Dopo tre lustri di egemonia al vertice di club con sede nelle due principali città di Spagna ( Madrid e Barcellona ), nella stagione 1970-1971 (ultima edizione della Primera División a proporre sedici squadre partecipanti ai nastri di partenza) il titolo nazionale fu vinto dal Valencia, ritornato alla vittoria dopo ventiquattro anni.
Il torneo, iniziato il 12 settembre 1970, vide inizialmente i campioni in carica dell'Atlético Madrid e il Siviglia contendersi la vetta. Al Siviglia si sostituì subito il Barcellona, che si alternò con i colchoneros alla guida della classifica concludendo il girone di andata al primo posto. Subito dopo il giro di boa si fece avanti nella lotta al vertice il Valencia: gli Xotos completarono la loro rimonta alla diciannovesima giornata, quando presero il comando solitario della classifica dando battaglia al Barcellona e all'Atlético Madrid. Avversari più validi si dimostreranno i blaugrana, che raggiunsero la capolista in due occasioni, tra cui nell'ultima giornata. L'aggancio si rivelò tuttavia inutile in quanto il Valencia fu premiato con il titolo in ragione del maggior numero di punti ottenuti negli scontri diretti (1-1 e 2-0).
Il campionato fu inoltre caratterizzato da una innovazione, ovvero l'introduzione della zona UEFA, settore della classifica a ridosso del primo posto in cui le squadre ivi classificatesi avrebbero ottenuto la qualificazione in Coppa UEFA, la nuova competizione istituita dalla UEFA in sostituzione della Coppa delle Fiere. In virtù dei successi in campo internazionale, la Primera División fu classificata come torneo di prima fascia ottenendo il massimo del numero di posizioni (4)[3], occupate dall'Atlético Madrid, dal Real Madrid, dall'Athletic Bilbao e dal Celta Vigo (beneficiario del posto lasciato libero dal Barcellona, qualificato in Coppa delle Coppe come vincitore della Coppa del Generalissimo. A fondo classifica, il numero delle squadre retrocesse fu ridotto a due a causa dell'allargamento del campionato a 18 squadre: i verdetti si erano già decisi con un turno di anticipo, con l'Elche ad accompagnare nella discesa in Segunda División un Real Saragozza da tempo condannato.