Pomellato
Pomellato è un'azienda orafa milanese fondata da Pino Rabolini nel 1967, fra i primi cinque produttori europei di gioielli in termini di fatturato[1].
Pomellato | |
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Stato | ![]() |
Fondazione | |
Fondata da | Pino Rabolini |
Sede principale | Milano, via Neera 37 |
Gruppo | PPR |
Prodotti | gioielleria |
Sito web | www.pomellato.it |
Storia
Pomellato esordisce nel 1967 introducendo il concetto di gioielli prêt-à-porter. L'azienda si caratterizza negli anni '90 per l'utilizzo delle “pietre di colore”.
Da ottobre 2009 Andrea Morante è il nuovo Amministratore Delegato del Gruppo e azionista di minoranza della RA.MO, la Holding della famiglia Rabolini che controlla i marchi Pomellato e Dodo.
Nell'aprile 2013 l'azienda diventa controllata dalla holding Kering, che conferma come amministratore delegato Andrea Morante[2].
A gennaio 2016 Sabina Belli è stata nominata nuova amministratrice delegata. [3]
Collezioni
Ciondoli snodabili (anni 70) anelli Griffes (1995), Gourmette (1997), Lucciole (2000), Victoria (2001), Nudo (2001), Tango (2008), M'ama non M'ama (2009).
L'espansione internazionale
Pomellato ha più di trenta Boutique nel mondo situate a Milano, Parigi, Madrid, Capri, Barcellona, Montecarlo, Taipei, Venezia, Roma, Singapore, Mosca, Düsseldorf, Verona, Firenze, Anversa, Dubai, New York, Torino, Kuwait, Mosca, Londra, Miami, Monaco di Baviera, Jedda, Amburgo, Chicago, Pechino, Beirut e Zurigo.
Dodo
Nel 1995 Pomellato lancia un secondo brand, Dodo, con il quale instaura una collaborazione con WWF Italia[4]. Dal 2002 Dodo è diventato un marchio autonomo, con una propria struttura di vendita. Il marchio nell'aprile 2013, è stato venduto a Kering (ex PPR).[5]
Comunicazione
Le campagne anni '60 vengono affidate a Franco Scheichenbauer. Dal 1971 risale la collaborazione con il maestro della fotografia in bianco e nero, Gian Paolo Barbieri. Per le campagne dal 1982 al 1984 Pomellato si affida al fotografo Helmut Newton. Dal 1988 al 1989 ritorna Gian Paolo Barbieri, autore non solo delle campagne di advertising classico ma anche di progetti di più ampio respiro come il libro “Le mappe del desiderio”, 1989, e il più recente “Innatural” del 2004 in cui i gioielli sono fotografati immersi in atmosfere tropicali. Gli anni '90 vedono l'avvicendamento dei fotografi Alistair Taylor Young, Lord Snowdon e Javier Vallhonrat. Nel 2001 Pomellato abbandona la fotografia in bianco e nero e sceglie il colore attraverso la firma di Michel Comte. Dopo Paolo Roversi, autore della campagna 2010, il 2011 vede il ritorno di Javier Vallhonrat che ritrae la testimonial di Pomellato, Tilda Swinton, nella campagna della griffe. Da febbraio 2015 nuovo volto della Maison, ritratta dal duo di fotografi super cool Mert&Marcus, è Salma Hayek (moglie dell'attuale presidente della holding Kering, François-Henri Pinault), dando un'impronta di look più latino e un'attitude sexy. Come spiega Andrea Morante, direttore generale di Pomellato: "Con Salma Pomellato sta vivendo una nuova avventura e una bella trasformazione pur rimanendo fedele alle sue origini."
Note
- ^ Bain&Company “The Luxury Goods Market”, 2009
- ^ Pomellato ceduta ai francesi. Parigi acquisisce un altro gioiello italiano - Il Fatto Quotidiano
- ^ Pomellato, lascia Morante, su Corriere della Sera. URL consultato il 20 aprile 2016.
- ^ WWF Italia - Titolo
- ^ Dodo | I marchi del lusso non più italiano - Yahoo Finanza Italia
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su pomellato.it.
- www.dodo.it, su dodo.it.