Peaky Blinders (banda)

banda criminale inglese

I Peaky Blinders furono una gang criminale attiva a Birmingham nel XIX e XX secolo. Furono una delle tante gang giovanili dell'epoca. Sono stati il soggetto di una serie televisiva omonima della BBC nel 2013-2015.[1][2][3]

Harry Fowles
Harry Fowles, anche conosciuto come "Baby Face", fu un membro della gang

Nome

Secondo lo storico Carl Chinn, il nome Peaky Blinders deriva dalla pratica di cucire dei rasoi nella visiera dei cappelli, i quali all'occorrenza potevano essere utilizzati come armi.[1] Un'altra ipotesi è che "peakys" fosse il soprannome del modello di cappello che indossavano.[4][5] La gang aveva infatti un distinto stile di abbigliamento che era caratterizzato da dei cappelli con visiera, fazzoletto al collo e pantaloni a zampa di elefante.[6] Il loro stile di abbigliamento era simile a quello di una gang di Manchester attiva nello stesso periodo, conosciuta come gli Scuttlers.

Storia

Negli anni 1870, nei quartieri poveri di Birmingham, dove regna il sovrapopolamento, è diffuso anche il ricorso alla criminalità per sbarcare il lunario. È quindi in un ambiente di violenza e miseria che nascono le prime bande della città; ben prima dei Peaky Blinders, una gang di giovani fuorilegge dilagava già: la Cheapside Slogging Gang, chiamata anche i Cheapside Sloggers ("I picchiatori di Cheapside").[1] Questo gruppo molto attivo, diretto da John Adrian, faceva regnare il terrore, vivendo del racket nei quartieri di Small Heath o di Cheapside. Nel 1872, il locale Birmingham Mail scrive di come «(EN) 400 roughs brought indiscriminate violence to the Cheapside area, attacking and stealing» (400 bruti hanno portato violenza indiscriminata nella zona di Cheapside, attaccando e rubando).[7]

La prima apparizione del nome Peaky Blinders in quanto gruppo criminale data del 23 marzo 1890, quando a seguito di un alterco con la banda di ragazzi in un pub, il gruppo capeggiato da Thomas Mucklow assalta violentemente George Eastood, un abitante di Small Heath.[8] Eastood viene gravemente ferito alla testa e dovrà subire un'operazione di trapanazione; nella stampa locale viene pubblicata il 9 aprile la lettera di un lettore che parla di un "assalto omicida" perpetrato dai membri dei "Peaky Blinders di Small Heath".[4]

Da allora le attività criminose della gang dei Peaky Blinders si sono moltiplicate. Vengono segnalati per ogni sorta di attività illecita, dai disturbi dell'ordine pubblico[4] al furto violento.[9] La banda era nota per l'eccessiva aggressività e per l'uso ricorrente di armi improvvisate come forchette, coltelli o attizzatoi.

Philip Gooderson, l'autore di The Gangs of Birmingham,[10] afferma che i Peaky Blinders nacquero come una banda, ma che in seguito il termine divenne generico. Membri famosi furono David Taylor (imprigionato all'età di 13 anni per il possesso di una pistola), Harry "Baby Face" Fowles, Ernest Haynes e Stephen McNickle.[11]

Anche le fidanzate dei membri della gang avevano uno stile di abbigliamento distinto, caratterizzato da "perle, una frangetta che copriva la fronte e dei fazzoletti da collo dai colori sgargianti".[11] I Peaky Blinders erano spesso violenti con le loro fidanzate e una di loro commentò: "Ogni volta che esce con me, mi colpisce. E se provo a parlare con un altro ragazzo non ha problemi a prendermi a calci."[11]

Note

  1. ^ a b c Michael Bradley, Birmingham's real Peaky Blinders, BBC News, 12 settembre 2013. URL consultato il 12 settembre 2015.
  2. ^ "BBC Two - Peaky Blinders, Series 1"
  3. ^ "BBC Two - Peaky Blinders, Series 2".
  4. ^ a b c Carl Chinn, Birmingham's Peaky Blinders - in fact... and fiction, in Birmingham Mail. URL consultato il 12 settembre 2015.
  5. ^ Zoe Chamberlain, The TRUTH behind Peaky Blinders: No razor blades in their caps - but Brum's real gangsters were just as brutal, in Birmingham Mail, 15 ottobre 2014. URL consultato il 12 settembre 2015.
  6. ^ Laura Ugolini, Men and Menswear: Sartorial Consumption in Britain 1880–1939, Ashgate, 2007, p. 42.
  7. ^ Sunday Mercury, Gangs of Victorian Birmingham revealed in new book, su birminghammail.co.uk. URL consultato il 12 settembre 2015.
  8. ^ Chinn
  9. ^ Kieran Corcoran, Victorian gang who terrorised the streets of Birmingham, in Daily Mail, 11 settembre 2013. URL consultato il 12 settembre 2015.
  10. ^ Gooderson
  11. ^ a b c Tony Larner, When Peaky Blinders Ruled Streets with Fear, in Sunday Mercury, 1º agosto 2010.

Bibliografia

  • (EN) Philip Gooderson, The Gangs of Birmingham, Milo Books, 2010.
  • (EN) Carl Chinn, The Real Peaky Blinders: Billy Kimber, the Birmingham Gang and the Racecourse Wars of the 1920s, Brewin Books, 2014.
  • (EN) Paul Thompson, The Edwardians. The Remaking of British Society, Routledge, 1992.

Voci correlate