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Savyon Liebrecht, (in ebraico סַבְיוֹן לִיבְּרֵכְט?) (Monaco di Baviera, 13 gennaio 1948), è una scrittrice tedesca naturalizzata israeliana.
Ultimogenita di Sabine Sosnowki, una sopravvissuta all'Olocausto ebrea polacca, nacque a Monaco in Germania nel 1948 ma si trasferì in Israele solo due anni dopo.
Studiò filosofia e letteratura all'Università di Tel Aviv. La sua produzione letteraria cominciò durante il servizio militare. Ha pubblicato romanzi e racconti non disdegnando il teatro e la televisione.
Le sue opere sono pubblicate in diverse lingue, tra cui l'italiano, l'inglese e il tedesco. Nel 2007 la sua opera "La banalità dell'amore", sulla storia di Hannah Arendt e Martin Heidegger, è stata rappresentata a Tel Aviv e a Bonn. Si sposò nel 1971 ed ebbe una figlia e un figlio.[2]
Ha vinto il premio Alterman, in Israele, nel 1987 e il premio Amelia Rosselli a Roma nel 2002.
Opere pubblicate in italiano
- La banalità dell'amore, Edizioni e/o, Roma, 2010.
- Le donne di mio padre, Edizioni e/o, Roma, 2008.
- Un buon posto per la notte, Edizioni e/o, Roma, 2005.
- Donne da un catalogo, Edizioni e/o, Roma, 2002.
- Prove d'amore, Edizioni e/o, Roma, 2001.
- Mele dal deserto, Edizioni e/o, Roma, 2001.
Note
- ^ Die Liebe aus dem Leben gestohlen, su taz.de, taz.de, 3 marzo 2007. URL consultato il 15 aprile 2016.
- ^ Savyon Liebrecht, su ithl.org.il, Institute for the Translation of Hebrew Literature. URL consultato l'11 March 2010.
Fonti
- S. Lillian Kremer, Holocaust Literature: Lerner to Zychlinsky, index, Taylor & Francis, 2003, pp. 1142–, ISBN 9780415929844. URL consultato il 12 March 2014.
Collegamenti esterni
- Institute for the Translation of Hebrew Literature
- Prague Writers' Festival
- Biography of Savyon Liebrecht