Angelo Paracucchi
Angelo Paracucchi (Cannara (PG) 29 Marzo 1929, Trevi (PG) 11 Dicembre 2004.
Nato in un paese agricolo dell'Umbria,( conosciuto, all'epoca, principalmente per le cipolle) Angelo, dopo gli studi di agraria, intraprese un lungo cammino che lo portò a fare esperienza nelle cucine di tutta Europa:Francia, Germania, Inghilterra, ampliando ed arricchendo conoscenze culinarie e linguistiche.Ritornato in Italia,fu direttore di alberghi nel Gargano, a Roma e Firenze. dove lasciò l'impronta mitica della sua cucina. Considerato come innovatore e uno dei padri della cucina creativa italiana[1], ha raggiunto la notorietà a livello nazionale aprendo, nel 1974, la "Locanda dell'Angelo", ad Ameglia, la cui struttura venne progettata da Vico Magistretti[2]; in seguito acquista notorietà anche all'estero, e aprirà locali a Parigi e a Osaka, in Giappone[3].
Fra i primi 7 ristoratori e chef d'Italia a vedersi attribuita la stella Michelin alla fine degli anni '70 e' stato il primo professionista della cucina Italiana ad essere invitato ad aprire un ristorante in Francia.
Nel 1983, infatti apri' le porte il ristorante "Il Carpaccio" situato nello storico albergo Royal Monceau di Parigi a due passi dagli Champs Elisees.Per questo, fu il primo chef a far arrivare a Parigi, carciofi italiani e mozzarella di bufala.
Esempio splendido di professionalita' Italiana "Il Carpaccio" e' stato fucina di talenti culinari e il ristorante fu insignito (unico esempio di ristorante Italiano all'estero) della stella Michelin nel 1990.
Figura carismatica e grande insegnante Angelo Paracucchi ha lasciato una traccia indelebile in molti dei giovani che durante gli anni '80 hanno lavorato con lui.
La sua grandissima passione per la qualita' delle materie prime e la costante ricerca delle migliori tecniche per esaltare I sapori hanno contagiato una intera generazione di cuochi che negli anni successivi hanno divulgato ed implementato il suo particolarissimo stile di cucina.
Molti dei grandi professionisti della cucina che hanno avuto affermazioni a livello nazionale ed internazionale negli anni '90 sono passati da una esperienza con Angelo Paracucchi. Citarne solo alcuni sarebbe fare un torto ad altri, vanno ricordati preziosi collaboratori come Giuseppe Nappini, al suo fianco per un trentennio ed Alberico Penati, con il quale condivise l'avventura al "Carpaccio" e Mario Chiametti- Altri allievi, che Paracucchi chiamava i suoi "ragazzi", trasmettono ancora oggi stile ed etica culinaria, ereditati dal loro "maestro".
Altre attività
È apparso in alcune trasmissioni televisive di carattere divulgativo al fianco dell'amico Luigi Veronelli[4].Per diversi anni, ha scritto articoli sulla cultura del cibo, per testate importanti, come il Messaggero di Roma e "Il Piacere",rivista patinata, pubblicazione della metà degli anni Ottanta. È stato autore di alcuni libri:
- La cucina della Lunigiana, del 1981, raccolta di ricette tipiche dell'omonima regione;
- Cucina creativa all'italiana, del 1986, dove espone la sua filosofia;
- La cucina fra creatività e tradizione, del 2003, raccolta di ricette estratte dagli articoli del Messaggero.
Nel 2009 il comune di Cannara gli ha dedicato una via.[5]
Il suo nome figura nella lista degli appartenenti alla loggia massonica P2.
Note
testimonianza diretta
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- ^ Si è spento a Trevi Angelo Paracucchi, grande maestro di cucina
- ^ I Paracucchi e 30 anni di cucina creativa in Italia
- ^ In particolare, i primi "eating corners", contribuendo a divulgare, nel mondo, la cucina italiana.Angelo Paracucchi (1928 - 2004)
- ^ Il pioniere dei cibi in tv, trent' anni fa con Ave Ninchi
- ^ Il comune di Cannara dedica una via al grande chef Angelo Paracucchi