Nazionale maschile di calcio dell'Austria

rappresentativa nazionale maschile di calcio dell'Austria

La Nazionale di calcio dell'Austria (in tedesco: österreichische Fußballnationalmannschaft), posta sotto l'egida della Österreichischer Fußball-Bund, è la rappresentativa calcistica dell'Austria ed una fra le più antiche del mondo.

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Uniformi di gara
Manica sinistra
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Maglietta
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Manica destra
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Pantaloncini
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Calzettoni
Casa
Manica sinistra
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Maglietta
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Pantaloncini
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Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Selezionatore{{{Selezionatore}}}
Ranking FIFA10° (giugno 2016)
Sponsor tecnicoPuma
Esordio internazionale
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Migliore vittoria
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Peggiore sconfitta
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A giugno 2016 occupa il 10º posto nel Ranking FIFA.

Storia

Origini

La prima partita disputata dalla nazionale austriaca risale al 12 ottobre 1902, una vittoria con il punteggio di 5-0. Gli sfidanti erano gli ungheresi.

 
L'Austria nel 1912

Magiari e austriaci, all'epoca politicamente uniti sotto l'Impero austro-ungarico ma separati calcisticamente in due federazioni distinte, si sfidarono altre 9 volte fino al 1908.

Dopo queste 10 gare iniziali, l'Austria affrontò i maestri inglesi subendo a Vienna due clamorose sconfitte in due giorni, 1-6 e addirittura 1-11, nel giugno 1908.

La prima competizione ufficiale affrontata dalla nazionale d'oltralpe furono le Olimpiadi di Stoccolma del 1912, nelle quali gli austriaci furono eliminati al primo turno e nel torneo di consolazione arrivarono in finale, dove furono sconfitti dai rivali e vicini ungheresi.

Il Wunderteam

  Lo stesso argomento in dettaglio: Wunderteam.
 
Il Wunderteam ai mondiali del 1934

Il miglior periodo della Nazionale austriaca furono però gli anni trenta, durante i quali, sotto la guida di Hugo Meisl, la squadra si guadagnò il soprannome di Wunderteam ("squadra delle meraviglie"). I risultati nelle competizioni ufficiali tuttavia non resero giustizia agli austriaci: ai Mondiali del 1934 furono eliminati in semifinale proprio dagli azzurri e finirono quarti, sconfitti nella finale per il terzo posto dalla Germania.

Nel 1936, alle Olimpiadi di Berlino, arrivarono in finale contro gli azzurri, venendo però sconfitti dalla squadra allenata da Vittorio Pozzo.

Nel 1938 l'Austria perse la sua indipendenza politica a causa dell'annessione alla Germania nazista. A seguito di ciò la squadra austriaca, pur qualificatasi ai Mondiali di Francia, non vi prese parte. Per questioni di opportunità politica, alcuni giocatori della nazionale austriaca vennero convocati nella formazione tedesca, ma alcuni di loro, tra i quali uno dei più famosi giocatori del tempo ed anche il più rappresentativo dell'ex-squadra austriaca, Matthias Sindelar, si rifiutarono di giocare per il Paese invasore. La squadra così composta avrebbe potuto in teoria risultare estremamente competitiva, ma l'allenatore tedesco, Sepp Herberger, ebbe solo poche settimane per amalgamare i suoi giocatori e dare un gioco alla nuova formazione. Infatti la Germania fornì al mondiale una prestazione incolore, venendo eliminata al primo turno dalla modesta Svizzera.

Dal dopoguerra a Hans Krankl

Ripresa l'attività dopo la seconda guerra mondiale, l'Austria partecipò ai Mondiali del 1954, sconfiggendo gli svizzeri padroni di casa per 7-5 in quella che rimane la partita dei Mondiali con più gol segnati. L'eliminazione arrivò però in semifinale con un umiliante 6-1 subito da parte della Germania Ovest. Gli austriaci conquistarono comunque il terzo posto battendo per 3-1 l'Uruguay campione in carica nella finale per il 3º-4º posto.

Ai successivi Mondiali del 1958 l'Austria fu eliminata al primo turno.

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Francobollo commemorativo dell'Austria del '78

Seguirono poi anni bui per la Nazionale, che si ripresentò guidata dal centravanti Hans Krankl e dallo stopper Bruno Pezzey soltanto nei mondiali del 1978 e del 1982, raggiungendo il secondo turno in entrambe le occasioni. Quell'Austria viene indicata come la migliore dal dopoguerra, avendo conseguito una sorprendente vittoria contro i campioni in carica della Germania Ovest nel cosiddetto "Miracolo di Córdoba". In Spagna invece, è protagonista negativa del Patto di non belligeranza di Gijón.

Dagli anni novanta ad oggi

 
L'attaccante Anton Polster, punta di diamante degli anni '90 della selezione austriaca

Guidata dal prolifico attaccante Anton Polster, la compagine austriaca approdò al campionato del mondo 1990 in Italia, ma fu eliminata al primo turno. Due anni dopo si consumò una delle pagine più imbarazzanti della storia della nazionale, che perse fuori casa 1-0 contro le Fær Øer durante le qualificazione agli Europei del 1992. L'evento, bollato come la pagina più nera dello sport austriaco, fu il preambolo di vari anni di insuccessi.

Fu nel 1998 che l'Austria riapparve nel panorama mondiale, qualificandosi al campionato del mondo 1998, dove venne inserita nel Gruppo B con Italia, Camerun e Cile. Sebbene eliminati dopo le tre partite del girone, gli austriaci uscirono con onore e scrissero la storia del mondiale con un fatto curioso: segnarono esclusivamente a tempo scaduto (casualmente ogni gol fatto in tutte e tre le singole partite avvenne al 90'). Contro il Camerun un pregevole gol di Pierre Njanka fu pareggiato da una marcatura agli ultimi minuti di Polster. Nel secondo match fu Ivica Vastić a pareggiare con un pallonetto un controverso gol di Marcelo Salas. Contro l'Italia, match decisivo allo Stade de France, l'Austria si trovò al 90° sotto di due reti, segnate da Christian Vieri e Roberto Baggio, e riuscì ad accorciare le distanze nei minuti di recupero su calcio di rigore di Andreas Herzog, consolidando il curioso record di reti realizzate in zona Cesarini, ma terminando il percorso ai Mondiali in virtù del terzo posto finale, a vantaggio del Cile.

Da allora il calcio internazionale austriaco è entrato in una crisi profonda, con mancate qualificazioni ai tornei principali. La Nazionale è incorsa in frequenti e pesanti sconfitte: nel 1999 spicca uno 0-9 contro la Spagna e poco dopo uno 0-5 contro Israele.

Euro 2008 e una leggera ripresa

A ridare entusiasmo all'ambiente è arrivata l'organizzazione dei Campionato europeo 2008 insieme alla Svizzera. La Nazionale austriaca, insieme a quella elvetica, è stata automaticamente ammessa alla fase finale. Qui è stata eliminata piazzandosi terza nel proprio girone, dietro a Croazia, Germania e davanti per differenza reti alla Polonia. Il 12 giugno 2008, nella partita contro la Polonia, Vastić ha segnato su rigore la prima rete nella storia della Nazionale austriaca agli Europei.

Non riesce però a qualificarsi per i Mondiali del 2010 in Sudafrica, arrivando al terzo posto nel proprio girone di qualificazione dietro Serbia e Francia, e davanti alla Romania, alla Nazionale lituana e alle Fær Øer. L'Austria inizialmente era partita come squadra di quinta fascia, ma grazie ai discreti risultati riesce a salire nel Ranking FIFA e a diventare una squadra di terza fascia per le prossime gare di qualificazione. Il team austriaco inizia a vivere un periodo di ripresa dopo gli anni che l'avevano vista subire risultati umilianti.

Finite le gare di qualificazione, l'Austria disputa alcune amichevoli: la prima è con la Spagna che vince contro i padroni di casa 5-1; segue un'amichevole con la Danimarca e questa volta gli austriaci vincono 2-1. Si conclude il ciclo delle amichevoli con la Croazia dove l'Austria padrona di casa perde verso la fine del secondo tempo per 0-1.

Il 7 settembre 2010 esordisce nel girone di qualificazione per il Campionato europeo 2012 in Polonia e Ucraina contro il Kazakistan e conquista tre punti battendo gli ospiti a Salisburgo. Continua il suo cammino sfidando l'Azerbaijan a Vienna conquistando altri 3 punti. Segue un combattutissimo pareggio (4-4) a Bruxelles contro il Belgio. La serie dei risultati positivi è destinata però a fermarsi: nonostante la buona prestazione, l'Austria esce a mani vuote in un'amichevole contro la Grecia il 17 novembre 2010 a Vienna perdendo 1-2, chiudendo così il 2010.

La ricaduta e il rilancio

 
L'Austria nel 2010

Si apre il nuovo anno e con esso continuano anche le qualificazioni a Euro 2012, ma l'Austria conosce una fase di declino rispetto alla buona partenza. A marzo cade in casa per 0-2 contro il Belgio. Pochi giorni dopo viene sconfitta ad İstanbul contro la Turchia sempre per 2 a 0. L'Austria adesso deve affrontare il gigante tedesco, capolista del gruppo: a Vienna il 3 giugno del 2011 si vede una reazione da parte della squadra allenata da Dietmar Constantini per una sfida molto sentita, soprattutto dagli austriaci, ma dopo un po' di sfortuna e occasioni sprecate l'incontro finisce 1-2 per la squadra tedesca; fu la quinta sconfitta consecutiva per gli austriaci, tra amichevoli e partite valide per la qualificazione.

Si risollevano gli umori con un'amichevole giocata il 6 giugno a Graz contro la Lettonia, vinta dai padroni di casa per 3-1. Ritornano però le sconfitte: prima ad agosto in un'amichevole in casa contro la Slovacchia (nonostante la buona prestazione) e poi a Gelsenkirchen in un disastroso match di ritorno contro la Germania, che si conclude 6-2. Rimane però un'ultima speranza di qualificazione, che l'Austria spreca pareggiando a Vienna contro la Turchia: così l'Austria è fuori dai giochi e Dietmar Constantini lascia la panchina momentaneamente a Willi Ruttensteiner, che dal 1º novembre sarà sostituito da Marcel Koller. L'Austria non riesce a qualificarsi per i Mondiali del 2014, classificandosi terza nel proprio girone.

Nelle qualificazioni a Euro 2016, l'Austria conquista la sua prima qualificazione sul campo all'evento con due giornate d'anticipo precedendo le ben più quotate Russia e Svezia.

Stadio

 
L'Ernst Happel Stadion

La compagine austriaca gioca le sue partite casalinghe nello stadio Ernst Happel (già Wiener Stadion e Prater Stadion), impianto nazionale di Vienna, situato nel Prater.

L'impianto ha una capienza di 53.825 posti ed è stato uno dei principali stadi degli Europei 2008, co-ospitati dall'Austria con la Svizzera. Maggior impianto sportivo austriaco, è stato designato anche come campo per la finale degli europei in questione e tra i migliori in Europa: gode del rank five stars ("cinque stelle") della UEFA, classificazione riservata agli stadi che abbiano più di 50.000 posti a sedere (nonostante sia l'unico a non superare tale limite).

Colori e simboli

Classica

L'Austria ha giocato per la maggior parte della sua storia con una tenuta bianca con pantaloncini neri, adottata verosimilmente imitando la rappresentativa tedesca, con la differenza in tempi più recenti di polsini o bordini rossi. Nella versione da trasferta giocava invece con una maglia rossa e con calzettoni bianchi, che riflettono chiaramente la bandiera dell'Austria.

Durante il match dei mondiali del 1934 contro la Germania a Napoli, la nazionale austriaca indossò le casacche azzurre del Napoli dovuto al fatto che la nazionale tedesca giocava con la sua tradizionale divisa bianca e nera, usata anche dall'Austria.

Questa situazione è andata cambiando negli ultimi anni, seguendo un'infelice tendenza in Austria di stravolgimento dei colori societari (il caso più eclatante riguarda l'Austria Salisburgo) che ha sempre più frequentemente usato, anche in casa, la tenuta rossa. Questa scelta è stata fatta dal tecnico austriaco Hans Krankl, che ha preferito vedere i suoi calciatori in campo con una maglia distintiva che richiamasse i simboli nazionali e che si staccasse dalla tradizione filotedesca. Attualmente l'Austria gioca in casa di rosso e in trasferta di una tenuta simile alla classica divisa bianco e nera (dopo averne usata una tutta nera in euro 2008).

Sul petto i giocatori portano da sempre lo stemma austriaco contenuto in uno scudo coi colori della bandiera. Lo stemma della federcalcio viene relegato, quando presente, ai pantaloncini o per rifiniture secondarie.

Il fornitore tecnico della nazionale dal 1974 è Puma, con cui è stato rinnovato il contratto fino al 2018.[1]

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930   Uruguay Non partecipante - - - -
1934   Italia Quarto posto 2 0 2 7:7
1938   Francia Ritirata[2] - - - -
1950   Brasile Ritirata[3] - - - -
1954   Svizzera Terzo posto 4 0 1 17:12
1958   Svezia Primo turno 0 1 2 2:7
1962   Cile Non partecipante - - - -
1966   Inghilterra Non qualificata - - - -
1970   Messico Non qualificata - - - -
1974   Germania Ovest Non qualificata - - - -
1978   Argentina Secondo turno 3 0 3 7:10
1982   Spagna Secondo turno 2 1 2 5:4
1986   Messico Non qualificata - - - -
1990   Italia Primo turno 1 0 2 2:3
1994   Stati Uniti Non qualificata - - - -
1998   Francia Primo turno 0 2 1 3:4
2002   Corea del Sud /   Giappone Non qualificata - - - -
2006   Germania Non qualificata - - - -
2010   Sudafrica Non qualificata - - - -
2014   Brasile Non qualificata - - - -
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1960   Francia Non qualificata - - - -
1964   Spagna Non qualificata - - - -
1968   Italia Non qualificata - - - -
1972   Belgio Non qualificata - - - -
1976   Jugoslavia Non qualificata - - - -
1980   Italia Non qualificata - - - -
1984   Francia Non qualificata - - - -
1988   Germania Ovest Non qualificata - - - -
1992   Svezia Non qualificata - - - -
1996   Inghilterra Non qualificata - - - -
2000   Belgio /   Paesi Bassi Non qualificata - - - -
2004   Portogallo Non qualificata - - - -
2008   Austria /   Svizzera Primo turno 0 1 2 1:3
2012   Polonia /   Ucraina Non qualificata - - - -
2016   Francia Qualificata - - - -
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1908 Londra Non partecipante - - - -
1912 Stoccolma Quarti di finale 1 0 1 6:4
1920 Anversa Non partecipante - - - -
1924 Parigi Non partecipante - - - -
1928 Amsterdam Non partecipante - - - -
1936 Berlino Argento   2 0 2 9:8
1948 Londra Ottavi di finale 0 0 1 0:3
Anni Piazzamento V N P Gol
1927–1930 Secondo posto 5 0 3 17:10
1931–1932 Campione 4 3 1 19:9
1933–1935 Secondo posto 3 3 2 17:15
1936–1938 Non terminata[4] 2 1 3 13:14
1948–1953 Terzo posto 4 1 3 15:19
1955–1960 Terzo posto 4 3 3 21:21

Rosa attuale

Lista convocati per il Campionato europeo di calcio 2016, resa nota il 31 maggio 2016.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
1 P Robert Almer 20 marzo 1984 (32 anni) 27 0
2 D György Garics 8 marzo 1984 (32 anni) 41 2
3 D Aleksandar Dragović 6 marzo 1991 (25 anni) 46 1
4 D Martin Hinteregger 7 settembre 1992 (23 anni) 13 0
5 D Christian Fuchs   7 aprile 1986 (30 anni) 74 1
6 C Stefan Ilsanker 18 maggio 1989 (27 anni) 15 0
7 C Marko Arnautović 19 aprile 1989 (27 anni) 51 11
8 C David Alaba 24 giugno 1992 (23 anni) 45 11
9 A Rubin Okotie 6 giugno 1987 (29 anni) 17 2
10 C Zlatko Junuzović 26 settembre 1987 (28 anni) 47 7
11 C Martin Harnik 10 giugno 1987 (29 anni) 57 14
12 P Heinz Lindner 17 luglio 1990 (25 anni) 8 0
13 D Markus Suttner 16 aprile 1987 (29 anni) 16 0
14 C Julian Baumgartlinger 2 gennaio 1988 (28 anni) 44 1
15 D Sebastian Prödl 21 giugno 1987 (28 anni) 56 4
16 D Kevin Wimmer 15 novembre 1992 (23 anni) 3 0
17 D Florian Klein 17 novembre 1986 (29 anni) 36 0
18 C Alessandro Schöpf 7 febbraio 1994 (22 anni) 3 1
19 A Lukas Hinterseer 28 marzo 1991 (25 anni) 9 0
20 C Marcel Sabitzer 17 marzo 1994 (22 anni) 17 3
21 A Marc Janko 25 giugno 1983 (32 anni) 53 26
22 C Jakob Jantscher 8 gennaio 1989 (27 anni) 21 1
23 P Ramazan Özcan 28 giugno 1984 (31 anni) 7 0

Tutte le rose

Template:Nazionale austriaca mondiali 1934 Template:Nazionale austriaca mondiali 1954 Template:Nazionale austriaca mondiali 1958 Template:Nazionale austriaca mondiali 1978 Template:Nazionale austriaca mondiali 1982 Template:Nazionale austriaca mondiali 1990 Template:Nazionale austriaca mondiali 1998

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Template:Nazionale austriaca Olimpiadi 1912 Template:Nazionale austriaca Olimpiadi 1936 Template:Nazionale austriaca Olimpiadi 1948

NOTA: Per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Template:Nazionale austriaca Coppa Internazionale 1927-1930 Template:Nazionale austriaca Coppa Internazionale 1931-1932 Template:Nazionale austriaca Coppa Internazionale 1933-1935

Confronti con le altre Nazionali

Questi sono i saldi dell'Austria nei confronti delle Nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri.

Saldo positivo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
  Svizzera 42 25 5 13 104 60 +44 11 ottobre 2006 18 agosto 1987 17 novembre 2015
  Svezia 34 16 5 13 50 53 0 7 giugno 2013 29 marzo 2000 11 ottobre 2013
  Scozia 20 8 6 6 33 25 +8 30 aprile 2003 17 agosto 2005 30 maggio 2007
  Turchia 15 8 1 6 17 20 -3 15 agosto 2012 6 settembre 2011 29 marzo 2011
  Belgio 14 9 3 2 41 18 +23 22 marzo 1978 12 ottobre 2010 25 marzo 2011
  Irlanda 14 9 4 2 36 17 +19 10 settembre 2013 27 marzo 2013 13 ottobre 1963
  Finlandia 10 8 1 1 23 10 +13 29 febbraio 2012 2 ottobre 1966 13 maggio 1993
  Norvegia 10 7 1 2 21 8 +13 29 agosto 1979 17 aprile 1991 20 novembre 2002
  Portogallo 10 3 5 2 19 11 +8 21 novembre 1979 11 ottobre 1995 13 novembre 1994

Saldo nullo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
  Grecia 11 3 5 3 16 17 -1 10 marzo 1993 26 marzo 2003 17 novembre 2010

Saldo negativo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
  Ungheria 134 40 31 66 256 300 -44 24 aprile 1996 16 agosto 2000 14 giugno 2016
  Germania 40 8 6 26 56 91 -35 29 ottobre 1986 18 novembre 1992 6 settembre 2013
  Italia 37 12 8 17 56 49 +7 10 dicembre 1960 20 agosto 2008 23 giugno 1998
  Cecoslovacchia 36 8 11 17 53 69 -16 28 aprile 1982 19 agosto 1992 15 giugno 1990
  Francia 23 9 2 12 40 39 +1 6 settembre 2008 19 agosto 1998 14 ottobre 2009
  Inghilterra 18 4 4 10 27 58 -31 13 giugno 1979 4 settembre 2007 16 novembre 2007
  Paesi Bassi 18 6 4 8 24 34 -10 30 maggio 1990 1º maggio 1985 9 febbraio 2011
  Jugoslavia 17 5 4 8 35 39 -4 27 settembre 1964 8 aprile 1970 13 novembre 1991
  Spagna 16 4 3 9 22 43 -21 28 marzo 1990 11 ottobre 2000 18 novembre 2009
  Unione Sovietica 14 4 3 7 13 19 -6 15 ottobre 1967 6 settembre 1989 19 ottobre 1988

Nota: La partita viene indicata come un pareggio quando finisce ai calci di rigore.

Record individuali

Aggiornato al 14 giugno 2016

Record di presenze

Pos. Nome Periodo Presenze Reti
1. Andreas Herzog 1988-2003 103 26
2. Anton Polster 1982-2000 95 44
3. Gerhard Hanappi 1948-1964 93 12
4. Karl Koller 1952-1965 86 5
5. Friedrich Koncilia 1970-1985 84 0
5. Bruno Pezzey 1975-1990 84 9
7. Herbert Prohaska 1974-1989 83 10
8. Christian Fuchs 2006-oggi 76 1
9. Johann Krankl 1973-1985 69 34
9. Andreas Ivanschitz 2003-oggi 69 12

Record di reti

Pos. Nome Periodo Reti Presenze
1. Anton Polster 1982-2000 44 95
2. Johann Krankl 1973-1985 34 69
3. Johann Horvath 1924-1934 29 46
4. Erich Hof 1957-1968 28 37
4. Anton Schall 1927-1934 27 28
4. Matthias Sindelar 1926-1937 26 43
7. Andreas Herzog 1988-2003 26 103
7. Marc Janko 2006-oggi 26 55
9. Karl Zischek 1931-1945 24 40
9. Walter Schachner 1976-1994 23 64

Note

  1. ^ Oltre 40 anni insieme, l'Austria rinnova con lo sponsor tecnico Puma, su passionemaglie.it.
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ritiro1
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ritiro2
  4. ^ La competizione venne interrotta a causa dell'annessione dell'Austria da parte della Germania nazista il 12 marzo 1938. Al momento dell'interruzione la prima classificata era l'Ungheria mentre l'Austria si trovava al quarto posto.

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Voci correlate

Collegamenti esterni