Scafista

comandante che trasporta immigrati irregolari utilizzando motoscafi veloci

Nell'uso comune della lingua italiana il termine «scafista» è spesso utilizzata in ambito giornalistico per indicare chi porta immigrati clandestini utilizzando imbarcazioni a motore o chi contrabbanda sigarette trasportandole con veloci motoscafi.

Personale del pattugliatore irlandese LÉ Eithne (P31) impegnato nel recupero di un barcone durante l'operazione Triton (15 giugno 2015), solitamente lo «scafista» si mimetizza fra i clandestini.

Nazionalità degli scafisiti trafficanti umani

L'origine degli scafisti è sensibilmente differente a quella dei migranti. Su 880 persone arrestate in Italia per questi fatti tra gennaio 2014 ed gosto 2015[1] si avevano: 279 egiziani, 182 tunisini, 77 senegalesi, 74 gambiani, 41 siriani, 39 eritrei, 29 marocchini, 24 nigeriani e 22 libici[2][3].

 
Numero di migranti sbarcati in Italia, 1997-2015[4][5].
Paesi d'origine 2014 -2015
  Egitto 31,70 %
  Tunisia 20,68 %
  Senegal 8,75 %
  Gambia 8,41 %
  Siria 4,66 %
  Eritrea 4,43 %
  Marocco 3,62 %
  Nigeria 2,73 %
  Libia 2,5 %
Altri paesi 12,84 %

Bibliografia

  • Cristina Giudici, Mare Monstrum, Mare Nostrum: Migranti, scafisti, trafficanti. Cronache dalla lotta all'immigrazione clandestina, UTET, ISBN 978-88-511-3318-4

Note

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