Linus Pauling
Linus Carl Pauling (Portland, 28 febbraio 1901 – Big Sur, 19 agosto 1994) è stato un chimico, pacifista e scrittore statunitense.





Egli si colloca tra i più celebri scienziati del XX secolo ed è stato vincitore di due premi Nobel, per la chimica nel 1954 e per la pace nel 1962. Le altre personalità che hanno ricevuto due premi Nobel sono Marie Curie (fisica e chimica), John Bardeen (entrambi in fisica) e Frederick Sanger (entrambi in chimica). Pauling è stato l'unico tra essi che non li ha ottenuti in condivisione con altre personalità.
Biografia
Infanzia ed educazione
Linus Carl Pauling nacque a Portland, Oregon il 28 febbraio 1901, primogenito di Herman Henry William Pauling (1876-1910) e di Lucy Isabelle Darling (1881-1926).[1] Il padre Herman proveniva da una famiglia di contadini del sud della Germania, la quale emigrò nella cittadina di Concordia (Missouri), dove vi era una grande comunità tedesca. La madre di Linus era di origini irlandesi. Nel giugno del 1910 Herman, padre di Linus, morì a causa di un'ulcera perforante; d'improvviso la moglie da sola dovette badare ai tre figli Linus, Lucille e Pauline.[2] Linus divenne presto un accanito lettore, dimostrando fin da giovanissimo un'attitudine allo studio fuori dall'ordinario. Egli presto decise di diventare un chimico, dopo aver assistito ad alcuni esperimenti condotti con attrezzature modeste dall'amico Lloyd A. Jeffress.[3] All'età di quindici anni, nell'autunno del 1916, il giovane Linus era già in possesso dei requisiti minimi per essere ammesso presso l'Oregon State University.[4] Tuttavia non avendo ancora frequentato i corsi di Storia Americana, necessari per conseguire il diploma, egli chiese al preside se avesse potuto preparare questi due corsi e contemporaneamente frequentare il semestre primaverile al College. Il preside rifiutò la sua richiesta e Pauling decise di lasciare la scuola senza diplomarsi.[5] Nel mese di settembre del 1917 egli fu ammesso all'Oregon State University.
Gli anni universitari
Nell'ottobre del 1917 Linus Pauling si trasferì assieme al cugino Mervyn negli alloggi universitari dell'Oregon State University. Dovendo far fronte a una situazione di difficoltà economica, egli partecipò fin dall'inizio attivamente alla vita universitaria fondando la confraternita Delta Upsilon.[6] Durante il secondo anno di studi, il dipartimento di fisica gli propose di tenere il corso di Analisi Quantitativa, che egli aveva precedentemente seguito in veste di studente. Lavorò per 40 ore settimanali sia in laboratorio che in aula guadagnando 100$ al mese.[7] Questa opportunità gli permise di proseguire la sua carriera universitaria. Negli ultimi due anni universitari, Pauling si interessò agli studi di Gilbert N. Lewis e Irving Langmuir riguardanti la struttura elettronica degli atomi e i legami intramolecolari. Nel 1922, Pauling si laureò in ingegneria chimica all'Oregon State University e continuò i suoi studi universitari presso il California Institute of Technology (Caltech) di Pasadena, sotto la guida del professore Roscoe G. Dickinson. Conseguì il dottorato di ricerca in chimica fisica e fisica matematica, ottenendo la lode, nel 1925.
La famiglia
Nell'inverno del suo ultimo anno di College a Pauling fu offerto un posto come docente di chimica per i laureandi in economia domestica.[8] Fu in quell'occasione che conobbe la sua futura moglie Ava Helen Miller di Beaver Creek, Oregon, nel 1923. Ebbe quattro figli: Linus (Carl) Jr. (1925), Peter Jeffress (1931), Linda Helen (1932) ed Edward Crellin (1937).[9]
Attivismo
Pauling oltre ad esser stato fra i più brillanti ed influenti chimici del XX secolo, è ricordato per il suo attivismo politico ed il suo impegno pacifista.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, spinto anche dall'impegno politico espresso dalla moglie, Linus Pauling divenne un fervente attivista per la pace. Sebbene in precedenza avesse lavorato per la realizzazione di progetti riguardanti applicazioni militari, come esplosivi, combustibili per razzi e munizioni rinforzate (ottenendo così la Medaglia Presidenziale di Merito)[10][11], nel 1946, aderì all'Emergency Committee of Atomic Scientists, diretto da Albert Einstein.[12] La sua missione era di informare la popolazione riguardo ai rilevanti pericoli associati allo sviluppo delle armi nucleari. A causa delle sue convinzioni politiche, il Dipartimento di Stato Statunitense negò a Pauling il passaporto nel 1952, quando fu invitato ad una conferenza scientifica a Londra.[13][14] Il suo passaporto gli fu restituito nel 1954, poco prima della cerimonia a Stoccolma dove gli fu assegnato il suo primo Premio Nobel per la chimica. Unendosi ad Einstein, Bertrand Russell ed altri membri importanti della comunità scientifica ed intellettuale, egli firmò il Manifesto Russell-Einstein nel 1955.[15] Nel 1958, Pauling aderì ad una iniziativa di raccolta di firme in cooperazione con i fondatori del Comitato cittadino di St. Louis per l'Informazione Nucleare (CNI). Questo gruppo coordinato dai professori Barry Commoner, Eric Reiss, M. W. Fiedlander e John Fowler della Washington University ebbe il merito di dimostrare grazie ad approfondite ricerche nel 1961 che i test nucleari di superficie ponevano dei rischi significativi per la salute pubblica, in particolare a causa della ricaduta radioattiva che si osservava principalmente nella contaminazione delle piante e del latte di mucca.[16][17][18]
Assieme al fisico atomico Edward Teller, Linus Pauling denunciò la probabilità che la caduta radioattiva potesse essere causa attiva di mutazioni genetiche.[19] Nel 1958 Pauling insieme alla moglie presentarono una petizione alle Nazioni Unite firmata da più di 11.000 scienziati che richiedeva la fine dei test nucleari. Questo movimento condusse all'approvazione di una moratoria riguardo ai test di superficie di armi nucleari: questo primo successo fu seguito dal Partial Test Ban Treaty che nel 1963 fu firmato dal presidente J. F. Kennedy ed il leader sovietico Nikita Khrushchev. Nel giorno in cui il trattato entrò in vigore, il comitato del Premio Nobel assegnò a Pauling il premio Nobel per la pace, sottolineando che «Linus Carl Pauling sin dal 1946» si era «prodigato incessantemente non solo contro i test di armi nucleari, non solo contro l'estensione di questi armamenti, non solo contro il loro uso, ma contro tutta la guerra come mezzo di soluzione di conflitti internazionali»[20]. Egli continuò la sua attività di pacifista negli anni a venire essendo cofondatore della International League of Humanists nel 1974 ed inoltre presidente della commissione di consulenza scientifica del World Union for Protection of Life.
Molti critici di Pauling, fra i quali molti scienziati che apprezzavano i contributi che aveva dato alla chimica, non erano d'accordo con le sue posizioni politiche e videro in lui un portavoce del comunismo sovietico (come accaduto ad Einstein), a causa delle sue idee da essi ritenute socialiste, e del suo atteggiamento conciliante e considerato troppo morbido verso l'URSS. A causa di questo timore gli fu ordinato di comparire davanti alla sottocommissione di sicurezza interna del Senato (Senate Internal Security Subcommittee). La rivista Life nel 1963, pubblicò un editoriale intitolato: “A Weird Insult from Norway” ("Uno strano insulto proveniente dalla Norvegia"), riferito al premio Nobel del 1962. Pauling ricevette inoltre il Premio Lenin per la pace dalla stessa Unione sovietica nel 1970.[21]
Morte e lascito
Linus Carl Pauling morì a causa di un tumore alla prostata il 19 agosto del 1994 nella sua casa a Big Sur, in California. Aveva 93 anni.[22][23] La sua tomba si trova nel Oswego Pioneer Cemetery, a Lake Oswego, in Oregon.
Pauling era di famiglia luterana, ma poi aderì al movimento degli unitariani universalisti, per divenire, infine, ateo, cosa che dichiarò esplicitamente nel 1992.[24]
Nel 1979 la rivista inglese di divulgazione scientifica New Scientist ha incluso Linus Pauling nella lista dei 20 più importanti scienziati di tutti i tempi, insieme ad Albert Einstein e Antoine-Laurent Lavoisier.[25][26]
Lo scienziato Francis Crick ha citato Pauling come uno dei "fondatori della biologia molecolare".[27]
Carriera
Egli si è dedicato soprattutto alla chimica quantistica e alla fisica; è considerato il padre del legame chimico e uno dei padri di una medicina non convenzionale denominata medicina ortomolecolare. Nell'ultima parte degli anni '20 Pauling iniziò a pubblicare delle ricerche sulla natura dei legami chimici, che lo hanno condotto alla pubblicazione del suo famoso libro intitolato “The Nature of the Chemical Bond” pubblicato nel 1939.[28] Il Premio Nobel per la Chimica che Pauling ricevette nel 1954 fu un riconoscimento “per la sua ricerca riguardo alla natura dei legami chimici e alle ricerche per la comprensione della struttura di sostanze complesse”. Il chimico, nativo dell'Oregon, applicò la meccanica quantistica per determinare la struttura delle molecole e la natura dei legami. I suoi lavori sul legame chimico, a partire dal 1931, hanno risolto tutti gli enigmi sulla formazione di molecole contenenti atomi uguali. Pauling spiegò inoltre il concetto di affinità chimica e compilò la più nota scala di elettronegatività.[29] Fu insignito della Medaglia Roebling per la mineralogia nel 1967.
Molecole biologiche
Verso la metà degli anni '30 Pauling, sollecitato dagli stimoli economici della Rockefeller Foundation di Warren Weaver, decise di affrontare l'interazione fra chimica e biologia. I suoi primi lavori inclusero studi riguardanti la struttura dell'emoglobina. Egli dimostrò che la molecola di emoglobina cambia struttura quando acquisisce o perde una molecola di ossigeno. Nel 1951, analizzando le strutture degli amminoacidi e la natura planare del legame peptidico, Linus Pauling, Robert Corey e Herman Branson proposero i modelli alfa elica e foglietto beta (beta sheet) come modelli geometrici della struttura secondaria della proteina.[30] Pauling studiò inoltre le reazione degli enzimi e fu tra i primi a dimostrare che gli enzimi creano delle reazioni stabilizzando lo stato di transizione (o complesso attivato) della reazione; questo divenne un concetto essenziale per la comprensione della dinamica di reazione.
Genetica molecolare
Nel novembre del 1949 fu pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Science l'articolo “Sickle Cell Anemia, a Molecular Disease”[31] ("anemia falciforme, una malattia molecolare") scritto da Linus Pauling, Havery Itano, S.J. Singer e Ibert Wells. Fu la prima dimostrazione che una malattia umana fosse causata dalla presenza di una proteina anomala; dunque l'anemia falciforme fu la prima malattia ad essere compresa a livello molecolare. Questi studi decretarono l'inizio della genetica molecolare. Lo spunto per la ricerca Pauling lo ebbe dal clinico americano William Bosworth Castle. Nel 1945 Castle e Pauling viaggiarono insieme su un vagone letto da Denver a Chicago. Durante il viaggio Castle parlò a Pauling di alcuni lavori che egli stava conducendo a proposito dei globuli rossi nei casi di anemia falciforme e citò il fatto che quando le cellule dei globuli rossi si modificavano, esse cambiavano forma e mostravano una birifrangenza alla luce polarizzata. Castle riteneva che ciò era dovuto ad un qualche genere di allineamento o orientamento delle molecole, suggerendo che questo era un tipo di fenomeno al quale Pauling poteva essere interessato. Lo fu: infatti, l'anno successivo, Pauling ed i suoi colleghi del Caltech iniziarono a studiarlo e infine mostrarono che l'emoglobina nei globuli rossi dell'anemia falciforme era anomala. Questa scoperta, che Pauling chiamò malattia molecolare fu rivoluzionaria.[32]
Medicine alternative: la medicina ortomolecolare e Vitamina C
Ma il più grande contributo, Pauling, lo ha dato in campo medico.
Negli anni 60 e 70 diversi scienziati negli USA e in Canada portarono a termine importanti ricerche cliniche e di laboratorio sulle vitamine: Roger William, Hans Selye, Irwine Stone, Abram Hoffer, Humphrey Osmond, Robert Cathcart, Ewan Cameron, Mathias Rath, Linus Pauling, ecc.. Quest’ultimo e stato incluso dalla rispettata rivista inglese New Scientist nella sua lista dei venti più importanti scienziati di tutti i tempi; ha ricevuto due premi Nobel (per la chimica e per la pace) non condivisi con altri (unico caso nella storia).
Queste tecniche innovative si possono sintetizzare fondamentalmente nell'uso di alti dosaggi di vitamine e di altri nutrienti (molto più di quanto usato in precedenza) e nella scoperta che, a tali dosaggi, queste sostanze esplicano delle proprietà prima sconosciute, fondamentali per la salute umana.
In particolare, vediamo cosa scrive Pauling sulla Vitamina C:
“La Vitamina C è coinvolta in un gran numero di reazioni biochimiche nel corpo umano. Due delle sue maggiori interazioni sono il potenziamento del sistema immunitario e la sintesi del collagene, una sostanza molto importante che tiene unito il corpo umano. Il collagene rinforza i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. L'uomo non può creare collagene senza la Vitamina C.
Quello che mi impressionò venti anni fa fu quando Irwine Stone (Ph.D.) indicò che la maggior parte degli animali, escluso l'uomo e le scimmie, producevano Vitamina C.
Non fanno affidamento al cibo o alle pasticche di vitamine, gli animali producono vitamina C nel fegato proporzionata al loro peso corporeo.
Per un uomo adulto le proporzioni dovrebbero essere una media di 10-12 grammi (12.000 mg.) al giorno”. (contro i 65 milligrammi al giorno, circa 150 volte di meno, consigliati dall'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, una vera e propria associazione a delinquere da cui il nostro ordine dei medici prende servilmente ordini, a tutto beneficio delle case farmaceutiche.. )
Ciò che lo interessò ancora di più, fu il fatto che gli animali non hanno l’infarto, mentre l’uomo e le scimmie sì! Queste constatazioni lo portarono a compiere ricerche e scoperte nel campo della nutrizione decisive per la salute dell’intero genere umano.
L’uomo deve assumere Vitamina C con l’alimentazione, perché il suo organismo non riesce a produrla.
Cosi, da millenni l’umanità vive in uno stato di scorbuto cronico; il che da luogo ad infarti, ictus, arteriosclerosi e difese immunitarie ridotte (la famosa “sindrome da immunodeficienza acquisita” tanto reclamizzata non potrebbe solamente essere uno stato di scorbuto cronico..?), quindi una porta aperta alle infezioni batteriche, virali acute e croniche (conosciute, queste ultime, come una lunga serie di malattie autoimmuni e degenerative, diabete compreso) e alle infezioni di funghi, responsabili tra l’altro del temuto cancro.
Per gli animali, non e cosi. Il loro fegato produce in media 10 grammi al giorno di vitamina C (rapportato a 70 Kg. di peso corporeo); quantità che aumenta considerevolmente in caso di stress, trauma o infezioni. Negli animali infatti non si riscontrano casi di infarto, ne malattie degenerative, se non in rari casi. Perfino gli animali domestici, che vivono e si alimentano in maniera innaturale come noi, non sono cosi malati come l’uomo.
Si dice spesso che la Vitamina C sia un potente antiossidante, ed è vero, ma le funzioni di questa sostanza nel corpo umano, le reazioni biochimiche a cui partecipa e a cui è indispensabile sono innumerevoli.
“Due delle sue maggiori interazioni sono: (1) il potenziamento del sistema immunitario e (2) la sintesi del collagene, una sostanza molto importante che tiene unito il corpo umano. Il collagene rinforza i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. L'uomo non può creare collagene senza la vitamina C”. Il punto 1 significa nessuna (o quasi) malattia infettiva acuta, né malattie croniche degenerative. Per capire l’importanza del punto 2, bisogna prima conoscere il ruolo del collagene nel corpo umano. Esso e assolutamente fondamentale, non solo per la nostra salute, ma per la nostra vita. Basti pensare che circa un terzo del nostro peso è dato da questa proteina!
“La molecola del collagene è più forte di un filo di acciaio dello stesso peso. È una delle proteine più abbondantemente presenti nel corpo, che va a costituire il tessuto connettivo, vale a dire la materia plastica naturale di cui esso è ampiamente composto”.
Essa da solidità, resistenza ed elasticità ai tessuti del nostro corpo: vasi sanguigni, ossa, pelle, tendini, ecc...
Se il collagene scarseggia, le ossa diventano fragili (osteoporosi), le articolazioni si indeboliscono (artrosi) i vasi sanguigni perdono elasticità (ipertensione sanguigna) e subiscono lesioni di vario tipo (arteriosclerosi, infarto, ictus), la pelle diventa vecchia e rugosa, ecc... Si dice che siano i cosiddetti “segni dell’età” ma veramente l’età non c’entra molto. Sono i segni di cronica carenza di Vitamina C.
Un'altra occasione in cui il corpo richiede grandi quantità di Vitamina C, per la sintesi del collagene, è la gravidanza. Scrive infatti Pauling: “Una buona dose di vitamina C risulta molto efficace anche nel ridurre il rischio di aborto spontaneo, specie se ripetuto. Nella loro ricerca su 79 donne con rischio di aborto spontaneo, Javert e Stander ebbero il 91% di successi con 33 pazienti che ricevevano la vitamina C insieme con bioflavonoidi e vitamina K (solo tre aborti), mentre tutte le 46 pazienti che non ricevettero la vitamina abortirono. (…) ”
Dobbiamo ora capire di quanta vitamina C abbiamo bisogno per essere in salute. Abbiamo visto che in media, su un peso di 70 Kg gli animali ne producono 10-12g. Questa quantità pero, oltre a variare molto da specie a specie, varia da individuo a individuo e anche da un giorno all’altro nello stesso individuo. Ciò significa che la quantità ottimale di questa sostanza è assolutamente personale.
In genere si tratta di 5-12 grammi nelle persone sane (prevenzione), fino a 50 e più nei malati. Più grande e la quantità ingerita, maggiore deve essere il numero delle dosi distribuite durante la giornata.
In caso di malattie acute (che durano pochi giorni), si possono prendere 5 o più grammi di vitamina C ogni 1-2 ore. Il limite della dose giornaliera personale sarà comunque sempre indicato dalla diarrea. Per qualsiasi malattia o disturbo, prima di tutto, assumete questa vitamina, in moltissimi casi sarà sufficiente per la guarigione. A queste dosi essa esplica tutto il suo potere contro agenti infettivi, soprattutto virus, ed è anche un ottimo drenante del fegato; proprietà veramente preziosa per quest’organo che generalmente e in varia misura è intossicato.
La medicina di stato e delle multinazionali farmaceutiche è pressoché impotente di fronte ai virus. I suoi vaccini e le sue sostanze chimiche danno molto frequentemente risultati deludenti in cambio di tossicità e di imponenti “effetti collaterali” come autismo, malattie degenerative e autoimmuni, morte...
Il consumo di alti dosaggi di Vitamina C, come ha dimostrato Pauling in vita (ci sono a riguardo diversi video a testimonianza su YouTube), è assolutamente innocuo. L'unica accusa che venne fatta a Pauling e che gira ancora oggi tra i medici (ampiamente smentita sul suo libro) sarebbe che ad alti dosaggi il metabolismo dell'acido ascorbico produce una quantità difficilmente assimilabile dall'organismo di acido ossalico. Quest'ultimo, secondo certi sedicenti medici, porterebbe alla formazione di calcoli di ossalato di calcio. FALSO.
Come ha ripetuto più volte il premio Nobel Linus Pauling e come è scritto sul suo libro "Come vivere più a lungo e sentirsi meglio", il problema riguarda solamente un difetto genetico che riguarda una percentuale insignificante della popolazione.
Durante tutta la sua vita da scienziato e ricercatore, come riporta Pauling nel libro, gli capitò un solo ragazzo che soffriva di questa malattia rara e non metabolizzava come avrebbe dovuto l'acido ossalico.
In questo caso Pauling consigliava di non eccedere il consumo di 4 grammi al giorno di Acido ascorbico, sempre e comunque una quantità 100 volte superiore a quella consigliata uficialmente dall'OMS.
Opere
- Introduction to Quantum Mechanics with Applications to Chemistry, McGrawHill, New York, 1935
- The Nature of the Chemical Bond and the Structure of Molecules and Crystals: An Introduction to Modern Structural Chemistry, Oxford University Press, London, 1939
- General Chemistry, California Institute of Technology, Pasadena, CA, 1941
- The Structure of Proteins, Ohio State University, Columbus, 1951
- No More War! Dodd, Mead & Co., New York, 1958
- The Architecture of Molecules, W. H. Freeman, San Francisco, 1964
- Vitamin C and the Common Cold, W. H. Freeman, San Francisco, 1970
- Cancer and Vitamin C: A Discussion of the Nature, Causes, Prevention, and Treatment of Cancer With Special Reference to the Value of Vitamin C, Camino Books, 1979
- Come vivere più a lungo e sentirsi meglio, Edizioni Frassinelli, 1989
- A Lifelong Quest for Peace: A Dialogue between Linus Pauling and Daisaku Ikeda, Jones and Bartlett Publishers, Boston, MA, 1992
- Linus Pauling On Peace - A Scientist Speaks Out on Humanism and World Survival, Rising Star Press, 1998
- Healing Cancer. Complementary Vitamin & Drug Treatments, CCNM Press Inc., 2004
Premi ed onorificenze
Linus Carl Pauling ha ricevuto numerosi premi ed onorificenze durante la sua carriera. Quello che segue è l'elenco dei premi ricevuti.[33]
- 1931 Premio Irving Langmuir, American Chemical Society
- 1941 Nichols, sezione di New York, American Chemical Society
- 1947 Medaglia Davy, Royal Society
- 1948 Medaglia presidenziale al merito degli Stati Uniti d'America
- 1952 Premio Pasteur, Società biochimica di Francia
- 1954 Premio Nobel per la chimica
- 1955 Premio Addis, National Nephrosis Foundation
- 1955 Premio Phillips Memorial, American College of Physicians
- 1956 Medaglia Avogadro, Accademia Italiana della Scienza
- 1957 Paul Sabatier
- 1957 Medaglia Pierre Fermat in matematica
- 1957 Medaglia Internazionale Grotius
- 1961 Umanista dell'anno, American Humanist Association
- 1962 Premio Nobel per la pace
- 1965 Medaglia della Repubblica Italiana
- 1965 Medaglia dell'Academy of the Rumanian People's Republic
- 1966 Premio Linus Pauling
- 1966 Medaglia d'Argento, Istituto Francese
- 1966 Supreme Peace Sponsor, World Fellowship of Religion
- 1967 Medaglia Roebling per la mineralogia
- 1968 Premio Lenin per la pace
- 1972 Premio internazionale per la pace ''Lenin''
- 1974 United States National Medal of Science
- 1977 Lomonosov Gold Medal, Accademia della Scienza URSS
- 1979 Medaglia per le scienze chimiche, Accademia Nazionale della Scienza
- 1984 Medaglia Priestley, American Chemical Society
- 1984 Premio per la chimica, Arthur M. Sackler Foundation
- 1987 Premio per l'educazione chimica, American Chemical Society
- 1989 Premio Vannevar Bush, National Science Board
- 1990 Medaglia Richard C. Tolman, American Chemical Society
- 2008 "American Scientists" U.S. postage stamp series, $0.41, per il suo lavoro sull'anemia falciforme
Note
- ^ Thomas Hager, Force of Nature: The Life of Linus Pauling, Simon & Schuster, 1995. pag. 22
- ^ Clifford Mead, Thomas Hager, Linus Pauling: Scientist and Peacemaker Oregon State University Press, 2001, pag. 9
- ^ Ted Goertzel; Ben Goertzel, Linus Pauling: A Life in Science and Politics Basic Books, 1995, pag. 17
- ^ Goertzel e Goertzel op. cit. pag. 22
- ^ Hager op. cit., pag. 46
- ^ Stephen Swanson, OSU fraternity to donate Pauling treasures to campus library, Oregon State University, 3 ottobre 2000. URL consultato l'11 marzo 2008.
- ^ Goertzel e Goertzel, op. cit., pag. 29
- ^ Linus Pauling Institute, Linus Pauling: A Biographical Timeline, su lpi.oregonstate.edu. URL consultato il 5 agosto 2007.
- ^ Linus Pauling, The Nobel Prize in Chemistry 1954, Biography
- ^ The Linus Pauling Papers: Biographical Information, su profiles.nlm.nih.gov, United States National Library of Medicine. URL consultato l'11 febbraio 2008.
- ^ John Allen Paulus, Pauling's Prizes, in New York Times, 5 novembre 1995. URL consultato il 9 dicembre 2007.
- ^ Thomas Hager, Einstein, su osulibrary.oregonstate.edu, Oregon State University Libraries Special Collections, 29 novembre 2007. URL consultato il 13 dicembre 2007.
- ^ Linus Pauling, su woodrow.org. URL consultato l'11 dicembre 2007.«[In] January of 1952, Pauling requested a passport to attend a meeting in England ... The passport was denied because granting it "would not be in the best interest of the United States." He applied again and wrote President Eisenhower, asking him to arrange the issuance of the passport since, "I am a loyal citizen of the United States. I have never been guilty of any unpatriotic or criminal act."»
- ^ Linus Pauling, The Department of State and the Structure of Proteins, su osulibrary.oregonstate.edu, Oregon State University Libraries Special Collections, maggio 1952. URL consultato il 13 dicembre 2007.
- ^ Thomas Hager, Russell/Einstein, su osulibrary.oregonstate.edu, Oregon State University Libraries Special Collections, 29 novembre 2007. URL consultato il 13 dicembre 2007.
- ^ Louise Zibold Reiss, Strontium-90 Absorption by Deciduous Teeth: Analysis of teeth provides a practicable method of monitoring strontium-90 uptake by human populations (PDF), su sciencemag.org, Science, 24 novembre 1961. URL consultato il 13 ottobre 2009.
- ^ Thomas Hager, Strontium-90, su osulibrary.oregonstate.edu, Oregon State University Libraries Special Collections, 29 novembre 2007. URL consultato il 13 dicembre 2007.
- ^ Thomas Hager, The Right to Petition, su osulibrary.oregonstate.edu, Oregon State University Libraries Special Collections, 29 novembre 2007. URL consultato il 13 dicembre 2007.
- ^ Linus Pauling, Edward Teller, Teller vs. Pauling, su osulibrary.oregonstate.edu, Oregon State University Libraries Special Collections, 1958. URL consultato il 13 dicembre 2007.
- ^ Linus Pauling, Notes by Linus Pauling. October 10, 1963., su osulibrary.oregonstate.edu, Oregon State University Libraries Special Collections, 10 ottobre 1963. URL consultato il 13 dicembre 2007.
- ^ Stephen F Mason, The Science and Humanism of Linus Pauling (1901-1994)., su cabierta.uchile.cl, Ciencia Abierta, luglio 1999. URL consultato il 4 agosto 2009.
- ^ Goertzel e Goertzel, op. cit. pag. 247
- ^ Linus Pauling dies at 93. The Oregonian, August 20, 1994.
- ^ Linus Pauling & Daisaku Ikeda (1992). A Lifelong Quest for Peace: A Dialogue. Jones & Bartlett. p. 22. ISBN 0-86720-277-7. "...I [Pauling] am not, however, militant in my atheism. The great English theoretical physicist Paul Dirac is a militant atheist. I suppose he is interested in arguing about the existence of God. I am not. It was once quipped that there is no God and Dirac is his prophet."
- ^ Linus Pauling, Crusading Scientist - a documentary by Robert Richter
- ^ Pauling, Linus - Chemistry Encyclopedia - structure, proteins, molecule
- ^ Francis Crick "The Impact of Linus Pauling on Molecular Biology.", su osulibrary.oregonstate.edu, Oregon State University, 28 febbraio 1995. URL consultato il 7 aprile 2012.
- ^ Thomas Hager, The Nature of the Chemical Bond, su osulibrary.oregonstate.edu, Oregon State University Libraries Special Collections, dicembre 2004. URL consultato il 29 febbraio 2008.
- ^ Linus Pauling, Notes and Calculations re: Electronegativity and the Electronegativity Scale, su osulibrary.oregonstate.edu, Oregon State University Libraries Special Collections, 1930s. URL consultato il 29 febbraio 2008.
- ^ Configurations of Polypeptide Chains With Favored Orientations Around Single Bonds, su ncbi.nlm.nih.gov.
- ^ Linus Pauling, Harvey Itano, S. J. Singer, Ibert Wells, Sickle Cell Anemia, a Molecular Disease, su osulibrary.oregonstate.edu, Science, novembre 1949. URL consultato il 5 agosto 2007.
- ^ (EN) [1]
- ^ Jeffrey L. Sturchio, Linus C. Pauling - Honours, su chemheritage.org, Chemical Heritage Foundation, aprile 1987. URL consultato il 9 gennaio 2010.
Bibliografia
- Anthony Serafini, Linus Pauling: A Man and His Science, Paragon House, 1989, ISBN 1-55778-440-X.
- Ted Goertzel, Ben Goertzel, Linus Pauling: A Life in Science and Politics, Basic Books, 1995, ISBN 0-465-00672-8.
- Thomas Hager, Force of Nature: The Life of Linus Pauling, Simon & Schuster, 1995, ISBN 0-684-80909-5.
- Thomas Hager, Linus Pauling and the Chemistry of Life, Oxford University Press, 1998, ISBN 0-19-513972-0.
- Barbara Marinacci, Ramesh Krishnamurthy, Linus Pauling on Peace, Rising Star Press, 1998, ISBN 0-933670-03-6.
- Clifford Mead, Thomas Hager (eds.), Linus Pauling: Scientist and Peacemaker, Oregon State University Press, 2001, ISBN 0-87071-489-9.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Linus Pauling
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Linus Pauling
Collegamenti esterni
- Lista dei portali dell'Università dell'Oregon dedicati a Linus Pauling (in lingua inglese), su pauling.library.oregonstate.edu.
- Linus Pauling: Genius or Crank? a detailed overview of Pauling's work in molecular medicine and vitamin C.
- Francis Crick: The Impact of Linus Pauling on Molecular Biology (transcribed video from the 1995 Oregon State University symposium), su osulibrary.oregonstate.edu.
- The Ava Helen and Linus Pauling Papers at the Oregon State University Libraries, su osulibrary.oregonstate.edu.
- The Pauling Catalogue, su paulingcatalogue.org.
- The Pauling Blog, su paulingblog.wordpress.com.
- Linus Pauling (1901–1994), su users.muohio.edu.
- National Academy of Sciences biography, su nap.edu.
- Caltech oral history interview (PDF), su oralhistories.library.caltech.edu.
- Berkeley Conversations With History interview, su globetrotter.berkeley.edu.
- Linus Pauling Centenary Exhibit, su pauling.library.oregonstate.edu.
- Linus Pauling from The Dictionary of Unitarian and Universalist Biography, su www25.uua.org.
- The Linus Pauling Institute at Oregon State University
- The Many Lives of Linus Pauling: A Review of Reviews J. Chem. Educ., su jchemed.chem.wisc.edu.
- Publications of Pauling (PDF), su charon.girinst.org.
- (EN) Biografia di Linus Pauling sul sito ufficiale del Premio Nobel
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