Gli spaccapietre
Gli spaccapietre (Les Casseurs de pierres) era un dipinto a olio su tela (165x257 cm) realizzato nel 1849–50 da Gustave Courbet; l'opera, inizialmente custodita nella Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda, è rimasta distrutta nel febbraio 1945 sotto il fuoco dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Gli spaccapietre | |
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Autore | Gustave Courbet |
Data | 1849 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 165×257 cm |
Ubicazione | opera distrutta |
Gli spaccapietre raffigura con crudo realismo due operai mentre spaccano le pietre a colpi di martello, così da ricavarne pietrisco. Dei due uomini, quello più giovane, a sinistra, è colto nell'atto di trasportare i sassi, ed è raffigurato di tergo; quello più anziano, invece, è genuflesso ed è raffigurato di profilo. Le due figure si stagliano nitide su uno spoglio paesaggio montano che si distribuisce uniformemente per tutto lo sfondo, venendo interrotto solo da uno scorcio del cielo, in alto a destra. La povertà dei due uomini, oltre che materiale (rimanendo fedele ai canoni del Realismo, Courbet indaga fino in fondo le due figure, valorizzandone le calze bucate, il panciotto lacerato, gli zoccoli consunti, le toppe sulle maniche della camicia), è anche psicologica: il vegliardo, infatti, presenta un volto inespressivo, che testimonia la consapevolezza dell'ineluttabilità del loro destino, che condanna entrambi a spaccare pietre per tutta la vita.[1][2]
Courbet, con l'esecuzione de Gli spaccapietre, intendeva realizzare un'opera di denuncia sociale della fatica del lavoro, introducendo nello scenario artistico francese temi come la povertà, la precarietà della vita, e soggetti fino a quel momento considerati indegni di raffigurazione;[1] per questo motivo, il dipinto suscitò aspre polemiche da parte del pubblico.[3] Ad esser criticati non furono solo l'inserimento di documenti etnografici nel campo dell'arte, e la natura spiccatamente polemica dello stile di Courbet, bensì anche i canoni estetici dell'opera, la cui aderenza al vero trascurava le esigenze del decoro: non vi è infatti né una simmetria tra le due figure né la linea dell'orizzonte, oscurata dalle montagne, e l'asse verticale risulta troppo decentrato a destra.[2]
Note
- ^ a b A. Cocchi, Gli spaccapietre (Dresda), su geometriefluide.com, Geometrie fluide. URL consultato il 21 giugno 2016.
- ^ a b Francesco Morante, Gli spaccapietre, su francescomorante.it. URL consultato il 21 giugno 2016.
- ^ Gustave Courbet (1819-1877): Una biografia, su musee-orsay.fr, Musée d'Orsay, 2006. URL consultato il 19 giugno 2016.