Latina Calcio 1932
L’Unione Sportiva Latina Calcio o più familiarmente Latina, è una società calcistica italiana fondata nel capoluogo pontino nel 1945 come Virtus Latina e ivi rifondata nel 2009 con la denominazione attuale. Nella stagione 2012-13 raggiunse per la prima volta la promozione in serie B e, nel campionato successivo, giunse fino alla finale dei playoff promozione per la serie A, venendo sconfitta dal Cesena.
US Latina Calcio Calcio ![]() | |
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Leoni alati, Nerazzurri, Pontini | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Inno | Forza Latina Marco Napoli |
Dati societari | |
Città | Latina |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1945 |
Scioglimento | 2006 |
Rifondazione | 2007 |
Rifondazione | 2009 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Domenico Francioni (9 398 posti) |
Sito web | www.uslatinacalcio.it/ |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 Campionato di Lega Pro Seconda Divisione 4 Campionati di Serie D/Interregionale |
Trofei nazionali | 1 Coppa Italia Lega Pro |
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Storia
Dalle origini agli anni ottanta
La prima squadra di calcio a Latina, quando la città fondata nel 1932 ancora si chiama Littoria, risale al 1935. Il nome è "Associazione Sportiva Littoria". Al termine del secondo conflitto mondiale, precisamente nel 1945, viene fondata la Virtus Latina, denominazione cambiata, appena un anno dopo in La Pontina Latina, con l'obiettivo di trasformare la squadra in un vero e proprio punto di riferimento per tutta la provincia. Con la promozione in Serie C del 1949, la società assume il nome di Associazione Sportiva Latina ed ottiene due salvezze consecutive nella terza serie. Gli anni cinquanta non si riveleranno altrettanto proficui, segnati dalla doppia retrocessione nel biennio '52-'53 ed un ulteriore declassamento di categoria nel 1956, con la squadra che sprofonda in Prima Divisione Laziale, l'attuale campionato di Promozione. Le sette stagioni successive si susseguono tra alti e bassi, una nuova retrocessione, scongiurata grazie ad un ripescaggio e due nuovi cambi di denominazione societaria.
Nel 1965 l'Unione Calcio Latina torna in Serie D, dopo aver dominato il Girone B della Prima Categoria davanti ad Alatri e Sezze, categoria che la compagine pontina saprà mantenere anche gli anni successivi, sfiorando perfino il doppio salto immediato nel 1966, beffata per un solo punto dai rivali storici del Frosinone.[1]
Nella stagione 1973-74 vestì la maglia nerazzurra un giovanissimo ragazzo di Sonnino, Alessandro Altobelli, che chiuse il campionato con 7 marcature e da lì a poco, nell'estate del 1974, fu notato dal Brescia che lo acquistò per sessanta milioni di lire. Tutt'oggi "Spillo" resta il più famoso calciatore del vivaio del Latina ad aver raggiunto altissimi livelli (tra l'altro, divenne campione del mondo in Spagna nel 1982).
Con il passar degli anni i risultati migliorarono gradualmente fino a raggiungere per la prima volta la Serie C1 nella stagione 1978-79, proprio nell'anno della riforma dei campionati che scisse la Serie C in due diversi livelli, la C1 e la C2, quest'ultima divenuta l'ultimo gradino del calcio professionistico. In quella stessa annata, tra l'altro, ha militato un giovane di Monte San Biagio, l'attaccante Andrea Carnevale, che all'inizio della stagione seguente finì all'Avellino, in Serie A. La società, nel frattempo, aveva di nuovo cambiato denominazione in Unione Calcio Latina. Subito retrocessa, dopo una quasi immediata risalita in C1, seguì un nuovo declassamento, cui farà seguito una lenta decadenza, caratterizzata da una costante permanenza in C2 in tutti gli anni '80. Sono anni in cui Piero Di Trapano fu il protagonista assoluto del positivo momento del Latina tra il 1983 e il 1987: dalla stagione della retrocessione al secondo posto in Interregionale, fino al ritorno in Serie C, con Giancarlo Sibilia in panchina. Poi l'ottimo terzo posto tra i professionisti.[2]
Fino ai primi anni novanta il logo distintivo era costituito da un semplice scudo contrassegnato da bande verticali di colore nero e azzurro, senza alcun simbolo distintivo. La sede societaria è sempre stata quella storica di Piazzale Prampolini, presso lo stadio Comunale, in seguito (dicembre 1996) intitolato a Domenico Francioni, storico Presidente del sodalizio neroazzurro.
Gli anni novanta e duemila: l'altalena tra Serie C2 e D e il fallimento
In seguito si susseguirono varie stagioni tra la Serie C2 e la Serie D: nel 1992 la società sprofonda nei dilettanti, categoria che contrassegnerà il sodalizio latinense per tutti gli anni novanta. Nel 1996 il nome fu tramutato in Associazione Sportiva Latina, con una riorganizzazione ai vertici e il lancio di un nuovo logo tipo ovale che riportava l'effigie della torre comunale, storico simbolo della città. Dopo aver sfiorato la promozione nella stagione 1998–1999, impresa poi nuovamente accarezzata per altre due volte con due terzi posti all'inizio del nuovo millennio, si arrivò al ripescaggio del 2002 in Serie C2, fortemente voluto dal Presidente Antonio Sciarretta (imprenditore di Cori proprietario della televisione "Tele Etere", del quotidiano "Il Territorio" e del network "Musica Radio"[3]) a distanza di dieci anni esatti dall'ultimo campionato disputato nel professionismo dai nerazzurri.
La stagione 2003-2004 inizia con il riconfermato Pietro Santin. A novembre i nerazzurri perdono di misura nel derby con il Frosinone. Questa la formazione scesa in campo: Fimiani, Franchini, Pecorilli, Passalacqua (74' Pesce), Levanto, Martinelli, Marzio, Caputi, Polani, Pilleddu (76' Paniccia), Simonetti. A disposizione: Di Magno, Filocomo, Fioravanti, Ghilardi, Falso.
Nel 2005 il Presidente Sciarretta, fautore del ritorno tra i professionisti, lanciò un nuovo stemma, uno scudo con sfondo nero e azzurro e la testa di un leone stilizzato di colore giallo, altro simbolo del capoluogo pontino. Fu inoltre varata una campagna acquisti in pompa magna, con il Direttore Sportivo Gianni Rosati (ex Fermana, Pistoiese e Genoa) che portò a Latina molti ex arancioni e giocatori di categoria superiore, tra i quali l'ivoriano Ghislain Akassou, il centrocampista Davide Carfora e l'ex centravanti del Torino Edoardo Artistico, con propositi di promozione diretta. Ma la stagione si rivelerà un fiasco completo, con la squadra invischiata quasi subito nella lotta per non retrocedere. Gli scarsi risultati portarono anche ad un giro vorticoso di allenatori: dal riconfermato Giancarlo Favarin si passò al brevissimo interregno di Marco Ghirotto, che diresse la squadra in una sola gara, peraltro vinta contro il Giugliano, per poi passare il testimone a Fortunato Torrisi, che racimolò appena tre punti in otto partite, frutto di altrettanti pareggi. A seguire si tenterà la soluzione interna con la promozione in panchina del Capitano Dario Levanto, affiancato, in veste di Direttore Tecnico, dal veterano Pietro Santin, cavallo di ritorno.[4] Ma la stagione, iniziata male, finì ancor peggio, con la sconfitta contro il Rieti nei play-out e il conseguente ritorno in Serie D.
Nel corso dell'estate, dopo che fu annunciato come nuovo allenatore Pietro Infantino (a seguito del rifiuto di Paolo Beruatto)[5] sorsero infatti problemi di natura economica che portarono al tracollo, culminato con la mancata iscrizione al campionato di Serie D ed alla conseguente scomparsa dell'A.S. Latina, poiché la società venne esclusa da ogni campionato per mancati versamenti ad alcuni giocatori - nello specifico, si trattava di omessi versamenti delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals per diverse mensilità - e dichiarata non più affiliata dalla FIGC. La maggior parte delle irregolarità riguardavano quindi contributi fiscali e previdenziali.
Nell'ottica di poter cedere il club, sperando in un ripescaggio in Eccellenza l'anno dopo, l'allora Presidente Sciarretta ha provveduto a saldare i debiti della società nel febbraio 2007, evitando il fallimento; ma tale ripescaggio non è mai avvenuto. Dopo vari ricorsi infatti, tutti respinti, non riuscì nemmeno ad iscriversi al campionato di Terza Categoria per decorrenza di termini. La società, pertanto, pur senza pendenze, ha cessato ogni tipo di attività, lasciando il capoluogo pontino senza calcio tra l'estate del 2006 e quella del 2007. Quella che passò alla storia come l'estate più nera nella storia del calcio latinense.
La fase di transizione
Nell'ottobre del 2006, la dirigenza della Viribus Cisterna Montello di Borgo Montello, frazione di Latina, esce allo scoperto annunciando di voler cambiare la denominazione del club, e di volersi spostare nel capoluogo. Per far ciò, la società avvia un processo di riorganizzazione sia amministrativa che tecnica, affidando la squadra (in fondo alla classifica) all'allenatore Massimo Bindi, con l'intento di mantenere la categoria Eccellenza Laziale. La squadra, a fine stagione, si salva con largo anticipo e così il Football Club Latina nasce ufficialmente presso uno studio notarile del capoluogo martedì 22 maggio 2007, per colmare il vuoto calcistico creatosi nella città di Latina in seguito alla mancata iscrizione dell'A.S. Latina per la stagione 2006-2007.
Il comune di Latina, nella stagione 2006-2007, dà la disponibilità dell'utilizzo dello stadio Domenico Francioni alle società sportive minori che ne hanno fatto richiesta, tra cui la già citata Viribus Cisterna Montello, la quale, dopo aver cambiato i colori sociali nel nero-azzurro, è smaniosa, tra le altre, di diventare la società calcistica cittadina di riferimento. Il comune però decide, con la delibera 687/2006 del 13 dicembre 2006, di dare lo stadio Francioni, in concessione per uso esclusivo, per la durata di 3 anni a partire dal 2007/08, alla società con il titolo sportivo maggiore: la Viribus Cisterna Montello, ovvero la neonata F.C. Latina.
Nel frattempo, nel maggio 2007 si è vociferato di una cessione dell'A.S. Latina di Sciarretta all'avvocato pontino Tony Brugnolo, trattativa che però non è andata a termine.
Tuttavia, le prime mosse del Presidente Lucio Bruno convincono la tifoseria organizzata a passare dalla sua parte: organizza un incontro pubblico con stampa e tifosi il 23 giugno 2007, effettua una campagna acquisti di spessore, riapre dopo 3 anni la scuola calcio del club cittadino di riferimento, avvia la campagna abbonamenti, ripropone magliette che richiamano la storia del Latina Calcio (la terza maglia ad esempio è di colore arancione in memoria delle magliette indossate dai tifosi e dai giocatori nel derby vinto il 19 aprile 2003 contro i rivali storici del Frosinone) e della storia cittadina (sulle magliette campeggia il Leone Alato di San Marco, patrono cittadino), il 5 luglio 2007 fa ripristinare i bandieroni sui pennoni dello Stadio Domenico Francioni spogli per oltre 60 anni, apre il sito internet ufficiale della società, e presenta la squadra il 6 luglio 2007 giorno di Santa Maria Goretti (altra santa patrona cittadina) annunciando l'ingresso in società dell'imprenditore Rosettano Navarra, e della famiglia Cragnotti.
Nel frattempo, nel giugno 2007, il neonato comitato "Latina per il Latina" formato da vecchie glorie del Latina Calcio e appoggiato da sportivi locali affermati, decide di scendere in campo e di prendere in mano la gestione di un club cittadino. Fallita la trattativa con Lucio Bruno per l'F.C. Latina, il comitato si accorda con la società Real Latina di Borgo Santa Maria per l'acquisto del titolo sportivo della categoria Promozione, e viene così fondata la U.S. Virtus Latina, con presidente Vincenzo D'Amico.
In breve tempo, nasce la polemica con l'F.C. Latina su quale delle due squadre abbia il diritto di utilizzare lo Stadio Domenico Francioni. L'F.C. Latina, forte della delibera ottenuta dalla precedente giunta comunale, inizialmente non sembra ben disposta verso i rivali cittadini, ma successivamente alla mediazione del neo-assessore allo sport Raimondo Tiero, decide di concedere, con riserva per il periodo invernale, l'utilizzo dello stadio per le giornate di campionato in cui il F.C. Latina è impegnata in trasferta.
Nella stagione 2007-2008 il Football Club Latina partecipa al campionato di Eccellenza Laziale Girone 'B' con la prima squadra, ed ai campionati giovanili con le formazioni: Juniores Regionali, Allievi Regionali, Allievi Coppa Lazio, Giovanissimi Provinciali, Giovanissimi Coppa Lazio ed Esordienti. In questa stagione il F.C. Latina parte con buoni propositi, ma un rendimento altalenante fa sì che la squadra non vada oltre il 6º posto in classifica.
Nella successiva stagione 2008-2009, si classifica al 2º posto nel Girone A di Eccellenza Laziale ed ottiene la promozione in Serie D attraverso gli spareggi nazionali.
Partendo dalla Promozione Laziale invece, la Virtus Latina riesce in due anni ad arrivare in Serie D, classificandosi 1º in Promozione nella stagione 2007-2008 e vincendo anche il campionato di Eccellenza nella stagione 2008/2009, battendo il 13 maggio 2009 il Pisoniano per 2-0 all'ultima giornata.[6]
La nascita dell'Unione Sportiva Latina Calcio
La città di Latina quindi, nell'estate del 2009, aveva due compagini calcistiche a rappresentarla in Serie D, ed entrambe rivendicavano l'eredità calcistica dell'A.S. Latina. Dopo alcuni contatti e diversi negoziati andati a buon fine tra le due società, le stesse si resero conto che era meglio mettere da parte i dissapori ed unire le forze: pertanto avvenne la cessione del titolo del F.C. Latina al nuovo F.C. Rondinelle di Aprilia, per poter avere un solo team di Latina in Serie D, nato dal titolo sportivo della Virtus Latina e che ha preso il nome di Unione Sportiva Latina Calcio.[7]
Questo è quanto emerso da un comunicato stampa del 26 giugno 2009, in cui il Presidente dell'F.C. Domenico Capitani ha annunciato l'avvenuto accordo con il Presidente della Virtus, Michele Condò, in merito alla fusione. Alla base dell'accordo, fino a qualche tempo prima impensabile, il fatto che - come spiega lo stesso Capitani - "per l'F.C. non vi erano più le condizioni per fare calcio nella città di Latina in quanto, pur provando a cercare nuovi imprenditori, non c'è stato nessuno disposto ad affiancarmi in questa nuova avventura". L'ormai ex Presidente ha poi speso qualche parola che ha il sapore del commiato definitivo: "Il mio pensiero oltre a tutto lo staff, squadra e amici che mi hanno accompagnato in questa splendida avventura che mai dimenticherò, va ai ragazzi della Curva Nord che contro tutto e tutti ci sono sempre stati vicini non facendoci mai mancare il loro "fondamentale”" appoggio, soprattutto nei momenti difficili e per questo motivo che li ringrazio ufficialmente di cuore."[8]
Gli anni duemiladieci
L'era Sanderra: il ripescaggio, l'immediata promozione, la Coppa Italia e la Serie B
Il fallimento di numerose società calcistiche di Lega Pro, ha spalancato le porte a numerosi ripescaggi in Prima e in Seconda Divisione, così il 4 agosto 2010 la squadra nerazzurra disputerà il campionato di Lega Pro Seconda Divisione 2010-2011 dopo 5 anni di assenza. Dal 29 agosto 2010, è l'unica squadra di tutti i campionati professionistici d'Europa ad essere imbattuta, tuttavia questo record dura fino al 20 febbraio 2011, quando viene sconfitta dal Trapani per 3-2, senza perdere comunque la testa del campionato. Il 1º maggio 2011 conquista una storica promozione in Prima Divisione. Davanti a 950 tifosi che hanno seguita la compagine pontina allo stadio Guido D'Ippolito di Lamezia Terme, la squadra di Sanderra batte per 2-0 i padroni di casa della Vigor Lamezia, vincendo il campionato con 90 minuti di anticipo, concludendo un torneo terminato con solo una sconfitta e l'imbattibilità del Francioni. A fine gara centinaia di bandiere nerazzurre sventolano a Lamezia ma anche a Piazza del Popolo a Latina dove, davanti al maxischermo piazzato per l'occasione, migliaia di tifosi nerazzurri hanno visto la partita. Il Latina torna così in Prima Divisione a distanza di quasi trent'anni dalla sua ultima apparizione. Correva infatti l'anno 1982 quando i neroblù salutarono la terza serie nazionale. Appena un lustro fa il calcio era scomparso dal capoluogo pontino, ma poi si sono susseguite quattro promozioni consecutive.
Ritorno finale di Coppa Italia Lega Pro
Latina: Ioime, Milani (68' Giallombardo), Bruscagin, Cejas, Cottafava, De Giosa, Barraco, Burrai, Jefferson, (64' Schetter), Gerbo, Agoridin. A disposizione: Bindi, Giacomini, Addessi, Pagliaroli.
Allenatore: Stefano Sanderra
Viareggio: Gazzoli, Lamorte, Trocar, Pellegrini, Pizza, Martella, Gemignani (24' Sandrini), Maltese, Paparelli (76' Benedetti), Calamai (82' Guerra), Magnaghi. A disposizione: Furlan, Tomas, Conson, Peverelli.
Allenatore: Stefano Cuoghi
Marcatori: 43' Magnaghi (V), 98' rig. Burrai (L)
Nonostante l'iniziale entusiasmo, il Latina stenta ad affermarsi nella nuova categoria, dove invece svetta senza problemi il Trapani, l'anno precedente giunto alle spalle del club nerazzurro in Seconda Divisione. Dopo un campionato sempre condotto nei bassifondi della classifica, il Latina è costretto a giocarsi la permanenza nella categoria agli spareggi. Il 28 maggio 2012 vincendo i play-out di Lega Pro Prima Divisione contro la Triestina (2-0 a Latina nell'andata e 2-2 al ritorno a Trieste), ottiene la salvezza. Decisivo il giovane Salvatore Burrai, che risponde per due volte alla doppietta di Riccardo Allegretti, capitano dei giuliani, festeggiando anche la sua prima doppietta in carriera, facendo retrocedere una Triestina ormai allo sbando per i noti problemi societari che l'hanno portata al fallimento nel campionato in corso.
La stagione successiva in Prima Divisione, sotto la presidenza di Paola Cavicchi, prima donna alla guida del Latina, i neroazzurri prima sotto la guida di Fabio Pecchia e poi con Stefano Sanderra ottennero per la prima volta in assoluto la Coppa Italia Lega Pro battendo in finale il Viareggio oltre ad una prima storica promozione in Serie B a seguito della vittoria della finale play-off contro il Pisa per 3-1, il 16 giugno 2013.
La sfiorata promozione in Serie A
L'esordio in Serie B avviene il 24 agosto 2013 con una sconfitta per 3-1 con l'Empoli, mentre la prima storica vittoria nella serie cadetta avviene il 28 settembre 2013 battendo per 2-0 il Brescia, grazie alle reti di Morrone e di Jonathas. Il Latina termina il campionato al terzo posto in classifica, con il quale ottiene il diritto a partecipare ai play-off per la promozione in Serie A. L'11 giugno 2014, battendo il Bari con un doppio pareggio per 2-2, ottiene lo storico accesso alla finale in virtù del miglior piazzamento in classifica. In finale il Latina affronta il Cesena venendo sconfitto sia all'andata che al ritorno per 2-1 perdendo i play-off.
Cronistoria
Cronistoria dell'Unione Sportiva Latina Calcio | |
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Colori e simboli
Colori
Simboli ufficiali
Stemma
La Società pontina non è mai stata molto attenta al marketing e alla realizzazione di specifici simboli distintivi. Solo dal 2009 si è curato molto questo aspetto, che si è tradotto, oltre ad un accurato merchandising, nel lancio di ben tre diversi loghi distintivi nel giro di appena 5 anni (2009-2014).[10]
I primi loghi iniziano a farsi vedere negli anni sessanta e settanta: un semplice ed anonimo scudo a righe blu e nere alternate verticali contraddistinguevano l'allora Unione Calcio Latina. Per arrivare a vedere uno stemma vero e proprio sulle maglie nerazzurre bisognerà attendere il 1996, quando la nascente Associazione Sportiva Latina presenta un logo ovale a sfondo azzurro dove campeggia la torre comunale con un pallone e la scritta "A.S. Latina 1996" al centro. Questo logo sarà utilizzato fino al 2005, anno in cui il Presidente Sciarretta, fautore del ritorno tra i professionisti, lanciò un nuovo stemma, uno scudo con sfondo nero e blu e la testa di un Leone stilizzato di colore giallo, altro simbolo del capoluogo pontino, con la scritta, su di una striscia gialla posizionata in alto, "A.S. Latina".
Nel 2006 il sodalizio nerazzurro scompare e nascono due società, dopo un anno di pausa, pronte a contendersi l'eredità calcistica dell'A.S. Latina. Il Latina Football Club lancia uno stemma molto simile a quello del Real Madrid, dorato, con la Torre comunale sullo sfondo e le lettere "FCL" sovrapposte.[10] La Virtus Latina, invece, utilizza uno stemma triangolare con una corona sulla sommità, la scritta "A.S.D. Virtus Latina" e un pallone al centro.[10] Nel 2009, allorquando si costituisce l'attuale Unione Sportiva Latina, nasce invece uno stemma molto originale, dalla forma particolare, con un Leone di San Marco stilizzato al centro su sfondo diviso equamente tra nero e blu. Nella parte superiore compare la dicitura "U.S.", mentre in quella inferiore "Latina Calcio".[10]
Ad un solo anno di distanza, a seguito del ripescaggio tra i professionisti, nell'agosto 2010 nasce un nuovo logo, che farà nascere alcune discussioni tra i tifosi: ovale, nella parte superiore rappresenta un Leone di San Marco stilizzato che poggia una zampa su un pallone e, sullo sfondo, la Torre comunale sulla cui sommità campeggia una bandiera tricolore italiana.[10] Nella parte centrale ed inferiore, la scritta "U.S. Latina Calcio" e una serie di scacchi quadrati neri e blu.[10] La scelta di cambiare il simbolo fu presa di comune accordo da tutta la dirigenza nerazzurra, cercando di soddisfare anche la volontà della gente di Latina[11].
Sorprendentemente, nel luglio 2014, dopo la finale play-off per la Serie A persa con il Cesena, viene presentato un ennesimo logo[12]. Il primo cambiamento che salta all'occhio è quello della forma: da ovale a scudo che rimanda a “tradizioni storiche e araldiche”, come si legge nel Comunicato Stampa del club. Il nuovo logo ha mantenuto i caratteri distintivi del precedente ma ha dato più forza e risalto ai diversi elementi che lo compongono, come la Torre del Comune di Latina che è stata ridisegnata e colorata (prima aveva solo i contorni) ed è stata posta accanto al Leone alato. Nella parte inferiore del logo sono state inserite le strisce che richiamano alla maglia della squadra che in qualche modo sostengono i due simboli: la Torre e il Leone di San Marco. Le strisce sono inclinate verso destra per rappresentare al meglio “la volontà di guardare avanti e di scrivere una nuova pagina della storia nerazzurra”, come spiega la Società. Altro elemento simbolico è il numero delle strisce: 9, che ha un significato di completezza e compimento. “Il compimento di un obiettivo, appunto, del quale abbiamo avuto un assaggio durante la scorsa stagione”. Il restyling è opera di Marco Bergo e Giovanni Piccoli. Anche in questa occasione il logo non piace a molti tifosi[13], ma paradossalmente richiama i primi storici stemmi semplici a righe nere e blu. Il cambio avviene in concomitanza con il passaggio al nuovo sponsor tecnico, la Givova, che subentra alla Macron.
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Stemma in uso dal 2014.
Inno
Nel 2005 esce Cuore Nerazzurro, CD che contiene Forza Latina (Napoli-Ruoppolo-Verrengia), dedicato ai tifosi e alla squadra, interpretato da Marco Napoli, cantautore pontino e tifoso. Viene distribuito gratuitamente ai tifosi, in aperta polemica con la gestione del presidente Sciarretta. Nel 2011, in seguito ad un contenzioso con la S.I.A.E., la società decide di non trasmettere più l'inno dagli spalti del "Domenico Francioni" prima di ogni partita.[14] Nella stagione 2012-2013, che vede la squadra conquistare la storica promozione in serie B, l'inno viene trasmesso nuovamente dagli altoparlanti dello Stadio prima dell'annuncio delle formazioni.
Strutture
Stadio
Il Latina disputa le proprie partite casalinghe allo Stadio Domenico Francioni. Ha una capienza di 7.191 posti a sedere, di cui 2.207 coperti, 5.721 per la squadra di casa e 1.470 per quella ospite.
L'impianto già previsto nel piano regolatore di Littoria del 1932, è stato inaugurato nel 1935 sul progetto iniziale dell'architetto Oriolo Frezzotti per l'Opera Nazionale per i Combattenti come Stadio Comunale di Latina, ed era l'unico impianto sportivo della città.
Nel dicembre 1996, lo stadio venne intitolato allo storico ed indimenticabile presidente della società pontina Domenico Francioni.
Società
Organigramma societario
- Pasquale Maietta - Presidente
- Antonio Aprile - Vicepresidente
- Pietro Leonardi - Direttore generale
- Paola Balestrieri - Amministrazione
- Giovanni Francavilla - Segretario generale
- Nicola Avolio - Segreteria
- Gianpiero Terenzi - Responsabile comunicazione
- Fabrizio Ziroli - Responsabile sicurezza e rapporti coi tifosi
Sponsor
- 1980-1984
- 1984-1985 Idrosanitaria
- 1985-1986 Sicil Market
- 1986-1987 nessuno sponsor
- 1987-1988 PGold
- 1988-1990 A.L.G. Italia
- 1990-1992 nessuno sponsor
- 1992-1993 Laziale Distribuzione
- 1993-1994 nessuno sponsor
- 1994-1996 Aikon Tiki
- 1996-1997 Fini
- 1997-1998 nessuno sponsor
- 1998-2000 Emas Ambiente
- 2000-2001 nessuno sponsor
- 2001-2003 Superauto Latina-Velletri
- 2003-2004 Avio Interiors
- 2004-2005 Latina Città del '900[15] - Cori Città d'Arte - Lepinia
- 2005-2006 Il Territorio
- 2007-2008 Coop Service
- 2009-2010 Antares
- 2010-2011 Di Lenola
- 2011-2012 King's Fruit & C.
- 2012-2013 Rizzato Trasporti e Logistica - Bricofer
- 2013-2015 Bricofer - RE.CO.MA - NGM[16]
- 2015-Oggi Sarchioto Logistica & Trasporti
Il Latina nella cultura di massa
Nel 2003 l'attrice Ilaria Spada è la madrina ufficiale dei nerazzurri[17], seguita nel 2009 dalla showgirl Carolina Marconi.[18]
È di un calciatore del Latina, Lorenzo Mattu, il primo caso in Italia di denuncia civile per mobbing nel calcio e per mancato rispetto delle pari opportunità.[19]
Allenatori e presidenti
Antonio Sciarretta, presidente del club dal 2002 al 2006, in aperta polemica con le istituzioni politiche cittadine (cui contestava il disinteressamento per le sorti societarie della squadra), in occasione di una partita interna, per dimostrare che avrebbe potuto disporre a suo piacimento del titolo sportivo, della squadra e dei colori sociali, fece scendere in campo il Latina con una maglia bianca con strisce verticali giallo-rosse in richiamo ai colori della Roma, squadra per la quale tifava. Infatti dichiarò che «la squadra è mia e siccome sono tifoso della Roma, sulla maglietta ci metto quello che voglio. Chissà, magari domenica prossima renderò omaggio alla Lazio». Lo stesso Sciarretta minacciò di trasferire il Latina Calcio nel suo paese di origine, Giulianello.[20]
- 1945-1950 ...
- 1950-1952 Renato Torani
- 1952-1968 ...
- 1968-1969 Giovanni Zanollo
- 1969-1970 Domenico Biti (1ª-?ª)
- Gino Colaussi (?ª-38ª)
- 1970-1972 / Francisco Ramon Lojacono
- 1972-1973 Francesco Lamberti
- 1973-1974 Humberto Rosa (1ª-?ª)
- Luciano Tessari (?ª-38ª)
- 1974-1975 Giuseppe Bianchetti
- 1975-1976 Renzo Cappellaro (1ª-?ª)
- Lamberto Leonardi (?ª-34ª)
- 1976-1979 Lamberto Leonardi
- 1979-1980 Cesare Meucci (1ª-?ª)
- Guido Attardi (?ª-34ª)
- 1980-1981 Antonio Trebiciani
- 1981-1982 Antonio Trebiciani (1ª-?ª)
- Giancarlo Sibilia (?ª-34ª)
- 1982-1983 Luigi Sitzia (1ª-?ª)
- Domenico Biti (?ª-34ª)
- 1983-1984 Giacomo Losi (1ª-?ª)
- Giancarlo Sibilia (?ª-?ª)
- Giorgio Puia (?ª-?ª)
- Giancarlo Sibilia (?ª-34ª)
- 1984-1987 Giancarlo Sibilia
- 1987-1988 Giancarlo Sibilia (1ª-?ª)
- Michele De Nadai (?ª-?ª)
- Giancarlo Sibilia (?ª-34ª)
- 1988-1989 Alberto Pizzi
- 1989-1990 Piero Cucchi
- 1990-1991 Giancarlo Sibilia
- 1991-1992 Giancarlo Sibilia (1ª-?ª)
- Marcello Benini (?ª-?ª)
- Giovan Battista Benvenuto (?ª-?ª)
- Marcello Benini (?ª-38ª)
- 1992-1994 Giacomini
- 1994-1995 Andrea Agostinelli (1ª-15ª)
- Stefano Di Chiara (16ª-34ª)
- 1995-1996 Luciano Orati
- 1996-1997 Luciano Orati (1ª-3ª)
- 1997-1998 Angelo Carrano (1ª-8ª)
- 1998-1999 Mario Buccilli (1ª-9ª)
- Claudio Tobia (10ª-34ª)
- 1999-2000 Andrea Chiappini
- 2000-2001 Guido Attardi (1ª-11ª)
- Ferdinando Rossi (12ª-19ª)
- Fabio Salvatici (20ª-34ª)
- 2001-2002 Silvio Argenio
- 2002-2003 Angelo Carrano (1ª-14ª)
- Francesco Paolo Specchia (15ª-22ª)
- Pietro Santin (23ª-34ª)
- 2003-2004 Pietro Santin (1ª-?ª)
- Giuseppe Petrelli (?ª-?ª)
- Marco Ghirotto (?ª-?ª)
- Pietro Santin (?ª-34ª)
- 2004-2005 Roberto Rambaudi (1ª-?ª)
- Marco Ghirotto (?ª-?ª)
- Giancarlo Favarin (?ª-34ª)
- 2005-2006 Giancarlo Favarin (1ª-?ª)
- Marco Ghirotto (?ª-?ª)
- Fortunato Torrisi (?ª-?ª)
- Dario Levanto e Pietro Santin (D.T.) (?ª-34ª)
- 2006-2007 il club è inattivo.
- 2007-2008[N 1] Marco Ghirotto
- 2008-2009[N 2] Marco Ghirotto (1ª-?ª)
- 2009-2010 Giancarlo Sibilia (1ª-?ª)
- Mauro Facci (?ª-11ª)
- Maurizio Raggi (12ª-?ª)
- Giancarlo Sibilia (?ª-34ª)
- 2010-2011 Stefano Sanderra
- 2011-2012 Stefano Sanderra (1ª-9ª)
- Marco Ghirotto (10ª-24ª)
- Stefano Sanderra (25ª-34ª e play-out)
- 2012-2013 Fabio Pecchia (1ª-26ª)
- Stefano Sanderra (27ª-30ª e play-off)
- 2013-2014 Gaetano Auteri (1ª-3ª)
- Roberto Breda (4ª-42ª e play-off)
- 2014-2015 Mario Beretta[21] (1ª-7ª)
- Roberto Breda (8ª-21ª)
- Mark Iuliano (22ª-42ª)
- 2015-2016 Mark Iuliano (1ª-11ª)
- Mario Somma (12ª-28ª)
- Andrea Chiappini (29ª-30ª)
- Carmine Gautieri (31ª-42ª)
- 2016- Vincenzo Vivarini
- 1945-1950 Gaetano Loffredo
- 1950-1952 Candido Morelli
- 1952-1956 Ettore Simoneschi
- 1956-1958 Domenico Francioni[N1 1]
- 1958-1959 Nello Picarozzi
- Eugenio Falconi[N1 1]
- 1959-1963 Ezio Lucchetti[N1 1]
- 1963-1968 Biagio De Pasquale
- 1968-1970 Alfredo Loffredo
- 1970-1971 Pietro Berti
- 1971-1972 Fernando Giorgi
- 1972-1973 Biagio De Pasquale
- 1973-1974 Luigi Gallo
- 1974 Salvatore Garsia[N1 1]
- 1974-1975 Ezio Fioravante
- 1975 Tommaso Cifra
- 1975-1976 Gianni Palumbo
- 1976-1978 Augusto La Gioia
- 1978-1979 Franco Bassoli, Pasquale Papa e Mario Pandozy
- 1979-1980 Franco Bassoli, Pasquale Papa e Guido Girolami
- 1980-1983 Renzo Lorenzi
- 1983-1984 Italo Pinna
- 1984-1986 Umberto Tovalieri
- 1986-1989 Egidio Gino Palumbo
- 1989-1990 Franco Pompili
- 1990-1996 Roberto Papaverone
- 1996 Giovanni Gasparoni
- 1996-2000 Luciano Giungarelli
- 2000-2001 Angelo Deodati
- 2001-2002 Bruno Canini
- 2002-2006 Antonio Sciarretta
- 2006-2007 il club è inattivo.
- 2007-2008[N1 2] Vincenzo D'Amico
- 2008-2012 Michele Condò
- 2012-2014 Paola Cavicchi
- 2014- Pasquale Maietta
Calciatori
Palmarès
Competizioni nazionali
- 2010-2011 (girone C)
- Serie D: 3
- 1985-1986 (girone G)
- Promozione: 1
- 1948-1949 (Lega Interregionale Centro girone I)
Competizioni regionali
- Prima Divisione: 1
- 1956-1957
- Prima Categoria: 1
- 1964-1965 (girone B)
Competizioni giovanili
- 2012-2013
Altri piazzamenti
- Terzo posto: 2011
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
- Campionati nazionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
2° | Serie B | 3 | 2013-2014 | 2015-2016 | 3 |
3° | Serie C | 7 | 1947-1948 | 1977-1978 | 11 |
Serie C1 | 2 | 1978-1979 | 1981-1982 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 2 | 2011-2012 | 2012-2013 | ||
4° | IV Serie | 1 | 1952-1953 | 26 | |
Serie D | 10 | 1965-1966 | 1976-1977 | ||
Serie C2 | 14 | 1979-1980 | 2005-2006 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2010-2011 | |||
5° | Campionato Interregionale | 2 | 1984-1985 | 1985-1986 | 13 |
Campionato Nazionale Dilettanti | 7 | 1992-1993 | 1998-1999 | ||
Serie D | 4 | 1999-2000 | 2009-2010 |
- Campionati regionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1° | Prima Divisione | 2 | 1945-1946 | 1947-1948 | 16 |
Promozione | 4 | 1948-1949 | 1955-1956 | ||
Campionato Dilettanti | 2 | 1957-1958 | 1958-1959 | ||
Prima Categoria | 6 | 1959-1960 | 1964-1965 | ||
Eccellenza | 2 | 2007-2008 | 2008-2009 | ||
2° | Prima Divisione | 1 | 1956-1957 | 2 | |
Promozione | 1 | 2007-2008 |
Tifoseria
Storia
Il movimento ultras apparve nella città pontina nel 1972, con la nascita del gruppo "Ultras Latina".[22] Sei anni più tardi fu fondata la "Falange nerazzurra".[22] Negli anni ottanta il movimento visse il suo periodo d'oro, come in gran parte d'Italia, contemporaneamente alla militanza dei pontini in Serie C1 e Serie C2.[22] In questi anni nacque la fortissima rivalità con i ciociari del Frosinone.[22]
Nel 1990 la Falange si scioglie, e i gruppi esistenti decidono di identificarsi sotto un unico striscione;[22] tuttavia l'esperimento vivrà notevoli difficoltà iniziali, con una ripresa nella seconda metà degli anni novanta.[22] La Falange si ricostituirà in seguito prendendo il timone della curva insieme al gruppo "Brigata Littoria".[22] Nel 2010 avviene l'ennesima svolta, ed i gruppi esistenti, ovvero la Brigata, "Opposta Fazione" e "Gruppo Sabaudia" si riuniscono dietro lo striscione Curva Nord Latina.[22]
L'ideologia del tifo organizzato, grazie anche alle origine della città di Latina, è di chiara matrice fascista.[22]
Gemellaggi e rivalità
La tifoseria pontina sostiene uno storico gemellaggio con gli ultras del Siracusa, che affonda le radici negli anni ottanta.[22] Le altre principali amicizie sono con le tifoserie di Reggina,[22] Turris[22] e Juventus.[22] La principale rivalità è con i corregionali del Frosinone, caratterizzata da frequenti scontri fra ultras[22]. Altre sentite rivalità sono con i sostenitori di Nocerina,[22] Cavese,[22] Sambenedettese,[22] Milan[22] e Terracina.
Organico
Rosa
Rosa aggiornata al 27 gennaio 2016.
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Staff tecnico
- Vincenzo Vivarini - Allenatore
- Mauro Facci - Direttore sportivo
- Gianfranco Mannarelli - Direttore tecnico
- - Allenatore in seconda
- Paolo Negro - Allenatore primavera
- Luca Gentili - Preparatore dei portieri
- Francesco Delmorgine - Preparatore atletico
Note
- ^ La storia del Latina Calcio - La fondazione Tuttolatina.com 07-08-2013
- ^ È morto Piero Di Trapano, uomo simbolo del calcio pontino Latina24ore.it 23-03-2009
- ^ Il Latina lascia fuori i giornalisti sgraditi «Scritte troppe falsità» Corriere della Sera 12-08-2005
- ^ Fabio Benvenuti - Esonerato Torrisi dopo l'ennesima giornata senza vittoria. Squadra affidata ad un duo molto particolare IlTempo.it, 14-02-2006.
- ^ Pietro Infantino e' il nuovo allenatore del Latina Telefree.it 27-07-2006
- ^ Conquistata dalla Virtus Latina la promozione in Serie D Q4Q5.it 14-05-2009
- ^ Nasce l'U.S. Latina Calcio Latinanotizie.it, 26-06-2009.
- ^ Nasce l'US Latina Calcio Ilcorrierelaziale.it, 26-06-2009.
- ^ Piergiorgio Renna, Storia sociale del Latina Calcio, Multimedia, 2004.
- ^ a b c d e f Scudetti Latina, su scudettitalia.altervista.org, http://scudettitalia.altervista.org/. URL consultato il 9 giugno 2015.
- ^ Claudio Gallaro - Latina, presentato il nuovo logo Tuttolegapro.com, 05/08/2010.
- ^ Il Latina calcio ha un nuovo stemma: addio l'ovale, arriva lo scudo., su ilmessaggero.it. URL consultato l'8 agosto 2014.
- ^ Il nuovo logo del Latina Calcio non piace ai tifosi ecco i commenti sui social network, su latinaquotidiano.it. URL consultato l'8 agosto 2014.
- ^ http://www.sportlatina.it/calcio/lega-pro/item/3002-inno-del-latina-la-replica-dell'autore
- ^ Il Sindaco Zaccheo incontra Sciaretta per i termini della sponsorizzazione dell'A.S. Latina Sabaudiain.org, 12-09-2004.
- ^ Il top sponsor NGM comparirà su tutte le maglie della Serie B 2013-2014 SoccerStyle24.it, 22-08-2013.
- ^ Ilaria Spada è la madrina della squadra: «Sono contenta. Spero di portare fortuna» Parvapolis.it, 25-07-2003.
- ^ Latina Calcio, Carolina Marconi madrina della festa promozione H24notizie.com, 06-05-2011.
- ^ Non gioca mai e denuncia la sua squadra per mobbing Corriere della Sera, 10-03-2003.
- ^ Gianluca Atlante - Latina Oggi, 11-06-2006
- ^ Latina, il futuro ha il volto di Mario Beretta, su tuttob.com, http://www.tuttob.com/, 25 giugno 2014. URL consultato il 26 giugno 2014.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Curva Ospiti, I tifosi del… Latina, su pianetaempoli.it, http://www.pianetaempoli.it/, 19 agosto 2013. URL consultato il 9 settembre 2014.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Sito Ufficiale, su uslatinacalcio.it.
- (DE, EN, IT) Latina Calcio 1932, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.