Museo diocesano (Ancona)
Il Museo diocesano di Ancona "Mons. Cesare Recanatini" ha avuto origine nel 1834 ed è ospitato dal 1952 nel vecchio episcopio, accanto al Duomo di Ancona; è di proprietà dell'arcidiocesi e testimonia efficacemente i venti secoli di storia cristiana della città.
Il vecchio palazzo arcivescovile in cui il museo ha sede conserva resti medievali nei portici del chiostro e tra le sue mura ospitò il papa umanista Pio II in procinto di partire dal porto per una crociata contro i turchi, estremo tentativo di difendere la cristianità di Costantinopoli. Già malato, il pontefice morì poco dopo nello stesso palazzo che lo aveva accolto e l'impresa della crociata fallì.
Le collezioni erano inizialmente quelle tipiche di un "museo dell'opera del duomo", essendo costituite dai materiali rinvenuti durante i restauri della cattedrale, come sarcofagi, lapidi e lastre graffite. Successivamente il museo ha avuto il compito di accogliere numerosi altri reperti ed opere d'arte, a causa della chiusura di alcune chiese cittadine o della loro distruzione a causa della guerra. È perciò presente una preziosa pinacoteca con opere che vanno dal XIV al XIX secolo. Il museo inoltre conserva una raccolta di monete e medaglie del periodo romano e medievale. Il Tesoro del Duomo, con antichi oggetti di argenteria, tessuti e suppellettili sacre, è parte del percorso di visita del museo.
Collezioni
Fra le opere più interessanti conservate si ricordano:
- reliquiario di Santo Stefano, legato alla remota origine della fede cristiana in Ancona;
- rarissimo telo bizantino istoriato dell'XI secolo, che avvolgeva il corpo di San Ciriaco;
- sarcofago romano di Flavio Gorgonio (IV sec.);
- sarcofago di San Dasio;
- serie di plutei medievali istoriati provenienti dal Duomo;
- dipinti di Olivuccio di Ciccarello, esponente principale della Scuola di Ancona, che fiorì in città a fine Trecento;
- sarcofago del Beato Gabriele Ferretti, di fine arte rinascimentale;
- serie di 4 imponenti arazzi fiamminghi seicenteschi eseguiti su cartoni di Pieter Paul Rubens per la Confraternita del Santissimo Sacramento e conservati originariamente nella loro chiesa. Essi raffigurano i principali eventi religiosi e venivano esposti per pochi giorni l'anno in relazione alla liturgia e ciò è alla base della vivezza dei colori e del loro stato di conservazione, eccezionale per dei tessuti così antichi;
- Natività;
- L'istituzione dell'Eucaristia;
- Resurrezione di Cristo;
- Assunzione di Maria;
- resti di importanti chiese anconetane andate distrutte dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale;
- portale della Chiesa romanica di San Pietro;
- tre icone tardo-bizantine di scuola italo-cretese provenienti dall'iconostasi della distrutta Chiesa ortodossa di Sant'Anna dei Greci:
- Madonna col Bambino;
- Madonna col Bambino e Sant'Anna;
- San Nicola di Mira.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su museodiocesanoancona.it.