salernitano".
Musei e Gallerie
- Museo Archeologico Provinciale. Si trova nel Convento di San Benedetto ed è famoso per la sua "Testa di Apollo".
- Museo Didattico della Scuola Medica Salernitana. Situato all'interno della chiesa longobarda di San Gregorio, possiede riproduzioni di documenti e miniature della Scuola medica.
- Museo Diocesano di Salerno. Situato vicino al Duomo, vanta una raccolta di arte sacra salernitana e meridionale.
La Natività di Andrea Sabatini (detto "Andrea da Salerno"), custodita nel Palazzo Pinto della Pinacoteca Provinciale
- Pinacoteca Provinciale. Si trova in via dei mercanti nel Palazzo Pinto e contiene pitture rinascimentali, come quelle del salernitano Andrea Sabatini.
Archeologia
- Area archeologica etrusco-sannitica di Fratte. L'insediamento più meridionale degli Etruschi, successivamente occupato dai Sanniti. Ha una necropoli di notevoli dimensioni.
Cultura
Salerno fu sede della più antica scuola medica d'Europa, la Scuola Medica Salernitana, per secoli ritenuta la maggiore fonte di scienza medica nell' occidente. Ancora oggi i suoi detti (scritti nel 1050 nel Regimen Sanitatis Salernitanum) sono rinomati, come il famoso "Mens sana in corpore sano" (mente sana in corpo sano) di Giovenale a cui sono ispirati.
La Scuola medica ha importanza anche per essere stata aperta alla partecipazione delle donne nel medioevo, aprendo la strada per l'emancipazione femminile nelle attività professionali in Europa. La prima donna medico nella storia fu la nobile salernitana Trotula de Ruggero (vissuta nel secolo XI presso la corte longobarda di Guaimario IV) che scrisse il famoso trattato di ginecologia De passionibus mulierum curandarum ed il primo libro di cosmesi femminile, il De ornatu mulierum.
La scuola iniziò a perdere importanza dalla fondazione dell'Università di Napoli e venne chiusa, dopo quasi mille anni di esistenza, da Gioacchino Murat nel 1811.
Università
Oggi il principale centro culturale di Salerno è la sua università: essa conta circa 40.000 studenti, provenienti prevalentemente da Campania, Basilicata e Calabria. L'università ha 10 facoltà: Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature Straniere, Scienze della Formazione, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Scienze Politiche e Medicina e Chirurgia, quest' ultima istituita nell' autunno 2005.
Personalità legate a Salerno
Nati a Salerno
- Nicola Abbagnano (1901-1990), filosofo
Riproduzione del profilo presente nel Duomo di Salerno di Giovanni da Procida - Alfano di Salerno (1015 ca.-1085), arcivescovo, medico ed erudito
- Giovanni Amendola (1882-1926), politico e vittima del fascismo
- Giovanni da Procida (1210-1298), medico e uomo politico
- Trotula de Ruggero (secolo XI), scrittrice e medico
- Giuliana De Sio (1957), attrice
- Andrea Fortunato (1971-1995), calciatore
- Giuseppe Galderisi (1963), calciatore ed allenatore
- Alfonso Gatto (1909-1976), poeta
- Guaimario IV (1013-1052), principe e politico
- Ippolito di Pastina (1615 ca.-1656), rivoluzionario "masaniello salernitano"
- Masuccio Salernitano (1410-1475), scrittore
- Neri per Caso, gruppo musicale
- Giampiero Pastore (1976), schermidore
- Alfonso Pecoraro Scanio (1959), politico
- Andrea Sabatini (1480-1530), pittore
- Michele Santoro (1951), giornalista
- Sichelgaita di Salerno (1040-1090), principessa longobarda
- Matteo Silvatico (1285-1342), medico e scienziato
Personalità legate alla storia della città
- Arechi II (720 ca.-787), principe longobardo e politico
- Lucia Annunziata (1950), giornalista
- Achille Bonito Oliva (1939), artista e critico d'arte
- Costantino l'Africano (1020-1087), medico ed erudito
- Gregorio VII (1020 ca.-1085), papa di "Canossa", seppellito nel Duomo
- Roberto il Guiscardo (1015 ca.-1085), condottiero Normanno, duca di Puglia e Calabria
- Pietro Badoglio (1871-1956), militare e primo ministro
- Ivanoe Bonomi (1873-1951), politico e primo ministro
- Ferrante Sanseverino (1507-1568), generale ed ultimo principe di Salerno
- Palmiro Togliatti (1893-1964), politico ed autore della "svolta di Salerno"
Tradizioni
Ricorrenze e festività
Tra le festività la più importante è il 21 settembre, ricorrenza di San Matteo apostolo ed evangelista, patrono della città.
In quest'occasione la statua d'argento del santo viene portata in giro per il centro cittadino in una processione molto sentita dalla popolazione.
La processione solitamente segue il percorso delle antiche mura cittadine su via Velia e via Roma, partendo dal Duomo e toccando la chiesa della SS. Annunziata.
Il programma delle celebrazioni religiose per San Matteo è tradizionalmente affiancato da festeggiamenti civili articolati in almeno tre giorni. Questi festeggiamenti, allietati da bancarelle nelle vie cittadine, prevedono sempre una serata conclusiva in piazza con un concerto di musica leggera e fuochi pirotecnici sul mare.
Gastronomia
La gastronomia di Salerno rispecchia molto la cucina dell'Europa mediterranea con primi piatti come i "Fusilli" ed i "Cavatielli" conditi con sughi di carne, e secondi piatti a base di cacciagione. Sono famosi i "Ravioli farciti", ripieni con uova e ricotta e conditi con ragù di carne prima di essere passati in forno.
La "Stracciatella salernitana" è una minestra popolare tipica dei pescatori del centro storico di Salerno. I migliori pesci del golfo di Salerno sono il cefalo, il merluzzo, la spigola, l' orata e le famose alici di Cetara. Famosi sono anche i piatti salernitani con specialità marinare, come la "Panzanella alla marinara" e l' "Impepata di cozze".
I più tipici prodotti gastronomici della città e dintorni sono il caciocavallo, la mozzarella di bufala, i pomodori "San Marzano" ed i dolci a base di castagne (come le "Zeppole di castagne" ripiene di cioccolata).
Il piu rinomato vino di Salerno è il "Colli di Salerno", come il "Montevetrano", un vino D.O.C. . Altri ottimi vini locali sono il "Falanghina", il "Taurasi" ed il "Greco di Tufo".
Il Comune di Salerno , allo scopo di salvaguardare la gastronomia salernitana, ha istituito recentemente il marchio "Gastronomia di qualità Donna Costanza medichessa salernitana".[7]
Media e Telecomunicazioni
Quotidiani Locali
Cartacei
- La Città www.lacittadisalerno.it
- Cronache del Mezzogiorno
- Il Salernitano
Online
- www.salernonotizie.it
- www.salernocity.com
- www.12mesi.it
- www.targatosa.it
- www.salernoeprovincia.net
- www.oltrenews.it
Canali TV Locali
- LIRA TV www.liratv.it
- Telecolore www.telecolore.it
- Telediocesi Salerno www.telediocesi.it
- Telesalerno Uno www.telesalerno1.it
- TV Oggi Salerno www.tvoggisalerno.it
- Quarta Rete
Sport
Sport di squadra
Gli sport più seguiti a Salerno sono il calcio e la pallanuoto.
Per quest'ultima disciplina si contendono il primato cittadino diverse società. La storica formazione della Rari Nantes Salerno, che ha disputato più volte il campionato di massima serie, è affiancata oggi, nell'albo d'oro locale, dal Circolo Nautico Salerno, che nel campionato 2004/05 ha conquistato la promozione in serie A1.
La passione per la squadra di calcio locale, la Salernitana, è sicuramente più popolare, ed accompagna la vita dei salernitani dal 1919, anno di fondazione della società, in quasi 90 anni di storia che hanno visto la compagine alternarsi tra i campionati di serie B e C, per poi stabilizzarsi in seconda divisione.
Nei campionati 1947/48 e 1998/99 la Salernitana ha gareggiato in serie A, battendo squadre blasonate come Milan, Inter e Juventus. Dalla stagione 2005/06, dopo il fallimento della prima squadra cittadina, la compagine disputa il campionato di serie C1 (girone B).
Squadre salernitane partecipano comunque ai massimi campionati nazionali di diversi sport, dalla pallamano (la cui squadra femminile, la Handball Salerno ha vinto lo scudetto nel 2004), all' hockey su pista (con la Roller Salerno, che nel 2003 e 2004 ha centrato la qualificazione alla coppa dei campioni dopo aver raggiunto il terzo posto nel campionato italiano di serie A1 e ha disputato la coppa CERS nel 2006), alla pallavolo (Indomita Salerno); praticati, se pure in serie minori, anche il rugby (A.S. Rugby Salerno, CUS Salerno) e la pallacanestro (A.S. Pallacanestro Salerno , Delta Basket Salerno).
Salerno vanta la presenza nel territorio della Scuola di Paracadutismo Salerno, con base nell' aeroporto Salerno-Pontecagnano. La scuola organizza corsi di paracadutismo e nel 2006 è riuscita a portare per la prima volta i campionati italiani assoluti nel meridione italiano, mettendo a segno un 2° posto nelle specialità "figure in caduta libera a 8 elementi" ed un 3° posto nelle "figure in caduta libera a 4 elementi".
Sport individuali
Importanti risultati sono venuti allo sport salernitano dalla scherma. La scuola Nedo Nadi ha formato schermidori di livello internazionale, come lo sciabolatore Giampiero Pastore, medaglia d'argento a squadre alle Olimpiadi di Atene 2004.
Il Circolo Canottieri Irno ha visto nascere la campionessa Laura Schiavone, classe 1986, medaglia d'oro ai campionati mondiali di canottaggio under 23 di Amsterdam nel 2005, categoria doppio femminile.
Impianti sportivi
Tra le principali strutture sportive presenti a Salerno vi sono:
- Stadio "Arechi" (calcio)
- Stadio "Donato Vestuti" (calcio, rugby, atletica)
- Palatenda "Marco Tulimieri" (hockey su pista, pallamano)
- Palasilvestri (pallacanestro)
- Palestra "Matteo Senatore" (pallacanestro, pallavolo)
- Pattinodromo "Tullio D'Aragona" (hockey su pista, pattinaggio)
- Piscina "Simone Vitale" (pallanuoto)
Gemellaggi
Salerno è gemellata con:
Galleria di immagini
-
Salerno vista dalla costiera Amalfitana
-
Panorama di Salerno dal colle Bellara (Masso della Signora)
-
Duomo di Salerno dall'alto
-
Interno della villa comunale
-
Lungomare Trieste e centro storico dal molo turistico
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Salerno
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Salerno»
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Salerno
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salerno
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Salerno
Note
- ^ L'origine del nome "Salerno" ha molte altre spiegazioni, secondo [1]: "Varie sono le ipotesi per quanto riguarda l'origine del suo nome....Alcuni studiosi hanno affermato che Salerno significasse luogo di sole; ma illustri posteriori non hanno accettato ciò e secondo loro il nome deriverebbe dall'abbondanza di sale, o dal vicino fiume Sele oppure dal vocabolo greco "salos" che significa mare e da "erno" che vuol dire pianta, quasi pianta uscente dal mare, alludendo all'erta prominenza del castello....I più rigettano tutte queste congetture ed affermano che il nome di Salerno deriva da Salum, oggi Canalone, ed il fiume Irno. Il nome Salerno non è che l'unione delle due parole: Salum ed Irno, tramutando la i in e, cosa facile da verificarsi per forza del dialetto che facilmente usa scambiare una vocale con l'altra. Salerno, infine, potrebbe significare paese delle saline, che abbondavano in passato in questa città".
- ^ Nella sezione "Salerno ieri ed oggi" del sito [2] vi sono fotografie dei combattimenti e della devastazione della città.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ In questo sito [3] vi sono parecchie informazioni utili sulla costruzione e il tracciato della metropolitana di Salerno.
- ^ Informazioni dettagliate sulle grandi opere della "Nuova Salerno" si hanno nel sito [4].
- ^ Nel sito [5] vi sono informazioni dettagliate sui venti "Rioni" del Centro storico di Salerno.
- ^ Nelle sezioni "Prodotti e ricette" e "Salerno ed i suoi vini" del sito [6] si possono trovare le migliori specialità gastronomiche ed i vini più prelibati di Salerno e dintorni.
Bibliografia
- Bonfanti, Giuseppe. Dalla Svolta di Salerno al 18 aprile 1948. Editrice La Scuola. Brescia 1979.
- Crisci, Generoso. Salerno sacra:ricerca storica. Edizioni della Curia arcivescovile. Salerno 1962.
- D'Episcopo, Francesco. Salerno. Sulla scia di Alfonso Gatto. Masuccio e l'Ottocento salernitano. Editrice Il Sapere. Ancona 2004.
- De Renzi, Salvatore. Storia documentata della Scuola Medica di Salerno.Tipografie Gaetano Nobile. Napoli 1857.
- Di Martino, Maristella. Le Ricette di Salerno. La cultura gastronomica della città. Editore Il Raggio di Luna. Salerno 2006.
- Errico, Ernesto. Cinquant'anni fa a Salerno. Ripostes Editore. Salerno 2004.
- Felici, Maria. Palazzi nobiliari a Salerno. Edizioni La Veglia. Salerno 1996.
- Giordano, Gaetano. Il Profeta della Grande Salerno. Cento anni di storia meridionale nei ricordi di Alfonso Menna. Avagliano Editore. Salerno 1999.
- Iannizzaro, Vincenzo. Salerno. La Cinta Muraria dai Romani agli Spagnoli. Editore Elea Press. Salerno 1999.
- Iovino, Giorgia. Riqualificazione urbana e sviluppo locale a Salerno. Attori, strumenti e risorse di una città in trasformazione. Edizioni Scientifiche Italiane. Napoli 2002.
- Mazzetti, Massimo. Salerno Capitale d'Italia. Edizioni del Paguro. Salerno 2000.
- Musi, Aurelio. Salerno moderna. Editore Avagliano. Salerno 1999.
- Roma, Adelia. I giardini di Salerno. Editore Elea Press. Salerno 1997.
- Seton-Watson, Christopher. Italy from Liberalism to Fascism, 1870-1925. John Murray Publishers. Londra 1967.