Fausto Gianfranceschi

scrittore e giornalista italiano (1928-2012)

Fausto Gianfranceschi (Roma, 15 febbraio 1928Roma, 19 febbraio 2012) è stato uno scrittore e giornalista italiano.

Fausto Gianfranceschi

Cenni biografici ed opera

Fu in gioventù legato a Julius Evola[1] e agli ambienti neofascisti italiani (Fasci di azione rivoluzionaria) passando nel 1948, dopo non poche vicissitudini[2], su posizioni meno oltranziste, vicine a quelle della corrente almirantiana del MSI. Nel 1950 entrò nella giunta esecutiva del Raggruppamento giovanile studenti e lavoratori del MSI.

Nel 1951 cominciò, insieme a Pino Rauti, a collaborare al Tempo di Roma. Partecipò a Malmoe (Svezia), come inviato dei giovani missini, al primo congresso dell'Internazionale nera. Nello stesso periodo figurò tra i collaboratori di Carattere, rivista fondata dall'esponente nazionale missino Primo Siena, alla quale collaborarono anche Guido Giannettini e Marcantonio Bezichieri. Scrisse su altre riviste di destra: Il Borghese, Stato, Dialoghi, Pagine Libere.

Nel 1957 divenne presidente nazionale dell'associazione studentesca di destra Giovane Italia. Di fede cattolica, dopo il Concilio Vaticano II aderì a posizioni tradizionaliste, dalle quali criticò le interpretazioni estensive del Concilio stesso.

Nel 1965 partecipò come relatore al Convegno dell'Hotel Parco dei Principi, promosso per coordinare e dare maggior vigore alla lotta contro il comunismo in Italia. Nel 1966 lasciò la politica attiva, chiamato da Renato Angiolillo al quotidiano Il Tempo. Curò la Terza pagina del quotidiano romano per oltre vent'anni. Apparvero scritti di Augusto Del Noce, Mario Praz, Ettore Paratore, Franco Cardini, Marcello Veneziani e Paolo Isotta. Nel corso degli anni novanta è stato editorialista de Il Giornale.[3]

Noto come saggista e narratore, ha pubblicato alcuni romanzi in cui viene riflessa la società italiana della seconda metà del Novecento, dagli anni del boom fino al dopo tangentopoli. Fra questi Diario di un conformista (1965), L'ultima vacanza (1972), Belcastro (con presentazione di Mario Praz[4][5], 1975), Giorgio Vinci psicologo (1983) e il libro di racconti La casa degli sposi (1990). Come critico letterario è stato autore di vari saggi su alcuni importanti scrittori contemporanei, fra cui Mario Tobino e Dino Buzzati.

Gianfranceschi non ha trascurato l'analisi delle angosce esistenziali e dei costumi dell'italiano medio e le manchevolezze della classe politica, economica e intellettuale che ha retto i destini d'Italia negli ultimi cinquant'anni. Fra i suoi saggi più significativi si ricordano L'uomo in allarme (1963), Teologia elettrica (1969), Il sistema della menzogna e della degradazione del piacere (1977), Svelare la morte (1980), Stupidario della sinistra (1992), Il Reazionario (1996), Bestiario della Sinistra (2004). Negli ultimi tre volumi vengono messi in evidenza dall'Autore, non senza una certa ironia e una punta di faziosità, i vizi piccoli e grandi della sinistra italiana e dei suoi protagonisti, da Enrico Berlinguer a Massimo D'Alema, da Marco Bellocchio a Roberto Benigni, da Umberto Eco a Dario Fo, da Dacia Maraini a Pier Paolo Pasolini.

Nel 2008 ha visto la luce un toccante libro di memorie in cui lo scrittore rivive i forti legami e i tanti ricordi che lo hanno unito per tutta la vita a sua figlia Federica, scomparsa prematuramente, dal titolo: Federica. Morte di una figlia. Trent'anni prima lo scrittore aveva perso un altro figlio, Gianni, deceduto a causa di un incidente stradale.[6]

È morto a Roma, sua città natale, nel 2012 all'età di 84 anni.[7]

Critiche

Noto come profondo conoscitore della letteratura italiana contemporanea, l'analisi di Gianfranceschi riflette i convincimenti di un intellettuale di destra, nettamente avverso agli artisti, agli ideologi, ai movimenti e ai partiti orientati su posizioni marxiste-leniniste e, secondo l'opinione di taluni, non sempre è stata improntata a criteri di obiettività[senza fonte] e meditata riflessione[8].

Opere pubblicate

Narrativa e memorialistica

  • Diario di un conformista, Edizioni dell'Albero, Torino, 1965
  • Il segno sulla mano, Ceschina, Milano, 1968
  • L'ultima vacanza, Rusconi, Milano, 1972
  • Belcastro, Rusconi, Milano, 1975
  • L'amore paterno, Editoriale Nuova, Novara, 1982
  • Giorgio Vinci psicologo, Editoriale Nuova, Novara, 1983
  • La casa degli sposi, Camunia, Milano, 1990
  • Federica. Morte di una figlia, Casa editrice Pagine, Roma, 2008

Saggistica

  • Aspetti del Marx-leninismo, Centro di Vita Italiana, Roma, 1955
  • Il neo-realismo, Centro di vita italiana, Roma, 1955
  • Dino Buzzati, Borla, Torino, 1967
  • Teologia elettrica : saggio sui segni dei tempi, Giovanni Volpe Editore, Roma, 1969
  • Il sistema della menzogna e la degradazione del piacere, Rusconi, 1976
  • Svelare la morte, Rusconi, 1980
  • Il senso del corpo : segni, linguaggio, simboli, Rusconi, 1986
  • Stupidario della sinistra, Mondadori, Milano, 1992
  • Il reazionario : fenomenologia di un bersaglio indispensabile, A. Pellicani, Roma, 1996

Introduzioni

Premi e riconoscimenti

Lo scrittore ha vinto nel 1972 il Premio Algida - Un libro per l'estate con L'ultima vacanza[9], nel 1984 il Premio Napoli con il libro: Giorgio Vinci psicologo, Novara, Editoriale Nuova, 1983[10] e, con la stessa opera, è stato anche finalista al Premio Strega, piazzandosi al terzo posto.

Note

  1. ^ Autori vari, Testimonianze su Evola, a cura di Gianfranco de Turris (L'influenza di Evola sulla generazione che non ha fatto in tempo a perdere la guerra, scritto da Fausto Gianfranceschi), Roma, Ed. Mediterranee, 1973, pag. 137 - 142.
  2. ^ Nel 1951 il Tribunale di Roma lo condannò a un anno e undici mesi di reclusione per appartenenza al FAR. Cfr. il paragrafo I seguaci di Julius Evola nel sito: Osservatorio Democratico
  3. ^ Francesco Erbani, I nipoti di di Augusto, la Repubblica.it, 5 agosto 1994.
  4. ^ La Stampa, 6 giugno 1975
  5. ^ Giulietta Masina, I "fantasmi" che ci circondano, La Stampa, 11 luglio 1975
  6. ^ Antonio Carioti, La scomparsa della figlia: lo strazio e il ricordo, Corriere della Sera, 5 luglio 2008
  7. ^ Morto Fausto Gianfranceschi. Un intellettuale di destra tra politica e tradizionalismo, il Giornale.it, 19 febbraio 2012
  8. ^ Cfr. a tale proposito il saggio di Gianfranco Franchi relativo a uno dei saggi più noti dello scrittore sul sito: Lankelot.eu
  9. ^ Donata Aphel, Il Premio «un libro per l'estate» a «L'ultima vacanza» di Gianfranceschi, Il Tempo, 19 giugno 1972.
  10. ^ Sito della Fondazione Premio Napoli

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN264114775 · ISNI (EN0000 0000 6163 0437 · SBN CFIV023724 · LCCN (ENn86095191 · GND (DE119408384 · BNE (ESXX1283957 (data) · J9U (ENHE987007318587705171 · CONOR.SI (SL122966627