Museo nazionale della scienza e della tecnologia
"Leonardo da Vinci"
Facciata
Ubicazione
StatoNon hai inserito il nome/codice della nazione! Leggi il manuale del template che stai usando! (bandiera) Non hai inserito il nome/codice della nazione! Leggi il manuale del template che stai usando!
IndirizzoVia San Vittore 21, Milano
Coordinate45°27′45.96″N 9°10′15.22″E
Caratteristiche
TipoScienza, tecnologia
Istituzione1953
FondatoriGuido Ucelli
DirettoreFiorenzo Marco Galli
Visitatori500,000 (2015)
[www.museoscienza.org Sito web]

Il Museo nazionale della scienza e della tecnologia "Leonardo da Vinci" ha sede a Milano; aperto nel 1953, con i suoi 50.000 m² complessivi è il più grande museo tecnico-scientifico in Italia e uno dei maggiori in Europa.[1] Possiede la più grande collezione al mondo di modelli di macchine realizzati a partire da disegni di Leonardo da Vinci.[1] È visitato da 500mila persone all'anno.[1]

Le collezioni contano 16mila beni storici e includono testimonianze rappresentative della storia della scienza, della tecnologia e dell’industria italiane dal XIX secolo ai giorni nostri.

Ha aperto 13 laboratori interattivi dove vengono svolte attività che seguono la metodologia educativa basata sull’educazione informale.

È parte di reti e collaborazioni internazionali, collabora con i principali musei scientifici europei e mondiali. Dal 2003 il Museo è membro attivo di Ecsite, the European Collaborative for Science, Industry and Technology Exhibitions.

Dal 2000 il museo è passato da Ente pubblico a Fondazione di diritto privato, i cui soci fondatori sono il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo; i partecipanti sostenitori sono Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano. Le principali Università milanesi fanno parte del consiglio scientifico.

Il museo è collocato in via S. Vittore 21 nell'antico monastero di San Vittore al Corpo, a fianco alla chiesa omonima, nelle vicinanze del luogo dove Leonardo possedeva alcuni terreni coltivati a vigna, all'epoca appena fuori le mura cittadine. È anche non lontano dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove si trova il celebre Cenacolo, e dalla Basilica di Sant'Ambrogio.

Storia

 
L'edificio del convento a Borgo San Vittore ai primi dell'Ottocento
 
Il museo a fianco la chiesa di San Vittore al Corpo
 
La Sala delle colonne (ex refettorio del convento)
L'edificio dell'ex monastero di San Vittore distrutto dai bombardamenti del 1943.
L'edificio dell'ex monastero ricostruito come Museo nel dopoguerra.
 
Chiostro del'ex convento, con resti del mausoleo imperiale di San Vittore
 
Sala del Cenacolo, con affreschi di Pietro Gilardi

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci sorge in un chiostro benedettino diventato nel XVI secolo monastero Olivetano.

Tra i suoi chiostri sono ancora ben visibili i resti della grande cinta fortificata che custodiva un mausoleo imperiale romano dedicato a Diocleziano.

Con l’arrivo dei monaci Olivetani prendono il via importanti lavori per realizzare due grandi chiostri e un dormitorio. Alla fine il complesso comprende: celle dei monaci, foresteria, biblioteca (oggi Sala delle Colonne), appartamento abbaziale, Sala del Capitolo, Ospizio dei Novizi, orti, giardini e una vigna.

Nel 1560 iniziano le opere della nuova chiesa.

Su progetto di Giuseppantonio Castelli da Monza, all’inizio del XVIII secolo si costruisce il Refettorio (oggi Sala del Cenacolo) e Pietro Gilardi esegue l’affresco delle Nozze di Cana.

All’inizio del XIX secolo il monastero diventa prima ospedale militare, poi caserma.

L’industriale Guido Ucelli riesce a ottenere l’area in cui oggi si trova il Museo nel 1947.

Fino al 1952 l’architetto Piero Portaluppi insieme a Enrico Griffini e Ferdinando Reggiori guida i lavori di ristrutturazione che vede protagonisti pavimenti, strutture, volte, arcate dei chiostri, sotterranei, Sala delle Colonne e Sala del Cenacolo.

Il 15 febbraio 1953 il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci” viene inaugurato alla presenza del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.

Inizialmente comprende una biblioteca, due bar e sale per congressi. Entro l’anno immediatamente successivo sorge una nuova palazzina per uffici, biblioteca tecnica, sala riunioni e il cinema-sala congressi da 600 posti.

Tra il 1953 e il 1956 nasce il Museo del Volo in un’area rivolta su Via Olona. Si tratta di un hangar metallico di 30x70 metri messo a disposizione dall’Ente Fiera Milano e completato da materiale storico dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare (in deposito temporaneo).

Nel 1959 si discute la costruzione di un nuovo fabbricato in cui collocare il Museo del Volo. I lavori si svolgono tra il 1960 e il 1963 grazie a una convenzione con il Comune di Milano e a un finanziamento della Giunta.

Nei 2.000 mq che avevano custodito il Museo del Volo, tra il 1967 e il 1969 sorge una sezione dedicata ai trasporti ferroviari. Grazie alla collaborazione con le Ferrovie dello Stato e le Ferrovie Nord, locomotori, vagoni e segnali giungono al Museo dalla stazione ferroviaria di Porta Genova a bordo di speciali automezzi.

È del 1970 la prima visita guidata al museo, inizio di un’intensa attività divulgativa e precursore degli attuali laboratori nati nel 1993.

Negli anni a seguire, numerose le esposizioni e le mostre che hanno coinvolto il Museo sui temi dedicati alla radio, alla televisione, a Marconi e Leonardo da Vinci.

Un decreto legislativo trasforma l'Ente di diritto pubblico in Fondazione di diritto privato nell’agosto 1999.

Fiorenzo Galli, attuale Direttore Generale del museo, è nominato nel 2001.

Dal 2001 il museo inizia un’intensa attività di riallestimento e apertura di nuove sezioni espositive e laboratori interattivi.

Nel 2005 viene trasportato al museo e musealizzato il sottomarino Enrico Toti e vengono aperti i nuovi laboratori interattivi di Genetica e Biotecnologie e Robotica.

Nel 2007 viene riaperto l’Auditorium, completamente ristrutturato, e inaugurate la nuova Area Elicotteri e la sezione dedicata al Ciclo di vita dei prodotti.

Nel 2008 aprono le nuove aree Telegrafia, Telefonia e Televisione, l’Area dei piccoli e la sezione dedicata al Petrolio.

Nel 2009 aprono le aree dedicate alla gomma, alle sostanze adesive e il MUST SHOP, il nuovo bookshop del museo. Nel giugno 2009 viene ospitata la conferenza annuale di Ecsite (European Network of Science Centres and Museums).

Nel 2010 aprono il nuovo laboratorio dedicato all’Alimentazione e l’area Nanotecnologie.

Nel 2011 apre la nuova sezione dedicata all’Industria Chimica di base

Nel 2013 inaugura la nuova area Acciaio e apre rinnovato il laboratorio interattivo Materiali

Nel 2014 apre la nuova sezione dedicata allo Spazio, che espone l’unico frammento lunare in possesso dell’Italia e la nuova area dedicata al Tinkering.

Nel 2015 apre l’area dedicata all’alluminio e la mostra interattiva permanente #FoodPeople dedicata ai temi dell’alimentazione. Viene esposto nel Padiglione Aeronavale, il catamarano ad ala rigida AC72 “Luna Rossa”. Apre il Maker Space.

Nel 2016 vengono aperte le Cavallerizze, un nuovo edificio ottenuto dall’intervento di recupero architettonico di due antiche scuderie del XVIII secolo. Le Cavallerizze inaugurano ospitando alcune delle esposizioni della XXI Triennale.

Collezioni

Il museo raccoglie e conserva un ampio patrimonio dedicato allo sviluppo scientifico e tecnologico con particolare attenzione all’Italia.

Le collezioni si sono formate a partire dagli anni trenta del Novecento e oggi comprendono 16.000 beni storici tra cui strumenti tecnico scientifici, macchine e impianti collegati ai temi dei trasporti, dell’energia, dell’industria siderurgica, delle telecomunicazioni, dell’informatica e dell’astronautica. Oltre a questi, una collezione di beni artistici che comprende circa 2.500 tra dipinti, disegni, sculture, oggetti d’arte applicata e medaglie; un archivio cartaceo e fotografico e una biblioteca con 40.000 testi e riviste.

Le collezioni risultano in continua crescita grazie alle donazioni effettuate da privati, aziende e istituzioni.

Sezioni storiche

Le esposizioni permanenti del Museo sono divise in macro tematiche:

  • Leonardo Arte&Scienza (Leonardo, Strumenti musicali, Orologeria, Collezioni d’arte)
  • Comunicazione (Telecomunicazioni, Tecnologie che contano, Spazio)
  • Scienza e Tecnologia dell’Alimentazione (#FoodPeople)
  • Materiali (Alluminio, Acciaio, Materiali Polimerici, Industria Chimica di Base, Carta, Ciclo di vita dei prodotti)
  • Energia (Energia&Materiali, Fonti e dispositivi energetici, Area Petrolio, Sistema Energetico)
  • Trasporti (Trasporti ferroviari, Trasporti Aerei, Trasporti Navali)

Galleria "Leonardo da Vinci"

  Lo stesso argomento in dettaglio: Galleria Leonardo da Vinci.
 
Galleria Leonardo da Vinci

Il museo possiede la più grande collezione al mondo di modelli di macchine realizzati a partire da disegni di Leonardo da Vincieuna selezione dei quali esposti aella Galleria "Leonardo da Vinci".

Ci sono modelli costruiti sulla base di disegni su tematiche civili, come la gru girevole o la macchina battipalo, a quelle militari, come la nave veloce speronatrice, dagli studi sull'architettura, con il modello della città ideale a quelli sul volo, con la famosa vite aerea.
È visibile anche un telaio automatico in legno, a grandezza naturale e perfettamente funzionante, realizzato a partire da studi sui codici leonardeschi.
Sulle pareti al di sopra dei modelli sono collocati pannelli riproducenti particolari di opere artistiche del genio fiorentino, mentre su quelle opposte ingrandimenti di pagine di codici con appunti relativi ai suoi molteplici studi in diversi campi del sapere quali l'anatomia, la fisica, la botanica, la matematica, la geologia e la cartografia.

Sottomarino Enrico Toti S506

  Lo stesso argomento in dettaglio: Enrico Toti (S 506).

Il museo espone nella sua area esterna e presenta come uno degli oggetti faro il sottomarino Enrico Toti (S 506), entrato a far parte delle collezioni nel 2005.

Il Toti è il primo sottomarino costruito in Italia dopo la seconda guerra mondiale, varato nel 1967 ed entrato in servizio per la Marina Militare Italiana nel 1968. Si tratta di un SSK (Submarine-Submarine Killer): un sottomarino destinato a individuare ed eventualmente distruggere altri sottomarini, e in particolare i grandi lanciamissili a propulsione nucleare (una delle armi più temute del blocco sovietico durante la Guerra Fredda).

Fa parte della classe Toti (ne è il capoclasse), composta da quattro battelli di piccole dimensioni che hanno solcato il mar Mediterraneo fino alla fine degli anni novanta.

Il Toti è giunto al Museo nel 2005 dopo un viaggio via mare e via terra. Le tappe principali che hanno portato il sottomarino al Museo:

  • 1999 il sottomarino Toti, dopo 30 anni di servizio attivo, viene radiato.
  • Tra il 2000 e il 2001 la donazione del battello da parte della Marina Militare italiana al Museo viene formalizzata e sottoscritta.
  • Il 5 aprile 2001 inizia il viaggio vero e proprio: 1 mese di navigazione (trainato) da Augusta (SR) al porto fluviale di Cremona (CR).
  • Dal 2001 al 2005 il sottomarino rimane ancorato al porto fluviale di Cremona. Questo tempo è stato impiegato per reperire le risorse economiche e per studiare le migliori soluzioni tecniche per affrontare su strada gli ultimi 93 km che lo separano dal Museo.
  • Tra il 9 agosto 2005 e il 14 agosto 2005, in 4 notti, si svolge il viaggio su ruote.
  • 7 dicembre 2005 il sottomarino Toti viene aperto al pubblico.

Gli oggetti faro

Tra gli oggetti che il museo presenta come propri highlights, oltre al sottomarino Toti e ai modelli della Galleria Leonardo da Vinci ci sono:

Padiglione aeronavale

 
Padiglione aeronavale: sezione aerea
 
Sottomarino Enrico Toti (S 506)

In questo capannone dall'architettura moderna è presentato il tema della navigazione, sia su mare che nei cieli, sia civile che militare. Sono infatti presenti cimeli di antiche navi da guerra e alcuni mezzi di assalto marittimi ed aerei impiegati nei due conflitti mondiali.
Nella collezione spiccano alcuni pezzi prestigiosi:

All'esterno del padiglione è esposto e visitabile internamente il sottomarino Enrico Toti (S 506). L'oggetto fu donato al museo dalla Marina Militare Italiana nel 2002, ma lungaggini burocratiche ne hanno ritardato per anni la collocazione al museo, finalmente avvenuta nell'agosto 2005. In questo periodo il sottomarino è stato conservato nel porto fluviale di Cremona.

Padiglione ferroviario

 
Il padiglione ferroviario

Il padiglione ferroviario costituisce un'importante sezione del museo. Esso è realisticamente allestito come una vera stazione ferroviaria, completa dei rumori caratteristici, con binari, banchine e segnali ferroviari. All'interno del padiglione, sono conservati numerosi pezzi originali, molti dei quali provenienti dalla collezione del Museo delle Ferrovie dello Stato già nella Stazione Termini di Roma.

L'allestimento comprende locomotive a vapore, elettriche, tra cui la Locomotiva FS E.330, e Diesel nazionali e straniere.

Organo a canne

 
Organo Agati

Nella sala dedicata agli strumenti musicali, si trova un organo positivo, costruito nel 1826 dall'organaro pistoiese Giosuè Agati.[2]

Lo strumento è a trasmissione integralmente meccanica ed è racchiuso all'interno di una cassa lignea avente la forma di un parallelepipedo; essa è esternamente dipinta con riquadri ed è chiusa da due portelle. La mostra è composta da 21 canne in stagno disposte in cuspide unica con ali laterali, ed è affiancata da due canne finte dipinte.

La consolle è a finestra e presenta un'unica tastiera di 51 note con prima ottava scavezza e pedaliera a leggio scavezza di nove note, priva di registri propri e costantemente unita al manuale. Alla destra della pedaliera vi sono due pedali, uno per il Timpano e l'altro per la Terza mano. I registri sono azionati da pomelli lignei posti su unica fila alla destra della consolle, con nomi scritti a mano su cartellini.

Di seguito, la disposizione fonica:

Manuale
Principale
Ottava
XVa
XIXa
XXIIa
Cornetto
Voce umana
Flauto in VIII
Trombe basse
Trombe sop.ne

Attività ed educazione informale

Il Museo da molto tempo opera nell'ambito educativo. Negli anni ’90 ha aperto i primi laboratori interattivi ispirati al lavoro di Frank Oppenheimer e dell’Exploratorium di San Francisco. Oggi è riconosciuto in Europa per la sua metodologia educativa basata sull'educazione informale, e nel 2009 ha fondato il CREI - Centro per la Ricerca per l’Educazione Informale. È Ente Accreditato per la formazione e lo sviluppo professionale degli insegnanti dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

Il museo ha aperto 13 laboratori interattivi (i.lab) finalizzati alla realizzazione delle attività educative. Le attività dei laboratori riguardano un ampio spettro di temi scientifici e tecnologici tra cui l’alimentazione, l’energia e ambiente, le biotecnologie, la genetica, la robotica, l’energia, i materiali, l’elettricità.

Nel 2014 ha inaugurato la Tinkering Zone, area permanente interattiva progettata dal Museo su ispirazione dell’Exploratorium di San Francisco e modo innovativo di sperimentare la scienz. Si tratta di un laboratorio dedicato al tinkering, al making, all’ingegneria, al design, all’intersezione tra arte e scienza.

Biblioteche

La biblioteca principale del Museo si compone attualmente di circa 50 mila unità, tra volumi e opuscoli di argomento scientifico-tecnico che vanno dal 1831 in poi, oltre a un fondo antico.

A questa biblioteca si affianca la biblioteca del mare Ugo Mursia che raccoglie 3.600 volumi sul mondo marinaro in tutti i suoi aspetti.

Biblioteca del museo

È un centro di documentazione libraria ricco di raccolte storiche collegate alle collezioni del Museo, nato per volere del fondatore Guido Ucelli nel 1943. Racchiude nuclei storici sullo sviluppo tecnologico e scientifico tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, con uno sguardo più approfondito sulle tematiche propriamente italiane. Accanto a tali raccolte vi è una nuova parte che contiene le opere recenti di divulgazione e di approfondimento delle nuove branche della scienza e della tecnologia.

Il catalogo, consultabile on-line, comprende:

  • il fondo moderno: 50.000 volumi, donati e acquistati, dal 1940 in poi
  • il fondo antico ed edizioni rare: 1.750 volumi che comprendono testi della fine del Quattrocento
  • i fondi speciali Mauro, Savorgnan di Brazzà, Parisi: raccolte di testi, frutto di donazioni di personalità di spicco del mondo scientifico-imprenditoriale degli anni cinquanta
  • i periodici: Oltre 700 testate.

La biblioteca lavora in stretto contatto con la Soprintendenza ai beni librari della Lombardia per i progetti di restauro, conservazione, tutela e valorizzazione delle raccolte; inoltre fa parte dell’AIB, Associazione Italiana Biblioteche. Mantiene stretti legami con il Politecnico di Milano, con il Museo Galileo di Firenze e le principali biblioteche del territorio.

Biblioteca Ugo Mursia

Si tratta della collezione privata dell'editore Ugo Mursia, donata al Comune di Milano.

La biblioteca è attualmente situata nel Museo all'interno del padiglione navale, dove ospita, accanto ai libri, una serie di oggetti e cimeli che testimoniano il grande amore per il mare del suo ideatore.

È una raccolta di circa 3.600 volumi sul mondo marinaro in tutti i suoi aspetti. Si spazia infatti dai manuali di vela ai saggi sulla storia della marineria, dai trattati di navigazione ai romanzi di pirati, dai diari di viaggio ai dizionari. Sono volumi pubblicati in ogni parte del mondo e, in gran parte, introvabili. 

Note

  1. ^ a b c Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, L'Istituzione, su museoscienza.org. URL consultato il 13 aprile 2016.
  2. ^ Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Organo, su museoscienza.org. URL consultato il 13 giugno 2013.

Bibliografia

  • Museo nazionale della scienza e della tecnica "Leonardo da Vinci" (Milano): 5 anni del Museo 1953-1958, Milano, Stabilimento Arti Grafiche, 1958.
  • Le gallerie di Leonardo da Vinci nel Museo nazionale della scienza e della tecnica, Milano, Milano, Tipografia Igiesse, 1963, BNI 633903.
  • Orazio Curti, Navi ed aerei al Museo della Scienza e della Tecnica, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, 1973.
  • Orazio Curti (a cura di), Museoscienza: tutto il Museo nazionale della scienza e della tecnica Leonardo da Vinci, Milano, Associazione Amici del Museo nazionale della scienza e della tecnica Leonardo da Vinci, 1978, BNI 797652.
  • Orazio Curti, Il museo nazionale della scienza e della tecnica Leonardo da Vinci, Milano, Milano, F. Garolla, 1984.
  • Domenico Lini e Salvatore Sutera (a cura di), Museo nazionale della scienza e della tecnologia "Leonardo da Vinci", Milano, Skira, 2000.
  • Il museo: scienza è cultura, Milano, Fondazione Museo nazionale della scienza e della tecnologia, 2007, ISBN 978-88-89432-18-1.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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