6º Stormo
Il 6º Stormo, i cui membri sono conosciuti come i "Diavoli Rossi", è un reparto da interdizione dell'Aeronautica Militare operativo con il velivolo Panavia Tornado. Dipende dal Comando delle forze da combattimento di Milano e ha sede presso l'aeroporto di Brescia-Ghedi.
6º Stormo | |
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Descrizione generale | |
Attivo | 15 gennaio 1936 - 8 settembre 1944 1º gennaio 1951 - oggi |
Nazione | ![]() ![]() |
Servizio | Aeronautica Militare |
Tipo | stormo |
Compiti | attacco e ricognizione |
Sede | Aeroporto di Brescia-Ghedi |
Velivoli | Panavia Tornado |
Soprannome | "Diavoli Rossi" |
Battaglie/guerre | seconda guerra mondiale |
Parte di | |
Reparti dipendenti | |
154º Gruppo CBOC/CRO 156º Gruppo CBOC 606ª Squadriglia collegamenti | |
Comandanti | |
Comandante attuale | col. Davide Re[1] |
fonte Coccarde Tricolori 2010[2] | |
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia |
Lo stormo, intitolato alla memoria del tenente pilota Alfredo Fusco, è costituito da tre gruppi (102º, 154º e 156º) delle specialità CBOC (caccia bombardieri ognitempo convenzionali), CRO (caccia ricognitori ognitempo) e OCU (operational conversion unit - unità di conversione operativa).
Storia
Il reparto venne costituito presso l'aeroporto di Campoformido (UD) il 15 gennaio 1936 con uomini provenienti dal 1º e 4º Stormo. Consisteva inizialmente di due gruppi di volo, il 2º Gruppo, composto dalla 150ª, 151ª, 152ª Squadriglia e il 3º Gruppo, composto dalla 153ª e 154ª Squadriglia, cui si aggiunse, il 15 febbraio 1936, la 155ª.[3] Utilizzando i caccia Fiat C.R.32, C.R.42 e G.50, all'indomani dell'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale il 2º Gruppo venne dislocato in Puglia e il 3º Gruppo in Sardegna. Il 2º Gruppo combatté nel Mediterraneo e in Africa settentrionale prima di essere rimpatriato a Gorizia nel 1941, quando venne dotato dei caccia Reggiane Re.2001 con cui tornò a volare decollando dalla Sicilia e da Pantelleria. Anche il 3º Gruppo prese parte ai combattimenti in Africa e, tornato in Italia nel febbraio 1942, fu dislocato a Ciampino, Reggio Calabria, Lecce e infine in Sicilia, dove viene colto dall'armistizio arrendendosi agli Alleati.[4]
Sciolto durante il prosieguo del conflitto, il 6º Stormo venne ricostituito a Treviso il 1º gennaio 1951 su base 155º Gruppo equipaggiato con caccia P-51. Col nuovo nome di 6ª Aerobrigata l'unità si spostò nell'aeroporto di Brescia-Ghedi incorporando il 154º Gruppo e i suoi nuovi DH.100 Vampire e F-84G, che tra il 1956 e il 1964 furono rimpiazzati dagli F-84F prima e dagli F-104G poi. Nel settembre 1967, a seguito di una ristrutturazione dell'Aeronautica Militare, la 6ª Aerobrigata riprende il vecchio nome di 6º Stormo. Nel 1982 arrivano i primi caccia multiruolo Panavia Tornado, assegnati inizialmente al 154º Gruppo, mentre dal 1988 al 1990 rientra nei ranghi dello Stormo il 155º Gruppo, da cui si era distaccato negli anni sessanta. Nel 1993 giunse, dal 5º Stormo di Rimini, il 102º Gruppo, a cui si affiancò nel luglio 2008 il 156º Gruppo.[4]
Compito dello Stormo e dei suoi Tornado, in tempo di pace, è quello di mantenere la prontezza al combattimento (Combat Readiness) degli equipaggi di volo, predisporre i rischieramenti in ambito IRF (Immediate Reaction Force) e cooperare con le autorità civili in caso di calamità naturali. In tempo di guerra il compito è quello di condurre operazioni di attacco e ricognizione per difendere l'area di interesse assegnata.[4]
Il 19 agosto 2014 due Panavia Tornado in missione di addestramento decollati dalla base stanziale del 6º Stormo di Ghedi, in provincia di Brescia, sono precipitati nei pressi di Ascoli Piceno a seguito di una collisione in volo.[5]
Reparti dipendenti
- 102º Gruppo OCU/CBOC
- 154º Gruppo CBOC/CRO
- 156º Gruppo CBOC
- 606ª Squadriglia collegamenti
- GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili)
- 406º Gruppo STO (Servizio Tecnico Operativo)
- 506º Gruppo SLO (Servizio Logistico Operativo)
- 706ª Squadriglia Difesa Contraerea
- G.P.F. (Gruppo Protezione delle Forze)
Araldica
Lo stemma adottato quasi subito dal reparto fu un diavolo rosso ghignante e con le mani adunche, disegnato da Giuseppe Zanini.[6] Sembra che il diavolo rappresentasse la caricatura dell'allora capitano pilota Giovanni Borzoni, il quale successivamente diverrà il primo capoformazione della pattuglia acrobatica Diavoli Rossi.
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Distintivo storico del 6º Stormo Caccia della Regia Aeronautica.
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Distintivo storico anti-britannico del 154º Gruppo
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Distintivo attuale del 156º Gruppo
Note
- ^ 91º Anniversario Aeronautica: i Reparti.
- ^ Lista dei reparti, in Coccarde Tricolori 2010, 2010, pp. 129-130.
- ^ Francesco Anselmino, Giancarlo Gastaldi, Aeronautica Militare. I reparti di volo. Edizioni Monografie, Roma 1998.
- ^ a b c 6° Stormo, su Aeronautica Militare. URL consultato il 20 agosto 2014.
- ^ Scontro in volo nei cieli delle Marche, precipitano due caccia Tornado. Quattro militari dispersi su Repubblica.it.
- ^ www.comune.udine.it.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- 6° Stormo, su Il portale dell'Aeronautica Militare, http://www.aeronautica.difesa.it/Pagine/default.aspx. URL consultato il 25 novembre 2012.