Berta Cáceres

ambientalista e attivista honduregna
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Berta Isabel Cáceres Flores (Honduras, 4 marzo 1971, 1972 o 1973[1][2][3]La Esperanza, 3 marzo 2016) è stata un'ambientalista e attivista honduregna.

Leader del popolo indigeno Lenca, è stata insignita di diversi premi, tra cui il Goldman Environmental Prize 2015, per la campagna di salvaguardia ambientale con cui è riuscita a evitare la costruzione di una diga sul río Gualcarque, considerato sacro dai Lenca, ad opera di una joint venture tra la compagnia honduregna DESA e la cinese Sinohydro, il più gran costruttore di dighe al mondo. Dopo anni di minacce, è stata assassinata nella sua casa da intrusi armati nelle prime ore del 3 marzo 2016.

Biografia

Cresciuta nel clima violento dell'America Centrale, ha preso ispirazione dalla madre Berta Flores, ostetrica proveniente da El Salvador e impegnata nel sociale.[4][5]

Ha frequentato l'università, ottenendo un'abilitazione all'insegnamento e fondando già nel 1993 il Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras (COPINH), organizzazione dedita alla difesa dell'ambiente nel Dipartimento di Intibucá e alla salvaguardia degli indigeni Lenca.

Durante la campagna contro la diga, iniziata nel 2006, la Cáceres riferì di intimidazioni frequenti anche da parte di militari. Nel luglio 2013 essi aprirono il fuoco sui manifestanti, uccidendo un membro del COPINH e ferendone altri tre.[6] La Cáceres fu inoltre sottoposta da un tribunale a provvedimenti restrittivi.[7]

Ambientalismo in Honduras

Dal golpe del 2009 l'Honduras ha in effetti conosciuto una crescita esponenziale di progetti a forte impatto ambientale, come l'apertura di miniere e la creazione di dighe, che minacciano l'ecosistema e le comunità indigene. Secondo i dati di organizzazioni non governative come Global Witness, nel solo 2014 in Honduras sono stati assassinati 12 ambientalisti che si opponevano a tali progetti.[8]

Indagini sull'omicidio

A distanza di un mese dalla morte le investigazioni ufficiali non hanno ancora chiarito le circostanze dell'omicidio. Nei giorni successivi all'evento il presidente Hernández ha chiesto all'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani di partecipare alle investigazioni.[9]

Organizzazioni internazionali come Amnesty International criticano da tempo Hernández e il governo per la mancanza di protezione fornita agli attivisti per i diritti umani e i giornalisti in Honduras, malgrado una nuova legge emanata al riguardo nel maggio 2015, e per il lassismo con cui vengono a loro avviso condotte indagini simili.[10]

Premi

Note

  1. ^ En memoria de Berta Cáceres: una mujer e indígena excepcional, su elpais.com, 4 marzo 2016. URL consultato il 22 aprile 2016.
  2. ^ Bert Cáceres, hondureña que entregó su vida en defensa del ambiente, su laprensa.hn, La Prensa, 3 marzo 2016. URL consultato il 22 aprile 2016.
  3. ^ Berta Cáceres festejaría hoy su cumpleaños, su laprensa.hn. URL consultato il 22 aprile 2016.
  4. ^ a b Berta Cáceres -2015 Goldman Prize Recipient South and Central America, su goldmanprize.org. URL consultato il 22 aprile 2016.
  5. ^ Xiomara Orellana, Berta Cáceres, un ícono étnico que les dio voz a los indígenas, su laprensa.hn, La Prensa, 3 marzo 2016. URL consultato il 22 aprile 2016.
  6. ^ The Murder of Tomas Garcia by the Honduran Military, su soaw.org, School of the Americas Watch. URL consultato il 22 aprile 2016.
  7. ^ Honduras: Update - Dismissal of case against human rights defender Ms Berta Cáceres, su frontlinedefenders.org, Front Line Defenders, 11 febbraio 2014. URL consultato il 22 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 7 April 2015).
  8. ^ Elisabeth Malkin e Alberto Arce, Berta Cáceres, Indigenous Activist, Is Killed in Honduras, in The New York Times, 3 marzo 2016. URL consultato il 22 aprile 2016.
  9. ^ Gobierno de Honduras pidió al Alto Comisionado investigue crimen de Berta Cáceres, in El Heraldo, 9 marzo 2016. URL consultato il 22 aprile 2016.
  10. ^ Honduras:Deep failures in investigation into activist's killing put many at risk, su amnesty.org, Amnesty International, 8 marzo 2016. URL consultato il 22 aprile 2016.

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