Crodo

comune italiano
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Crodo (Crò in piemontese, Crö in dialetto ossolano) è un comune di 1.457 abitanti della provincia del Verbano Cusio Ossola.
È il principale centro abitato della Valle Antigorio e si trova circa 16 km a nord di Domodossola.

Crodo
comune
Crodo – Veduta
Crodo – Veduta
Casaforte di Rencio (foto Carlo Nigra).
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Verbano-Cusio-Ossola
Amministrazione
SindacoErmanno Savoia (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate46°13′24.9″N 8°19′23.2″E
Altitudine534 m s.l.m.
Superficie53,58 km²
Abitanti1 482[1] (31-12-2010)
Densità27,66 ab./km²
FrazioniAlpiano, Cravegna, Braccio, Emo, Foppiano, Maglioggio, Molinetto, Mozzio, Quategno, Rencio, Salecchio, Vegno, Viceno
Comuni confinantiBaceno, Crevoladossola, Montecrestese, Premia, Varzo
Altre informazioni
Cod. postale28862
Prefisso0324
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT103026
Cod. catastaleD177
TargaVB
Cl. sismicazona 3A (sismicità bassa)[2]
Nome abitantiCrodesi
Patronosanto Stefano
Giorno festivo26 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Crodo
Crodo
Sito istituzionale

Da sempre importante località termale, il paese è famoso per le sue acque minerali e soprattutto per il "Crodino", nato a Crodo nel 1964 e qui ancora prodotto dal Gruppo Campari.

Storia

Le tracce dell'uomo più remote in questa zona risalgono alla preistoria (ritrovamento di un'accetta di bronzo risalente al 1500 a.C.).

Si suppone che i primi abitanti di Crodo siano stati i Leponzi.[3]

Un'altra testimonianza antichissima è il " muro del Diavolo", imponente struttura megalitica (che si presume servisse a funzioni sacre e sociali) a forma di un gigantesco muraglione che cinge sui tre lati un ampio terrazzamento orientato secondo i punti cardinali.

Nel 1200 si consolida il potere dei nobili Rodhis, feudatari per conto dell'imperatore Ottone IV, i quali favorirono l'insediamento della comunità dei Walser.[4]

Nel 1380 Crodo e l'intera Ossola sono sottoposte ai Visconti, che concessero però alla zona una speciale autonomia. I Visconti fecero costruire delle Torri di segnalazioni (alcune ancora oggi visibili) contro gli Svizzeri. I segnali trasmessi di torre in torre dall'alta Val Formazza giungevano a Milano in pochissimo tempo.

In quegli anni a Cravegna (oggi frazione di Crodo) avvenne un fatto prodigioso: la madonna della chiesa effuse lacrime.

Alla fine del XIV sec Crodo fu colpita dalla peste. È di questa epoca la stesura degli Statuti di Crodo con i quali si regola il modo di vivere della popolazione.

Durante la Seconda Guerra Mondiale a Crodo si sono svolti alcuni dei fatti storici inerenti la Repubblica dell'Ossola.

Cultura

Gli elementi di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico sono: la Casa Museo della Montagna, la Casa del Papa” (1576, la tradizione vuole appartenne a Innocenzo IX), la parrocchiale romanica di Santo Stefano, l'oratorio di San Giovanni Battista (con affreschi del XVI secolo), la chiesa di San Giacomo, il santuario della Madonna della Vita (seconda metà del Seicento), e la parrocchiale romanico-gotica di San Giulio.[5]

E' presente la Biblioteca Vittorio Resta del centro studi Piero Ginocchi, fondata nel 1984

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Amministrazione

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ http://www.comune.crodo.vb.it/Guidaalpaese/tabid/4992/Default.aspx?IDPagina=959
  4. ^ http://www.mondodelgusto.it/territori/4034/paese-delle-acque-minerali-del-crodino
  5. ^ http://www.italiapedia.it/comune-di-crodo_Storia-103-026
  6. ^ Dati tratti da:

Template:Provincia del Verbano Cusio Ossola

Controllo di autoritàVIAF (EN135201433 · LCCN (ENno2001061605 · GND (DE4687734-4 · J9U (ENHE987007494097705171