Stretto di Bering

stretto marino

Lo stretto di Bering è uno stretto marino tra capo Dežnëv, il punto più a est del continente asiatico, e capo Principe di Galles, il punto più a ovest del continente americano, dividendo quindi l'Alaska dalla Russia. È largo circa 91 chilometri, con una profondità compresa tra 30 e 50 metri.

Stretto di Bering
Lo stretto di Bering visto dal satellite.
StatiRussia (bandiera) Russia
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Coordinate65°55′18.05″N 168°52′44.5″W
Dimensioni
Larghezza85 km
Profondità massima50 m
Profondità media40 m
Idrografia
IsoleIsole Diomede

Lo stretto prende il nome da Vitus Jonassen Bering, un esploratore russo di nascita danese che lo attraversò nel 1728. È il tratto più settentrionale del Pacifico. Confina a nord con il mar dei Čukči (parte dell'Oceano Artico).

Geografia

Le isole Diomede si trovano esattamente in mezzo allo Stretto di Bering.

Sono state avanzate proposte per costruire un ponte attraverso lo stretto, che unirebbe la Siberia con l'Alaska, chiamato da alcuni il Ponte Intercontinentale della Pace. Altri hanno proposto di costruire un tunnel sotto allo stretto.

Preistoria

Durante le ere glaciali, l'area dello stretto emergeva dalle acque formando un ponte di terra, detto Beringia, che poteva essere attraversato a piedi. I primi esseri umani arrivarono nel continente americano in questo modo durante l'ultima era glaciale, e si diffusero successivamente verso sud.

Progetti di collegamento

Il telegrafo mai costruito

Il collegamento fisico fra l'Asia e il Nordamerica attraverso lo stretto di Bering sembrò divenire realtà nel 1864 quando una compagnia telegrafica russo-americana predispose la costruzione di una linea di comunicazione per connettere l'America con l'Europa attraverso l'ovest. Tale progetto fu però abbandonato in virtù dei buoni risultati registrati dal collegamento sottomarino sotto l'Atlantico inaugurato nel 1866[1].

La proposta di una diga

Nel 1956 la Russia propose la redazione di un piano congiunto finalizzato a riscaldare le acque dell'Artico e sciogliere così alcune formazioni glaciali. Il progetto mirava alla costruzione di una diga lunga 89 km lungo lo stretto: i flussi di ghiaccio e acqua fredda sarebbero stati confinati a nord della diga e le correnti tiepide avrebbero potuto conseguentemente estendere verso nord, fino alla diga, i loro benefici effetti. Gli esperti USA risposero che nonostante il progetto risultasse fattibile, gli 89 chilometri di diga avrebbero comportato un costo spropositato[2].

La ferrovia sperimentale

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia di Chase-Kirchner.

Anche l'adozione di tecnologia ferroviaria "ad alta velocità" sperimentale venne ipotizzata per la costruzione di una linea che congiungesse i due continenti. Nella seconda metà dell'Ottocento infatti lo stretto di Bering fu individuato fra i possibili scenari di applicazione della "aerodromic railway", una ferrovia sospesa progettata dagli ingegneri americani Chase e Kirchner. Anche tale progetto restò allo stadio di mera ipotesi.

Dal ponte al tunnel

  Lo stesso argomento in dettaglio: Tunnel sullo stretto di Bering.

Un altro collegamento ipotizzato era rappresentato da un ponte che congiungesse le sponde di Alaska e Siberia. Nonostante le evidenti difficoltà tecniche, politiche e finanziarie, la Russia ha autorizzato nel 2011 un finanziamento di 65 miliardi di dollari statunitensi per il progetto di un tunnel sullo stretto facente parte dell'ipotizzato collegamento transcontinentale "TKM-World Link". Qualora completata, tale opera, lunga 103 km, rappresenterebbe il più lungo ponte al mondo.

Note

  1. ^ Peter J. Hugill, La comunicazione mondiale dal 1844, Feltrinelli, 2005, p.54. ISBN 88-07-10384-2
  2. ^ "Ocean Dams Would Thaw North" Popular Mechanics, giugno 1956, p. 135.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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