Il campionato iniziò il 12 settembre 2004, con un ritardo dovuto ai ricorsi seguiti ai processi giudiziari che avevano compromesso le posizioni del blasonato Napoli (che in estate aveva conosciuto il fallimento, con la conseguente perdita del diritto d'iscrizione al campionato di Serie B), e di un Como sull'orlo del baratro.
Grazie ad un atto amministrativo straordinario della FIGC, i partenopei ripartirono dalla Serie C1 con la denominazione di Napoli Soccer, in seguito all'adesione al lodo Petrucci che permetteva ad una nuova società cittadina di ripartire da una categoria inferiore a quella in cui si trovava la precedente società dichiarata fallita. Da par loro i lariani, neoretrocessi dalla Serie B 2003-2004 e inizialmente esclusi dalla Federcalcio (che aveva già ripescato in C1 la Fidelis Andria), riuscirono in extremis ad ottenere un posto nel torneo grazie a una sentenza del TAR; con i calendari già stilati, la Lega decise di ammettere il Como come diciannovesima squadra del girone A.
La stagione regolare sorrise a Cremonese e Rimini, che festeggiarono il ritorno in Serie B rispettivamente dopo 6 e 23 stagioni passate nelle categorie inferiori. Un altro ritorno tra i cadetti lungamente atteso (32 anni) fu quello del Mantova, che si aggiudicò i play-off così come l'Avellino, il quale festeggiò a sua volta il rientro in seconda serie ai danni del Napoli; gli azzurri poterono solamente affidare le loro speranze di promozione a una richiesta di ripescaggio mai esaudita.
A retrocedere direttamente furono Prato, Vis Pesaro, ai play-out Como, Vittoria, Chieti, [[Associazione Sportiva Dilettantistica Ginnastica e Sora, ma i lariani non si iscrissero alla Serie C2 ripartendo dalla D e quindi fallendo, Fidelis Andria, Reggiana, Benevento, SPAL decisero di ripartire dalla Serie C2, i ciociari ripartirono dalla D come il Como, e i marchigiani ripartirono addirittura in Prima Categoria, il Chieti invece venne ripescato.
Girone A
Doppia promozione dalla C2 alla B per Cremonese e Mantova, rivali tra loro, nonché distanti 66 km, che replicano insieme l'andamento della stagione precedente in C2 e tornano in Serie B dopo rispettivamente 6 e 32 anni: i grigiorossi conquistano la promozione l'8 maggio 2005 contro il Pisa vincendo in casa 2-1. I virgiliani, invece, ai Play-Off si sbarazzano del Frosinone in semifinale, e in finale battono nel derby dell'Oltrepò il Pavia, dimenticando la promozione sciupata nel 1994 per mani del Chievo che li portò al fallimento.
Il Como, dopo aver perso i Play-Out contro il Novara, decide di non iscriversi alla C2 e riparte, per la prima volta dal 1938, dai dilettanti: è fallimento (dichiarato ufficialmente il 22 dicembre 2004) per la squadra lariana, che fu appena abbandonata da Enrico Preziosi sull'orlo del baratro dopo esser stata, solo 2 anni prima, in Serie A. Retrocessero anche i siciliani del Vittoria per mano della Fidelis Andria, ma anche i pugliesi, quasi per solidarietà, ripartirono dalla C2 aderendo al Lodo Petrucci; niente da fare, invece, per il già condannato Prato.
Il girone B, abbastanza misto (squadre del Nord mischiate a squadre del Centro e del Sud), è vinto largamente dal Rimini, che ritorna in B dopo 23 anni: decisiva la vittoria contro il Chieti, penultimo in classifica, per 2-1 il 15 maggio; l'Avellino vince i Play-Off battendo in semifinale la Reggiana (che deciderà a fine stagione di aderire al Lodo Petrucci, ripartendo dalla C2) e in finale trova un Napoli agguerritissimo per tornare in fretta in B dopo essere caduto in C1 per la prima volta nella sua storia. L'andata al San Paolo finì 0-0, nel ritorno al Partenio vincono gli irpini per 2-1, lasciando con l'amaro in bocca i partenopei che chiesero invano il ripescaggio alla FIGC.
La Vis Pesaro retrocesse per prima in C2, ma decise di non iscriversi e ripartì dalla Promozione Marche; ai Play-Out caddero Chieti (contro la Fermana) e Sora (contro Giulianova). Reggiana, SPAL e Benevento decisero di ripartire dalla C2, mentre i sorani furono esclusi dai professionisti e gli abruzzesi furono ripescati in C1.