Ferrovia Roma-Ancona
La ferrovia Roma-Ancona collega la capitale con la costa adriatica e più precisamente con la città di Ancona. Durante il suo percorso, questa attraversa la catena montuosa degli Appennini, in buona parte in territorio umbro, dove tocca anche le città di Terni, Spoleto e Foligno. Nei progetti originali, predisposti ancora dallo Stato Pontificio, fu denominata Strada Ferrata Pio Centrale, ma tale nome fu poi abbandonato dallo Stato Italiano.
Roma-Ancona | |
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Stati attraversati | ![]() |
Inizio | Roma |
Fine | Ancona |
Attivazione | 1865-66 |
Gestore | RFI |
Precedenti gestori | SFR (1865-1885) RA (1885-1905) FS (1905-2001) |
Lunghezza | 299 km |
Scartamento | 1.435 mm |
Elettrificazione | 3.000 V CC |
Ferrovie | |
Storia
Tratta | Inaugurazione[1] |
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Falconara-Ancona | 17 novembre 1861[2] |
Orte-Foligno | 4 gennaio 1866 |
Foligno-Falconara Marittima | 29 aprile 1866 |
Roma-Orte | 1º aprile 1865[3] |
Il progetto della ferrovia prese forma nell'allora Stato Pontificio dopo la morte, nel 1846, di papa Gregorio XVI che, pur non essendo contrario all'uso del mezzo ferroviario (a dispetto della diffusa credenza), non ne autorizzò mai la costruzione. Salito sul trono di Pietro Pio IX, la Segreteria di Stato, con la Notificazione del 7 novembre 1846 autorizzava tra l'altro la costruzione di una ferrovia che collegasse lo Stato al suo principale porto dell'Adriatico, quello di Ancona[4].
Lo scopo era anche quello di raggiungere Bologna e Modena e collegarsi con le strade ferrate del Lombardo-Veneto. Vennero presentate varie alternative di tracciato passanti per il valico di Fossato, per la valle del fiume Potenza e per la valle del Nera e del Chienti, ma alla fine la commissione pontificia approvò la prima alternativa rilasciandone nel maggio 1856 la relativa facoltà (concessione).
Il progetto esecutivo prese il nome di Strada Ferrata «Pio Centrale» in onore del Papa[5], ma fu realizzata solo dieci anni dopo, inaugurata il 29 aprile 1866, dal Regno d'Italia; l'avvio dei lavori era stato rallentato dal passaggio dallo Stato Pontificio al Regno d'Italia di gran parte del territorio attraversato dalla ferrovia e la costruzione era andata a rilento per dissesti e scandali finanziari, difficoltà di tracciato e non ultimo, anche incidenti come l'esplosione del deposito di polveri da sparo durante la costruzione del tratto Narni-Nera Montoro. L'esercizio fu comunque iniziato, nelle tratte già costruite, già nel 1865 dalla Società per le strade ferrate romane (SSFR), nata dalle ceneri di un gruppo di piccole società minori.
Nel 1870 la linea venne interrotta nel suo tratto romano dal Genio guastatori pontificio in più punti, per contrastare l'occupazione italiana degli ultimi avamposti dello Stato della Chiesa. Riattivata con Roma ormai capitale, svolse tuttavia un servizio oltremodo scadente, che a seguito delle proteste generali portò al riscatto della linea da parte dello Stato, dato il fallimento della SSFR.
Nel 1885 la linea venne incorporata nella Rete Adriatica e gestita dalla Società Italiana per le strade ferrate meridionali che già nel 1890 provvide all'attivazione del doppio binario tra Roma ed Orte.
Il 1° luglio 1905 l'esercizio passò alle Ferrovie dello Stato.
Il 22 maggio 1906 venne attivata la tratta da Ancona ad Ancona Marittima[6] e il 16 settembre 1907 venne raddoppiato il tratto tra Ancona e Falconara Marittima[7].
Data l'importanza della relazione e per il traffico in aumento, durante il periodo fascista, si procedette al potenziamento delle infrastrutture; la linea comunque continuò ad essere esercita con trazione a vapore con l'uso delle potenti locomotive 471.
Nel 1935 l'introduzione delle automotrici ALn 56 permise di ridurre quasi a metà il tempo di percorrenza occorrente alla relazione stabilendo anche treni non stop tra Roma ed Ancona in sole 4 ore contro 7 ore dei treni ordinari a vapore.
Il 28 ottobre 1939 entrò in esercizio la trazione elettrica a 3.000 V CC[8] con l'utilizzo delle nuove elettromotrici binate ALe 40 provviste anche di cucina a bordo.
Il 15 luglio 1939 entrò in esercizio il raddoppio tra Narni e Terni e il 12 febbraio 1940 quello tra Orte e Narni[7] ma già nel 1944 la linea intera era interrotta in vari punti con gravissimi danni ad oltre il 60% delle infrastrutture. La riattivazione completa avvenne il 12 maggio 1945[7].
La linea, proprio a causa della sua tortuosità, è stata protagonista dell'importante esperimento di esercizio con l'innovativo ETR 401 Fiat/FS che è il capostipite della variegata famiglia dei Pendolini.
Interventi di potenziamento e raddoppio
La linea Roma-Ancona è una linea piuttosto trafficata, infatti nel corso della giornata, coesistono treni regionali, interregionali, Intercity e Frecciabianca, su un percorso con lunghi tratti a binario semplice. Proprio per l'importanza assunta nel corso degli anni dalla ferrovia, sono iniziati lavori di potenziamento e raddoppio del tracciato e altri ne sono in progetto nel corso degli anni a venire.
Attualmente la situazione lungo il tracciato ferroviario, lungo quasi 300 km, è la seguente:
- 164 km a doppio binario
- 125 km a binario semplice
Realizzati
- Roma Termini-Orte, lungo 82 km, tracciato in comune alla linea lenta per Firenze, già raddoppiato nel 1890;
- Orte-Terni, lungo 30 km, già raddoppiato negli anni novanta con esclusione di un tratto soggetto a caduta massi e perciò sorvegliato da appositi segnali;
- Campello sul Clitunno-Foligno, lungo 15 km, raddoppiato nel corso degli anni novanta con le caratteristiche di linea ad alta velocità;
- Fabriano-PM 228, lungo 5 km, lavori ultimati nell'agosto 2010;
- Montecarotto-Falconara Marittima, lungo 25 km, raddoppiato nel corso degli anni novanta;
- Falconara Marittima-Ancona, lungo 8 km, tracciato in comune con la ferrovia adriatica, già raddoppiato nel 1907.
In corso
- Raddoppio Spoleto-Campello sul Clitunno, per un totale di 9,8 km, la cui attivazione è prevista nel corso del 2016. Sono in corso i lavori per il completamento delle opere civili, la realizzazione dell'armamento, degli impianti di trazione elettrica, di luce, forza motrice e di telecomunicazioni[9];
- Raddoppio Castelplanio-Montecarotto, per un totale di 5,8 km, la cui attivazione è prevista nel corso del 2016. Sono in corso i lavori per il completamento delle opere civili, la realizzazione dell'armamento, degli impianti di trazione elettrica, di luce e forza motrice nonché le attività negoziali per l'affidamento degli appalti per la modifica degli impianti di segnalamento e di telecomunicazioni[9].
- Nodo di Falconara Marittima, per un totale di 4 km, il cui completamento è previsto per settembre 2019. A Febbraio 2016 è in corso la progettazione esecutiva con conseguente inizio dei lavori previsto per settembre 2016[10].
Futuri
Sono previsti, negli anni a venire e con tempistiche ancora da definire, i seguenti interventi:
- Raddoppio Terni-Spoleto, di 22,4 km;
- Raddoppio Foligno-Fabriano, di 54 km. L'intervento si sviluppa prevalentemente in variante di tracciato in galleria ed in piccola parte in affiancamento al binario esistente. È stato redatto il Progetto Preliminare nel 2006[9];
- Raddoppio PM 228-Castelplanio, di 21 km. L'intervento si sviluppa in gran parte in variante di tracciato in galleria ed in parte in affiancamento al binario esistente. È in fase di approvazione il Progetto Preliminare[9].
Caratteristiche
La linea è una ferrovia in parte a binario semplice, in parte a Doppio_binario e elettrificato in Corrente_continua a 3000 volt. La gestione di entrambe le infrastrutture è affidata a Rete Ferroviaria Italiana.
È munita di Sistema Controllo Marcia Treno[11], di Controllo Centralizzato del Traffico (in alcune tratte) e di Sistema di Comando e Controllo (Falconara Marittima-Ancona Marittima)[12].
Esercita dal Dirigente Centrale Operativo con sede a Roma Termini (Terni-Montecarotto) e a Bari Lamasinata (Falconara Marittima-Ancona Marittima) e da Dirigente Centrale con sede a Roma Termini (Roma Termini-Terni e Montecarotto-Falconara Marittima) fa uso dei regimi di circolazione Blocco Automatico a Correnti Codificate (Ancona-Jesi e Foligno-Campello sul Clitunno) e Blocco Conta Assi (Ancona-Ancona Marittima, Jesi-Foligno e Campello sul Clitunno-Roma Termini) consentendo velocità massime comprese tra 90 e 120km/h (rango P) nei tratti a binario semplice e fino a 150-180km/h (rango P) nei tratti a doppio binario.
Percorso
Stazioni e fermate | ||||||||
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0+000 | Roma Termini | 58 m s.l.m. | |||||
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per Firenze / per Pescara | |||||||
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per Nettuno, Linea per Napoli (via Cassino), per Pisa e Linea per Napoli (via Formia) | |||||||
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Roma San Lorenzo | |||||||
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4+505 | Roma Tiburtina | ||||||
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7+183 | Roma Nomentana * 1983 | ||||||
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Fiume Aniene | |||||||
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10+330 | Nuovo Salario * 1981 | ||||||
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12+772 | Fidene * 1995 | ||||||
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Grande Raccordo Anulare | |||||||
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16+227 | Settebagni | ||||||
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Linea per Firenze (direttissima) | |||||||
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Autostrada del Sole | |||||||
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25+582 | Monterotondo-Mentana | ||||||
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30+994 | Piana Bella di Montelibretti * 1981 | ||||||
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48+521 | Poggio Mirteto | ||||||
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52+835 | Gavignano Sabino | ||||||
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56+784 | Stimigliano | ||||||
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60+810 | Collevecchio-Poggio Sommavilla | ||||||
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Autostrada del Sole | |||||||
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fiume Tevere | |||||||
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Ferrovia Direttissima | |||||||
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69+737 | Civita Castellana-Magliano | ||||||
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fiume Tevere | |||||||
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73+837 | Gallese in Teverina | ||||||
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fiume Tevere | |||||||
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Ferrovia Direttissima | |||||||
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Interconnessione Orte Sud con la Direttissima | |||||||
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linea per Civitavecchia | |||||||
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82+503 | Orte | 52 m s.l.m. | |||||
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linea per Firenze | |||||||
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fiume Tevere | |||||||
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Autostrada A1 - Strade europee E35-E45 | |||||||
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confine Lazio-Umbria | |||||||
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88+341 | San Liberato | 67 m s.l.m. | |||||
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91+884 | Nera Montoro | 83 m s.l.m. | |||||
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92+583 | gall. Santa Croce (3.657 m) | ||||||
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97+693 | |||||||
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Narni-Amelia | 93 m s.l.m. | |||||
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linea per Sulmona e L'Aquila / linea FCU per Perugia | |||||||
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111+479 | Terni | termine doppio binario, 129 m s.l.m. | |||||
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123+591 | Giuncano | 353 m s.l.m. | |||||
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126+627 | gall. Balduini (1.642 m) | ||||||
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128+269 | |||||||
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Balduini | 431 m s.l.m. | ||||||
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133+927 | Baiano di Spoleto | 380 m s.l.m. | |||||
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140+709 | Spoleto SSIF / FS | 304 m s.l.m. | |||||
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linea SSIF per Norcia † 1968 | |||||||
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146+724 | San Giacomo di Spoleto | 257 m s.l.m. | |||||
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150+607 | Campello sul Clitunno | inizio doppio binario, 232 m s.l.m. | |||||
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157+086 | Trevi | 214 m s.l.m. | |||||
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165+971 | Foligno | termine doppio binario, 239 m s.l.m. | |||||
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linea per Terontola | |||||||
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170+146 | Scanzano-Belfiore | 270 m s.l.m. | |||||
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175+429 | Capodacqua-Pieve Fanonica | 321 m s.l.m. | |||||
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179+245 | Valtopina | 360 m s.l.m. | |||||
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184+601 | Nocera Umbra | 396 m s.l.m. | |||||
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189+460 | Ponte Parrano di Nocera Umbra * 1947[13] | 440 m s.l.m. | |||||
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194+796 | Gaifana | 484 m s.l.m. | |||||
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201+893 | Gualdo Tadino | 462 s.l.m. | |||||
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207+729 | Fossato di Vico-Gubbio FS / Fossato di Vico FAC | ||||||
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linea FAC per Arezzo † 1945 | |||||||
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211+601 | P.M. Galleria Fossato | ||||||
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211+782 | gall. Fossato (1.908 m) | ||||||
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confine Umbria-Marche | |||||||
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213+690 | |||||||
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216+950 | Cancelli di Fabriano | 423 m s.l.m. | |||||
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Fabriano (vecchia) | |||||||
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linea per Pergola † 2015 | |||||||
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223+903 | Fabriano | inizio doppio binario, 325 m s.l.m. | |||||
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225+520 | gall. Fabriano (1.717 m) | ||||||
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227+237 | |||||||
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P.M. 228 | termine doppio binario 276 m s.l.m. | |||||
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232+018 | Albacina | 240 m s.l.m. | |||||
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linea per Civitanova Marche | |||||||
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239+397 | Genga-San Vittore Terme * 1916[14] | 195 m s.l.m. | |||||
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242+739 | gall. Della Rossa (1.228 m) | ||||||
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243+967 | |||||||
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246+295 | Serra San Quirico | 158 m s.l.m. | |||||
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252+541 | Castelplanio-Cupramontana | 125 m s.l.m. | |||||
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258+430 | Montecarotto-Castelbellino | inizio doppio binario, 97 m s.l.m. | |||||
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261+240 | Pantiere di Castelbellino * 1949[15] | 86 m s.l.m. | |||||
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267+403 | Jesi | 69 m s.l.m. | |||||
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278+185 | Chiaravalle | 22 m s.l.m. | |||||
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Autostrada A14 - Strada europea E55 | |||||||
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280+961 | Castelferretti | 19 m s.l.m. | |||||
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283+828 | Falconara Stadio * 2004[16] | ||||||
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linea per Bologna | |||||||
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Falconara Marittima | 4 m s.l.m. | |||||
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198+307 | Palombina | 4 m s.l.m. | |||||
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200+557 | Ancona Torrette * 2002[17] | ||||||
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Ancona | 3 m s.l.m. | |||||
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linea per Lecce | |||||||
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1+720 | Ancona Marittima † 2015 | 2 m s.l.m. |
La linea, in partenza da Roma, utilizza il percorso della linea storica per Firenze, dalla quale si distacca all'uscita della stazione di Orte con un tracciato in parte a doppio e in parte a semplice binario; dalla stazione di Falconara Marittima in poi si innesta sulla ferrovia Bologna-Ancona percorrendo la tratta finale in comune con quest'ultima.
La trazione è elettrica a 3.000 V corrente continua per tutto il percorso.
Negli anni recenti sono stati fatti importanti lavori di ammodernamento per quanto riguarda la sicurezza della circolazione che tuttavia hanno prodotto l'impresenziamento di molte stazioni ora esercite in automatismo.
Note
- ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
- ^ Parte della linea Bologna-Ancona.
- ^ Parte della linea Roma-Firenze.
- ^ Ministero del commercio e dei Lavori Pubblici, Ragguaglio di quanto è stato operato dal 1859 al 1863 (nella sezione delle strade ferrate), Roma, Tipografia della Reverenda Camera Apostolica, 1864.
- ^ Nella Notificazione del 1846 era stata approvata la costruzione di tre linee ferroviarie. Allo scopo erano state costituite tre società: «Pio Latina», «Pio Centrale» e «Pio Emilia».
- ^ Stazioni del Mondo - Ancona Marittima, su www.stazionidelmondo.it. URL consultato il 16 marzo 2016.
- ^ a b c Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
- ^ Ministero delle Comunicazioni, Ferrovie dello Stato. Ufficio impianti elettrici e di segnalamento, Elettrificazione ferrovia Orte-Falconara, Reggio Calabria, 1939.
- ^ a b c d Orte-Falconara - Italferr
- ^ Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni: Collegamento ferroviario tra Orte-Falconara Marittima e linea adriatica, audizione Rete Ferroviaria Italiana, su webtv.camera.it. URL consultato il 4 febbraio 2016.
- ^ Parte della linea Bologna-Ancona.
- ^ Parte della linea Roma-Firenze.
- ^ Ordine di Servizio n. 69 del 1947
- ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 146, 1916
- ^ Ordine di Servizio n. 15 del 1949
- ^ Impianti FS, in "I Treni", anno XXVI n. 267 (febbraio 2005), pp. 6-7. ISSN 0392-4602
- ^ Impianti FS, in "I Treni", anno XXIII n. 241 (ottobre 2002), p. 7. ISSN 0392-4602
Bibliografia
- Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 105 (Ancona-Foligno)
- Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 106 (Foligno-Orte)
- Gianfranco Tiberi, Gli investimenti ferroviari: 150 anni di altalena, in La tecnica professionale, Roma, CIFI, 1989.
- Gian Guido Turchi, La ferrovia Roma-Ancona dalla "Pio centrale" al "Pendolino", in Ferrovie italmodel, Verona, edizioni EMME, 1979.
Voci correlate
Altri progetti
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