Coletta
Coletta (Culëtta in dialetto piacentino) è una località del comune di Farini nell'alta val Nure, in provincia di Piacenza, prossima alla frazione di Groppallo alla cui parrocchia appartiene.[1]
Coletta frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Farini |
Territorio | |
Coordinate | 44°40′09.39″N 9°34′42.04″E |
Altitudine | 650 m s.l.m. |
Abitanti | 2 (2009) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 29023 |
Prefisso | 0523 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | Visitazione di Maria a santa Elisabetta |
Giorno festivo | prima domenica di Luglio |
Cartografia | |
Geografia fisica
La frazione si trova nella parte meridionale del comprensorio parrocchiale, a ridosso del confine con il Comune di Ferriere.
L'antico borgo di Coletta si sviluppa su di un poggio a poco più di 650 m s.l.m., incuneato nelle tre valli del Nure, Lavaiana e Lardana.
Da sottolineare l'importanza geografica del borgo legato fortemente alla Via degli Abati, come largamente dimostrato in uno studio pubblicato nel 2009 dallo studioso locale Claudio Gallini, dove si scopre la variante di passaggio di monaci e pellegrini provenienti da Bobbio, dal guado sul Nure presso Boli, verso Monecari e Boccolo dei Tassi passando proprio per Coletta in epoche medievali.[2]
Etimologia
Il toponimo è chiaramente di origine latina, "collis", strettamente legato alla collina su cui si erge il villaggio.[3]
Storia
Dagli Estimi Farnesiani scopriamo che i primi insediamenti umani documentati, risalgono alla prima metà del sec. XVI, quando questo villaggio apparteneva alla Comunità di Groppazzolo, un'antica comunanza rimasta in essere fino ai primi anni del sec. XIX.[4]
Come già accennato a Coletta transitava, in epoca Medievale, un'importante variante della Via degli Abati che permetteva a pellegrini e abati di raggiungere in breve tempo il vicino villaggio di Monecari (o Monegari) e così trovarsi a poca distanza da Boccolo dei Tassi dove esisteva lo xenodochio intitolato a San Pietro Apostolo.[5]
Attorno al sec. XV nei pressi dell'adiacente villaggio di Boli, si ergeva una torre militare (Il castello di Boli) con funzione di controllo del passaggio sul torrente Nure, appartenente alla famiglia Nicelli; il borgo di Coletta era collegato direttamente a questo fortilizio attraverso una strada, "strada del castello" che tuttora rimane viva anche grazie al toponimo "ra strà du castlòn" (la strada del castellone nel dialetto locale).[6]
In epoche più recenti, già a partire dai primi anni del sec. XX, da questo villaggio partirono i primi pionieri piacentini nel campo della commercializzazione delle sementi, emigrati nel Nord Ovest italiano; ancora oggi imperi commerciali di questo settore, soprattutto in Piemonte e Lombardia, portano nella loro insegna nomi e cognomi di personalità nate proprio a Coletta di Groppallo.[7]
Monumenti e luoghi d'interesse
- Coletta protegge uno dei dodici antichi oratori della parrocchia di Groppallo; la struttura eretta nel 1726, per cura della famiglia Cavanna, è intitolata alla "Visitazione di Maria a santa Elisabetta". A differenza di tutti gli altri, questa cappella possiede una devozione non legata a un santo ma a un fatto: "Il viaggio compiuto da Maria, da Nazaret fino a Ain-Karim, per visitare la cugina Elisabetta incinta di Giovanni".
- A Coletta rimane l'unico esemplare di croce lignea a ricordo della prima Missione Campestre avvenuta in Italia nell'autunno del 1949, per mano di mons. Antonio Cavaciuti l'allora parroco di Groppallo.
Persone legate a Coletta
- Georges Cogny (Versailles, 15 marzo 1932), cuoco e gastronomo che a Piacenza portò per primo la nouvelle cuisine; egli sposò in Francia Lucia Cavanna emigrata da Coletta nel 1948 e assieme aprirono in val Nure il ristorante denominato "Cantoniera", famoso in tutto il mondo culinario. [8]
Infrastrutture e trasporti
Coletta, distante 7 Km dal Comune di Farini, è raggiungibile dalla SP8 lungo l'asse Cantoniera - Pione.[1]
Curiosità
Le famiglie del borgo portano per la maggiore il cognome "Cavanna", tipico di tutta l'area groppallina e dell'alta val Nure in genere.
Note
- ^ Claudio Gallini, Maràssa e Curiàtta, Piacenza, LIR, 2015, p. 300, ISBN 978-88-951-5359-9.
- ^ Claudio Gallini, Antico Borgo Coletta, Piacenza, EDIPRIMA, 2009, p. 53.
- ^ Claudio Gallini, Maràssa e Curiàtta, Piacenza, LIR, 2015, p. 301, ISBN 978-88-951-5359-9.
- ^ Claudio Gallini, Maràssa e Curiàtta, Piacenza, LIR, 2015, p. 301, ISBN 978-88-951-5359-9.
- ^ Claudio Gallini, Antico Borgo Coletta, PIacenza, EDIPRIMA, 2009, p. 61.
- ^ Claudio Gallini, Il castello di Boli, Piacenza, Tip.Le.Co., 2010.
- ^ Claudio Gallini, Maràssa e Curiàtta, Piacenza, LIR, 2015, p. 590, ISBN 978-88-951-5359-9.
- ^ Claudio Gallini, Maràssa e Curiàtta, Piacenza, LIR, 2015, p. 266, ISBN 978-88-951-5359-9.
Bibliografia
- Claudio Gallini Antico Borgo Coletta, Un viaggio nella storia e nella tradizione di un antico borgo della val Lardana EDIPRIMA 2009.
- Claudio Gallini Il castello di Boli TIPLECO 2010
- Claudio Gallini Gli oratori di Groppallo LIR 2013
- Claudio Gallini Maràssa e Curiàtta, il primo dizionario del dialetto groppallino LIR 2015
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su coletta.altervista.org.
- Oratorio di Coletta, groppallo.altervista.org