Lisp
Lisp (List Processor) è una famiglia di linguaggi di programmazione con implementazioni sia compilate sia interpretate, associata nel passato ai progetti di intelligenza artificiale. È stato ideato nel 1958 da John McCarthy[1] come linguaggio formale per studiare la computabilità di funzioni ricorsive (nel senso di Skolem) su espressioni simboliche. È stato anche il primo linguaggio a facilitare uno stile di programmazione funzionale.
Lisp linguaggio di programmazione | |
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Autore | John McCarthy |
Data di origine | 1958 |
Utilizzo | intelligenza artificiale |
Paradigmi | imperativo e funzionale |
Tipizzazione | dinamica, forte |
Estensioni comuni | .lisp |
Influenzato da | IPL |
Ha influenzato | CLIPS, CLU, COWSEL, Dylan, Falcon, Forth, Haskell, Io, Ioke, JavaScript, Julia, Logo, Lua, Mathematica, ML, Nu, OPS5, Perl, POP-2/11, Python, Qi, R, Shen, Rebol, Ruby, SmallTalk, Tcl |
Implementazione di riferimento | |
Sistema operativo | Linux, Mac OS X e Windows |
Il primo software libero (free software) con un core LISP è stato emacs, diffuso editor di testo per terminale progettato negli anni ottanta da Richard Stallman sulle LISP machine dell'epoca e portato successivamente su tutti i sistemi operativi. Commercialmente, la diffusione più rilevante del linguaggio è avvenuta con la sua integrazione in programmi di uso comune, come nel CAD AutoCAD (Autodesk inc.) o come nel publisher Interleaf (Interleaf Inc.), che utilizza una versione personalizzata di Lisp e strettamente integrata con le funzioni di programmazione dell'ambiente grafico.
La Symbolics Technology Inc. ha realizzato negli anni '80 delle workstation e server con sistema operativo multitasking e orientato agli oggetti con una potentissima interfaccia grafica di programmazione simbolica, tutto interamente programmato in LISP anche il microcodice del processore LISP: foto.
Le prime LISPM (LISP Machine) erano state implementate al MIT. Anche la Xerox produsse delle macchine LISPM (Dandylion, Dandytiger) come pure la Texas Instrument (TI Explorer).
Complessi software LISP restano ancora in servizio presso enti governativi, militari, aerospaziali, compagnie aeree, compagnie petrolifere, ecc.[senza fonte] per complessi giochi di simulazione e valutazione di strategie operative.
Data la grande versatilità del linguaggio e quindi la facilità di estensione e personalizzazione da parte del programmatore[senza fonte], sono fioriti molti dialetti di LISP, tra cui, il più diffuso, e quello a cui solitamente ci si riferisce parlando di LISP, è il Common LISP. Altri sono lo Scheme e l'Arc.
Programma di esempio
Gli esempi qui riportati sono scritti in Common LISP
(format t "Hello, World!")
(princ "Hello, World!")
(print "Hello, World!")
(write "Hello, World!")
Es: con Cmucl lisp GPL interprete e compilatore di codice macchina e/o bytecode provate a digitare:
* (format t "~&Hello, world!~%") Hello, world! NIL *
Per compilare quanto sopra scrivere in un file di testo dal nome "test.lisp" quanto segue:
(defun miotest () (format t "~&Hello, world!~%"))
Lanciate Cmucl e da linea comandi del lisp interprete digitare:
# lisp .... * (compile-file "..../test.lisp")
Il comando trasforma e compila il file in test.x86 (codice macchina X86), quindi basta digitare:
* (require:test) * (miotest) Hello, world! NIL *
...
Dialetti del LISP
Bibliografia
Voci correlate
- car cdr e cons: le funzioni fondamentali del Lisp per operare sulle liste
- Common LISP - Il principale dialetto Lisp
- Steel Bank Common Lisp - Interprete e compilatore Common ModLisp
- Lisp Toolkit per la creazione di interfacce grafiche multipiattaforma
Altri progetti
- Wikibooks contiene testi o manuali su Lisp
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lisp
Collegamenti esterni
- Italian Lisp User Group, su lisp.it.
- "Il Mio Lisp", libro italiano sul linguaggio Lisp utilizzato nei software CAD, su redchar.net.
- Common Lisp e Tools + manuali con distribuzione Knoppix pronta per l'uso, (Lisp Live CD)
- ^ John McCarthy, Recursive Functions of Symbolic Expressions and Their Computation by Machine, Part I, su www-formal.stanford.edu. URL consultato il 13 ottobre 2006.