Uri (Italia)

comune italiano in Sardegna

Uri è un comune italiano di 2.999 abitanti[1] della provincia di Sassari in Sardegna.

Uri
comune
Uri – Stemma
Uri – Bandiera
Uri – Veduta
Uri – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Città metropolitana Sassari
Amministrazione
SindacoGennaro Galzerano (lista civica) dal 16-5-2011
Territorio
Coordinate40°38′20″N 8°29′17″E
Altitudine150 m s.l.m.
Superficie56,81 km²
Abitanti2 999[1] (31-11-2015)
Densità52,79 ab./km²
Comuni confinantiAlghero, Ittiri, Olmedo, Putifigari, Sassari, Usini
Altre informazioni
Cod. postale07040
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT090076
Cod. catastaleL503
TargaSS
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitantiuresi
PatronoNostra Signora della Pazienza
Giorno festivo13 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Uri
Uri
Uri – Mappa
Uri – Mappa
Posizione del comune di Uri all'interno della provincia di Sassari
Sito istituzionale

Geografia fisica

Territorio

 
Panorama di Uri, visto dalla strada per Alghero

È situato nella parte nord occidentale della Sardegna, a circa 150 metri sul livello del mare. Dista circa 13 km da Sassari e 18 da Alghero.

Storia

Le prime tracce della presenza umana nel territorio risalgono verosimilmente all'età nuragica (dal 1700 a.C. al II secolo d.C.)come testimoniato dalla presenza, nel centro del paese, del complesso nuragico di Santa Caterina.

 
La necropoli di Santu Pedru.

Il centro continuò ad essere abitato anche durante il periodo romanico. Con il declino dell'impero romano, la Sardegna e il territorio di Uri fu oggetto per diversi secoli di continue scorrerie barbariche: Vandali, Ostrogoti, Arabi. In seguito si costituirono quattro regni indipendenti, i Giudicati di: Torres, Arborea, Cagliari, Gallura (Storia della Sardegna dei Giudicati, dal IX al XV) Uri fece parte del giudicato di Torres.

La prima fonte documentale che testimonia l'esistenza del villaggio di Uri o Urin è contenuta all'interno del Condaghe di San Pietro di Silki[3].

A seguito dello scisma nel 1054 tra la Chiesa romana e quella di Bisanzio ebbe inizio un processo di riorganizzazione delle diocesi che portarono nel 1205 all'edificazione dell'abbazia benedettina cistercense di Santa Maria di Paulis, eretta nelle vicinanze di un villaggio distrutto intorno al XIV secolo nel territorio di Ittiri. Verso la fine del XIII secolo il giudicato di Torres risultava diviso tra il giudicato di Arborea e le famiglie genovesi dei Doria e Malaspina, dopo diversi decenni di guerre con i catalano-aragonesi i Malaspina persero di controllo di questi territori lasciando i villaggi del logudoro completamente devastati dalle continue guerre e saccheggi. Nel 1366 il territorio di Coros di cui Uri (con Ittiri, Usini, Tissi e Ossi) faceva parte venne occupato dalle armate giudicali di Mariano IV giudice di Arborea e liberato dall'occupazione catalano-aragonese, nel 1376 un'epidemia di peste devastò il territorio già debilitato dalla continue guerre (la peste uccise anche mariano IV). In seguito i catalano-aragonesi ripresero in mano il territorio e lo mantennero fino al 1479 anno che sancisce l'unione tra i due regni sotto la corona di Spagna. Essi regnarono fra alterne vicente per diversi secoli, fino al passaggio del Regno di Sardegna ai Savoia a seguito dei trattati di Londra e L'Aia nel 1718 e 1720.

Monumenti e luoghi d'interesse

  • L'antico lavatoio "Su trogliu", 1910;
  • Funtana Manna, XVIII sec. (ma ricostruita alla fine degli anni novanta);
  • la tomba dei giganti di Sa Pedra Longa;
  • il complesso nuragico di Santa Caterina;
  • la vecchia miniera;
  • il parco Sant'Antonio.

Architetture religiose

 
La chiesa di Nostra Signora della Pazienza

Il lago Cuga

 
Tramonto sul Cuga.

Il Cuga, che prende il suo nome dall'omonimo villaggio scomparso, è un lago di origine artificiale situato a nord-ovest nella provincia di Sassari. Nel fondo sono presenti alcuni resti archeologici, visibili quando il lago è nel periodo di secca, tra settembre e dicembre. In prossimità delle sue sponde si trovano:

- la chiesa di San Leonardo (in territorio di Ittiri) in stile romanico e risalente al XIII sec.;
- il nuraghe Peppe Gallu;
- il nuraghe Attentu;
- il nuraghe Su Cuttu;
- il nuraghe Sa Curdiola;
- il nuraghe Alzola sa Cudina;
- il nuraghe Bilianu Pinna;
- il nuraghe Pigalvedda;
- il nuraghe Chessedu.

Dal 2012, nel mese di agosto, si svolge il Kuga Festival, manifestazione che ha l'intento di promuovere e valorizzare il lago del Cuga attraverso l'organizzazione di manifestazioni culturali e sportive.

Nel lago è praticata l'attività di pesca sportiva.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Tradizioni e folklore

Costume tradizionale di Uri

Esistono diverse fonti iconografiche che rappresentano uomini e donne che indossano il costume urese. L'abito tradizionale femminile è caratterizzato da una gonna nera (Sa Munnedda) con una balza in terziopelo, un grembiule in murè e da un copricapo (Su Mancaloru), di tulle o in seta, mantenuto da una cuffia in raso bianco o in broccato.

Altre parti del vestiario sono: Sa Pettiera (in seta), Su Corittu, di terziopelo fiorato ed ornato con varie applicazioni (le roselline), Su Pittigliu (rosa per le classi meno abbienti, ricamato a mano per le classi agiate), Su Bustu, ricamato su raso bianco con fili di seta e di oro o in broccato. Da ricordare per la preziosità è il Pittiglio (l'unico in tutta la Sardegna ad essere ricamato) e il fiocco viola.

L'abito è anche molto ricco di gioielli: i bottoni che chiudono la camicia (Sos buttones de pettorra), i bottoni in filigrana che chiudono Su Corittu, quattro in un braccio e quattro nell'altro, il medaglione d'oro, una collana di corallo e le orecchine (Sas Pendinas) anch'esse in corallo.

L'abito tradizionale maschile è costituito da copricapo, camicia, gilet nero (Su Cossu), Is Ragas (o in alternativa dei pantaloni in orbace), calzoni e ghette. Il copricapo, la berritta, è un cappello a berretto con forma di sacco, confezionato in panno nero o ancora in orbace.

Le tradizioni vengono mandate avanti dal "Gruppo folk Santa Rughe", dal "Gruppo folk Uri", che hanno cercato di scoprire i balli tipici del paese, tra cui sa moresa (ballo tipico e solo di Uri) e soprattutto di valorizzare il vero costume di Uri, e dall'Associazione Culturale Folkloristica Coro di Uri.

Cultura

Istruzione

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale "Giovanni Maria Cherchi";
  • Biblioteca dell' Associazione Culturale Paulis "Giovanni Salaris".

Eventi

La Sagra del carciofo

La prima edizione della sagra ha avuto luogo nel 1990 ed ogni anno nella seconda domenica di marzo si celebra il prodotto più famoso della zona, è una due giorni intensa di eventi di carattere gastronomico incentrata sulla promozione e valorizzazione del prodotto locale, oltre ad una serie di manifestazioni collaterali che attirano un numeroso pubblico.

Economia

 
Campagne alla periferia dell'abitato

L'economia del paese si basa sull'agricoltura, sull'allevamento ovino sull'artigianato. Uri è un centro agricolo noto per la carcioficoltura, la viticoltura e l'olivicoltura. La cittadina fa parte delle "Città dell'olio".[5]

Sport

Calcio

La principale squadra di calcio del paese è l'Atletico Uri che nella stagione 2015-16 militerà nel campionato di Eccellenza regionale dopo aver vinto con due giornate di anticipo il campionato di Promozione regionale 2014-15, al suo esordio assoluto nella categoria. Per la società rappresenta la terza promozione di fila con Giovanni Muroni in panchina.

Note

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 novembre 2015.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Giuseppe Sechi, Uri: un paese la sua storia, 2010.
  4. ^ Dati tratti da:
  5. ^ Città dell'Olio

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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