Corso Galileo Ferraris
Corso Galileo Ferraris è un corso di Torino particolarmente importante: i suoi 3840 m. di lunghezza ne fanno uno dei più estesi corsi cittadini.
È dedicato all'ingegner Galileo Ferraris, fondatore dell'Associazione elettrotecnica italiana : parte dall'incrocio con via Cernaia (allineato, dalla parte opposta di questa via, con corso Siccardi), procedendo in direzione nord-sud, cioè parallelamente al cardo maximus, e termina confluendo in corso Unione Sovietica.
Corso Galileo Ferraris | |
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Altri nomi | Corso Galileo |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | Torino |
Circoscrizione | I Circoscrizione |
Quartiere | Crocetta |
Codice postale | 10130 |
Informazioni generali | |
Tipo | strada carrabile |
Lunghezza | 3 840 metri |
Pavimentazione | asfalto |
Intitolazione | Galileo Ferraris |
Costruzione | 1856 circa |
Collegamenti | |
Inizio | Via Cernaia, Corso Giuseppe Siccardi |
Fine | Piazzale San Gabriele da Gorizia, Corso Unione Sovietica |
Intersezioni | Corso Giacomo Matteotti, Corso Vittorio Emanuele II, Corso Stati Uniti, Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, Corso Luigi Einaudi, Corso Rosselli, Corso Enrico De Nicola, Piazzale Costantino Il Grande, Corso Lepanto, Corso Monte Lungo, Corso Sebastopoli |
Luoghi d'interesse | Mastio della Cittadella, Monumento a Pietro Micca, Monumento al Bersagliere, Monumento a Vittorio Emanuele II, Monumento a Galileo Ferraris |
Storia
Il corso venne aperto a metà dell'Ottocento, in seguito alla demolizione della vecchia Cittadella di Torino, della quale oggi rimane visibile soltanto il mastio e che è sede del museo dell'artiglieria; proprio davanti a questo edificio ha inizio il corso, che attraversa quella zona che, anticamente, era detta Siberia, un'ampia spianata al di fuori delle mura cittadine, poi bonificata per necessità di estendervi la città. Questa zona venne un tempo destinata ad uffici e vi vennero erette, tra l'altro, la Camera del Lavoro, demolita negli anni sessanta, ed i Comandi Militari.
Descrizione
Il corso si articola in tre carreggiate e due viali: una carreggiata centrale a due corsie per senso di marcia (nel tratto fra corso Vittorio Emanuele e corso Luigi Einaudi, a tre) e due controviali, separati ciascuno dalla carreggiata centrale da altrettanti ampi viali alberati.
All'incrocio con Corso Vittorio Emanuele II il corso si apre in un'ampia rotonda, che vede al suo centro il grande Monumento a Vittorio Emanuele II, inaugurato nel 1899. Attraversato corso Vittorio Emanuele II, si entra nell'elegante quartiere nobiliare detto Crocetta, eretto nell'Ottocento per le famiglie dell'aristocrazia cittadina. Qui ha sede oggi la GAM, galleria d'arte moderna di Torino.
Alla confluenza con i corsi Trieste e Montevecchio, si trova la statua dedicata a Galileo Ferraris, opera di Luigi Contratti inaugurata nel 1903. La statua, originariamente posizionata in piazza Castello, venne spostata ove si trova ora nel 1928.
All'incrocio con Corso Luigi Einaudi, corso Galileo Ferraris lambisce la chiesa della Crocetta e la settecentesca villa Rignon. Passato il quartiere Crocetta, esso sorpassa il collegamento ferroviario fra la linea Torino-Genova e le linee Torino-Milano e Torino-Parigi, confluendo poi nell'ampia rotonda di piazza Costantino il Grande (ove confluiscono anche i corsi Re Umberto e Giovanni Pascoli), attraversata a 900 da corso Lepanto, e va a delimitare il confine orientale di Piazza d'armi, confluendo infine, pochi metri dopo aver attraversato via Filadelfia, in Corso Unione Sovietica.
Monumenti
- Mastio della Cittadella, e il Monumento a Pietro Micca, all'inizio del corso.
- Il Monumento al Bersagliere, del 1980, all'incrocio con Via Bertolotti, dello scultore Assetto.
- Il Monumento a Vittorio Emanuele II, all'incrocio con Corso Vittorio Emanuele II.
- Monumento a Galileo Ferraris, all'incrocio con i corsi Montevecchio e Trieste.
Bibliografia
- Renzo Rossotti, Le Strade di Torino, pp.287-290, 1995, Newton Compton.